Sono almeno 30 anni che guardo un giardino immenso abbandonato a se stesso, ora una foresta, completamente attrezzato per l'irrigazione, con il suo tukul per stare al fresco, con sentiero di pietre enormi, ormai coperto dall'erba e erbacce con un albero di albicocche che da piano terra arriva al 5 , ecco l' invidio spasmodicamente. Ho sempre detto sarà il mio, ma non sono mai riuscita a contattare la proprietaria, con cui tra l'altro sono cresciuta, quindi conosco l'appartamento e il giardino. Ma tutto è abbandonato lei si è trasferita e anche tramite l'amministratore non siamo riusciti a niente. Anche ora che ho il mio bel terrazzo lo guardo, perché è proprio lì sotto e penso allo spreco a quante cose potrei farci, metterci, a quante piante, a cui ho rinunciato, vedi acidofile, potrei dedicarmi.
Invidia insana o sana invidia?
Non lo so, so che ogni volta che posteggiamo la moto lo guardo nella sua grandezza e vedo che non si distingue più niente, dalle ortensie alle erbacce, dalle opunzie a qualunque altra pianta ormai spontanea.
Il mio terrazzo è ordinato secondo il mio ordine mentale, sempre detto che un idiota si fossilizza nell'ordine un genio crea.
Ma è un terrazzo tutto a sud, quindi mi limita. Un rodo che da me era ormai cotto dal sole dalla mia amica è diventato uno splendore.
Certo quando vedo certe foto di fioriture mi viene da dire perché a me no.
Ma poi penso a quanta cocciniglia ho io e gli altri no e mi ritengo soddisfatta.
Ho delle belle piante, ne perdo molte durante l'inverno, taleggio, ricompro.
Mi piace guardare le fioriture altrui, mi fastidiano le invasioni, gli eccessi le incursioni barbariche.
Altra cosa cerco di cartellinare il + possibile, per sapere cosa ho, per rispondere a chi chiede e per dire cosa mando, se mando qualcosa a qualcuno, però qui a volte mi frega la pigrizia.