rootfellas
Florello
Cronaca
L'idea accettata di buon grado, non è stata ancora deliberata dagli organi collegiali
Ritorno all'antico per una scuola di Pordenone: dal possimo anno tutti in classe con la stessa maglietta
Pordenone - (Adnkronos/Ign) - L'idea della preside Teresa Tassan Viol: "E' un modo per rafforzare nei ragazzi l'identità e lo spirito di appartenenza. Ma mira anche a distogliere l'attenzione dall'immagine esteriore che nella nostra società rischia di assumere un peso eccessivo"
Pordenone, 18 giu. - (Adnkronos/Ign) - Dal prossimo settembre, con l'inizio dell'anno scolastico 2009-2010, i ragazzi della scuola media 'Centro storico' di Pordenone potrebbero dover entrare in classe con una maglietta uguale per tutti. L'idea è della dirigente scolastica Teresa Tassan Viol, che ammette di coltivare da tempo il progetto: ''Ho sempre apprezzato -ha spiegato all'ADNKRONOS- le idee delle scuole anglosassoni, ma anche di quelle africane che hanno le loro divise''.
La preside, che si proclama ''stupefatta dal rumore creato da questa idea, indipendentemente -ha affermato- dalla mia volonta'' punta ancora piu' in la', e vede la maglietta come ''un passo verso la divisa''. Se i preventivi per le magliette non saranno proibitivi e se tutti gli organi collegiali saranno d'accordo, la strada imboccata portera' alla divisa. Le maglie avranno stampate il nome della scuola e il simbolo della margherita , già usato come logo per le tute sportive degli alunni nei giochi di squadra.
La direttrice scolastica è arrivata all'idea delle magliette, accettata di buon grado ma non ancora deliberata dagli organi collegiali, ''per rafforzare -ha illustrato- l'identità e lo spirito di appartenenza dei ragazzi verso il loro istituto scolastico''. Ma non solo. L'obiettivo dichiarato e' anche quello di distogliere ''l'attenzione dall'immagine esteriore, che nella nostra società -ha proseguito la preside- rischia di assumere un peso eccessivo''.
Tassan Viol desidera che gli scolari ''cerchino il valore delle persone che sta sotto la forma esterna, anche per educare -ha spiegato- a valori più forti, più pregnanti. Se l'esteriorità, vedi la moda ai capi firmati, diventa così importante, i ragazzi si nascondono dietro questi stereotipi e si crea un ulteriore problema - è convinta la preside- di inclusione o, peggio, di esclusione''.
''Passo spesso per le classi -ha raccontato - e invito i ragazzi a tenere un abbigliamento consono alla scuola. Per i modelli che hanno -sospira- non sanno più distinguere. Diciamo che i confini dell'abbigliamento consono si vanno assottigliando'', prosegue, accennando alle solite pance fuori e ai pantaloni abbassati sul sedere. ''Ormai -ammette- si vede di tutto, anche dai genitori''. Quindi, ha concluso Tassan Viol, i ragazzi non sono nemmeno tanto colpevoli, visti i modelli che hanno e l'assenza, spesso, di un'educazione adeguata. Comunque, ha ribadito la preside, ''la mia non è una crociata'', riferendosi al sogno di arrivare alla divisa.
La scuola media 'Centro Storico' ha 460 iscritti, di cui il 30% di origine straniera, in primis ghanesi, seguiti da albanesi, romeni e poi, a seguire, per un totale di ragazzi di oltre 20 Paesi. Si tratta di giovani, ha riferito la preside, ''tutti ben integrati, di cui la maggior parte è nata in Italia''.
L'idea accettata di buon grado, non è stata ancora deliberata dagli organi collegiali
Ritorno all'antico per una scuola di Pordenone: dal possimo anno tutti in classe con la stessa maglietta
Pordenone - (Adnkronos/Ign) - L'idea della preside Teresa Tassan Viol: "E' un modo per rafforzare nei ragazzi l'identità e lo spirito di appartenenza. Ma mira anche a distogliere l'attenzione dall'immagine esteriore che nella nostra società rischia di assumere un peso eccessivo"
Pordenone, 18 giu. - (Adnkronos/Ign) - Dal prossimo settembre, con l'inizio dell'anno scolastico 2009-2010, i ragazzi della scuola media 'Centro storico' di Pordenone potrebbero dover entrare in classe con una maglietta uguale per tutti. L'idea è della dirigente scolastica Teresa Tassan Viol, che ammette di coltivare da tempo il progetto: ''Ho sempre apprezzato -ha spiegato all'ADNKRONOS- le idee delle scuole anglosassoni, ma anche di quelle africane che hanno le loro divise''.
La preside, che si proclama ''stupefatta dal rumore creato da questa idea, indipendentemente -ha affermato- dalla mia volonta'' punta ancora piu' in la', e vede la maglietta come ''un passo verso la divisa''. Se i preventivi per le magliette non saranno proibitivi e se tutti gli organi collegiali saranno d'accordo, la strada imboccata portera' alla divisa. Le maglie avranno stampate il nome della scuola e il simbolo della margherita , già usato come logo per le tute sportive degli alunni nei giochi di squadra.
La direttrice scolastica è arrivata all'idea delle magliette, accettata di buon grado ma non ancora deliberata dagli organi collegiali, ''per rafforzare -ha illustrato- l'identità e lo spirito di appartenenza dei ragazzi verso il loro istituto scolastico''. Ma non solo. L'obiettivo dichiarato e' anche quello di distogliere ''l'attenzione dall'immagine esteriore, che nella nostra società -ha proseguito la preside- rischia di assumere un peso eccessivo''.
Tassan Viol desidera che gli scolari ''cerchino il valore delle persone che sta sotto la forma esterna, anche per educare -ha spiegato- a valori più forti, più pregnanti. Se l'esteriorità, vedi la moda ai capi firmati, diventa così importante, i ragazzi si nascondono dietro questi stereotipi e si crea un ulteriore problema - è convinta la preside- di inclusione o, peggio, di esclusione''.
''Passo spesso per le classi -ha raccontato - e invito i ragazzi a tenere un abbigliamento consono alla scuola. Per i modelli che hanno -sospira- non sanno più distinguere. Diciamo che i confini dell'abbigliamento consono si vanno assottigliando'', prosegue, accennando alle solite pance fuori e ai pantaloni abbassati sul sedere. ''Ormai -ammette- si vede di tutto, anche dai genitori''. Quindi, ha concluso Tassan Viol, i ragazzi non sono nemmeno tanto colpevoli, visti i modelli che hanno e l'assenza, spesso, di un'educazione adeguata. Comunque, ha ribadito la preside, ''la mia non è una crociata'', riferendosi al sogno di arrivare alla divisa.
La scuola media 'Centro Storico' ha 460 iscritti, di cui il 30% di origine straniera, in primis ghanesi, seguiti da albanesi, romeni e poi, a seguire, per un totale di ragazzi di oltre 20 Paesi. Si tratta di giovani, ha riferito la preside, ''tutti ben integrati, di cui la maggior parte è nata in Italia''.
A me piaceva tanto il grembiulino nero con la goletta bianca che avevo in prima elementare!
Poi andavo dalle suore (ma non era una scuola "vip", era la migliore delle sole due che c'erano nel paesello...