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Le cicce di Giorgio

cri1401

Florello Senior
Premesso che le piante, cosi come noi, sono completamente rimbambite dal punto di vista climatico, ti chiedo se è normale vedere la E. tolimanensis preparare la fioritura in questo periodo; gli steli in preparazione sono almeno tre! o_O
Le tue come stanno?

Vedi l'allegato 753513
Io ho delle echeverie che fioriscono sempre in inverno, è anche vero che sono in veranda.
 

Giorgio78

Maestro Giardinauta
Premesso che le piante, cosi come noi, sono completamente rimbambite dal punto di vista climatico, ti chiedo se è normale vedere la E. tolimanensis preparare la fioritura in questo periodo; gli steli in preparazione sono almeno tre! o_O
Le tue come stanno?

Vedi l'allegato 753513
Anche la mia è allo stesso punto. Anche altre si preparano a fiorire.
Non so se sia giusto che fioriscano in questo periodo, da qui l'idea di un diario di coltivazione . In questo caso si parlerebbe di coltivazione professionale ! Ma forse è meglio restare nell'ambito armatoriale. Un giorno quando sarò più anziano e figli avranno preso il volo ci penserò a farlo , per adesso la memoria non mi aiuta quindi lasciamole crescere come meglio credono.
 
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cmr

Maestro Giardinauta
Grazie per le risposte. Per come tengo le piante, finora le uniche fioriture invernali erano a carico delle aloe ma con gli anticipi da parte loro che ho segnalato in un mio intervento e la sorpresa di vedere questa echeveria prepararsi...ho gettato la spugna: fiorissero un po tutte quando vogliono!!!
 

Giorgio78

Maestro Giardinauta
Grazie per le risposte. Per come tengo le piante, finora le uniche fioriture invernali erano a carico delle aloe ma con gli anticipi da parte loro che ho segnalato in un mio intervento e la sorpresa di vedere questa echeveria prepararsi...ho gettato la spugna: fiorissero un po tutte quando vogliono!!!
Guarda ormai molti sanno che a me le fioriture non interessano tanto . Spesso taglio tutto per evitare afidi e api . Molti le desiderano e io le taglio ! Capisci che in un piccolo balcone in certi periodi sono tantissime. Le uniche che interessano sono quelle di alcuni ibridi come quello che ho postato prima , perché con le foglie non si propagano . Per ottenere una nuova generazione o decapiti o usi gli steli floreali da cui possono nascere i polloni . Ma devo ancora provare . Ma riprendendo il discorso fioritura, a volte sono pronte a farle prima ma la mancanza delle condizioni perfette ( di solito la mancanza d'acqua) ritarda la fioritura. A volte iniziano e poi si fermano soprattutto nelle piante con poca riserva d'acqua nelle foglie. Da me ormai piove spesso, il tempo è umido e le piante soffrono meno la siccità. Riguardo alla E. Tolimanensis considera che la mia vive in solo inerte . Bisognerebbe confrontare piante uguali in habitat diversi . Da me min 12 max 24 .
 

cmr

Maestro Giardinauta
Quando parlo di habitat umido è di questo che parlo.
Ti sei trasferito a Milano??? Scherzi a parte, se pensiamo agli habitat desertici - Cile, Namibia tra tutti - la presenza di nebbia è una costante e le piante sopravvivono proprio grazie a Lei e, contrariamente a quello che accade da noi, non patiscono: cosa fa la differenza? Innanzi tutto le temperature che sopraggiungono dopo la nebbia e che asciugano velocemente piante e terreno circostante e il substrato assolutamente minerale di queste località. Traducendo queste informazioni nelle nostre collezioni si potrebbe dire che è meglio bagnare poco e spesso (naturalmente nel periodo in cui questa operazione va fatta) e coltivare in un terreno prevalentemente minerale. :V
 

Stefano-34666

Guru Master Florello

Giorgio78

Maestro Giardinauta
Ti sei trasferito a Milano??? Scherzi a parte, se pensiamo agli habitat desertici - Cile, Namibia tra tutti - la presenza di nebbia è una costante e le piante sopravvivono proprio grazie a Lei e, contrariamente a quello che accade da noi, non patiscono: cosa fa la differenza? Innanzi tutto le temperature che sopraggiungono dopo la nebbia e che asciugano velocemente piante e terreno circostante e il substrato assolutamente minerale di queste località. Traducendo queste informazioni nelle nostre collezioni si potrebbe dire che è meglio bagnare poco e spesso (naturalmente nel periodo in cui questa operazione va fatta) e coltivare in un terreno prevalentemente minerale. :V
È proprio quello che si verifica a casa mia . Nelle giornate buone dopo l'umidità mattutina spunta il sole che asciuga . Coltivare in minerale è proprio quello che sto cercando di fare . Per adesso con i vasi da 14 . Per le piante grandi il fabbisogno è diverso, quindi devo ancora decidere sul da farsi . Molto probabilmente decapiterò e farò radicare in inerte , il resto delle piante ( tronco e radici ) li sposterò in giardino.
 

Giorgio78

Maestro Giardinauta
Ciao,

pensa che ce ne sono 14 anche qui che siamo dalla parte opposta dello stivale :laugh:
Io ho ancora molte piante fuori...non era mai successo!

Ste
Il tempo è veramente strano . L'unica cosa che cambia è l'intensità del freddo e del del caldo . È chiaro che da noi l'indice uv è più alto . Il tempo cambia e anche noi dobbiamo cambiare il nostro modo di coltivare . Nel tuo caso lasci ancora fuori le piante ma credo che devi fare più attenzione alle minime che alle massime . Io ovviamente questo problema non lo ho. Anche se in pieno inverno di notte si arriva allo zero gradi , la durata del fenomeno è breve ( poche ore ) e sporadica ( pochi giorni l'anno) di conseguenza io lascio fuori tutto l'anno. Per quest'anno devo testare la resistenza all'acqua. Per questo motivo ho messo le piante in fioriera. Per adesso le più resistenti . Sedum , graptopetalum e simili e ho iniziato a provare con diverse echeveria in giardino. Voglio capire fino a dove mi posso spingere . A volte le regole che trovi in giro sul web sono vaghe e senza fondamento. Proviamo, proviamo e proviamo. E chiaro che io ho molti doppioni da testare ed eventualmente sacrificare . Le Crassulaceae sono mto prolifiche e me lo permettono. Ne abbiamo già parlato il substrato sarebbe le soluzione migliore perché evita il problema peggiore , il marciume è credo offra un terreno terreno ostile alla proliferazione dei parassiti. Di contro nei periodi torrido non è proprio il massimo.
 
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Giorgio78

Maestro Giardinauta
Eccole qui !
20221124_210252.jpg 20221124_210352.jpg
Sono delle piccole foglie delle stelo floreale di E . Serrana dimenticate in un contenitore di plastica ( la base dell'uovo di Pasqua) da mesi . La pianta madre è molto malandata , ridotta quasi all'osso ! Ma ne ho diverse in giardino per sostituirla . Poco male . Un'altra tecnica per i neofiti.
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Il tempo è veramente strano . L'unica cosa che cambia è l'intensità del freddo e del del caldo . È chiaro che da noi l'indice uv è più alto . Il tempo cambia e anche noi dobbiamo cambiare il nostro modo di coltivare . Nel tuo caso lasci ancora fuori le piante ma credo che devi fare più attenzione alle minime che alle massime . Io ovviamente questo problema non lo ho. Anche se in pieno inverno di notte si arriva allo zero gradi , la durata del fenomeno è breve ( poche ore ) e sporadica ( pochi giorni l'anno) di conseguenza io lascio fuori tutto l'anno. Per quest'anno devo testare la resistenza all'acqua. Per questo motivo ho messo le piante in fioriera. Per adesso le più resistenti . Sedum , graptopetalum e simili e ho iniziato a provare con diverse echeveria in giardino. Voglio capire fino a dove mi posso spingere . A volte le regole che trovi in giro sul web sono vaghe e senza fondamento. Proviamo, proviamo e proviamo. E chiaro che io ho molti doppioni da testare ed eventualmente sacrificare . Le Crassulaceae sono mto prolifiche e me lo permettono. Ne abbiamo già parlato il substrato sarebbe le soluzione migliore perché evita il problema peggiore , il marciume è credo offra un terreno terreno ostile alla proliferazione dei parassiti. Di contro nei periodi torrido non è proprio il massimo.
Ciao,

sedum, graptopetalum e simili, alcune opuntie, le agavi vivono fuori tutto l'anno anche da me. Sono riparate dagli agenti atmosferici, sono al sole ma nulla più.
Per ora però ho ancora fuori le piante che, normalmente, ricovero in serra fredda.
Se in inverno resistono senza problemi a minime vicino allo zero in serra fredda, tanto vale che stiano fuori con minime vicino ai 5 gradi ed un bel sole caldo di giorno.

Le piante delicate (euphorbie etc.) sono invece già nel loro posto invernale.

Ste
 

chebarba

Maestro Giardinauta
Se non sbaglio in Sicilia qualcuno ha già iniziato a sperimentare coltivazioni di frutta tropicale con ottimi risultati, trent'anni fa conobbi un tale che aveva ogni sorta di piante in piena terra dalle parti di Favara. Non vedo grandi problemi da quelle parti. Se io avessi un clima così me li leccherei tutti e ventuno.
 
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