Roberto Vecchioni
Vorrei essere tua madre
Per amarti senza amare prima me
vorrei essere tua madre...
Per vedere anche quello che non c'è
con la forza di una fede
per entrare insieme
nel poema del silenzio
dove tu sei tutto quello che sento.
Per amarti senza avere una ragione,
tranne quella che sei viva,
e seguire il fiume della tua emozione
stando anche sulla riva;
leggerei il dolore
da ogni segno del tuo viso
anche nell'inganno di un sorriso.
Vorrei essere tua madre
per guardarti senza voglia,
per amarti d'altro amore
e abitare la tua stanza
senza mai spostare niente,
senza mai fare rumore:
prepararti il pranzo
quando torni e non mi guardi,
ma riempire tutti i tuoi ricordi.
Ma il problema vero è se ci tieni tu
ad avermi come madre,
fatalmente non dovrei spiegarti più
ogni gesto, ogni mia frase,
mi dovresti prendere
per quello che io sono,
non dovrei più chiederti perdono.
Vorrei essere tua madre
anche per questo,
e mille e mille altre ragioni:
ti avrei vista molto prima,
molto presto,
e avrei scritto più canzoni.
Forse ti avrei messo in testa
qualche dubbio in più,
cosa che non hai mai fatto tu...
Forse ti avrei fatto
pure piangere di più,
ma non hai scherzato neanche tu...
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Sogna, ragazzo sogna
E ti diranno parole
rosse come il sangue, nere come la notte
ma non è vero, ragazzo,
che la ragione sta sempre col più forte;
io conosco poeti
che spostano i fiumi con il pensiero,
e naviganti infiniti
che sanno parlare con il cielo.
Chiudi gli occhi, ragazzo,
e credi solo a quel che vedi dentro
stringi i pugni, ragazzo,
non lasciargliela vinta neanche un momento
copri l'amore, ragazzo,
ma non nasconderlo sotto il mantello;
a volte passa qualcuno,
a volte c'è qualcuno che deve vederlo.
Sogna, ragazzo, sogna
quando sale il vento nelle vie del cuore,
quando un uomo vive per le sue parole
o non vive più.
Sogna, ragazzo, sogna,
non lassciarlo solo contro questo mondo,
non lasciarlo andare, sogna fino in fondo,
fallo pure tu!
Sogna, ragazzo, sogna
quando cala il vento ma non è finita,
quando muore un uomo per la stessa vita
che sognavi tu.
Sogna, ragazzo, sogna,
non cambiare un verso della tua canzone,
non lasciare un treno fermo alla stazione,
non fermarti tu!
Lasciali dire che al mondo
quelli come te perderanno sempre,
perché hai già vinto, lo giuro,
e non ti possono fare più niente.
Passa ogni tanto la mano
su un viso di donna, passaci le dita;
nessun regno è più grande
di questa piccola cosa che è la vita.
E la vita è così forte
che attraversa i muri senza farsi vedere;
la vita è così vera
che sembra impossibile doverla lasciare;
la vita è così grande
che "quando sarai sul punto di morire,
pianterai un ulivo,
convinto ancora di vederlo fiorire".
Sogna, ragazzo sogna,
quando lei si volta, quando lei non torna,
quando il solo passo che fermava il cuore
non lo senti più.
Sogna, ragazzo, sogna,
passeranno i giorni, passerrà l'amore,
passeran le notti, finirà il dolore,
sarai sempre tu ...
Sogna, ragazzo sogna,
piccolo ragazzo nella mia memoria,
tante volte tanti dentro questa storia:
non vi conto più.
Sogna, ragazzo, sogna,
ti ho lasciato un foglio sulla scrivania,
manca solo un verso a quella poesia,
puoi finirla tu.
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Vedrai
Mi senti?
Io non credevo di sentirti mai dire:
"Come siamo distanti".
Questo è l'amore che avevamo difeso
con le unghie e coi denti;
questo è l'amore che sfidava
un esercito di giganti;
non è possibile che debba finire
come uno dei tanti.
Ascolta:
dammi la mano per passare la notte
almeno questa volta,
ti lascio tutte le ragioni del mondo,
cosa me ne importa.
Vedrai, domani rideremo di nuovo
come fosse niente
vedrai, ritorneremo quelli di prima,
come quelli di sempre,
di sempre, di sempre, di sempre.
Vedrai
tutto l'amore che io non so spiegarti mai
tutto l'orgoglio che ho di vivere con te
tutti i ricordi delle cose uguali a noi
tutta la storia dei sorrisi tuoi per me.
Mi senti?
Ci sono giorni che mi sembra impossibile
andare avanti
ci sono giorni che continuano ad uscire
numeri perdenti,
giorni di rabbia infinita, impotente,
giorni di dolore,
ma il solo giorno che mi segna la vita
è quando dici amore, amore.
Vedrai,
ti porterò per sempre dove tu non sai,
ti farò entrare dove non sei stata mai
c'è un gran silenzio di parole dentro me
ti prego, aiutami a capire che cos'è.
Vedrai
tutto l'amore che non ti ho spiegato mai,
tutto l'orgoglio che ho di vivere con te
il primo bacio uguale all'ultimo vedrai
in questo giorno interminabile di noi;
il primo bacio uguale all'ultimo vedrai
in questo giorno interminabile tra noi.
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Canzone per Alda Merini
Noi qui dentro si vive in un lungo letargo,
si vive afferrandosi a qualunque sguardo,
contandosi i pezzi lasciati là fuori,
che sono i suoi lividi, che sono i miei fiori.
Io non scrivo più niente, mi legano i polsi,
ora l'unico tempo è nel tempo che colsi
qui dentro il dolore è un ospite usuale,
ma l'amore che manca è l'amore che fa male.
Ogni uomo della vita mia
era il verso di una poesia
perduto, straziato,
raccolto, abbracciato.
Ogni amore della vita mia
ogni amore della vita mia
è cielo e voragine,
è terra che mangio
per vivere ancora.
Dalla casa dei pazzi, da una nebbia lontana,
com'è dolce il ricordo di Dino Campana;
perchè basta anche un niente per essere felici,
basta vivere come le cose che dici,
e divederti in tutti gli amori che hai
per non perderti, perderti, perderti mai.
Cosa non si fa per vivere,
cosa non si fa per vivere,
guarda! Io sto vivendo.
Cosa mi è costato vivere?
Cosa l'ho pagato vivere?
Figli, colpi di vento...
La mia bocca vuole vivere!
La mia mano vuole vivere!
Ora, in questo momento!
Il mio corpo vuole vivere!
La mia vita vuole vivere!
Amo, ti amo, ti sento!
Ogni uomo della vita mia
era il verso di una poesia
buttata, stracciata,
raccolta, abbracciata.
Questo amore della vita mia,
ogni amore della vita mia,
è cielo e voragine,
è terra che mangio
per vivere ancora.