Ho terminato di leggere "una bambina bellissima".
Mi ha dato da pensare: se spesso nemmeno gli insegnanti, i terapisti, non riescono a capire il motivo de disagio di un bambino, come può la gente comune capire?
Mi spiego.
Nei fatti di cronaca nera,i cui protagonisti sono magari dei ragazzi o persone cosidette "normali" i vicini di casa intervistati più delle volte dicono che, appunto, erano persone normali..
E' chiaro che dal di fuori non riesci a capire, a meno che una persona dia chiari segni di squilibrio ma, spesso, il disagio è dentro di noi, non si riesce a tirarlo fuori perchè non si sa con chi farlo: parlarne è già una terapia, lo sfogo verbale è già una terapia...
Quindi, dicevo, se un terapista che dovrebbe avere la preparazione adatta a far uscire il disagio interiore, non riesce a capire o non riesce a farlo, a maggior ragione noi, gente comune, che con i vicini spesso abbiamo un rapporto di saluto e basta, come potremmo capire?
Ho letto anche "la zia marchesa" e devo ringraziare Bruna per avermelo segnalato.
E' un bellissimo spaccato d'epoca, proprio del genere che piace a me...e con diversi colpi di scena che mai mi sarei immaginata...
L'unica pecca, secondo me, sono i proverbi all'inizio di ogni capitolo che, purtroppo, non sono riuscita a "tradurre" . Non tutti li ho capiti, anche se nulla avevano a che fare col capitolo in se', ma mi sarebbe piaciuto comprenderne il significato..