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Plumeria....

arckangelo

Aspirante Giardinauta
ARKANGELO non è che hai una talea della tua plumeria da spedirmi in primavera?????:D:D

in effetti la mia plumeria è troppo alta e avevo intenzione di potarla. Ti interessa già radicata? Non ho mai fatto talee di plumeria e non so se ne sarò capace. Una talea la ha già prenotata mia madre e un'altra una mia cara amica. Da quanto ho letto sui vari forum le talee di plumeria vanno fatte tra febbraio e marzo, nel caso avessi una talea in più te la spedisco molto volentieri. :eek:k07:

http://www.elicriso.it/it/come_coltivare/plumeria/
 
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mark96

Guest
in effetti la mia plumeria è troppo alta e avevo intenzione di potarla. Ti interessa già radicata? Non ho mai fatto talee di plumeria e non so se ne sarò capace. Una talea la ha già prenotata mia madre e un'altra una mia cara amica. Da quanto ho letto sui vari forum le talee di plumeria vanno fatte tra febbraio e marzo, nel caso avessi una talea in più te la spedisco molto volentieri. :eek:k07:

grazie:love_4:credo che da una pianta di 2m 3 talee ci escono,puoi fare una foto?
 

arckangelo

Aspirante Giardinauta
Adesso è coperta da un tubo di tessuto non tessuto ma in ufficio ho delle foto fatte lo scorso anno. Lunedì quando vado in ufficio prelevo la foto dal pc e la posto. DA quando la ho acquistata ha sempre fiorito e non ha mai avuto bisogno di tante cure anche se la tengo in un vaso davvero piccolo. Ma Varese non è un po troppo freddina per la plumeria? Mia madre che abita a Brescia ha portato da Palermo diverse talee di plumeria ma sono morte in breve tempo a causa del clima troppo caldo e poco ventilato in estate e eccessivamente freddo in inverno.
 
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mark96

Guest
Adesso è coperta da un tubo di tessuto non tessuto ma in ufficio ho delle foto fatte lo scorso anno. Lunedì quando vado in ufficio prelevo la foto dal pc e la posto. DA quando la ho acquistata ha sempre fiorito e non ha mai avuto bisogno di tante cure anche se la tengo in un vaso davvero piccolo. Ma Varese non è un po troppo freddina per la plumeria?

non ti preocupare,ho una casa al mare in sardegna:D:eek:k07:
 

antonio58

Aspirante Giardinauta
Ho acquistato i semi su e-bay 3-4 anni fa ( :confuso: non mi ricordo neanche di preciso!)visto che qui...nada de nada!. Su 10 semi, divisi in quattro vasetti, sono radicati tutti. Per problemi di spazio l'estate scorso uno dei vasetti l'ho messo vicino alla "salvia ananas" che è cresciuta fino a nasconderlo tenendolo all'ombra per tutta l'estate. Al momento di portarli in casa l'ho ritrovato ed era cresciuto con foglie più grandi e più scure rispetto a quelle al sole, poi pensando di creare un bel boschetto li ho trapiantati tutti insieme in un vasone e portati in casa prima che le temperature scendessero. Purtroppo ho scoperto dopo che in autunno è meglio lasciarli stare :martello:, ora, come sempre hanno perso le foglie...spero solo quelle! In primavera (l'anno scorso fine maggio)quando le temperature crescono e non ci sono pericoli di gelate, le porto fuori al sole e me ne dimentico. Quest'anno dovrebbero fiorire ...:squint:..o l'anno prossimo! Della serie ..la speranza è l'ultima a morire.
Da quel che ho letto e non per esperienza personale mi sa che con le fioriture dovremmo esserci ormai,dopo 3-4 anni.
In inverno ogni quanto le bagni e a che temperatura stanno?
grazie e buone fioriture
antonio
 

tuberosa

Giardinauta Senior
Da quel che ho letto e non per esperienza personale mi sa che con le fioriture dovremmo esserci ormai,dopo 3-4 anni.
In inverno ogni quanto le bagni e a che temperatura stanno?
grazie e buone fioriture
antonio

Ti posto questo che a suo tempo ho copiato da Pietro Puccio a cui rivolgo sempre un ringraziamento per la sua disponibilità:

"- Inverno

Nel tardo autunno, col diminuire delle temperature e della luminosità ed il conseguente rallentamento della vegetazione, le innaffiature andranno progressivamente diradate fino ad essere sospese del tutto e le piante poste in luogo riparato dalla pioggia, se non lo sono già, o all’interno nei climi meno favorevoli. In questo periodo la Plumeria non ha praticamente bisogno di cure e può essere quasi ‘dimenticata’, il locale può essere poco luminoso, o quasi al buio (anche se personalmente lo sconsiglio), ma ventilato ed asciutto e con temperature che non scendano mai sotto i +6, +7 °C. E’ in questo periodo di stasi vegetativa, o meglio verso il suo finire, che vanno effettuate le operazioni di rinvaso e/o di rinnovo, anche parziale, del terriccio. Se si hanno problemi di spazio, come ad esempio nei classici balconi del centro storico di Palermo, può essere utilizzato per molto tempo un vaso della stessa dimensione, togliendo delicatamente il terriccio in superficie o lateralmente al pane di terra, insieme con le radici più sottili, cosa che non reca gran danno dato che queste generalmente in inverno seccano; lo spazio lasciato libero sarà riempito con terriccio fresco. In questo periodo, come in natura, la Plumeria perde in tutto od in parte le foglie; se necessario possono essere tagliate (non strappate per evitare marciumi all’attaccatura al fusto) lasciando una piccola porzione del picciolo, che successivamente cadrà da solo; in letteratura si consiglia di lasciare 2 cm, ma ovviamente non è il caso di essere precisi al millimetro.Infine, sempre sul finire dell’inverno, è il momento di potare, se strettamente necessario anche per ricavare talee per la moltiplicazione, con un attrezzo sterilizzato effettuando un taglio netto ed inclinato per consentire lo scivolamento di eventuale pioggia sul moncone. E’ da tenere presente che il o i rami che nasceranno sotto il taglio potranno impiegare, a seconda della varietà e delle condizioni di coltivazione, anche più di un anno per fiorire
...segue
 

tuberosa

Giardinauta Senior
"- Primavera

All’inizio della primavera, non appena le temperature minime esterne lo consentono (superiori ad almeno +10, +12°C), le piante riparate all’interno vanno messe in piena luce in posizione preferibilmente esposta a sud, dato che per fiorire bene hanno bisogno di almeno 6-8 ore di sole al giorno. Appena le piante danno segno di iniziare a vegetare si possono riprendere con gradualità le innaffiature, lasciando asciugare bene il terriccio tra l’una e l’altra. E’ anche il momento di concimare, utilizzando preferibilmente concimi a lenta cessione ricchi in fosforo e poveri in azoto, per evitare una eccessiva crescita dei rami, con conseguente problemi di ingombro. Occorre comunque moderazione nelle dosi, dato che queste piante in natura vivono in suoli molto poveri e le fini radici che vengono emesse alla ripresa vegetativa sono particolarmente delicate e possono essere sensibili ad un eccessivo accumulo di sali nel terriccio, specie in un ‘ambiente’ limitato come quello di un vaso. Parallelamente all’aumento delle temperature e dell’insolazione si sviluppano le infiorescenze e le foglie, a volte queste ultime con leggero ritardo rispetto alle prime, come in natura."

 

tuberosa

Giardinauta Senior
- Estate

E’ la stagione della piena fioritura e vegetazione della Plumeria; i fiori iniziano ad aprirsi a fine maggio- primi di giugno o poco più tardi, a seconda della varietà, dell’esposizione (più o meno favorevole) e dello stato di ‘salute’ globale della pianta. Le innaffiature vanno effettuate con regolarità, lasciando però sempre asciugare il terriccio. In questo periodo possono esserci attacchi di parassiti, acari (il classico ‘ragnetto rosso’) in primo luogo e cocciniglie, specie in situazione di scarsa ventilazione, che in caso di gravità vanno affrontati con i prodotti specifici.

- Autunno

Già a fine settembre inizia ad essere evidente un rallentamento della vegetazione, la crescita delle foglie rallenta drasticamente e le infiorescenze residue producono fiori sempre più piccoli e di colore più pallido. Parallelamente le innaffiature vanno diminuite in quantità e sempre più distanziate nel tempo, per preparare le piante alla stasi invernale.

 

tuberosa

Giardinauta Senior
Riproduzione da talea

La talea si preleva con un taglio netto alla fine dell’inverno, scegliendo preferibilmente una porzione di ramo cresciuto nella precedente stagione della lunghezza compresa tra 20 e 40 cm (potrebbe essere anche più lunga, ma potrebbe dare problemi di stabilità), con talee di lunghezza inferiore si hanno meno probabilità di riuscita. Il taglio, se in corrispondenza ad una ramificazione, va fatto a qualche centimetro dalla stessa. La talea viene quindi fatta asciugare per almeno una decina di giorni in ambiente fresco e ventilato, può all’occorrenza essere conservata per più tempo, anche mesi, ma è bene evitare un suo eccessivo raggrinzimento, sintomo di disidratazione, perchè contrariamente a quanto spesso ritenuto, in queste condizioni il radicamento è meno probabile. Al fine di minimizzare nei nostri climi il rischio di marciume è opportuno interrare la talea per una lunghezza intorno a 3 cm, ossia inferiore a quella consigliata nelle pubblicazioni e siti specializzati, anche perchè l’emissione delle radici avviene solamente dal ‘callo’ che si forma alla base. Importante è inoltre la stabilità della talea durante la radicazione, che avviene con l’emissione di radici filiformi molto delicate e la cui rottura può ritardarne il processo, occorre quindi mantenere ben ferma la talea con un tutore od altro. Le talee poste a radicare vanno posizionate possibilmente in pieno sole ed il terriccio, la cui composizione può essere la stessa di quella indicata per la semina, mantenuto sempre leggermente umido. La radicazione avviene nel giro di qualche mese ed è testimoniata dalla produzione di foglie dalle dimensioni tipiche della varietà di appartenenza
 

tuberosa

Giardinauta Senior
Riproduzione da seme

E’ questo ovviamente il metodo naturale, ma a parte l’uso per ottenere nuove varietà è il meno utilizzato nel campo amatoriale. Ciò è dovuto in parte alla solitamente scarsa o nulla fruttificazione nei nostri climi e nelle piante coltivate in vaso (in piena terra in certe varietà può essere relativamente abbondante), in parte al fatto che le piante ottenute non è certo che abbiano le caratteristiche dei genitori, ma sopratutto per il tempo necessario alla prima fioritura, 3-5 anni in teoria, che possono essere molti di più nei nostri climi. I caratteristici ‘follicoli’ impiegano 8, 9 mesi a maturare ed i semi vanno prelevati quando stanno per aprirsi. I semi sono piatti, romboidali con una caratteristica ‘ala’ lunga 2, 3 cm. Prima della semina molti consigliano di distendere per una notte i semi tra due strati di carta assorbente inumidita e mettere a dimora solo quelli che al mattino presentano un evidente rigonfiamento, tralasciando gli altri perchè molto probabilmente non ‘vitali’, la germinazione comunque può avvenire anche senza questo pre-trattamento. I semi vanno interrati per tutta la loro lunghezza, l’ala può essere tolta o lasciata a mo’ di segnale. Per il terriccio esistono tante formule ed ognuno può prepararsi il proprio, ciò che è importante è che deve essere poroso, drenante e poter trattenere l’umidità, come ad es. uno costituito per il 50-60% del classico terriccio per la semina di succulente, ulteriormente ‘alleggerito’ con agriperlite o sabbia di fiume o pomice di pezzatura 3-6 mm. Per diminuire il rischio di marciumi in fase di germinazione il terriccio può essere sterilizzato o trattato con apposito fungicida. Il vaso con il terriccio inumidito va quindi messo in un luogo molto luminoso ad una temperatura orientativamente non inferiore a 20°C; per mantenere l’umidità può essere chiuso in un sacchetto di plastica trasparente o coperto con analogo foglio. La germinazione avviene solitamente nel giro di 2, 3 settimane.

 

tuberosa

Giardinauta Senior
MALATTIE ED AVVERSITA’

La Plumeria è una pianta molto resistente alle malattie, nei nostri climi il suo peggior nemico è il marciume apicale, che compromette la fioritura, e quello radicale che può portare velocemente alla morte l’intera pianta, dovuti alle basse temperature ed alla umidità ambientale e del substrato. L’unico rimedio è evidentemente la prevenzione: deve essere particolarmente curato il drenaggio dei vasi, preferibilmente in coccio, il terriccio deve essere poroso e drenante, come detto; se coltivate permanentemente all’esterno, dove le minime invernali lo consentono, deve scegliersi una posizione esposta a sud, riparata per quanto possibile dalle piogge invernali, per rispettare il periodo di riposo invernale.

 

Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
Ciao a tutti e grazie a Tuberosa per la sua gentilezza :).
Poi vorrei richiamare l'attenzione su questo:

Infine, sempre sul finire dell’inverno, è il momento di potare, se strettamente necessario anche per ricavare talee per la moltiplicazione, con un attrezzo sterilizzato effettuando un taglio netto ed inclinato per consentire lo scivolamento di eventuale pioggia sul moncone. E’ da tenere presente che il o i rami che nasceranno sotto il taglio potranno impiegare, a seconda della varietà e delle condizioni di coltivazione, anche più di un anno per fiorire....

Le plumerie fioriscono solo all'estremità dei rami e preparano l'infiorescenza alla fine dell'inverno, pertanto, quando si pota per necessità o per ricavare una talea, quel ramo per quell'anno non fiorirà, ma produrrà uno o più rami laterali. Se la pianta è in piena terra ed è molto vigorosa può anche capitare che almeno uno dei rami fiorisca l'anno seguente, ma se è in vaso difficilmente ciò avverrà prima di due, tre o anche più anni.
Poichè una plumeria non fiorita non ha nessuna attrattiva, è bene tenere presente ciò prima di tagliare un ramo.
 

Max77

Guru Giardinauta
non ci posso credere i miei amici si sono dimenticati il rametto di plumeria in aeroporto :cry::cry:

non mi rimane altro che aspettare la vostra immensa bontà!!!

:eek::eek: Nooooooooooooooo, mi dispiace per te!!!!!!!!!! :(
Speriamo che il rametto sia finito nelle mani di un amante delle piante e non abbia fatto una brutta fine!!!!!!!! :storto:
 
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