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L'arte è conoscenza?

daria

Master Florello
spero di aver interpretato il tuo quesito (ma ho dei dubbi perchè non è facile!!)
..... io non conosco niente di musica, a malapena conosco le 7 note e non so riconoscerle su uno spartito. Ma un'opera classica, o semplicemente un pezzo pop, io riesco ad apprezzarli e a riconoscerli come arte. Un monumento costruito migliaia di anni fa, o un palazzo ultramoderno, io li riconosco come arte, ma a malapena riesco a ricucire un bottone su una camicia.
Io penso che l'arte pura, quella riconosciuta da tutti come Arte la si apprezza meglio quando questa non viene "filtrata" da tecnicismi o conoscenze passate. Ad esempio io lo vedo con la danza; avendo studiato un po' la danza oggi quando guardo un balletto mi concentro di più sugli errori che sulla piacevolezza dello spettacolo. Invece chi ignora la tecnica si gode lo spettacolo senza notare le imperfezioni, e probabilmente non le noterà mai a meno che cominci ad appassionarsi e a studiare la danza stessa. Chi non conosce, quindi, apprezza di più l'arte, in questo caso, del balletto.

Assolutamente vero, il tempo e il riconoscimento creano i parametri per cio' che verra'. L'arte e' anche riconoscimento nel tempo :)
 

daria

Master Florello
Ma quello che riconosciamo nel tempo è conoscenza?

Non lo so pin, veramente non sono sicura di aver capito bene la domanda. Comunque, il riconoscimento inteso come qualcosa che sopravvive al suo tempo, non solo, ne consolida il valore e serve come punto di riferimento per altre forme d'arte, una specie di punto di fermo. Un livello estetico così alto da bastare a se stesso, che prescinde dalla conoscenza del dettaglio o storica o per addetti ali lavori. In conclusione, a meno di non sminuire il concetto di arte non mi sembra che ne siamo circondati, siamo avvolti da varie e svariate forme comunicative ed espressive, questo sì :)
 

L'alchimista

Giardinauta
Una cacca attaccata su una tela è considerata arte, chi ha avuto la bella idea ha fatto un sacco di soldi :baf:
Puoi provarci a spiegarmelo in tutti i modi ma non riuscirò mai a considerarla arte :squint:
....che considero arte e quelle che ho citato come esempio non sono comprese....
Per me arte è un Caravaggio, un quadro fiammingo, tutto ciò che mi emoziona, mi meraviglia, mi stupisce per il genio la capacità e la tecnica fuse insieme per creare qualcosa di stupendo....

dici caravaggio, pensa a come era considerato all'epoca, dimmi oggi, dopo la seconda guerra mondiale e il resto di tutte le orripilanze che accadono nel modo che senso avrebbe Tiziano o Caravaggio.
Cerchiamo di contestualizzare sennò è inutile paragoanere caravaggio a fontana. Sono due discorsi completamente diversi, perchè sono due concetti, entrambi di rottura, ma che non possono essere paragonati. Se poi si pensa che fontana non abbia la tecnica, si dicono cose che non si sanno, forse però qui serve la conoscenza per sapere delle ceramiche del suo primo periodo. qualcuno di milano è mai stato nella chiesa di S. fedele? lì c'è un'opera di fontana, una trasfigurazione, e nella cripta ci sono i pannelli di una sua via crucis.
qualcuno non è un truffatore, qualcuno non usa la tecnica che possiede perchè per un determinato messaggio non serve, sarebbe inutile e il messaggio da comunicare non avrebbe motivo di esistere supportato da una particolare esibizione della tecnica. Certo a vederlo così è una baggianata, non voglio però dilungarmi troppo, ma lo si guardi bene, come ferisce per poi curare.

Io credo che l'arte procuri emozione anche senza la conoscenza.
in questo sta la sua forza.
QUOTO
 

margot

Maestro Giardinauta
Il mio punto interrogativo sta proprio nel fatto che la differenza che c'è tra Caravaggio e Fontana è che il primo è emozione pura, immediata; il secondo per amarlo devi conoscerlo: conoscere il suo percorso la sua vita. Quindi mi viene da dire che l'arte concettuale HA bisogno della conoscenza. Ma tutto quello che c'è stato prima di Picasso non ha bisogno di niente...lo guardi e ti emozioni e non hai bisogno di dare nessuna spiegazione...
 

L'alchimista

Giardinauta
Ammazza! tutto quello prima di Picasso?! ma prorpio tutto?! hehehe
vabbè, io insisto su contestualizzare.. Delacroix per esempio, nessuno se lo cagava, solo Baudelaire lo considerava praticamente, eppure se pensi oggi al Romanticismo non ci puoi non pensare.
chissà tra 100 anni che si dirà di Fontana?
 

margot

Maestro Giardinauta
Ho detto Picasso come punto di rottura: era per sottolineare che dal Cubismo in avanti l'arte è diventata un po' più "celebrale"...
 

L'alchimista

Giardinauta
E' vero oggi si è sviluppata in tantissimi modi, ma io tengo anche conto che chi scrive la storia dell'arte che noi conosciamo ha omesso molto, moltissimo, quello che noi studiamo è quello che qualcuno ha considerato e preso come simbolo dell'epoca, pensa a tutti quei novelli fontana mai nominati sui libri e oscurati dai giganti della storia. Ma questo si sa, quando si operano delle scelte si fanno per forza delle esclusioni.

Che l'arte non fosse cerebrare anche nell'antichità, credo nessuno possa contestarlo, ma stando sull'oggi e sul moderno che le correnti sono ben eveidenti, concettuale ecc, ragionando così cosa si può finire a dire di uno come Rothko? che lui ti fa il nulla? peggio che Fontana, se si decide di basarsi sull'impiego della tecnica mista a "genio"... ma la soluzione che va in voga oggi qual'è?! che l'opera non è il podotto finito, ma il processo e l'idea che porta alla sua realizzazione.

ecche ne diciate è un discorso che sta in piedi.
(tiè)
hehhehe
 

margot

Maestro Giardinauta
Quindi per capire Rothko ci vuole conoscenza...non è immediato.
(io tra l'altro non riesco proprio ad emozionarmi...)
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
forse sarà come dite.....

ma spiegatemi ,data la mia ignoranza in materia ,come mai a mostre e in musei che ho visitato ho visto e sentito bambini "entrare nel significato di un opera o nella gestualità dell'artista "di un opera magari "aniconica", concettuale o astratta che dir si voglia con estrema soddisfazione dell'artista presente o dell'insegnante insomma "capire il quadro o il concetto" ....?
e magari un "critico" (non uno storico) adoperare paroloni per non dire niente?:confuso:
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
forse sarò...........

:D:D anche un "lebbroso" domandare è lecito rispondere solo educazione.....
:flower::Saluto:
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
grazie

:embarrass allora non sono solo:D
ti quoto per le "troppe parole"..............e troppi tanti punti di "svista" sembra ci sia un inflazione di "ismi"compresi i "criticismi"......
ognuno pensa l'Arte come crede e capisce...."mettili tutti d'accordo "chi ci riesce??:martello:
 

L'alchimista

Giardinauta
e poi probabilmente i bambini venivano indirizzati verso quel tipo di reazione all'opera e forse quello che si chiede loro non è di capire ma di mettersi sulla strada giusta, come si può chiedere ad un bambino di entrare nel significato di un opera?
non può essere l'obbieattivo di un insegnante, perchè sarebbe sbagliato manipolare così la sua creatività.

invece tu dici che i bambini avevano capito davvero? io invece non credo.
finche si parla di gestualità può essere, ma il resto mi pare improbabile.
 
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