Ciao,
per prima cosa non c'è garanzia che il colletto si ingrossi rispetto alla pianta.
Anzi, molto spesso il colletto non ha nessuna differenza di dimensione rispetto al resto del fusto.
E' però la prima parte legnificata, quella che si trova al limite tra la zona al buio ed umido e la zona all'aria ed al secco.
Essendo "di confine" quindi è delicata perché, se scoperta, lascia all'aria una zona non abituata a stare all'aperto e, se coperta, lascia al buio/umido una zona non abituata a stare in quelle condizioni.
Ma, tra i due casi, capirai che è meglio scoprire parti delle radici (che si asciugano e legnificano in fretta) piuttosto che coprire una parte di tronco che ci mette molto ad abituarsi a stare sotto terra.
Ti spiego, in modo semplice, quello che succede.
Quando si crea una talea si interra una parte di tronco SENZA RADICI e si mantiene il terreno umido (se non si scegli addirittura di far radicare la pianta in acqua).
A questo punto la pianta prova (sottolineo prova perché la radicazione non è garantita, specie in inverno) a creare delle radici.
Se ci riesce la pianta inizierà ad alimentarsi ed a crescere. Se non ci riesce la parte interrata o immersa tenderà a marcire e con essa tutta la talea.
Una volta formate le radici saranno loro a provvedere al mantenimento della pianta.
Ma una volta formate queste radici la pianta non continuerà a produrne altre all'infinito. Allungherà ed irrobustirà quelle esistenti creando, passami la similitudine, un albero sotterraneo (con alcuni rami principali e tanti rametti laterali).
Se ti immagini un albero (ad esempio un melo) vedrai che ha 3 o 4 rami grandi dai quali partono, ad ogni divisione, rami via via sempre più piccoli.
Le radici sono la stessa cosa. 3 o 4 radici importanti e tante piccole radici vicino.
Il rischio di interrare il colletto è quello che, se la pianta si alimenta con le altre radici, non ci sia stimolazione ad una nuova radicazione e questa parte interrata, essendo delicata (come spiegato prima) ed in terreno umido, tenda a marcire (come marcisce un tronco se lasciato nell'umido).
Per questo si preferisce (nel periodo giusto) rimuovere tutte le radici e ripartire da zero piuttosto che lasciare una piccola radicetta stantia. Si rischia che questa permetta alla pianta di vivacchiare senza la giusta stimolazione a produrre nuove radici.
Ultima considerazione. Non tutte le piante radicano allo stesso modo. Una draceana può essere sezionata in pezzi, messa a radicare e tutte le parti diventeranno nuove piante. Se tagli a metà un melo e provi a far radicare la parte superiore non si riuscirai mai.
Questo per dire che sotterrare il colletto di una draceana è meno pericoloso che sotterrare il colletto di un melo.
Ultimissima considerazione. Ci sono piante, tipo i ficus, che creano radici aeree per catturare prima l'umidità ambientale e poi, quando raggiungono la terra, conficcarsi nel terreno e prendere nutrimenti.
Spero di averti tolto alcuni dubbi.
Ste