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monikk64

Fiorin Florello
Io includerei pienamente anche medicina, anzi secondo me rappresenta in pieno i problemi della nostra istruzione
Sono al quinto anno, ho fatto più di 20 esami (di cui diversi in realtà sono 2-3 esami insieme), ho frequentato una decina di reparti ma nella pratica non so una mazza
Se dovessero catapultarmi in un ospedale sarei meno utile di un OSS o del tecnico di laboratorio, con tutto il rispetto per queste categorie
Voi direte "ti mancano ancora due anni", peccato che in questi anni studierò solo cose molto specifiche (es: tecniche chirurgiche) ma le materie di base lo ha già affrontate
il fatto è, Simo, che il tuo lavoro sarà diverso da quello di un OSS..... e anche da quello di un tecnico di laboratorio!!!!
tu non avrai bisogno di saper fare queste due cose perché ne farai di diverse....!!!!!!

era un disagio che avevo anch'io, quando facevo Architettura..... mi scioccava vedere che non ci insegnavano le cose che sanno i geometri.....
Poi parlando con un professore, un giorno, gliel'ho confessato... e lui mi ha spiegato che non dovevo necessariamente sapere tutto quello che sa fare un Geometra, perché io dovevo imparare a fare l' Architetto.
e che un giorno avrei chiamato un Geometra, per fare il suo lavoro e un Ingegnere per lo stesso motivo.... e che io avrei dovuto fare l'Architetto.
mi aveva consolata molto, ma proprio convinta del tutto del tutto, no....

ho poi risolto il problema non laureandomi e iniziando a fare bambini..... :banghead: :ROFLMAO: :ROFLMAO: :ROFLMAO:
 

laurafr66

Apprendista Florello
ho poi risolto il problema non laureandomi e iniziando a fare bambini..... :banghead: :ROFLMAO: :ROFLMAO: :ROFLMAO:
eccomi! Mancata laureata anche io, avevo già tutto pronto anche per la tesi (sulla valigia diplomatica nei tempi della guerra fredda), scienze politiche, indirizzo internazionale, scelta non perchè non sapessi cosa volessi fare ma proprio per interesse.

E niente, poi è arrivato il pargolo e ciao.
 

Simo98

Giardinauta Senior
ed è per questo che farai tante e tante ore di pratica prima di poter agire per conto tuo ... ma senza le conoscenze teoriche di base (i tuoi studi superiori e universitari) la tua pratica non servirebbe a fare di te un buon medico.

il fatto è, Simo, che il tuo lavoro sarà diverso da quello di un OSS..... e anche da quello di un tecnico di laboratorio!!!!
tu non avrai bisogno di saper fare queste due cose perché ne farai di diverse....!!!!!!

era un disagio che avevo anch'io, quando facevo Architettura..... mi scioccava vedere che non ci insegnavano le cose che sanno i geometri.....
Poi parlando con un professore, un giorno, gliel'ho confessato... e lui mi ha spiegato che non dovevo necessariamente sapere tutto quello che sa fare un Geometra, perché io dovevo imparare a fare l' Architetto.
e che un giorno avrei chiamato un Geometra, per fare il suo lavoro e un Ingegnere per lo stesso motivo.... e che io avrei dovuto fare l'Architetto.
mi aveva consolata molto, ma proprio convinta del tutto del tutto, no....

ho poi risolto il problema non laureandomi e iniziando a fare bambini..... :banghead: :ROFLMAO: :ROFLMAO: :ROFLMAO:
Avete ragione ma in altre parti d'Europa c'è un'impostazione più pratica, fuori dal ciclo di studi sei un vero e proprio medico, non solo sulla carta ma hai già le abilità per farlo
In Italia vi assicuro no, le prime guardie mediche o sostituzioni medico di base sono una tragedia, poi con il tempo ci si adatta
Chi invece non fa le guardie ma passa subito alla specializzazione, si perde un importante bagaglio formativo. Un altro problema è che ti fanno girare in reperti super specialisti (es: neurochirurgia), va bene vedere e ascoltare ma lì non impari nulla, non hai proprio le conoscenze e competenze per poter frutticare queste esperienze
Io sono stato fortunato perché ho fatto 3 settimane intensissime in medicina interna (la medicina "di base" in ospedale) dove ho imparato l'esame fisico (ascoltare cuore polmoni ecc) e qualche manovra (prelievi, ecografia) ma solo perché mi sono ritrovato da solo in un reparto e seguito da uno specializzando ( tra l'altro ho scoperto dopo che mi veniva dietro, ecco perché era così interessato a seguirmi :ROFLMAO: :ROFLMAO: :ROFLMAO: )
 

cri1401

Florello Senior
il fatto è, Simo, che il tuo lavoro sarà diverso da quello di un OSS..... e anche da quello di un tecnico di laboratorio!!!!
tu non avrai bisogno di saper fare queste due cose perché ne farai di diverse....!!!!!!

era un disagio che avevo anch'io, quando facevo Architettura..... mi scioccava vedere che non ci insegnavano le cose che sanno i geometri.....
Poi parlando con un professore, un giorno, gliel'ho confessato... e lui mi ha spiegato che non dovevo necessariamente sapere tutto quello che sa fare un Geometra, perché io dovevo imparare a fare l' Architetto.
e che un giorno avrei chiamato un Geometra, per fare il suo lavoro e un Ingegnere per lo stesso motivo.... e che io avrei dovuto fare l'Architetto.
mi aveva consolata molto, ma proprio convinta del tutto del tutto, no....

ho poi risolto il problema non laureandomi e iniziando a fare bambini..... :banghead: :ROFLMAO: :ROFLMAO: :ROFLMAO:
Si vabbè, il tuo professore parlava in astratto, nella realtà non è così, specialmente quando gli architetti vogliono insegnarti a fare i rilievi quando loro non sono capaci, perché dare un esame è una cosa ma farlo per vivere è un'altra.
 
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cri1401

Florello Senior
I tuoi genitori hanno messo in pratica l'apprendimento permanente e si sono trovati bene.
Solo che l'ingegnere meccanico è un progettista non un tecnico. E a lui sono mancate diverse conoscenze per diventare un progettista. Almeno su questo sarai d'accordo. Ed è un peccato che non abbia potuto andare oltre ...
Intanto sei andata oltre tu e loro ti passano i libretti di istruzioni la cui interpretazione per te è più agevole. Ma questa ... mi pare più pigrizia (sarà che faccio uguale coi miei figli :D )
Lo so che è pigrizia, è quello che ho scritto.
 
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peppeorchid

Apprendista Florello
la laurea consente di arrivare all'apertura e elasticità mentale
totalmente falso, a mio avviso la laurea porta sicuramente a + conoscenze, ma ho esperienza diretta di laureati/e che ne sanno decisamente + di me ma che sono dei perfetti idioti
Non è solo nella laurea che credo ma nella scuola, nello studio, nell'apprendimento di conoscenze e competenze in sé, nella socialità e nella conoscenza di se stessi.
In un mondo più complesso di quello in cui siamo cresciuti noi, continuo a credere che possano migliorare la qualità della vita delle persone anche se "non servono" (e non ne sono sicura) per il lavoro.
Tant'è che nei paesi in cui non c'è la scuola c'è anche parecchia povertà e viceversa (i due fenomeni povertà e ignoranza sono interconnessi) e alcune conoscenze permettono anche di attivare qualche risorsa in più rispetto all'ignoranza totale.
Questa è la mia opinione direi lecita come lo sono le vostre.
in parte la penso come te, ma se la laurea serve solo per quello che hai studiato sarai uno specializzato ma uno specializzato in un settore probabilmente utile alla società ma se rimani amorfo per tutto il resto e senza esperienze di vita la laurea non te la invidio
 

peppeorchid

Apprendista Florello
concordo con Amy, l' istruzione superiore e universitaria fa una gran bella differenza, nell'attitudine a imparare, a capire, ad avere elasticità mentale...
me ne sono resa conto quando sono venuta a stare in campagna....
qui vivono molte persone con un'istruzione inferiore e, fermo restando che sono ottime persone e in gambissima a fare lavori per i quali molti di noi non saprebbero da che parte cominciare, a livello di elasticità mentale, logica e attitudine a imparare le cose sono parecchio indietro.....
me ne accorgo quando spiego loro qualcosa che riguarda gli orologi.... niente di alta scienza, solo procedure di funzionamento pratico....
Non provano a capire. niente da fare, sono nozioni elementari ma si avvicinano con la mente chiusa, non ci provano nemmeno.
si chiudono in un 'ma tanto non ci capisco niente'
e usano trattori e macchine agricole mooolto più complicati!!!!
ma se provi a spiegare loro le due posizioni della corona di un orologio, di ritraggono.
SONO CONVINTI DI NON POTERLO CAPIRE.
Quindi non lo capiscono perché non ci provano neppure!
tutto il pippone solo per dire che una differenza di approccio c'è, a tutti i livelli, tra chi è più istruito e chi meno, ed è bella pesante......
Poi ci sono persone speciali, che non hanno potuto continuare gli studi per cause esterne e leggono, si informano, si formano per conto proprio con ottimi risultati..... Ma sono mosche bianche....
certo, questo succede a tutti coloro che non escono dal proprio microcosmo
 

Amy

Guru Giardinauta
totalmente falso, a mio avviso la laurea porta sicuramente a + conoscenze, ma ho esperienza diretta di laureati/e che ne sanno decisamente + di me ma che sono dei perfetti idioti

in parte la penso come te, ma se la laurea serve solo per quello che hai studiato sarai uno specializzato ma uno specializzato in un settore probabilmente utile alla società ma se rimani amorfo per tutto il resto e senza esperienze di vita la laurea non te la invidio
Quello che può fare la scuola, l'istruzione in generale, è limitato. Le persone apprendono da diversi contesti e l'esperienza pratica è uno di questi.
La scuola può dare una 'base teorica' e, per di più incompleta (impossibile insegnare tutto il sapere); tocca alla persona che ha studiato integrare con esperienze, approfondimenti, letture, viaggi, ... insomma tocca al singolo il proprio nutrimento.
Se rimani amorfo è colpa tua.
Ma almeno, se sei andato a scuola, quanto meno sei stato a contatto con una realtà diversa da quella della tua famiglia, ti hanno raccontato che esistono tante cose e te ne hanno spiegata qualcuna, ti hanno dato gli strumenti per leggere e 'capire' la realtà (mica sempre si capisce ciò che si legge nella realtà ma almeno la scuola ci ha provato a insegnarti a capire).
Se sai che esiste un 'altro mondo' puoi, se vuoi, cercarlo ed ampliare le tue esperienze e la tua crescita.
Se non lo sai o se non hai strumenti ... diventa difficile evolversi e diventare altro da quello che si è.
Poi, c'è anche chi sceglie di restare 'amorfo', di non oltrepassare se stesso, magari perché basta a se stesso e vive sereno. Sono libere scelte.

E di idioti ne trovo sia fra i laureati che fra i non laureati, è una condizione personale. In realtà, quello di essere idioti è un giudizio che diamo confrontando il comportamento degli 'idioti' con il nostro e valutando che il nostro sia quello 'giusto'. Tutto è relativo.
 

laurafr66

Apprendista Florello
Buongiorno! Ieri sono spuntate le prime lucine di Natale (a me sembra un po' presto, anche se in effetti domenica è la prima dell'avvento).
Mi è saltata l'unità esterna del mio termometro, quindi non so che temperatura ci sia fuori, ma direi intorno ai 3 o 4 gradi. Quella bella brina bianca mattutina ancora latita.

Vi lascio un po' di colazione

images.jpeg

Buona giornata a tutti!
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

c'è un ultimo fattore da tener conto...il ruolo dei professori.
Spesso le cose sono interessanti solo perché chi te le spiega le rende tali.
Quante volte uno dice: "quella cosa proprio non la capisco" poi, spiegata in altro modo da altra persona, diventa chiarissima?

La vita degli studenti è condizionata dai professori che sono in grado di indirizzare la vita dei ragazzi solo con la loro capacità o meno di "entrare nelle loro teste".

Un ragazzo di 15 anni è difficile che sappia bene cosa fare nella vita. O segue la carriera di un genitore (magari sfruttando un mestiere già avviato e studiando di conseguenza) o segue le materie che più gli piacciono. E sono i professori a fargliele piacere.

Purtroppo, alcuni professori/docenti hanno una supponenza tale da non rendersi conto di questa cosa.
Spesso uno può avere la materia "sulla punta delle dita" ma la boria, la voglia di sentirsi "professorone", fanno si che gli argomenti trattati vengano rifiutati dagli studenti.
Senza contare quelli che si sentono sminuiti dal lavoro che fanno (non sono riuscito a praticare e sono costretto ad insegnare) e lo fanno senza nessuna passione, fregandosene delle conseguenza della loro "poca voglia".

Per questo è fondamentale il periodo di apprendimento sul campo. Il confronto con il medico che, al pronto soccorso, deve salvare un paziente in pochi minuti vale molto di più di decine di ore a guardare un imbecille che cerca di spiegarti come si salva un paziente in pochi minuti.

La teoria è teoria, ma la pratica è un altro mondo. E questo vale in tutti i settori. La teoria ti spiega quello che dovresti fare ma, una volta che ti trovi a doverlo fare per davvero, non è detto che la teoria sia la strada più veloce, più efficace o più redditizia.

Lo vedo anche da noi quando arriva qualche stagista. Se si presenta un problema in stabilimento (e questo problema blocca la produzione) i tempi di reazione devono essere rapidi. A volte chiediamo ai ragazzi "cosa faresti ora?". Purtroppo la risposta quasi sempre è "non lo so, non ce l'hanno spiegato". Oppure, nel migliore dei casi è "ci hanno detto di fare così". Spesso però la realtà è che il problema si risolve in altro modo, meno teorico e molto più pratico. Magari ci si arriverebbe anche con la "strada teorica" ma questo vorrebbe dire più tempo, più energie e, nel mondo reale, questo si tramuta in più denaro.

Questa si chiama esperienza ma anche non allineamento della scuola alla realtà. Sui libri, specie nelle materia tecniche/elettroniche/informatiche, ci sono nozioni vecchie (ci vogliono due anni per la pubblicazione di un libro di testo ed, in certi campi, due anni sono preistoria). Spesso si insegnano cose non più in uso.
Per questo il tirocinio (in tutti i settori, non solo la medicina) è spesso più importante delle centinaia di ore passate sui libri.

Ste
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
Buongiorno a tutti

anche oggi vetro dell'auto ghiacciato, brina sui campi

visto che continuano a dare minime sopra lo 0 .. mi stavo chiedendo dove cavolo hanno le stazioni meteo di rilevamento

saranno tutte in piazza sotto qualche tettoia?

certo che se sono tutte stazioni urbane....... :oops:

ci sono alcune piante che non ho ancora ritirato....:eek::eek:
 

Simo98

Giardinauta Senior
tutto serve, Simo...
per secoli le donne hanno avuto vantaggi da 'superiori' che andavano loro dietro...
:lol:
Hai ragione :laugh:
E ho capito come mai tante volte i ragazzi si dichiarano perché vedono la ragazza simpatica, educata con loro, ci esce insieme e poi ricevono dei no secchi
Successa la stessa cosa qui ma al contrario, però io ci sono rimasto male pur avendo proprio un'incompatibilità di orientamento, alcune donne invece ci godono a fare così anche con amici stretti
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Buongiorno a tutti

anche oggi vetro dell'auto ghiacciato, brina sui campi

visto che continuano a dare minime sopra lo 0 .. mi stavo chiedendo dove cavolo hanno le stazioni meteo di rilevamento

saranno tutte in piazza sotto qualche tettoia?

certo che se sono tutte stazioni urbane....... :oops:

ci sono alcune piante che non ho ancora ritirato....:eek::eek:
Ciao,

le condizioni in cui si forma la brina sono bassa temperatura ed alta umidità.
Il vapore acqueo presente a contatto con le superfici che disperdono calore (tipo i prati o le automobili) sublima (gocce piccole gelano con estrema facilità) e si ottiene la brina.
Le stazioni meteo invece misurano la temperatura dell'aria a 2 metri dal suolo, quindi lontano da superfici fredde.
Spesso quindi la brina al suolo o sugli oggetti (dove la temperatura sarà negativa) non implica la temperatura dell'aria sotto allo zero.

In inverno può capitare anche una situazione differente. Temperature molto bassa ma completa assenza di brina. Questo si verifica quando manca l'umidità. In questo caso si avranno le gelate (ad esempio i rubinetti con il classico candelotto) ma non la brina.

Ste
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
Ciao,

le condizioni in cui si forma la brina sono bassa temperatura ed alta umidità.
Il vapore acqueo presente a contatto con le superfici che disperdono calore (tipo i prati o le automobili) sublima (gocce piccole gelano con estrema facilità) e si ottiene la brina.
Le stazioni meteo invece misurano la temperatura dell'aria a 2 metri dal suolo, quindi lontano da superfici fredde.
Spesso quindi la brina al suolo o sugli oggetti (dove la temperatura sarà negativa) non implica la temperatura dell'aria sotto allo zero.

diciamo che forse a 2 mt non era sotto zero? sicuramente per gelare deve essere arrivata a zero gradi

In inverno può capitare anche una situazione differente. Temperature molto bassa ma completa assenza di brina. Questo si verifica quando manca l'umidità. In questo caso si avranno le gelate (ad esempio i rubinetti con il classico candelotto) ma non la brina.

Ste

questo è fuori discussione, avere ghiaccio senza acqua a disposizione non è possibile

il mio "lamentarmi" era legato al dichiarare che le temp siano sopra lo zero, e son 4 gg che ho il vetro ghiacciato (ieri no pioveva) domenica l'auto mi dava -2, le rilevazioni (della stazione urbana) dicono 1

andando a verificare le stazioni meteo della zona, ho visto che risultano essere "urbane"
io sono poco urbana

potrei chiedere a babbo natale una stazione meteo quasi vera
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
diciamo che forse a 2 mt non era sotto zero? sicuramente per gelare deve essere arrivata a zero gradi



questo è fuori discussione, avere ghiaccio senza acqua a disposizione non è possibile

il mio "lamentarmi" era legato al dichiarare che le temp siano sopra lo zero, e son 4 gg che ho il vetro ghiacciato (ieri no pioveva) domenica l'auto mi dava -2, le rilevazioni (della stazione urbana) dicono 1

andando a verificare le stazioni meteo della zona, ho visto che risultano essere "urbane"
io sono poco urbana

potrei chiedere a babbo natale una stazione meteo quasi vera
Ciao,

proprio così, la temperatura a 2 metri era magari 1 o 2 gradi sopra allo zero mentre sul prato o sulla macchina era 0 (o leggermente meno).
Anche la sonda della macchina misura la temperatura a contatto con un oggetto che diventa più freddo dell'aria circostante.

Una stazione meteo urbana è fatta più o meno così:

1669196543473.png

Le sonde non sono a contatto con nulla (e non sono nemmeno vicino ad un camino :laugh:)

In inverno succeda la stessa cosa che puoi verificare in estate quando ti sdrai sul prato. Anche se fa caldo il prato lo senti più fresco. In effetti la temperatura a contatto con l'erba è più bassa rispetto a quella che percepisce la faccia.
Discorso diverso invece sulle macchine. I metalli risultano più caldi quando fa caldo e più freddi quando fa freddo.

Ste
 
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Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
:su::su::su::su::su::su:

tutte considerazioni che in media so

non volevo aprire una disquisizione sulle stazioni meteo, ma solo lamentarmi del fatto che se ho il vetro gelato è perchè fa freddo... ooohhhh
e il fatto che continuino a dirmi che le temp minime nella mia zona sono sopra lo 0 mi indispone

i sono alta solo 1,65 (35 cm sotto la posizione dei sensori) quindi quando passeggio nei campi brinati col cane sento freddo, anche se mi raccontano che ci sono 3 gradi

rivendico il diritto al potermene lagnare

:ROFLMAO: :ROFLMAO: :ROFLMAO:
 
Stato
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