Non sono mai stata, giuro, una madre ansiosa, avevo 24 anni quando ho avuto mio figlio e rifuggevo da tutti i luoghi comuni e, soprattutto, volevo essere forte e indipendente da tutti. Devo dire che a questo sono anche stata un po' costretta dato che ho perso la mamma a 20 anni e mio padre, giustamente, era un nonno che non pensava solo ai nipoti, pensava anche a vivere la propria vita ed io ho sempre condiviso. Nonno che stravedeva per i suoi nipotini(uno l'ha praticamente cresciuto) e poi ha sentito che voleva anche godersi gli ultimi anni della sua vita, pur senza trascurarci.
Ancora mi commuovo quando penso alle serate passate insieme e sono felice che se la sia un po' goduta perchè se ne è andato troppo presto.
E mi ricordo pure le discussioni perchè io non ho mai creduto, come detto prima, ai luoghi comuni, del tipo "non andare a piedi nudi che ti viene il raffreddore" o "non fare il bagnetto quando ha appena mangiato" o il più odioso"non sudare che ti ammali"; me lo dite come si fa a non sudare quando ci sono 30 gradi? E per questo ho discusso tanto, e non bastava spiegare che certe credenze erano superate e, soprattutto, il pediatra appoggiava tutte quelle idee che per lui erano nuove. Niente da fare. Poi, piano piano, ha capito e persino apprezzato, quando ha visto suo nipote crescere forte e sano, e mi faceva i complimenti per come spiegavo le cose a mio figlio e per come avevo evitato i vizi che spesso invece i genitori danno. Ora mi rammarico un pochino dei piccoli vizi che non gli ho dato, anche se di coccole gliene ho fatte tantissime e ci ho giocato come una bambina. La regola che vale sempre è quella del buon senso, che tante volte ci dimentichiamo di avere e cerchiamo chissà dove le famose "istruzioni per l'uso". Io ho letto tanto, c'era un pediatra diverso dagli altri che poi ho capito che tanto diverso non era, perchè anche il mio era giovane e all'avanguardia, per così dire.E quel che ho letto mi è servito.
Un po' ansiosa lo sono diventata adesso che è grande, perchè esce il sabato sera e qualche volta torna in macchina con qualche amico; lì sì che ci sono davvero le preoccupazioni, perchè hai paura che bevano, che abbiano brutte compagnie e tu devi fare il possibile per mantenere un bel dialogo con loro e, nello stesso tempo, essere decisa quando devi dire no, e quando vedi che forse quello che hai cercato di insegnare loro sembrano averlo appreso, allora bisogna dare loro fiducia ed io cerco di fidarmi ma lo seguo attentamente come un "falco", tante volte senza che lui se ne accorga, perchè desidero che impari a camminare con le proprie gambe.
Ma i no sono no, e fanno crescere, fin da piccoli ci si devono abituare, per il loro bene, prima o poi lo capiranno.
La paura più grossa, che penso tanti genitori abbiano, è che i propri figli si lascino influenzare dagli altri, senza capire che la loro libertà di pensiero viene prima di tutto.
A questo tengo tantissimo ed ora vedo che lo sta capendo.
Quindi cara Seya, seguirai il tuo istinto e il tuo buon senso, senza esagerare da una parte o dall'altra, affidandoti a ciò che tu stessa hai appreso e a qualcosa di nuovo, spero, che qualcuno non approverà. Perchè così è la vita,
trito e ritrito quanto vuoi, ma c'è sempre da imparare, anche quando si è più "grandi" e questi prima o poi lo capiranno anche loro, io per prima.
Ciao, baci:love_4:
P.S. Per Mandrake: tua figlia è....da mangiare! Non ci sono parole.