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il Prof. Marchese è anzichenò perplesso

  • Creatore Discussione Il Marchese del Ficus
  • Data di inizio
I

Il Marchese del Ficus

Guest
...cari amici, come saprete già da tempo faccio l'insegnante di italiano-storia-geografia nelle scuole medie, come supplente e precario. Ho avuto modo, quest'anno, di insegnare in almeno sei scuole diverse, e diverse per ubicazione, ambiente, etc.

Da una settimana sono sprofondato in una sorta di incubo terrificante (intellettualmente parlando) chiamato seconda M dove la "m" mi ispira pensieri scatologici a più non posso. Diciannove studentesse, tra le quali cinque maschi, riuniti\e tra loro con una cura -a mio parere- molto meditata, e quasi sarcastica... Per chi non è di Roma il termine "coatto" dice poco, al limite identifica un personaggio con atteggiamenti arroganti e volgari, ma vi assicuro che è ormai uno stile di vita. Orrendo.

Questa classe è un ricettacolo di coatte\i, imbottiti di caXXatone sulle quali vivono e crescono. La loro abitudine è ribattere e ribadire ogni affermazione del professore, forti delle quattro vaccate che sentiranno a casa o nei brandelli di informazione che raccattano chissà dove, e come. Se si parla di tolleranza e razzismo, puntualmente sono costretto ad ascoltare "a professò, io nun sò razzista...MA..." E giù con i luoghi comuni dei romeni ubriaconi, delle moldave mignotte, dei marocchini spacciatori e chi più ne ha più ne metta. Però bisogna riconoscere che ritengono di non essere intolleranti e razzisti. L'ipocrisia, almeno, l'hanno già imparata. Saranno ottimi italiani.

Quando ho spiegato loro che -forse- un pochino razzisti -o perlomeno intolleranti- lo erano, APRITI CIELO!, ho subito una insurrezione nella quale sono stato minacciato (sic) dalla graziosa ed offesissima Silvia M., la quale mi avrebbe mandato al colloquio sia la mamma, sia il papà che -vale la pena ricordarlo- "ha molti amici". Naturalmente non ho avuto il piacere di conoscerli, e confesso che la curiosità di osservare qual tipo di Homo Sapiens abbia generato questo soggetto, mi rimarrà sempre. La scienza, talvolta ha i suoi limiti.
Vi evito di descrivere la DISPERAZIONE, e le lacrime di alcuni di loro quando alla domanda "a professò ma tu ce vai a Messa" ho risposto di no, perchè non sono cattolico e non credo in Dio. Era come se avessero avuto Mefistofele dietro la cattedra, ed erano davvero molto preoccupati. Per rilassarsi, a ricreazione, in compenso hanno girato per la classe a braccio teso, gridando "Duce! Duce!" cosa che pare averli tranquillizzati non poco, e ricondotti nel loro mondo fatto di queste cose molto profonde ed in cui credono molto... In sintesi, Dio, Italia, Famiglia. Tengono molto anche alle loro famiglie, ma non so se è vero il contrario. Dieci alunni su diciannove hanno i genitori separati o divorziati e qualcosa non mi quadra.

Rimane, così, il mio sconforto per una classe intera che -razzismi a parte- è sempre distratta, svogliata, profondamente ignorante, che non porta mai i libri o i compiti svolti, un gruppuscolo di adolescenti che non conoscono il dovere e, (ORRORE), la fantasia e la curiosità, un gruppetto di supponenti, superficiali ragazzini capace di meravigliosi arabeschi intellettuali come questo esempio, fresco di giornata:
"ragazzi, sapete chi era Madre Teresa di Calcutta?" "Avoja professò, era aa vecchia che puliva er c**o ai negri."
Non vedo l'ora che arrivi il 22 maggio, ultimo giorno in quella fogna.

E' stata un'esperienza che è andata a compensare quelle meravigliose e trascorse, dove sono stato SOMMERSO dalla curiosità e dall'affetto e dalla stima sincera degli studenti di altre scuole più sane e dove la disciplina ha ancora un senso educativo. Mi rendo conto, però, che è un segnale di allarme: le generazioni future, oltre che molto ignoranti, rischiano di diventare pericolose. Se già non lo sono...

(p.s. Certo che li giustifico, poverini, chissà in che ambiente sono costretti a crescere. Ma poi infatti crescono, uguale a come sono sempre vissuti. Pieni di false certezze e di convinzioni distorte e becere. E allora cominciano i veri problemi.)


un saluto

Andre
 
A

ambapa

Guest
...superficiali ragazzini capace di meravigliosi arabeschi intellettuali come questo esempio, fresco di giornata:
"ragazzi, sapete chi era Madre Teresa di Calcutta?" "Avoja professò, era aa vecchia che puliva er c**o ai negri."
Sintomatico della profonda fede e dei sani valori in cui sono stati cresciuti.

Disperante, Marchese, disperante....

L'unico conforto è che incontri anche realtà diverse, di ragazzini magari ignorantelli, ma almeno curiosi e dotati di sana vivacità.
Domanda: i tuoi colleghi che dicono? Quelli "titolati", quelli che stanno lì da anni a coltivare sì rigoglioso orticello?
 

fio_rella

Maestro Giardinauta
molto interessante quel che hai scritto.
forse lo so dove sono cresciuti.
in una casa dove nessuno ha mai detto loro di no. dove, nessuno contesta atteggiamenti arroganti e svogliati.
dove nessuno si accolla la fatica di spiegar loro, che per imparare a vivere, serve il rispetto per gli altri, per tutti gli altri.
dove nessuno pensa, che fra poco, quelle menti malleabili, inizieranno a diventare dure come la roccia
e non sara' piu' possibile metterci dentro alcuna conoscenza.
che tristezza!
 
A

ambapa

Guest
molto interessante quel che hai scritto.
forse lo so dove sono cresciuti.
in una casa dove nessuno ha mai detto loro di no. dove, nessuno contesta atteggiamenti arroganti e svogliati.
dove nessuno si accolla la fatica di spiegar loro, che per imparare a vivere, serve il rispetto per gli altri, per tutti gli altri.
dove nessuno pensa, che fra poco, quelle menti malleabili, inizieranno a diventare dure come la roccia
e non sara' piu' possibile metterci dentro alcuna conoscenza.
che tristezza!
Fiorella, non è solo il saper dire di no. Sono cresciuti in case dove hanno sentito ripetere mille volte quei beceri "ragionamenti", in famiglie che non solo non si occupano di loro, ma non si occupano di NIENTE. Il nulla assoluto delle coscenze.
 

alby80

Giardinauta Senior
scusa se mi permetto ma spesso succede anche il contrario.. studenti attenti e educati rovinati da professori svogliati ignoranti supponenti e maleducati.. nella vita ci sono alti e bassi.. ti auguro arrivi presto il 22 maggio e di ritrovare una classe che possa apprezzare le tue doti !!
 

OlgaAcuccia!

Aspirante Giardinauta
...tutto il mio appoggio morale a te...
un mestiere duro ed impegnativo, una responsabilità immensa quella dell'insegnante...
dinanzi alle nuove generazioni di adolescenti resto anch'io sgomenta...

Però non smettere di credere che il tuo atteggiamento in classe, i valori in cui credi, i concetti che spieghi loro lasceranno un segno, daranno loro la possibilità di una nuova apertura mentale.

Buon lavoro.
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
...i professori svogliati e ignoranti sono ancora peggio, Alby, su questo ti do' piena ragione: ma per fortuna -credimi sulla parola- sono la minoranza; ho insegnato per due mesi in una classe la cui prof. con davvero scarsa professionalità si assentava con frequenza per fare un altro lavoro, e disprezzava quei ragazzi, peraltro vivaci, strafottenti ma curiosi, buoni dentro i quali mi hanno ringraziato per quei due mesi in cui ho portato loro qualche stimolo e "...per averci insegnato che le mani dell'Uomo possono scolpire la Pietà di Michelangelo o costruire bombe..." Questa letterina è il "Diploma" più bello che ho mai ricevuto e che è andato a sostituire, nella cornice, quello di Laurea...
Ambapa, i colleghi di ruolo sono rassegnati, obbligati a promuoverli dalla burocrazia. Dicono poco e fanno ciò che possono. Prendersi un "vaffa" al giorno dagli studenti a volte risulta seccante... e demotivante, perlomeno.
Oggi, peraltro la figura dell'insegnante è guardata con sospetto, la crociata antipedofili ci caccia in situazioni a volte seccanti (vedi la vicenda Rignano, con tutti i suoi lati oscuri e tutte le cose non dette), i genitori si lamentano che "i ragazzi a casa lavorano troppo", e poi le pubblicità, i messaggi mediatici che dipingono la scuola come un luogo pessimo....
Speriamo.
Un caro saluto a tutti\e

ANdre
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
...grazie Olga, ma su questi studentacci l'unico segno che vorrei (ma che non posso) lasciare è l'impronta di cinque dita sulla faccia... comunque MAI rinuncerò ai miei valori e alle poche cose -io dico buone- che cercano di guidare la mia vita.
Un saluto
 

alby80

Giardinauta Senior
beh in questo caso mi dispiace non averti avuto come insegnante.. sicuramente ti avrei apprezzato.. dalle tue parole sento autorevolezza più che autorità ed è quello che serve..

su rignano non mi pronuncio perchè non conosco le vicende.. però su una cosa sono abbastanza fermo.. meglio un innocente in cella per una settimana che un colpevole che la fa franca.. specialmente se il colpevole si macchia di certe cose..
 

pa0la

Florello
Ciao Marchese i complimenti te li faccio qui, così risparmio sui post!

Sono madre di due ragazzi, la piccola alle medie, esuberanti curiosi e bastian contrari. Spero educati e rispettosi (questo mi dicono a scuola). Ma mi dicono anche che levano l'anima agli insegnanti, che non se ne stanno mai, che polemizzano su tutto, che malsopportano le regole (chissà da chi hanno preso?).
Io mi metto spesso nei vostri panni, non tutti gli insegnanti sono disposti a mettersi nei nostri.
Ho cercato di insegnare loro rispetto e impegno ma qualche volta (soprattutto con il grande) la scuola ha tirato fuori il peggio di loro, in quell'occasione non ho trovato nessun ascolto.(sono certa che una persona come te avrebbe ascoltato)
Siamo andati a cercare l'ascolto che cercavamo altrove, ha cambiato scuola e ora sono molto contenta, ma non ti nascondo che la scuola in se (non necessariamente le persone) mi ha deluso non poco.
In bocca al lupo con la prossima classe (cadere peggio a quel che dici sembra difficile)
:Saluto:
pa0la
 

-DAN-

Giardinauta Senior
Mi rendo conto, però, che è un segnale di allarme: le generazioni future, oltre che molto ignoranti, rischiano di diventare pericolose. Se già non lo sono...

su questo condivido perfettamente, quando ci penso cerco di distogliermi questi pensieri...come sarà il mondo quando i ragazzi di oggi saranno gli adulti di domani? ognuno atterra l'altro per prevalere, i ponti crolleranno, le aziende andranno in crisi, le fabbriche scoppieranno a causa dell'ignoranza, la violenza per primeggiare sarà la prima cosa insegnata ai figli...e pericolosi già lo sono...
ti parla uno studente sedicenne che di gente così delinquente ne ha conosciuta...e si parte dalle elementari ormai..
 
R

Romolantus

Guest
...i professori svogliati e ignoranti sono ancora peggio, Alby, su questo ti do' piena ragione: ma per fortuna -credimi sulla parola- sono la minoranza; ho insegnato per due mesi in una classe la cui prof. con davvero scarsa professionalità si assentava con frequenza per fare un altro lavoro, e disprezzava quei ragazzi, peraltro vivaci, strafottenti ma curiosi, buoni dentro i quali mi hanno ringraziato per quei due mesi in cui ho portato loro qualche stimolo e "...per averci insegnato che le mani dell'Uomo possono scolpire la Pietà di Michelangelo o costruire bombe..." Questa letterina è il "Diploma" più bello che ho mai ricevuto e che è andato asostituire, nella cornice, quello di Laurea...
Ambapa, i colleghi di ruolo sono rassegnati, obbligati a promuoverli dalla burocrazia. Dicono poco e fanno ciò che possono. Prendersi un "vaffa" al giorno dagli studenti a volte risulta seccante... e demotivante, perlomeno.
Oggi, peraltro la figura dell'insegnante è guardata con sospetto, la crociata antipedofili ci caccia in situazioni a volte seccanti (vedi la vicenda Rignano, con tutti i suoi lati oscuri e tutte le cose non dette), i genitori si lamentano che "i ragazzi a casa lavorano troppo", e poi le pubblicità, i messaggi mediatici che dipingono la scuola come un luogo pessimo....
Speriamo.
Un caro saluto a tutti\e

ANdre


Mi dispiace immensamente, perchè sono cresciuto in una famiglia dove c'era molto rispetto per la scuola, quasi un senso di sacralità.
Io appartengono probabilmente ad un'altra "era", quando all'ingresso in aula degli insegnanti ci si alzava in piedi, di dava il "lei" e si chiedeva "permesso".
Anche mia madre fu insegnante ( già l'ho scritto ) tante , tante "ere" fa ; ricordo il suo ritorno a casa stanca, con i compiti da correggere, ma serena e soddisfatta, la deferenza con la quale veniva trattata anche dai genitori, i fiori che le donavano per l'onomastico e la fine dell'anno scolastico.
De Amicis non raccontava favole, era così.
L'ho già sostenuto e lo ripeto : al lieve progresso tecnico ( almeno in Italia) corrisponde un regresso morale a velocità esponenziale.
Si è totalmente perduto il senso dei rapporti umani,della inevitabile gerarchia nel campo dello spirito e della cultura; siamo tutti uguali soltanto di fronte alla legge. Nemmeno davanti a Dio -per chi ci crede- in quanto le responsabilità sono commisurate alle capacità ed alle omissioni.
Mi dispiace, ti auguro di cuore una classe degna di tale nome.
Romolo.
 

Scatolina

Guru Giardinauta
su questo condivido perfettamente, quando ci penso cerco di distogliermi questi pensieri...come sarà il mondo quando i ragazzi di oggi saranno gli adulti di domani? ognuno atterra l'altro per prevalere, i ponti crolleranno, le aziende andranno in crisi, le fabbriche scoppieranno a causa dell'ignoranza, la violenza per primeggiare sarà la prima cosa insegnata ai figli...e pericolosi già lo sono...
ti parla uno studente sedicenne che di gente così delinquente ne ha conosciuta...e si parte dalle elementari ormai..


La civiltà umana imploderà su se stessa.... e forse, come la Fenice, rinasceremo dalle nostre misere ceneri... o meglio, ci estingueremo come i dinosauri!



Sir Marchese è molto demoralizzante quello che scrivi, per fortuna, però so che è un "episodio" della vita, e non la regola.
Ci sono tanti bambini/adolescenti intelligenti e curiosi, pieni di educazione e rispetto, e questo forum ne è un esempio calzante. :)

Abbi fede nel futuro, nel frattempo ti auguro la forza per vincere sulla demoralizzazione che sento avvolgerti per questa classe infelice...
 

decky

Florello Senior
Marchese pensa che mia mamma quest'anno in una V è riuscita a svolgere faticosamente solo metà programma :fifone2: .....
Lo scorso anno stava impazzendo con una I e anche lì è stata assai dura .

Mio padre è andato in pensione nel 2000 e ad oggi dice di essere felicissimo di non essere più in quell'ambiente, nel quale ormai non si riusciva più ad insegnare perchè i ragazzini (parlo di scuola media inferiore ) erano quanto mai spalleggiati e straffottenti .

Vuoi per via delle famiglie, vuoi per via di certi insegnanti , fatto sta che l'insegnamento risulta essere sempre più complesso e sempre meno proficuo (e non parlo degli stipendi , altra nota dolente :rolleyes: )...
 

Fenice

Giardinauta
Ciao mitico Marchese,

vedo che tu noti quel che ho visto io nella mia città, Treviso, un progressivo ritorno di ignoranza, violenza, arroganza e dietro anche persone pronte a guadagnarci da questo.

Ti faccio alcuni esempi:
fermata del bus- panchine, cestino, segnali stradali....ovunque gli adesivi di forza nuova e azione giovani. slogan tipo: per la sicurezza, via gli immigrati dall'italia. gli omosessuali sono contro la famiglia naturale....e via dicendo.
Qst bastardi tappezzano apposta i luoghi più frequentati dagli studenti.

Pieno centro: banchetto forza nuova che cerca nuove reclute. vedi dei ragazzoni, degli armadi, sembrano usciti dallo stadio. Mi verrebbe da chiedere un confronto, da chiedere perchè gli omosessuali per loro sono un problema, perchè odiano gli immigrati...ma evito, trattenuta da amici...qui han ricominciato pure i pestaggi con chi non la pensa come loro.

Perchè nessuno fa nulla? ti dico solo che lega nord ha creato da noi un bel substrato perchè anche i partiti di estrema destra facessero breccia sui giovani. Da noi i leghisti han organizzato le ronde di volontari per la sicurezza....e prima che ci fosse dittatura in italia, anche i fascisti avevano un corpo volontario....

L'anno scorso volantinai contro i parlamentari condannati che ancora ricoprono il loro incarico, la domanda provocatoria era: sai chi voti?
risposte dei ragazzi: sì berlusconi e sì il duce (qst ragazzino, avrà avuto 16 anni aveva pure la spilletta di fiamma tricolore sullo zaino)
un vecchio con signora impellicciata al seguito: sì il re.
(perfetto!)

Tutto sta premessa, Marchese, è per dirti che anche io penso che volantino oggi per informare, quelli che saranno gli adulti di un domani, dipenderemo da loro. Con tutte le forze dobbiamo cercare di arginare qst ignoranza, voglia di decidere per gli altri, di prepotenza...altrimenti siamo spacciati, altrimenti la cosa migliore da fare è darsela a gambe levate.

Sono educatrice volontaria in un doposcuola per bambini e ragazzi stranieri, dalle elementari alle superiori. E' un piacere vedere come per loro non sussistano le differenze di cultura, di religione, di nazionalità, di età....li aiutiamo e imparano facilmente ad amare, ad aiutarsi l'un l'altro.
Vengono da famiglie disagiate, e già immagino la loro difficoltà ad integrarsi in un nuovo ambiente...sono veramente coraggiosi e da ammirare per la loro capacità d'amare. Poi penso a qt dev'esser difficile con qst loro personali premesse far fronte anche alla chiusura degli altri che invece non li accettano, o qd si scontreranno più avanti con quelli che han subito il lavaggio del cervello (duce, italia, famiglia).
Stiamo lavorando bene e spero che per loro qst sia una bella esperienza che non dimenticheranno e spero che qst serva loro nei momenti duri che potranno affrontare, contro i muri di razzismo, integralismo...spero che non cederanno al sentimento d'odio che uno potrebbe avere per difesa a tanta negatività.

Mi rattrista notare che i bambini non avrebbero differenze, siamo noi, le nazioni, le culture, le religioni...siamo noi che creiamo le differenze e gliele inculchiamo. Chissà se un giorno l'umanità sarà capace di spezzare qst catene e volersi bene per il bene comune, per ora la vedo una lontana utopia.

Baci Marchese


La civiltà umana imploderà su se stessa.... e forse, come la Fenice, rinasceremo dalle nostre misere ceneri... o meglio, ci estingueremo come i dinosauri!

La seconda che hai detto, parola di Fenice
 

alby80

Giardinauta Senior
Mi dispiace Alby, ma per l'esperienza che ho, devo dirti che a rovinare i ragazzi sono più le famiglie che la scuola, molto di più e lo dico da genitore.

e ci mancherebbe altro che non fosse cosi.. nel senso che il ruolo della famiglia è 100 volte maggiore di quello che deve avere la scuola.. ma nel momento in cui la famiglia fa un lavoro "passabile" ci si aspetterebbe che anche la scuola facesse una cosa simile..

ragazzi siamo tragici ma non torniamo al discorso che la civiltà morirà.. il mondo va avanti.. cambieranno le regole... se no finiamo sui discorsi che si stava meglio quando si stava peggio.. che non ci sono più le mezze stagioni..
ogni epoca storica ha i suoi problemi da risolvere e da questi problemi nascono le cose che viviamo oggi.. negli anni 60 gli studenti distruggevano le scuole e si picchiavano per la politica.. si uccidevano per strada ragazzi ventenni per un ideale imposto da altri.. oggi per quanto vogliano farcelo sembrare arroventato il clima politico in italia sarà pure dialetticamente aspro ma fortunatamente non porta a quegli eccessi.. solo per fare un esempio.. allo stesso modo l'immigrazione che oggi spaventa tanto piano piano potrà portare una minore xenofobia e uno scambio di usi e costumi tra i vari popoli.. quando ero alle elementari io c'erano 2 bambini di colore in tutta la città e venivano "simpaticamente" appellati i due negretti.. alcuni genitori velatamente si lamentavano.. oggi non sei un bambino normale se non hai almeno 5 extracomunitari in classe.. e questi 5 magari sono i tuoi 5 migliori amici!! Non siamo cosi negativi dai..
 

GIUSEPPE GLADIATORE

Florello Senior
Quoto RosaeViola, quando dice che la colpa è più delle famiglie che della stessa scuola, perchè ai miei tempi delle medie e superiori, quando la maestra mi minacciava (giustamente) di chiamare a rapporto a mio padre, io mi cag.vo nei pantaloni....Adesso, mi racconta la mia ragà che insegna alle superiori, che lei quando chiama un padre a rapporto, mi dice che danno sempre ragione ai loro figli, anche se sono maleducati, arroganti e soprattutto cattivi studenti, adesso ai genitori, non gli puoi dire nemmeno che i loro figli sono, a parte maleducati (PER QUESTO TI POSSONO ANCHE DENUNCIARE),ma cattivi studenti, non è che puniscono al figlio Seeeeee, ma dicono che la colpa è del professore, io dico sempre una cosa, i figli nascono e crescono a secondo dell'educazione data in famiglia...faccio un esempio, io quando vado in vacanza e gli dico ai miei figli che per due giorni devono mancare a scuola...Me li faccio nemici, non vogliono mancare a scuola neanche per un giorno, e quando la loro maestra ci chiama a rapporto, per qualsiasi cosa, non per essere cattivi studenti anzi....Sono eccellenti studenti, ma per cattiva educazione "di massa" , io e la mamma, li puniamo, e gli facciamo capire che quelle stronzate anche se sono di massa, non si fanno....Magari tutti i genitori, come dice la mia ragà facesserò così al contrario di dargli sempre ragione anche quando non ce l'hanno, quindi se un figlio, viene coccolato e protetto anche quando deve essere punito......Che rispetto possono avere verso un professore.....NESSUNO.
 

alby80

Giardinauta Senior
Per certi versi hai ragione Alby, ma la xenofobia non si supera tacendo, bensì il contrario e instillando di continuo ai figli il germe della tolleranza e del rispetto.
no rosa il mio discorso era che preferivo il silenzio a chi instilla intolleranza e paura ai figli.. i bambini in quanto tali vedono tutti uguali.. sono i grandi che fanno notare loro la diversita di sesso.. di colore.. di ceto sociale..

purtroppo ogni genitore crede di fare il meglio per il proprio figlio ma purtroppo spesso non è cosi.. a mio modesto parere le cose sono anche molto peggiorate perchè ormai la maggior parte dei genitori sono separati e tendono a "viziare" sempre di più il figlio per mettere in cattiva luce l'altro..
quando ero bambino io chi aveva i genitori separati era l'unico.. era un diverso..
adesso se hai i genitori che stanno insieme ti senti quasi meno degli altri che almeno hanno papà mamma.. compagno .. compagna.. nonno .. nonna della compagna.. amico della mamma.. ecc..
 

cancer

Giardinauta
Io vedo gli adolescenti in un contesto diverso da quello scolastico e, oltre alla mia solidarietà nei confronti del marchese per la situazione pesante e sconfortante, tengo a dire e condivido che spesso sono proprio i genitori a causare questi atteggiamenti. I ragazzini dal canto loro, si barcamenano come riescono (ovvero male) e nel gruppo enfatizzano e ostentano tutto ciò che avete così ben descritto: se si analizzano singolarmente però ci si accorge spesso della solitudine, insicurezza e mancanza di un riferimento adulto che li abita. La mia è probabilmente una visione parziale, ma, per esperienza, sono certa che quasi sempre se i genitori sono "adulti" e si assumono la responsabilità dei loro figli, i figli, nonostante le turbolenze legate alle diverse tappe della crescita, hanno la possibilità di diventare delle Persone piuttosto che degli individui.
Rispetto al razzismo, sempre nella mia ristretta esperienza, vedo bimbi e ragazzi abituati a compagni di tutti i colori e nazionalità e parlano di questi compagni/amici, con grande naturalezza, mostrando un'apertura all'altro che mi riempie di gioia.
Questa però, mi rendo conto, non è forse la realtà ovunque.
 

Datura rosa

Guru Master Florello
Io penso che un po’ di responsabilità in questa situazione dei giovani poco curiosi, poco attenti e dal linguaggio limitato l’abbia anche la scuola che non incentiva a sufficienza la lettura.
Dei buoni libri stimolano la curiosità, mostrano realtà diverse con le quali confrontarsi, offrono una miriade di parole che arricchiscono “vocabolari” personali che molto spesso restano ristretti all’ambito familiare e degli amici.
Io ho notato che i ragazzi trovano sempre più difficoltà ad esprimersi in maniera corretta e fluida ed a svolgere dei temi perché non sanno cosa scrivere.
Io ricordo che in seconda media ci dettero da svolgere il tema “Un viaggio che avete fatto”
Descrissi così bene il mio viaggio in Olanda che la professoressa, durante l’incontro con i genitori, mi descrisse come una ragazza che si vedeva che aveva già viaggiato molto.
Non mi ero mai mossa da Roma e tutte le mie descrizioni erano frutto della lettura di “Pattini d’argento” e di un paio di altri libri per ragazzi che avevo letto sull’Olanda.
In soffitta ho un baule pieno di libri per ragazzi compratimi dai miei genitori o regalatimi dai parenti che ho letti alcuni anche più volte.
E non ditemi che il libro è ormai superato dai computer perché è mia convinzione che la lettura di un buon libro colpisca la memoria “d’archivio” mentre il computer colpisce una memoria “di passaggio”.
 
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