ortensia_12
Giardinauta
...mi giunge nuova. mica capisco come regolarmi in queste cose. perfino chiedendo, che pareva una buona idea, adesso non so più che fare... interessante!
Come dice Paola, apri una nuova discussione
...mi giunge nuova. mica capisco come regolarmi in queste cose. perfino chiedendo, che pareva una buona idea, adesso non so più che fare... interessante!
(okay, direi che se arriva più di qualche 'volentieri' posto qui, sennò te lo mando via mp)
...mi giunge nuova. mica capisco come regolarmi in queste cose. perfino chiedendo, che pareva una buona idea, adesso non so più che fare... interessante!
1) ri-incontrai un mio amico, timido, mite e quasi sottomesso, che dopo anni di analisi ostentava una fermezza, una sicurezza di sè ai limiti della strafottenza,
.....importante è non diventare schiavi dell'analisi.
però, vedo che sta uscendo anche un altro tema, quello dell'essere capaci di ascolto (o meno). ci stavo (ri)pensando in questi giorni e, se può interessare a qualcuno, potrei postare quelli che sono stati appurati essere (nella pratica, verificabile da chiunque) errori base che tutti più o meno facciamo pensando di capire, dare ascolto e sostegno a una persona che sente la necessità di parlare.
se qualcuno vuole sapere di cosa si tratta mi dica che li trascrivo, altrimenti evito (lettura inutile a voi e fatica inutile a me stessa).
mi riferisco a professionisti seri e riconosciuti e non a ciarlatani.
I primi non produdono "mostri" (una buona psicoterapia induce una sorta di trasformazione, ma in armonia con la propria natura, sennò è una mutazione genetica!k07
e non creano dipendenza.
il tuo amico temo abbia incontrato un ciarlatano.
...e così giusto per sapere come si fa a riconoscerlo prima???...perchè credo che come succede in ogni altra branca della medicina, forse in questa ancor di più, il giudizio sia molto soggettivo!!
se alcuni degli atteggiamenti che risultano fallimentari (se l'obiettivo che ci si è dati è di 'ascoltare' chi vuole dirci qualcosa) suonano ovvi (come lo sminuire o giudicare negativamente), altri non lo sono per nulla, in genere, e infatti spesso sorprendono chi pensava di aver sempre offerto un'ottimo 'orecchio' a chi ne avesse la necessità.. eppure, alla fin fine perfino l'offrire consigli di buon senso oppure conforto possono non essere vissuti come ciò di cui si ha realmente bisogno.
vi è mai capitato (sia di farlo che di 'riceverlo')? a me indubbiamente (entrambi)....![]()
se devo pensare a come ascoltare già non ascolto più......penso
io invece non posso mangiare un ciuingam camminando, nn so fare 2 cose assieme
se alcuni degli atteggiamenti che risultano fallimentari (se l'obiettivo che ci si è dati è di 'ascoltare' chi vuole dirci qualcosa) suonano ovvi (come lo sminuire o giudicare negativamente), altri non lo sono per nulla, in genere, e infatti spesso sorprendono chi pensava di aver sempre offerto un'ottimo 'orecchio' a chi ne avesse la necessità.. eppure, alla fin fine perfino l'offrire consigli di buon senso oppure conforto possono non essere vissuti come ciò di cui si ha realmente bisogno.
vi è mai capitato (sia di farlo che di 'riceverlo')? a me indubbiamente (entrambi)....![]()
Ortensia credo di aver letto nella storia di "tuo cuggino (spero per te che la doppia "g" faccia parte dello scherzo)" incredulità e sarcasmo su quanto ho detto della persona a me molto vicina distrutta dagli psicofarmaci. Oltre a trovare il tuo sarcasmo assolutamente fuori luogo vista la serietà e la drammaticità di certe situazioni ed il paragone tra l'esperienza da me riportata e la storiella dell'AIDS dopo una notte di amore, molto offensivo, come se fossero entrambe cose inventate, sono solo contenta ed ancora più convinta di quello che penso sull'argomento. Se questi sono gli psicoterapeuti...