Sasti
Florello
Oggi nessuno di Voi sarebbe mai nato
E nessuno di noi l'ha chiesto.
Questo non ti solleva da alcuna responsabilità, non è un merito e non è un obbligo.
Oggi nessuno di Voi sarebbe mai nato
Si certo ma è nato prima l'uovo o la gallina?E nessuno di noi l'ha chiesto.
Questo non ti solleva da alcuna responsabilità, non è un merito e non è un obbligo.
Si certo ma è nato prima l'uovo o la gallina?
Si certo ma è nato prima l'uovo o la gallina?
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Per quanto riguarda gli inviti a tappeto sottoporsi a terapie psicologiche credo siano un pò una forzatura. Sono scelte molto personali e credo che se uno a 40 anni e passa non ha deciso di sottoporvisi, abbia i suoi motivi. Per quanto riguarda l'assistenza psicologico-psichiatrica del servizio sanitario nazionale, ho una persona molto vicina a me che da quando è in cura presso di loro, è diventata uno zombie, totalmente rimbecillita da psicofarmaci. Meglio fermarmi qui e scusate l'OT.
mancherebbe un prete che parla del mettere al mondo i figli e poi direi che si è al completo.
Il discorso principale è e resta comunque il forte dolore psicologico e intimo che una figlia/un figlio prova e si porterà dentro tutta la vita di fronte a tanta insofferenza nei propri confronti. C'è chi diventa più forte e tiene a bada questo dolore e chi non ce la fa e rischia così di perdere una cosa preziosa che è il rispetto di se stessa/o. Questo rispetto credo sia fondamentale per il nostro benessere psicofisico e deve aiutarci a capire, tra l'altro, quali sono le nostre capacità i nostri limiti. Non penso che ci convinca di essere superman e quindi abili a far tutto. Ci insegna fin dove possiamo arrivare e quando dobbiamo fermarci. Ci fa capire che la perfezione (nostra, dei genitori, del creato) non è di questo mondo.
Ci deve anche insegnare che l'amore può anche provenire da una parte sola e non essere corrisposto. Deve però farci accettare la situazione, dando amore senza richiederne troppo in cambio. L'amore (genitoriale o coniugale o del ragazzo che ci piace, non importa) va conquistato NON elemosinato.
o magari farti erroneamente pensare che non potrai commettere errori, perchè tu sei bravo sei speciale sei esattamente quello che vorrei che tu fossi.....quasi come dire guai se cambi![]()
o magari farti erroneamente pensare che non potrai commettere errori, perchè tu sei bravo sei speciale sei esattamente quello che vorrei che tu fossi.....quasi come dire guai se cambi/QUOTE]
ah, nooo non intendevo quel tipo di approvazione, lo se ci sono genitori che si aspettano di avere dei figli perfetti, magari per compensare loro frustrazioni. e se qualche volta non sei all'altezza delle loro aspettative sono guai....
io mi riferivo a quei genitori che realmente credono nelle capacità e nel potenziale dei loro figli, che li spronano, li incoraggiano ecc. ma che non si allarmano di fronte alle eventuali sconfitte/errori (dei figli) ne' li colpevolizzano.
Anch'io mi riferivo a quei genitori. A quelli che ti sostengono nella vittoria e nella sconfitta. Gli altri sono troppo simili agli ipercritici, a quelli che ti snobbano a priori. Amiconi fin a quando va tutto bene o come lo intendono loro, nemici quando succede il contrario.
A Nat
sono contenta che le nostre parole e i nostri interventi di siano stati di aiuto anche se piccolo piccolo. Come hai detto tu, siamo tutti diversi e la ricetta universale per star bene non esiste. O, per lo meno, non è per tutti quanti. L'importante è trovare la strada che vada bene per noi stessi, qualunque sia, anche se può sollevare critiche.
Un abbraccio :love_4:
o magari farti erroneamente pensare che non potrai commettere errori, perchè tu sei bravo sei speciale sei esattamente quello che vorrei che tu fossi.....quasi come dire guai se cambi/QUOTE]
ah, nooo non intendevo quel tipo di approvazione, lo se ci sono genitori che si aspettano di avere dei figli perfetti, magari per compensare loro frustrazioni. e se qualche volta non sei all'altezza delle loro aspettative sono guai....
io mi riferivo a quei genitori che realmente credono nelle capacità e nel potenziale dei loro figli, che li spronano, li incoraggiano ecc. ma che non si allarmano di fronte alle eventuali sconfitte/errori (dei figli) ne' li colpevolizzano.
Anch'io mi riferivo a quei genitori. A quelli che ti sostengono nella vittoria e nella sconfitta. Gli altri sono troppo simili agli ipercritici, a quelli che ti snobbano a priori. Amiconi fin a quando va tutto bene o come lo intendono loro, nemici quando succede il contrario.
A Nat
sono contenta che le nostre parole e i nostri interventi di siano stati di aiuto anche se piccolo piccolo. Come hai detto tu, siamo tutti diversi e la ricetta universale per star bene non esiste. O, per lo meno, non è per tutti quanti. L'importante è trovare la strada che vada bene per noi stessi, qualunque sia, anche se può sollevare critiche.
Un abbraccio :love_4:
Il discorso principale è e resta comunque il forte dolore psicologico e intimo che una figlia/un figlio prova e si porterà dentro tutta la vita di fronte a tanta insofferenza nei propri confronti. C'è chi diventa più forte e tiene a bada questo dolore e chi non ce la fa e rischia così di perdere una cosa preziosa che è il rispetto di se stessa/o. Questo rispetto credo sia fondamentale per il nostro benessere psicofisico e deve aiutarci a capire, tra l'altro, quali sono le nostre capacità i nostri limiti. Non penso che ci convinca di essere superman e quindi abili a far tutto. Ci insegna fin dove possiamo arrivare e quando dobbiamo fermarci. Ci fa capire che la perfezione (nostra, dei genitori, del creato) non è di questo mondo.
Ci deve anche insegnare che l'amore può anche provenire da una parte sola e non essere corrisposto. Deve però farci accettare la situazione, dando amore senza richiederne troppo in cambio. L'amore (genitoriale o coniugale o del ragazzo che ci piace, non importa) va conquistato NON elemosinato.
tutto teoricamente vero, il problema è che ogni storia, ogni vita ogni relazione personale, fa storia a se.
Per quanto riguarda gli inviti a tappeto sottoporsi a terapie psicologiche credo siano un pò una forzatura. Sono scelte molto personali e credo che se uno a 40 anni e passa non ha deciso di sottoporvisi, abbia i suoi motivi. Per quanto riguarda l'assistenza psicologico-psichiatrica del servizio sanitario nazionale, ho una persona molto vicina a me che da quando è in cura presso di loro, è diventata uno zombie, totalmente rimbecillita da psicofarmaci. Meglio fermarmi qui e scusate l'OT.
Quant'è vero....
La parte del post di hermione che mi trova assolutamente d'accordo è quella sulla perdita di rispetto per se stessi.
Ed è stravero che l'amore non si dovrebbe elemosinare mai.
Ho "più di un dubbio" invece sul fatto che l'amore di un genitore vada conquistato (che poi mi pare un modo gentile per ribadire l'elemosina): quello dovrebbe esserci a prescindere.
E di certo, per quel che mi riguarda, l'amore a gratis non lo do più a nessuno, manco morta!
Verissimo, è successo anche a mio cuggino.