Son tutti belli i vostri racconti...mi avete commossa .
Dei miei natali infantili mi ricordo benissimo...mia madre era bravissima a fare il presepe, era grandissimo e non ci ha mai permesso di metterci mano.
Lo trovavamo fatto, al ritorno della scuola ed era ogni anno sempre più grande.
Anche l'albero era bello, ma essendo ecologico, era piccolo e mal fatto paragonato al mio, pieno di palle di vetro che a fine natale venivano avvolte nella carta velina per non rovinarle.
Lo riempiva pure di giocattolini che si trovavano nel detersivo OMO.
Ricordo le letterine che ci facevano scrivere a scuola e che poi mettevamo sotto il piatto di papà, piene di promesse "di essere più buona ed obbediente"... che se ci penso mi chiedo come potessi essere più buona di quanto ero :confuso:
Ricordo le "mangiate" coi parenti , il gioco delle carte, che si usavano solo per natale, e la tombola con le lenticchie o le bucce di arance tagliate a quadratini . E la bisnonna che chiedeva sempre : è uscito il ...dopo che era uscito da 10 minuti
L'unica cosa che non avevamo erano i regali sotto l'albero, non si usavano proprio.
I nostri doni li portavano i "Morti" e non li sceglievamo o concordavamo con i genitori : i Morti non leggono letterine
I dolci li faceva la nonna paterna, erano infornate di "buccellati" che poi regalava a parenti ed amici, avvolti nella carta velina e rigorosamente nelle scatole di scarpe...forse non aveva i vassoi di cartone della pasticceria.
E mi ricordo le cartoline natalizie che arrivavano con gli auguri...mi piacevano da morire quelle illustrate coi disegni natalizi e la porporina sbrilluccicante