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Ma la vita...

Phoenix

Giardinauta
Io dico dolore ed inquietudine...la felicità, quella più alta che (per me) deriva da una profonda serenità interiore, quella che non dura mezz'ora o una notte, quella che ti accompagna durante il giorno, io non l'ho mai provata.
Neanche da piccolo. Parlo con lucida e autocritica obbiettività, senza rancore nei confronti della vita o che altro...
Ciao Ivana:love_4:
 

daria

Master Florello
che succede Rò...questi dubbi...todo bien?
Gioia e dolore solitamente ripartite in parti non eguali.. .i ricordi più amari a volte ci possono tormentare molto più. Quelli dolci ce li aspettiamo e riteniamo che ci siano in qualche modo dovuti..
 
Ultima modifica:

Phoenix

Giardinauta
Sì ma a parte ricordi e MOMENTI, io ritengo la serenità e la felicità uno stato dell'animo persistente... Felicità e tristezza non possono essere ripartite in parti uguali...o si è persone felici o non lo si è...senza mezzi termini...
 
M

Mary74

Guest
In generale non credo si possa dare una risposta ....per me la vita è diventata ormai una lotta continua.
Ognuno di noi ha una sensibilità diversa cè chi riesce a buttarsi tutto alla spalle e chi no.
 

LORENZ

Aspirante Giardinauta
daria ha scritto:
Gioia e dolore solitamente ripartite in parti non eguali.. .i ricordi più amari a volte ci possono tormentare molto più. Quelli dolci ce li aspettiamo e riteniamo che ci siano in qualche modo dovuti..

Sono sostanzialmente d'accordo con Daria.... anche se è sempre molto difficile fare un bilancio oggettivo in quanto ognuno di noi li vive con una sensibilità diversa, enfatizzando gioie o dolori.
Aggiungo che purtroppo quello che fa peggio è la successione degli eventi dolorosi, che arrivano a frotte.
L'importante, secondo me, è fare sempre tesoro delle esperienze negative e dei momenti dolorosi che, immancabilmente, ci toccano. Cercare quindi di metabolizzarli e metterli nel nostro personale bagaglio di vita vissuta...

Ciao a tutti :Saluto: :Saluto:
 

Eltuena

Guru Giardinauta
Ro, tutto ok?
Sofferenza, tribolazione, rinunce e dolore sono parte della vita, per mezzo loro comprendiamo appieno l'importanza dell'allegria, della serenità e della gioia. Viviamo i primi per apprezzare anche solo una parte delle seconde.
 

rossl

Giardinauta Senior
meglio non fare bilanci, Rò, prendiamo la vita come viene, e col tempo - e con quel poco di saggezza che a volte il tempo ci regala - impariamo ad essere sereni e a gioire delle piccole cose.
Il dolore e la sofferenza sono inevitabili e, come i momenti felici, fanno parte della vita e ci insegnano sempre qualcosa; per me non ha importanza osservare da che parte pende la bilancia, l'importante è vivere con intensità e consapevolezza
 

Phoenix

Giardinauta
eltu ha scritto:
Ro, tutto ok?
Sofferenza, tribolazione, rinunce e dolore sono parte della vita, per mezzo loro comprendiamo appieno l'importanza dell'allegria, della serenità e della gioia. Viviamo i primi per apprezzare anche solo una parte delle seconde.

Sì sono d'accordo anch'io... Ma non capisco perchè prendiate la domanda di RosaeViola come una sorta di dichiarazione...:confuso: Era solo una domanda...credo:eek:k07:
 

seya

Master Florello
per me è ricerca e studio di sè stessi e degli altri.
spesso è dolore, ma anche crescita.
felicità immediata e disincanto.
delusione pungente ma anche insegnamento.
amore ma anche illusione.
è tutto e niente.
 

elleboro

Florello
se si parla del breve, felicità e sofferenza si alternano e ciascuno di noi sa vivere con maggior intensità l'una o l'altra. Alcuni portano un fardello di troppe sofferenze, altri godono, magari, di situazioni oggettivamente invidiabili.

Se invecesi fa un discorso di lunga gittata, non credo sia la vita a dare felicità o sofferenza, ma penso siano i nostri occhi, il nostro cuore a vivere la vita secondo un colore preciso. Rosa o nero, per alcuni grigio..
Anzi c'è una frase popolare molto precisa: "vedere il bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno". Ed è questo che, nel lungo termine, rende una vita
bella o brutta.
Ovviamente quando uno sta nei guai, la vita appare brutta. Ma quando il tempo ha stemperato la sofferenza, e la lucidità riguadagnata consente di misurare le cose imparate, anche i guai possono trovare posto in un acquerello tinto di rosa. E far bella vita.
 

RosaeViola

Master Florello
elleboro ha scritto:
Alcuni portano un fardello di troppe sofferenze, altri godono, magari, di situazioni oggettivamente invidiabili.

Ecco, questo è un punto interessante su cui mi interrogo spesso.
Io vedo che esistono realtà in cui le persone sono costantemente bastonate da situazioni brutte o gravi, come lutti a ripetizione o malattie, altre, invece, sembrano non venire mai toccate da simili cose.
Talvolta mi chiedo se sia solo una mia impressione ma leggere adesso quello che tu Elleboro hai scritto, mi fa pensare che forse non lo penso solo io.

Se invecesi fa un discorso di lunga gittata, non credo sia la vita a dare felicità o sofferenza, ma penso siano i nostri occhi, il nostro cuore a vivere la vita secondo un colore preciso.

Non ne sono così convinta Elleboro. In alcuni casi può essere così ma in altri no.
Ci sono famiglie decimate da disgrazie, altre che vivono lo strazio di un figlio portatore di un handicap grave oppure persone tribolate che quando raggiungono una certa stabilità o serenità, vengono colpite da una morte beffarda.

Non c'è equilibrio, nemmeno in questo...a me pare...
 
Ultima modifica:

RosaeViola

Master Florello
daria: Quelli dolci ce li aspettiamo e riteniamo che ci siano in qualche modo dovuti..

Per fortuna Daria che ce li aspettiamo. Sarebbe atroce se non fosse così e forse l'uomo non sarebbe sopravvissuto all'evoluzione se non avesse avuto la speranza di godere di qualche momento di felicità.
 

RosaeViola

Master Florello
Phoenix ha scritto:
Sì ma a parte ricordi e MOMENTI, io ritengo la serenità e la felicità uno stato dell'animo persistente... Felicità e tristezza non possono essere ripartite in parti uguali...o si è persone felici o non lo si è...senza mezzi termini...

Io invece credo che la felicità, la gioia e la serenità, siano attimi.
Poi, sono convinta che stia a noi farli diventare la giusta riserva per i momenti neri...ma non sempre è facile.
 

RosaeViola

Master Florello
eltu ha scritto:
Ro, tutto ok?
Sofferenza, tribolazione, rinunce e dolore sono parte della vita, per mezzo loro comprendiamo appieno l'importanza dell'allegria, della serenità e della gioia. Viviamo i primi per apprezzare anche solo una parte delle seconde.

Eltu, sono convinta che viviamo la sofferenza perchè non sempre possiamo risparmiarcela.
Ci tocca, solo questo è il punto...purtroppo.
 

RosaeViola

Master Florello
Mary74 ha scritto:
In generale non credo si possa dare una risposta ....per me la vita è diventata ormai una lotta continua.
Ognuno di noi ha una sensibilità diversa cè chi riesce a buttarsi tutto alla spalle e chi no.

Ecco, altro punto: la vita come lotta continua...
Per qualcuno è così e per qualcun altro no.
Per alcuni le giornate sono una fatica inimmaginabile, altri non sanno come tirare sera per la noia che talvolta può essere o può condurre alla sofferenza.

La sensibilità, un'arma a doppio taglio.
 

RosaeViola

Master Florello
rossl ha scritto:
meglio non fare bilanci, Rò, prendiamo la vita come viene, e col tempo - e con quel poco di saggezza che a volte il tempo ci regala - impariamo ad essere sereni e a gioire delle piccole cose.
Il dolore e la sofferenza sono inevitabili e, come i momenti felici, fanno parte della vita e ci insegnano sempre qualcosa; per me non ha importanza osservare da che parte pende la bilancia, l'importante è vivere con intensità e consapevolezza

Condivido quel che dici, ma, a mio avviso, anche se ne faccio la mia bandiera da sempre, se c'è una cosa che porta sofferenza, quella è proprio la consapevolezza.
 

ejemeda

Giardinauta Senior
concordo con tutto quello detto fin ora volevo solo aggiungere che a volte siamo cos' presi dal tran tran della nostra vita che non ci accorgiamo delle piccole cose che in realtà ci portano gioia e felicità...forse perchè immaginiamo la felicità come qualcosa di grande e di immenso che nemmeno noi sappiamo descrivere, come qualcosa di inarrivabile, ci aspettiamo chissà quale cosa, ci creiamo delle aspettative gigantesce che poi alla fine ci portano solo ad una frustrazione totale perchè non riusciamo a trovare quello che in realtà non vediamo obiettivamente o a volte non vogliamo vedere .
In quanto alle vicessitudini negative della vita (come quelle che possono essere handicap malattie o peggio ancora la morte, e disgrazie varie) alle quali accennava rosa a volte in effetti non sono ripartite in modo eguale e fanno molto riflettere sopratutto chi ne è protagonista ci si chiede spesso perchè tutto questo a me? cosa avrò fatto per meritarmi tutto questo? purtroppo credo non ci siano risposte... se non la nostra forza interiore di reagire e lottare cercando un momento di tregua per fare il punto.... anche perchè la sofferenza quasi sempre porta a una fortificazione interiore e anche alla vicinanza con altre persone, altre volte invece distrugge la nostra anima e raccoglierne i pezzi diventa molto difficile, l'essere fragili e sensibili comporta anche questo, forse dovremo farci meno domande e concentrarci ad amarci di più, e vivere la vita "purtroppo" accettando anche le cose che ne fanno parte (siano esse negative o positive) anche perchè non possiamo cambiare molto le cose....
 
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