Io ho delle echeverie che fioriscono sempre in inverno, è anche vero che sono in veranda.Premesso che le piante, cosi come noi, sono completamente rimbambite dal punto di vista climatico, ti chiedo se è normale vedere la E. tolimanensis preparare la fioritura in questo periodo; gli steli in preparazione sono almeno tre!
Le tue come stanno?
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Anche la mia è allo stesso punto. Anche altre si preparano a fiorire.Premesso che le piante, cosi come noi, sono completamente rimbambite dal punto di vista climatico, ti chiedo se è normale vedere la E. tolimanensis preparare la fioritura in questo periodo; gli steli in preparazione sono almeno tre!
Le tue come stanno?
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Guarda ormai molti sanno che a me le fioriture non interessano tanto . Spesso taglio tutto per evitare afidi e api . Molti le desiderano e io le taglio ! Capisci che in un piccolo balcone in certi periodi sono tantissime. Le uniche che interessano sono quelle di alcuni ibridi come quello che ho postato prima , perché con le foglie non si propagano . Per ottenere una nuova generazione o decapiti o usi gli steli floreali da cui possono nascere i polloni . Ma devo ancora provare . Ma riprendendo il discorso fioritura, a volte sono pronte a farle prima ma la mancanza delle condizioni perfette ( di solito la mancanza d'acqua) ritarda la fioritura. A volte iniziano e poi si fermano soprattutto nelle piante con poca riserva d'acqua nelle foglie. Da me ormai piove spesso, il tempo è umido e le piante soffrono meno la siccità. Riguardo alla E. Tolimanensis considera che la mia vive in solo inerte . Bisognerebbe confrontare piante uguali in habitat diversi . Da me min 12 max 24 .Grazie per le risposte. Per come tengo le piante, finora le uniche fioriture invernali erano a carico delle aloe ma con gli anticipi da parte loro che ho segnalato in un mio intervento e la sorpresa di vedere questa echeveria prepararsi...ho gettato la spugna: fiorissero un po tutte quando vogliono!!!
Ti sei trasferito a Milano??? Scherzi a parte, se pensiamo agli habitat desertici - Cile, Namibia tra tutti - la presenza di nebbia è una costante e le piante sopravvivono proprio grazie a Lei e, contrariamente a quello che accade da noi, non patiscono: cosa fa la differenza? Innanzi tutto le temperature che sopraggiungono dopo la nebbia e che asciugano velocemente piante e terreno circostante e il substrato assolutamente minerale di queste località. Traducendo queste informazioni nelle nostre collezioni si potrebbe dire che è meglio bagnare poco e spesso (naturalmente nel periodo in cui questa operazione va fatta) e coltivare in un terreno prevalentemente minerale.Quando parlo di habitat umido è di questo che parlo.
È proprio quello che si verifica a casa mia . Nelle giornate buone dopo l'umidità mattutina spunta il sole che asciuga . Coltivare in minerale è proprio quello che sto cercando di fare . Per adesso con i vasi da 14 . Per le piante grandi il fabbisogno è diverso, quindi devo ancora decidere sul da farsi . Molto probabilmente decapiterò e farò radicare in inerte , il resto delle piante ( tronco e radici ) li sposterò in giardino.Ti sei trasferito a Milano??? Scherzi a parte, se pensiamo agli habitat desertici - Cile, Namibia tra tutti - la presenza di nebbia è una costante e le piante sopravvivono proprio grazie a Lei e, contrariamente a quello che accade da noi, non patiscono: cosa fa la differenza? Innanzi tutto le temperature che sopraggiungono dopo la nebbia e che asciugano velocemente piante e terreno circostante e il substrato assolutamente minerale di queste località. Traducendo queste informazioni nelle nostre collezioni si potrebbe dire che è meglio bagnare poco e spesso (naturalmente nel periodo in cui questa operazione va fatta) e coltivare in un terreno prevalentemente minerale.
da Milano alle Canarie...21 gradi , appena fatta
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Il tempo è veramente strano . L'unica cosa che cambia è l'intensità del freddo e del del caldo . È chiaro che da noi l'indice uv è più alto . Il tempo cambia e anche noi dobbiamo cambiare il nostro modo di coltivare . Nel tuo caso lasci ancora fuori le piante ma credo che devi fare più attenzione alle minime che alle massime . Io ovviamente questo problema non lo ho. Anche se in pieno inverno di notte si arriva allo zero gradi , la durata del fenomeno è breve ( poche ore ) e sporadica ( pochi giorni l'anno) di conseguenza io lascio fuori tutto l'anno. Per quest'anno devo testare la resistenza all'acqua. Per questo motivo ho messo le piante in fioriera. Per adesso le più resistenti . Sedum , graptopetalum e simili e ho iniziato a provare con diverse echeveria in giardino. Voglio capire fino a dove mi posso spingere . A volte le regole che trovi in giro sul web sono vaghe e senza fondamento. Proviamo, proviamo e proviamo. E chiaro che io ho molti doppioni da testare ed eventualmente sacrificare . Le Crassulaceae sono mto prolifiche e me lo permettono. Ne abbiamo già parlato il substrato sarebbe le soluzione migliore perché evita il problema peggiore , il marciume è credo offra un terreno terreno ostile alla proliferazione dei parassiti. Di contro nei periodi torrido non è proprio il massimo.Ciao,
pensa che ce ne sono 14 anche qui che siamo dalla parte opposta dello stivale
Io ho ancora molte piante fuori...non era mai successo!
Ste
Ciao,Il tempo è veramente strano . L'unica cosa che cambia è l'intensità del freddo e del del caldo . È chiaro che da noi l'indice uv è più alto . Il tempo cambia e anche noi dobbiamo cambiare il nostro modo di coltivare . Nel tuo caso lasci ancora fuori le piante ma credo che devi fare più attenzione alle minime che alle massime . Io ovviamente questo problema non lo ho. Anche se in pieno inverno di notte si arriva allo zero gradi , la durata del fenomeno è breve ( poche ore ) e sporadica ( pochi giorni l'anno) di conseguenza io lascio fuori tutto l'anno. Per quest'anno devo testare la resistenza all'acqua. Per questo motivo ho messo le piante in fioriera. Per adesso le più resistenti . Sedum , graptopetalum e simili e ho iniziato a provare con diverse echeveria in giardino. Voglio capire fino a dove mi posso spingere . A volte le regole che trovi in giro sul web sono vaghe e senza fondamento. Proviamo, proviamo e proviamo. E chiaro che io ho molti doppioni da testare ed eventualmente sacrificare . Le Crassulaceae sono mto prolifiche e me lo permettono. Ne abbiamo già parlato il substrato sarebbe le soluzione migliore perché evita il problema peggiore , il marciume è credo offra un terreno terreno ostile alla proliferazione dei parassiti. Di contro nei periodi torrido non è proprio il massimo.