Siamo sommersi dalle automobili. Nenne non può uscire di casa, perché le bloccano la strada. Gli spettacoli che vedo quotidianamente dalla mia finestra - in quella che è forse la città più bella del mondo - gridano vendetta. Se vai sulla tangenziale nelle ore di punta, vedi file spaventose di macchine in cui la gente butta via ogni giorno ore preziose della propria vita, apparentemente rassegnata. Roma, se si contano moto e motorini, ha più veicoli che abitanti, compresi neonati e centenari. Se vai nelle cittadine intorno a Roma, osservi lo scempio di quelli che erano un tempo graziosi centri urbani e sono ridotti a un ammasso di lamiere. Non credo che in altre parti d'Italia sia meglio: ovunque sono andata non lo era.
E invece di chiederci, con l'urgenza e la drammaticità che il problema richiede, cosa si può fare per porre almeno un freno a questa situazione assurda in cui ci siamo cacciati, si fa scandalo, per cosa, per una tassa sui SUV?!
Le tasse servono non solo a fare cassa, ma anche a orientare un minimo i consumi. Non sono la "punizione" per i cattivi, ma anche uno strumento per incidere sul mercato. Se la tassa farà vendere qualche SUV in meno, avrà raggiunto il suo scopo: cercare almeno di limitare il dilagare dei veicoli più inutilmente ingombranti e pericolosi (non so per chi li guida, certo per chi ci si trova intorno). Una goccia nel mare, ma almeno la direzione è quella giusta. Sarebbe forse stato più utile avere il coraggio di vietarne la circolazione nelle città, ma le proteste non sarebbero certo diminuite.
Qui non è tanto questione di inquinamento, né di lusso. Si possono pure inventare i più sofisticati marchingegni disinquinanti, ma c'è un problema di ingombri: siamo un paese piccolo e densamente popolato, le nostre strade scoppiano, e più ne costruiamo più scoppiamo.
Se bisogna arrabbiarsi e ribellarsi, sarebbe ora di farlo per cose più serie.
E invece di chiederci, con l'urgenza e la drammaticità che il problema richiede, cosa si può fare per porre almeno un freno a questa situazione assurda in cui ci siamo cacciati, si fa scandalo, per cosa, per una tassa sui SUV?!
Le tasse servono non solo a fare cassa, ma anche a orientare un minimo i consumi. Non sono la "punizione" per i cattivi, ma anche uno strumento per incidere sul mercato. Se la tassa farà vendere qualche SUV in meno, avrà raggiunto il suo scopo: cercare almeno di limitare il dilagare dei veicoli più inutilmente ingombranti e pericolosi (non so per chi li guida, certo per chi ci si trova intorno). Una goccia nel mare, ma almeno la direzione è quella giusta. Sarebbe forse stato più utile avere il coraggio di vietarne la circolazione nelle città, ma le proteste non sarebbero certo diminuite.
Qui non è tanto questione di inquinamento, né di lusso. Si possono pure inventare i più sofisticati marchingegni disinquinanti, ma c'è un problema di ingombri: siamo un paese piccolo e densamente popolato, le nostre strade scoppiano, e più ne costruiamo più scoppiamo.
Se bisogna arrabbiarsi e ribellarsi, sarebbe ora di farlo per cose più serie.