Riproduzione da talea
La talea si preleva con un taglio netto alla fine dell’inverno, scegliendo preferibilmente una porzione di ramo cresciuto nella precedente stagione della lunghezza compresa tra 20 e 40 cm (potrebbe essere anche più lunga, ma potrebbe dare problemi di stabilità), con talee di lunghezza inferiore si hanno meno probabilità di riuscita. Il taglio, se in corrispondenza ad una ramificazione, va fatto a qualche centimetro dalla stessa. La talea viene quindi fatta asciugare per almeno una decina di giorni in ambiente fresco e ventilato, può all’occorrenza essere conservata per più tempo, anche mesi, ma è bene evitare un suo eccessivo raggrinzimento, sintomo di disidratazione, perchè contrariamente a quanto spesso ritenuto, in queste condizioni il radicamento è meno probabile. Al fine di minimizzare nei nostri climi il rischio di marciume è opportuno interrare la talea per una lunghezza intorno a 3 cm, ossia inferiore a quella consigliata nelle pubblicazioni e siti specializzati, anche perchè l’emissione delle radici avviene solamente dal ‘callo’ che si forma alla base. Importante è inoltre la stabilità della talea durante la radicazione, che avviene con l’emissione di radici filiformi molto delicate e la cui rottura può ritardarne il processo, occorre quindi mantenere ben ferma la talea con un tutore od altro. Le talee poste a radicare vanno posizionate possibilmente in pieno sole ed il terriccio, la cui composizione può essere la stessa di quella indicata per la semina, mantenuto sempre leggermente umido. La radicazione avviene nel giro di qualche mese ed è testimoniata dalla produzione di foglie dalle dimensioni tipiche della varietà di appartenenza