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stamattina voglio farmi male

Violetta516

Maestro Giardinauta
Io per fortuna ho un rapporto con il mio papà meraviglioso, quando litighiamo e capita SOLO sul lavoro, soffro molto ma niente finora ha intaccato l'amore che ho per lui. E'stato lui ad insegnarmi a nuotare, a portarmi in bici, al parco, era lui a farmi fare i compiti, è riuscito a farmi amare materie ostiche, tutto quello che mi è stato spiegato da lui l'ho amato e compreso. Gli ho sempre chiesto consigli su tutto, raccontato ogni cosa fino ad una certa età, poi ho smesso. Ho ridimensionato la sua immagine quando ho visto i casini che è riuscito a combinare con la sua vita privata, ho capito che non è perfetto, anzi! Ho capito che è l'ultima persona a cui chiedere consigli sui problemi di relazione, che è emotivamente ed affettivamente immaturo e che non cambierà mai da questo punto di vista, però lo amo immensamente e lo amerò sempre. Con mia madre da sempre conflitti e scontri, ovviamente da quando sono andata via di casa va meglio ed ho capito che meno stiamo insieme e meglio è per tutti. Le voglio bene, so che è una persona pronta ad aiutarmi in qualunque momento e viceversa ma sono consapevole di quanto riusciamo ad irritarci reciprocamente, che quando stiamo insieme ci sono una serie di argomenti che vanno evitati - quasi tutti perché per amore di polemica è disposta a contraddirsi pur di creare discussioni.
Alla fine, secondo me, viene naturale fuggire da chi ci fa continuamente del male o ci provaca disagi, questo non vuol dire smettere di amare, ma difendersi. E' anche importante, come ha già sottolineato qualcuno, capire che alcune persone più di tanto non possono darci, e non ostinarsi a chiedere oltre, non serve.
Per quanto riguarda gli inviti a tappeto sottoporsi a terapie psicologiche credo siano un pò una forzatura. Sono scelte molto personali e credo che se uno a 40 anni e passa non ha deciso di sottoporvisi, abbia i suoi motivi. Per quanto riguarda l'assistenza psicologico-psichiatrica del servizio sanitario nazionale, ho una persona molto vicina a me che da quando è in cura presso di loro, è diventata uno zombie, totalmente rimbecillita da psicofarmaci. Meglio fermarmi qui e scusate l'OT.
 

rootfellas

Florello
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Per quanto riguarda gli inviti a tappeto sottoporsi a terapie psicologiche credo siano un pò una forzatura. Sono scelte molto personali e credo che se uno a 40 anni e passa non ha deciso di sottoporvisi, abbia i suoi motivi. Per quanto riguarda l'assistenza psicologico-psichiatrica del servizio sanitario nazionale, ho una persona molto vicina a me che da quando è in cura presso di loro, è diventata uno zombie, totalmente rimbecillita da psicofarmaci. Meglio fermarmi qui e scusate l'OT.

assolutamente d'accordo, meglio non passarci per le mani dei centri di igiene mentale.
 

hermioneat

Florello
Il discorso principale è e resta comunque il forte dolore psicologico e intimo che una figlia/un figlio prova e si porterà dentro tutta la vita di fronte a tanta insofferenza nei propri confronti. C'è chi diventa più forte e tiene a bada questo dolore e chi non ce la fa e rischia così di perdere una cosa preziosa che è il rispetto di se stessa/o. Questo rispetto credo sia fondamentale per il nostro benessere psicofisico e deve aiutarci a capire, tra l'altro, quali sono le nostre capacità i nostri limiti. Non penso che ci convinca di essere superman e quindi abili a far tutto. Ci insegna fin dove possiamo arrivare e quando dobbiamo fermarci. Ci fa capire che la perfezione (nostra, dei genitori, del creato) non è di questo mondo.
Ci deve anche insegnare che l'amore può anche provenire da una parte sola e non essere corrisposto. Deve però farci accettare la situazione, dando amore senza richiederne troppo in cambio. L'amore (genitoriale o coniugale o del ragazzo che ci piace, non importa) va conquistato NON elemosinato.
 

Sasti

Florello
Il discorso principale è e resta comunque il forte dolore psicologico e intimo che una figlia/un figlio prova e si porterà dentro tutta la vita di fronte a tanta insofferenza nei propri confronti. C'è chi diventa più forte e tiene a bada questo dolore e chi non ce la fa e rischia così di perdere una cosa preziosa che è il rispetto di se stessa/o. Questo rispetto credo sia fondamentale per il nostro benessere psicofisico e deve aiutarci a capire, tra l'altro, quali sono le nostre capacità i nostri limiti. Non penso che ci convinca di essere superman e quindi abili a far tutto. Ci insegna fin dove possiamo arrivare e quando dobbiamo fermarci. Ci fa capire che la perfezione (nostra, dei genitori, del creato) non è di questo mondo.
Ci deve anche insegnare che l'amore può anche provenire da una parte sola e non essere corrisposto. Deve però farci accettare la situazione, dando amore senza richiederne troppo in cambio. L'amore (genitoriale o coniugale o del ragazzo che ci piace, non importa) va conquistato NON elemosinato.


.............Chapeau.
 

Nat79

Aspirante Giardinauta
ciao a tutti in questi giorni ho letto tutte le vostre risposte e vorrei innanzitutto ringraziarvi tutti
molti di voi mi hanno scendere più di una lacrimuccia, ma mi hanno anche fortificato
sembrerà strano ma è proprio così, ho iniziato questa discussione per disperazione quella mattina e pensavo passasse inosservata, e che nessuno fosse interessato a questo argomento, non credevo ci fossero tante persone che come me soffrono per un rapporto che hanno con i propri genitori ma è proprio così
ognuno di voi ha reagito e reagisce a suo modo o come può per cercare di "sopravvivere " per vivere meglio, e credo che non esista un modo giusto, ognuno ha una propria storia, e un proprio carattere ma credo che tutte queste opinioni riescano a dare a tutti un aiuto, a me l'hanno dato sicuramente
mi sento quasi diversa e volevo ringraziarvi tutti
un abbraccio forte a tutti:love_4:
 

belvedere

Giardinauta Senior
o magari farti erroneamente pensare che non potrai commettere errori, perchè tu sei bravo sei speciale sei esattamente quello che vorrei che tu fossi.....quasi come dire guai se cambi :D

ah, nooo non intendevo quel tipo di approvazione, lo se ci sono genitori che si aspettano di avere dei figli perfetti, magari per compensare loro frustrazioni. e se qualche volta non sei all'altezza delle loro aspettative sono guai....

io mi riferivo a quei genitori che realmente credono nelle capacità e nel potenziale dei loro figli, che li spronano, li incoraggiano ecc. ma che non si allarmano di fronte alle eventuali sconfitte/errori (dei figli) ne' li colpevolizzano.
 
Ultima modifica di un moderatore:

hermioneat

Florello
o magari farti erroneamente pensare che non potrai commettere errori, perchè tu sei bravo sei speciale sei esattamente quello che vorrei che tu fossi.....quasi come dire guai se cambi :D /QUOTE]

ah, nooo non intendevo quel tipo di approvazione, lo se ci sono genitori che si aspettano di avere dei figli perfetti, magari per compensare loro frustrazioni. e se qualche volta non sei all'altezza delle loro aspettative sono guai....

io mi riferivo a quei genitori che realmente credono nelle capacità e nel potenziale dei loro figli, che li spronano, li incoraggiano ecc. ma che non si allarmano di fronte alle eventuali sconfitte/errori (dei figli) ne' li colpevolizzano.

Anch'io mi riferivo a quei genitori. A quelli che ti sostengono nella vittoria e nella sconfitta. Gli altri sono troppo simili agli ipercritici, a quelli che ti snobbano a priori. Amiconi fin a quando va tutto bene o come lo intendono loro, nemici quando succede il contrario.


A Nat
sono contenta che le nostre parole e i nostri interventi di siano stati di aiuto anche se piccolo piccolo. Come hai detto tu, siamo tutti diversi e la ricetta universale per star bene non esiste. O, per lo meno, non è per tutti quanti. L'importante è trovare la strada che vada bene per noi stessi, qualunque sia, anche se può sollevare critiche.
Un abbraccio :love_4:
 

hermioneat

Florello
o magari farti erroneamente pensare che non potrai commettere errori, perchè tu sei bravo sei speciale sei esattamente quello che vorrei che tu fossi.....quasi come dire guai se cambi :D /QUOTE]

ah, nooo non intendevo quel tipo di approvazione, lo se ci sono genitori che si aspettano di avere dei figli perfetti, magari per compensare loro frustrazioni. e se qualche volta non sei all'altezza delle loro aspettative sono guai....

io mi riferivo a quei genitori che realmente credono nelle capacità e nel potenziale dei loro figli, che li spronano, li incoraggiano ecc. ma che non si allarmano di fronte alle eventuali sconfitte/errori (dei figli) ne' li colpevolizzano.

Anch'io mi riferivo a quei genitori. A quelli che ti sostengono nella vittoria e nella sconfitta. Gli altri sono troppo simili agli ipercritici, a quelli che ti snobbano a priori. Amiconi fin a quando va tutto bene o come lo intendono loro, nemici quando succede il contrario.


A Nat
sono contenta che le nostre parole e i nostri interventi di siano stati di aiuto anche se piccolo piccolo. Come hai detto tu, siamo tutti diversi e la ricetta universale per star bene non esiste. O, per lo meno, non è per tutti quanti. L'importante è trovare la strada che vada bene per noi stessi, qualunque sia, anche se può sollevare critiche.
Un abbraccio :love_4:
 

rootfellas

Florello
Il discorso principale è e resta comunque il forte dolore psicologico e intimo che una figlia/un figlio prova e si porterà dentro tutta la vita di fronte a tanta insofferenza nei propri confronti. C'è chi diventa più forte e tiene a bada questo dolore e chi non ce la fa e rischia così di perdere una cosa preziosa che è il rispetto di se stessa/o. Questo rispetto credo sia fondamentale per il nostro benessere psicofisico e deve aiutarci a capire, tra l'altro, quali sono le nostre capacità i nostri limiti. Non penso che ci convinca di essere superman e quindi abili a far tutto. Ci insegna fin dove possiamo arrivare e quando dobbiamo fermarci. Ci fa capire che la perfezione (nostra, dei genitori, del creato) non è di questo mondo.
Ci deve anche insegnare che l'amore può anche provenire da una parte sola e non essere corrisposto. Deve però farci accettare la situazione, dando amore senza richiederne troppo in cambio. L'amore (genitoriale o coniugale o del ragazzo che ci piace, non importa) va conquistato NON elemosinato.

tutto teoricamente vero, il problema è che ogni storia, ogni vita ogni relazione personale, fa storia a se.
 

Sasti

Florello
tutto teoricamente vero, il problema è che ogni storia, ogni vita ogni relazione personale, fa storia a se.

Quant'è vero....
La parte del post di hermione che mi trova assolutamente d'accordo è quella sulla perdita di rispetto per se stessi.
Ed è stravero che l'amore non si dovrebbe elemosinare mai.
Ho "più di un dubbio" invece sul fatto che l'amore di un genitore vada conquistato (che poi mi pare un modo gentile per ribadire l'elemosina): quello dovrebbe esserci a prescindere.
E di certo, per quel che mi riguarda, l'amore a gratis non lo do più a nessuno, manco morta!
 

ortensia_12

Giardinauta
Per quanto riguarda gli inviti a tappeto sottoporsi a terapie psicologiche credo siano un pò una forzatura. Sono scelte molto personali e credo che se uno a 40 anni e passa non ha deciso di sottoporvisi, abbia i suoi motivi. Per quanto riguarda l'assistenza psicologico-psichiatrica del servizio sanitario nazionale, ho una persona molto vicina a me che da quando è in cura presso di loro, è diventata uno zombie, totalmente rimbecillita da psicofarmaci. Meglio fermarmi qui e scusate l'OT.

Verissimo, è successo anche a mio cuggino.
 

rootfellas

Florello
Quant'è vero....
La parte del post di hermione che mi trova assolutamente d'accordo è quella sulla perdita di rispetto per se stessi.
Ed è stravero che l'amore non si dovrebbe elemosinare mai.
Ho "più di un dubbio" invece sul fatto che l'amore di un genitore vada conquistato (che poi mi pare un modo gentile per ribadire l'elemosina): quello dovrebbe esserci a prescindere.
E di certo, per quel che mi riguarda, l'amore a gratis non lo do più a nessuno, manco morta!

Sai la questione amore è difficile da analizzare, non c'è solo un modo di amare e un tipo di amore, questo sempre secondo la mia poco rispettabile opinione, trovo che l'amore sia una brutta bestia, non per nulla è parente stretto di suo fratello odio, siamo complicati e i sentimenti non ci aiutano di certo, il dr Spack forse ci saprebbe illustrare con logica il comportamento umano ma penso che si prenderebbe un sonoro vaffanchiulo. :)
 

greenstone

Giardinauta Senior
Invece di chiamarlo amore, che come definizione è molto aleatoria, chiamiamolo rispetto e diciamo chiaramente che anche un genitore deve averlo nei confronti dei figli.
 
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