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Natale dei tempi passati

i giardini di marzo

Maestro Giardinauta
Ricordo la grande stufa che andava a carbone e il mio orologino che c'è finito dentro:(

Ricordo una viglia di natale, tornati dalla santa messa mia mamma mi stava aiutando a mettere il pigiamino quando all'improvviso il tubo della stufa mi è caduto sulla testa:crazy:
per fortuna che la stufa era spenta ma mi son trovata tutta nera, chissà forse era un anticipo di carbone dalla befana:crazy::lol::lol:

:lol::lol::lol: ortensia mi hai fatta morire dalle risate....ma sei pazzesca, sinti troppu forte...ecco svelato l'arcano delle ortenzate che fai :lol:...number one!
 

verdiana

Esperta Sez. Identificazioni
Son tutti belli i vostri racconti...mi avete commossa .
Dei miei natali infantili mi ricordo benissimo...mia madre era bravissima a fare il presepe, era grandissimo e non ci ha mai permesso di metterci mano.
Lo trovavamo fatto, al ritorno della scuola ed era ogni anno sempre più grande.
Anche l'albero era bello, ma essendo ecologico, era piccolo e mal fatto paragonato al mio, pieno di palle di vetro che a fine natale venivano avvolte nella carta velina per non rovinarle.
Lo riempiva pure di giocattolini che si trovavano nel detersivo OMO.
Ricordo le letterine che ci facevano scrivere a scuola e che poi mettevamo sotto il piatto di papà, piene di promesse "di essere più buona ed obbediente"... che se ci penso mi chiedo come potessi essere più buona di quanto ero :confuso:
Ricordo le "mangiate" coi parenti , il gioco delle carte, che si usavano solo per natale, e la tombola con le lenticchie o le bucce di arance tagliate a quadratini . E la bisnonna che chiedeva sempre : è uscito il ...dopo che era uscito da 10 minuti :lol:
L'unica cosa che non avevamo erano i regali sotto l'albero, non si usavano proprio.
I nostri doni li portavano i "Morti" e non li sceglievamo o concordavamo con i genitori : i Morti non leggono letterine :D
I dolci li faceva la nonna paterna, erano infornate di "buccellati" che poi regalava a parenti ed amici, avvolti nella carta velina e rigorosamente nelle scatole di scarpe...forse non aveva i vassoi di cartone della pasticceria.
E mi ricordo le cartoline natalizie che arrivavano con gli auguri...mi piacevano da morire quelle illustrate coi disegni natalizi e la porporina sbrilluccicante :D
 
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i giardini di marzo

Maestro Giardinauta
mamma mia verdiana che mi fai ricordare, i giochi con le carte e la tombola, i dolci da regalare ai parenti che pure noi avvolgiamo nella carta velina e che pure io quando li ho fatti l'altro giorno li ho avvolti nella pellicola....tanti bei ricordi...vorrei tornare anche solo per un giorno a quell'età...
 

_ortensia_

Master Florello
:love::love::love:
Che belli Verdiana i tuoi ricordi:)

Si, la letterina la mettevamo anche noi sotto il piatto del papà, piene di promesse e di richieste di perdono se per caso avevamo combinato qualche marachella durante l'anno:D

ricordo come ci guardava severo come per dirci: ma saranno vere queste promesse?:) ma poi sorrideva:love:

Anche da noi si giocava a tombola e c'era sempre qualcuno che rimaneva indietro con i numeri e ci arrabbiavamo quasi:lol:

Ora noi giochiamo ancora con la tombola a natale e cavolo, mo sono io che rimango indietro e chiedo se il tal numero è uscito e mi miei nipotini mi dicono: eh no zia, basta che palle:lol
Di natale però aggiungo io:D
 
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daria

Master Florello
I miei natali sono ricchi di bei ricordi, ma si Sconfondono :inc: quelli miei,da bambina, con quelli da giovane mammina con i miei bambini :inc:

l'eta' avanza :rolleyes:

per intenderci: avevo scritto tutta una roba con una bella confusione nei tempi e nei soggetti...alla fine non sapevo piu' di chi stavo parlando e quando :lol:
 

Olmo60

Guru Master Florello
Non c'erano negozi: una maestra straordinaria ci insegnò a fare un presepe con le nostre mani..l'inizio fu nel mese di ottobre: i pomeriggi erano impegnati a cercare la carta giusta per costruire le montagne, alcuni andarono nel bosco a prendere del muschio (allora non era vietato)..io pensai di fare le pecore con i tappi di sughero incollandoci del cotone e le zampe con degli stuzzicadenti...ognuno aveva un'idea..a mia cugina (che poi è diventata restauratrice) trasformò un colino in una montagna illuminata da sotto come sfondo mistico alla scena. tutte le statuine furono plasmate con la creta di un torrente, poi dipinte a tempera..per non farla seccare dovemmo inventaci un metodo..quanta energia, fantasia, ingegno ci insegnò quella ragazza..per Natale il presepe fu portato nella chiesetta e a noi ci brillavano gli occhi a vedere esposto il nostro piccolo capolavoro.
 
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