esattamente! ma io non me la prenderei solo con i ragazzi, lo dico perchè mi trovo nella strada di mezzo: ex studentessa del liceo ( l'università è una realtà a parte) e non ancora mamma.I modelli sono sbagliati, e purtroppo non influenzano solo i giovani, ma sempre più spesso anche i genitori e gli insegnanti...
i modelli di insegnamento sono spesso datati, e quella che un tempo veniva chiamata "vocazione all'insegnamento", ora è raro trovarla nei professori. Ma perchè tutto si deve ridurre ad un voto sul registro? e le potenzialità, la personalità, le ambizioni dove le mettiamo?!
negli ultimi 20 anni è drasticamente cambiato il mondo lavorativo, ma le basi, e cioè la scuola, sono rimaste pressochè immutate.
e poi, basta pensare che se un ragazzo va male in una o più materie è un asino, uno svogliato o un menefreghista, non sempre è cosi! Ma dove sono quegli insegnanti che amano la propria materia e hanno il piacere dell'insegnamento?! nella mia ventennale carriera scolastica ne ricordo solo 2: una prof al liceo e un prof al primo anno di università. per il resto (quasi) il nulla: solo nozioni, interrogazioni (o esami) e voti.....
come si può avere il piacere di apprendere?!
ora tento un paragone forse azzzardato, ma mi pare abbastanza adatto:
vi è mai capitato, da bambini, di stare seduti sulle ginocchia del nonno e ascoltarlo raccontare raccontare raccontare affascinati?! Il motivo è molto semplice: in lui c'era il desiderio di raccontare e di tramandare qualcosa al nipote, se manca questo desiderio, dove va a finire il piacere di della cultura?!