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Ricordo e memoria.

Elyass86

Guru Giardinauta
Un sorso in più
Carmen Consoli


Ricordo il freddo massacrante
i timidi lamenti della mia gente
ammassati stipati dentro un treno merci
due giorni e due notti senza dormire
e ben presto avremmo smesso di parlare ,ben presto

ricordo il freddo massacrante
il giorno che perdemmo per sempre i nostri figli
affamati assetati privati dei nostri vestiti
ed era come ingoiare vetro

e ben presto avremmo smesso di parlare
ben presto avremmo smesso di capire
ed ho imparato a bere sempre un sorso in più
ed ho imparato sempre a bere un sorso in più
di quanto ne avessi realmente bisogno
di quanto ne avessi realmente bisogno
un giorno potrei avere sete

ricordo il freddo massacrante il timore di affondare
in un letto di carboni ardenti
quale logica o legge di vita potra' mai spegare
la diabolica impresa di quegli uomini eletti.....

ed ho imparato a bere sempre un sorso in più
ed ho imparato a bere sempre un sorso in più
un giorno potrei avere sete
 

Elyass86

Guru Giardinauta
Ed è una verità da urlare emanuela, ogni ora ogni istante ed ogni giorno.
Se vorrai condividere quei racconti , sappi che troverai da parte mia, ma credo di parlare per tutto il forum grande sttenzione e sensibilità.
 
A

ambapa

Guest
Allora vado...è di Gabri...


Il freddo entrava nelle ossa,
ma era ben altro purtroppo
il dolore che si poteva respirare.
"Perché?"
Chiedeva lei inorridita.
"Dio dov'è?"
Domandava una bambina impaurita.
Se poi uno pregava...gli si dava del fesso.
Qualcuno moriva...e si diceva:
"Prega il tuo Dio, adesso!"
Trattati senza ritegno
peggio di animali.
Tatuati sulle braccia,
tatuati dentro.
Morti viventi,
sguardi persi nella faccia.

E quando tutto cessò...
il grido fu: "Per non dimenticare!"
Esattamente ciò che
ancora oggi,
abbiamo bisogno di fare.

Il fatto che ragazzi come Gabry ed Elyass e altri abbiano la sensibilità di scrivere e pensare queste cose ci dà speranza per il futuro...non tutto è perduto. Complimenti a loro e anche ai loro genitori, che hanno saputo nutrirli nell'anima.
 

Emanuela Pit

Apprendista Florello
Sono nata nel '48, subito dopo la fine della guerra, al momento non mi rendevo conto, ma quando ho cominciato a capire e a farmi delle domande, ho cercato delle risposte, ma in casa mia era difficle trovarle

ricordo una frase che ripeteva mio nonno: "Taci che anche i muri hanno orecchie"

io non ne capivo l'importanza e la drammaticità, e continuavo a chiedere

andavo a scuola dalle suore e, le suore mi insegnavano che noi erravamo i prediletti dal Signore, mentre gli ebrei erano cattivi perchè avevano ucciso Gesù (ed io piccina pensavo alla cattiveria di uccidere Gesù bambino, l'unico che io conoscevo, che poi era quel buon bambino che quando arrivava mi portava i calzettoni di lana, per Natale), andavo a Messa, ma non ne capivo gran chè ....
e tutti gli altri, soprattutto gli africani, erano destinati al Limbo, in caso di morte, perchè non erano stati battezzati

io, nipote di una suora e figlia di una famiglia cattolica, facevo delle domande imbarazznti, tanti che mia madre fu chiamata più volte dalla superiora

una delle mie richieste era: ma i bambini africani non hanno un LORO Dio, una divinità in cui credono ??
come facciamo a capire che la nostra Divinità è giusta e la loro sbagliata, forse anche loro diranno lo stesso di noi

visto che a casa, a scuola non ricevevo risposte soddisfacenti, una volta ne parlai con una cugina di mio padre, la zia Ada, una single si direbbe ore, una zitella allora, con una madre ingombrante anche se era più piccina dell'ex re, anche lei molto cattolica, con lei mi confidai e le feci tutte quelle domande a cui nessuno aveva mai voluto rispondere

sono cresciuta vedendo films western o storici, dove un giovane ragazzo (Maciste, Ursus o chi altro) riusciva a debellare il cattivo o i cattivi e non capivo come mai gi Ebrei si erano lasciati morire senza reagire, senza fare nulla

questo non capivo

Lei cercò di spiegarmi, di farmi capire

a Venezia c'è il Ghetto più antico d'Italia, ed un giorno mi ha portato a visitarlo, mi ha fatto vedere le Sinagoghe e mi ha parlato del Popolo Ebraico

mi ha spiegato la fiducia che avevano queste persone, perchè erano persone che nel nostro mondo lavoravano, avevano combattuto fianco a fianco con noi nella prima guerra mondiale, avevano condiviso con noi gioie e dolori, erano noi, tra noi e loro non c'è nessuna differenza

il loro problema è stato appunto il fidarsi nel genere umano, pensare che nessuno avrebbe mai potuto fare nulla di così terribile, nulla di così tragico
non sapevano, non credevano che l'UOMO avrebbe mai potuto arrivare a tanto

Mia zia Ada morì ed alla sua morte, mi fu chiesto dai parenti a fare pulizia della sua casa, a gettare quello che non sarebbe servito a nessuno e a fare un inventario delle cose da dividere, tra le sue carte trovai alcune onorificenze a suo padre ed una procura speciale a nome di mia zia, la portai a casa e con Roberto la lessi e scoprii, chi era veramente zia Ada

lei aveva lavorato fin da giovane come contabile in una delle più belle vetrerie di Venezia ed aveva smesso, solo perchè si era fratturata un piede, ma era rimasta al suo posto di lavoro per la bellezza di 48 anni

dalla lettura capimmo questo:
nel '39, la famiglia proprietaria della vetreria le propose di affidarle la gestione della vetreria, da qui la procura speciale, loro si sarebbero ritirati in un paese più ospitale, nel frattempo Lei avrebbe potuto gestire come meglio credeva la vetreria, aveva carta bianca, alla fine della guerra, loro sarebbero ritornati e lei avrebbe dovuto restituire la vetreria

Lei, una grande Donna accettò senza dire nulla a nessuno di tutto questo, nemmeno mio padre lo sapeva, e guai a lei se lo avesse saputo sua madre ed alla fine della guerra restituì la vetreria ai legittimi proprietari

questi sono gli insegnamenti che ho ricevuto, non dalla mia famiglia, ma da una grande Donna, mia zia Ada
 

Elyass86

Guru Giardinauta
e quanti insegnamenti continua a dare oggi a distanza di anni.
Grazie zia Ada.
E grazie Emanuela per questo regalo inommensurabile.
Così immenso.
 

Emanuela Pit

Apprendista Florello
Mi fa piacere che tu abbia apprezzato :)

La mia vita è strana, sono nata a Venezia, dove per l'appunto c'è il Ghetto
abbiamo vissuto a Praga, dove c'è un Ghetto famosissimo Josefos
abbiamo vissuto ad Amsterdam, in un'enclave ebraica
Roberto mi ha portato a visitare Israele
siamo stati a Gerusalemme, ed abbiamo visitato il mausoleo dei bambini, quando entri ti si stringe il cuore, c'è un buio pesto, solo poche fiammelle ed una voce chiama tutti i bambini morti nei vari campi di sterminio

non so come si possa anche solo entrare in quel luogo e non provare vergogna per come siamo, per l'essere uomini, dei piccoli insignificanti uomini che si sentono grandi e forti solo perchè si misurano con i bambini
 
A

ambapa

Guest
Ricordo e memoria...affinchè non ci si dimentichi MAI l'orrore a cui può portare il senso di superiorià. NON ESISTONO nè razze nè religioni superiori...è bene che ce lo ricordiamo spesso, soprattutto in quest'epoca.
 

Elyass86

Guru Giardinauta
Grandi e forti solo perchè non si misurano con la propria coscienza.
Se a volte avessimo la forza di guardarci dentro e vedere come siamo stati, e per molti versi, come siamo...
A volte il pensiero dell'olocausto mi insegue.
Mi capita di trovarmi a fare ricerche, ad approfondire, a cercare di capire.
Credo che in questo modo io cerchi di lavare la mia coscienza, credo che sia un modo di sentire quelle relatà ancora ben presenti.
Sapere che quella realtà ci circonda, che non è storia.

Sapere che le migliaia di persone morte non sono dei numeri, capire che erano una somma di individui, 1 più uno più uno più uno più uno,più uno....
E che per ogni uno c'era una storia, una famiglia, una madre, un padre un figlio, un amore dei sogni delle speranze della fede degli animali, dei vizi dei valori .Solo quando penso questo credo di far onore alla memoria di quelle vittime.

Leggere il numero di morti non mi aiuta, mi sembra di ridurli a quei cumuli di carne che erano all'uscita dalle camere a gas, trasportati nudi, su delle carriole, trascinati per i piedi e per le mani, senza vita.

Non voglio ricordare i loro corpi, voglio leggere le loro vite, e le testimonianze dei loro parenti, amici e dei sopravvissuti.dare un nome.

E' in questo che trovo magnifico un film come schindler's list.Quel cappottino rosso, nelle masse in bianco e nero, tu seguivi un individuo.E capivi che in fondo quelle masse, erano altri individui...

Perchè ci scivolano addosso a distanza di così pochi anni le notizie di guerra.
Perchè riusciamo a dormire tranquilli mentre in libano si ammazzano e mentre la gente si fa satare in aria?
Perchè un giornalista riesce a parlare con tanta freddezza dei numeri di morti per pochi minuti per poi abbandonare e raccontarci della moglie che scioglie il viagra nel bicchiere del marito,con un sorriso negli occhi?

Io mi chiedo insomma, con enorme stupidità e con ancor più grande ipocrisia,

a cosa serve ricordare se al ricordo non seguono azioni?

A cosa serve il cordoglio di un governo che aveva promesso come prima azione il ritiro delle truppe, e l'uscita dalla guerra?
 
A

ambapa

Guest
Grandi e forti solo perchè non si misurano con la propria coscienza.
Se a volte avessimo la forza di guardarci dentro e vedere come siamo stati, e per molti versi, come siamo...
A volte il pensiero dell'olocausto mi insegue.
Mi capita di trovarmi a fare ricerche, ad approfondire, a cercare di capire.
Credo che in questo modo io cerchi di lavare la mia coscienza, credo che sia un modo di sentire quelle relatà ancora ben presenti.
Sapere che quella realtà ci circonda, che non è storia.

Sapere che le migliaia di persone morte non sono dei numeri, capire che erano una somma di individui, 1 più uno più uno più uno più uno,più uno....
E che per ogni uno c'era una storia, una famiglia, una madre, un padre un figlio, un amore dei sogni delle speranze della fede degli animali, dei vizi dei valori .Solo quando penso questo credo di far onore alla memoria di quelle vittime.

Leggere il numero di morti non mi aiuta, mi sembra di ridurli a quei cumuli di carne che erano all'uscita dalle camere a gas, trasportati nudi, su delle carriole, trascinati per i piedi e per le mani, senza vita.

Non voglio ricordare i loro corpi, voglio leggere le loro vite, e le testimonianze dei loro parenti, amici e dei sopravvissuti.dare un nome.

E' in questo che trovo magnifico un film come schindler's list.Quel cappottino rosso, nelle masse in bianco e nero, tu seguivi un individuo.E capivi che in fondo quelle masse, erano altri individui...

Perchè ci scivolano addosso a distanza di così pochi anni le notizie di guerra.
Perchè riusciamo a dormire tranquilli mentre in libano si ammazzano e mentre la gente si fa satare in aria?
Perchè un giornalista riesce a parlare con tanta freddezza dei numeri di morti per pochi minuti per poi abbandonare e raccontarci della moglie che scioglie il viagra nel bicchiere del marito,con un sorriso negli occhi?

Io mi chiedo insomma, con enorme stupidità e con ancor più grande ipocrisia,

a cosa serve ricordare se al ricordo non seguono azioni?

A cosa serve il cordoglio di un governo che aveva promesso come prima azione il ritiro delle truppe, e l'uscita dalla guerra?

Ely...ti adoro! :love_4:
 
M

Mary74

Guest
Raccontare per non dimenticare , perchè non accada di nuovo .
Ely, sono felice di leggere questo post .

Elyass ha scritto:
Io mi chiedo insomma, con enorme stupidità e con ancor più grande ipocrisia,

a cosa serve ricordare se al ricordo non seguono azioni ?

Non aggiungo altro se non un invito a riflettere su questa frase.
 
A

ambapa

Guest
...a cosa serve ricordare se al ricordo non seguono azioni?

A cosa serve il cordoglio di un governo che aveva promesso come prima azione il ritiro delle truppe, e l'uscita dalla guerra?

Retorica e demagogia sono le cose più facili di questo mondo, ci riescono anche i politici più idioti. Sfidare apertamente e coerentemente i signori delle guerre è impresa dapolitici di razza, quelli con le cosidddette...C'è nissunoooo...? Sto scruttando l'orizzonte...niente...deserto assoluto :(
 

Emanuela Pit

Apprendista Florello
Faccio un OT a questo meraviglioso thread, non per sminuire gli UNI, ma per ricordare anche gli ALTRI, perchè voglio che tutti coloro che sono morti, che hanno sofferto, che sono stati scacciati dalle loro case, divisi dai propri famigliari, bambini a cui è stata tolta la fanciullezza ed ogni speranza possano rivivere attraverso le nostre parole.

l'Olocausto è stata la tragedia più grande del secolo scorso.

mi piacerebbe ricordare tutti coloro che sono entrati e morti in quei campi: zingari, omosessuali, avversari politici, minorati spichici e quanti altri ....... ma questi non sono stati gli unici, molti altri sono morti ..... quante altre guerre ci sono state, quante ancora oggi ....
quante stragi,quanta pulizia etnica ...... quante guerre di cui non si parla .... la Birmania, chi sa dov'è, non esiste più ora esiste il Myanmar....

IO sono pacifista, non amo la guerra, perchè credo che sia il MALE, fa emergere il peggio che è in ognuno di noi e solo noi uomini sappiamo essere così crudeli e sappiamo così bene fare del male agli altri uomini ed alla madre terra

scusate l'OT, è stato uno sfogo, ieri sera ho visto un programma su La7, erano ospiti i parenti/vittime delle vittime delle stragi da Piazza Fontana 12 dicembre 1969 alla strage di Bologna 2 agosto 1980, non ci sono parole, per non dimenticare
 

Emanuela Pit

Apprendista Florello
Molte delle persone di cui stiamo parlando avevano un lavoro, un dignitoso lavoro, che le rendeva soddisfatte, potevano essere indipendenti e crescere i propri figli ...

questo lavoro gli è stato tolto e poi sono stati trasportati in campi di "lavoro" dove prima di entrare potevano leggere una scritta "Il lavoro nobilità l'uomo" ....

quasi una beffa, se non fosse una tragedia
 

Elyass86

Guru Giardinauta
Qualcuno di voi ha letto il libro maine kampf?
Se riesco a trovarne un tratto, lo posto.
Niente di scritto mi ha mai fatto piangere come la scientificità di quelle parole.
L'orgoglio nel portarle avanti.
La totale assenza di vergogna nello spargere tutto quel sangue, la mancanza di un senso di colpa.
Sarebbe già stato significativo.


P.S.
Stasera c'è shindler's list su rete 4 ...
 

Elyass86

Guru Giardinauta
Ambapa, c'è qualcuno.
Ed ha anche cariche governative.
Ma se questo qualcuno ha cariche governative è solo perchè ha accettato un compromesso per queste magnifiche elezioni italiane, e non rischia di sbilanciarsi...

Ma è un'altra storia...o forse no.
 

Emanuela Pit

Apprendista Florello
Non ho mai letto Mein Kampt, ma vedi a molti piaceva Hitler in quegli anni, si sono preoccupati solo quando Hitler ha bussato alle loro porte

Ho visto shindler's list, ma ho trovato molto più vero Capò, credo che sia importante guardarlo :)
 
E

Edward

Guest
Credo che l'Olocausto Ebreo sia stato quello più atroce di tutti per la cattiveria e la ferocia usata, e per questo sono molto vicino con il cuore e con il pensiero a tutti loro, così come a tutti gli altri... non dobbiamo dimenticare e soprattutto non dobbiamo smettere di parlarne alle generazioni future...

shoahbp4.jpg

Però ci sono stati molti altri troppi genocidi... chiedo solo di riflettere su questa tabella...

Tabella Genocidi
 
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