miciajulie
Fiorin Florello
ste, se non ho capito male parti dal presupposto in fondo per molti campi per lavorare si deve sempre sperare che qualcuno stia, diciamo così, male.
condivido il ribaltamento del discorso che ha fatto marcello, lo predo solo da una prospettiva un po' diversa: le professioni, gli studi si sono orientati a far sì che le società avessero nel tempo la possibilità di vivere al meglio, che i guasti fossero riparati, le malattie curate (la forbice è ampia), ecc. insomma che tutto potesse filare il più liscio possibile. con solidarietà, mutuo soccorso, e via dicendo.
a crederci, se fossimo rimasti in un eden a ballonzolare nudi trallalero trallalà sgranocchiando svogliatamente frutta e verdura (noooo, la mela no!!!), ammirando rapiti fiorellini profumati e svolazzanti uccelletti, felici, sani ed appagati forse nessuno avrebbe fatto nulla, nè avrebbe messo a frutto le proprie esperienze per sè e per gli altri. anzi: non ci sarebbe stato nemmeno bisogno di lavorare. non è andata così. accidenti a quella mela!!!
condivido il ribaltamento del discorso che ha fatto marcello, lo predo solo da una prospettiva un po' diversa: le professioni, gli studi si sono orientati a far sì che le società avessero nel tempo la possibilità di vivere al meglio, che i guasti fossero riparati, le malattie curate (la forbice è ampia), ecc. insomma che tutto potesse filare il più liscio possibile. con solidarietà, mutuo soccorso, e via dicendo.
a crederci, se fossimo rimasti in un eden a ballonzolare nudi trallalero trallalà sgranocchiando svogliatamente frutta e verdura (noooo, la mela no!!!), ammirando rapiti fiorellini profumati e svolazzanti uccelletti, felici, sani ed appagati forse nessuno avrebbe fatto nulla, nè avrebbe messo a frutto le proprie esperienze per sè e per gli altri. anzi: non ci sarebbe stato nemmeno bisogno di lavorare. non è andata così. accidenti a quella mela!!!