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Piera1
Guest
Ancora su pellicce di cani e gatti.
Occhio all’etichetta.: ecco quelle sospette
La scoperta dell’utilizzo di cani e gatti per la produzione di pellicce è piuttosto recente: per molti anni l’industria della pellicceria ha, infatti, tenuto ben nascosto questa incredibile e triste realtà attraverso un sistema di etichettatura ambiguo o addirittura fuorviante.
Ecco che allora nei principali grandi magazzini italiani si possono trovare spesso capi prodotti con pelli o pellicce di canee di gatto, giocattoli, peluche, accessori o articoli vari bordati con il loro pelo e venduti con pseudonimi indecifrabili per un qualsiasi acquirente, spesso addirittura spacciati per prodotti sintetici. Vestiti e oggetti dietro ai quali si cela purtroppo un scenario violento e crudele. Ogni anno, in alcuni paesi dell’estremo oriente e in particolare in Cina, Thailandia, Corea e Filippine, vengono massacrati oltre due milioni tra cani e gatti: i primi, tra i quali soprattutto chow chow, pastori tedeschi, razze orientali e anche molti meticci, sono sgozzati per strada, uccisi a colpi di bastone o fatti morire per dissanguamento; mentre i gatti allevati spesso in piccole gabbie sono impiccati con cappi metallici non di rado anche da ragazzini assoldati come “forza lavoro”. Da questi pa4si le pellicce vengono quindi esportate in Europa e in altri paesi a costi molto inferiori rispetto a quelle considerate normalmente “pregiate” un commercio che si svolge grazie anche alle etichettee difficilmente identificabili con cui vengono siglate le pellicce esportate. Ma quali sono le etichettee per le quali è bene insospettirsi e, quindi, avvertire immediatamente le autorità competenti? Vediamo quali nomi riportano.
Quelle di canee
Gaewolf
Sobaki
Asian Jackal
Gou- Pee
Goupee
Kou Pi
Gubi
China Wolf
Pemmern Wolf
Loupe d’Asie
Asiati Raccon dog (o wolf)
Corsacfox
Dougues du Chine
Special Skin
Lamb Skin
Mountan Goat Skin
Sakon Nakhon lamb Skin
Quelle di gatto
Housecat
Wildcat
Katzenfelle
Goyangi
Mountain Cat Special Skin
[!]
Occhio all’etichetta.: ecco quelle sospette
La scoperta dell’utilizzo di cani e gatti per la produzione di pellicce è piuttosto recente: per molti anni l’industria della pellicceria ha, infatti, tenuto ben nascosto questa incredibile e triste realtà attraverso un sistema di etichettatura ambiguo o addirittura fuorviante.
Ecco che allora nei principali grandi magazzini italiani si possono trovare spesso capi prodotti con pelli o pellicce di canee di gatto, giocattoli, peluche, accessori o articoli vari bordati con il loro pelo e venduti con pseudonimi indecifrabili per un qualsiasi acquirente, spesso addirittura spacciati per prodotti sintetici. Vestiti e oggetti dietro ai quali si cela purtroppo un scenario violento e crudele. Ogni anno, in alcuni paesi dell’estremo oriente e in particolare in Cina, Thailandia, Corea e Filippine, vengono massacrati oltre due milioni tra cani e gatti: i primi, tra i quali soprattutto chow chow, pastori tedeschi, razze orientali e anche molti meticci, sono sgozzati per strada, uccisi a colpi di bastone o fatti morire per dissanguamento; mentre i gatti allevati spesso in piccole gabbie sono impiccati con cappi metallici non di rado anche da ragazzini assoldati come “forza lavoro”. Da questi pa4si le pellicce vengono quindi esportate in Europa e in altri paesi a costi molto inferiori rispetto a quelle considerate normalmente “pregiate” un commercio che si svolge grazie anche alle etichettee difficilmente identificabili con cui vengono siglate le pellicce esportate. Ma quali sono le etichettee per le quali è bene insospettirsi e, quindi, avvertire immediatamente le autorità competenti? Vediamo quali nomi riportano.
Quelle di canee
Gaewolf
Sobaki
Asian Jackal
Gou- Pee
Goupee
Kou Pi
Gubi
China Wolf
Pemmern Wolf
Loupe d’Asie
Asiati Raccon dog (o wolf)
Corsacfox
Dougues du Chine
Special Skin
Lamb Skin
Mountan Goat Skin
Sakon Nakhon lamb Skin
Quelle di gatto
Housecat
Wildcat
Katzenfelle
Goyangi
Mountain Cat Special Skin
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