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E' morto il Marchese, viva il Ronin

anna08

Giardinauta Senior
Penso che i figli andrebbero amati per quel che sono. Invece tante volte per sentirsi amati bisogna fare e pensare ciò che fa piacere ai genitori. Loro vorrebbero che fossimo una loro copia, invece siamo "noi". Si trovano in casa un estraneo,noi, e non lo tollerano. Dovrebbero capire che noi non gli apparteniamo, apparteniamo a noi stessi. Quando nasciamo abbiamo una strada che dobbiamo percorrere, non necessariamente è quella che piace a loro. Questo l'ho capito a mie spese ed ho un rapporto molto conflittuale con loro benché non sia più giovanissima. Cerco di non fare gli stessi errori con mio figlio.:(
 

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Master Florello
Penso che i figli andrebbero amati per quel che sono. Invece tante volte per sentirsi amati bisogna fare e pensare ciò che fa piacere ai genitori. Loro vorrebbero che fossimo una loro copia, invece siamo "noi". Si trovano in casa un estraneo,noi, e non lo tollerano. Dovrebbero capire che noi non gli apparteniamo, apparteniamo a noi stessi. Quando nasciamo abbiamo una strada che dobbiamo percorrere, non necessariamente è quella che piace a loro. Questo l'ho capito a mie spese ed ho un rapporto molto conflittuale con loro benché non sia più giovanissima. Cerco di non fare gli stessi errori con mio figlio.:(


La maggior parte di noi cerca di non commettere gli stessi errori, ma purtroppo ne commette altri.
Siamo umani anche noi genitori.
Il tritacarne dell'adolescenza, a volte fa ottimi hamburger, a volte tritura solo e i deboli hanno maggior difficoltà, e si ritrovano polpette insipide.
Ilconflitto generazionale esiste, non possiamo far finta che non ci sia.
Che noi genitori abbiamo delle aspettative è naturale, basta non compiere l'errore di farle diventare le loro aspettative.
@Andrea l'essere sempre alla ricerca del proprio scopo secondo me è indice di maturità.
Non si arriva mai, bisogna sempre evolversi
 
A

Andrè

Guest
io dico che la mia coppa è sempre colma a metà, perchè via via che la riempio non riesco dal trattenermi dall sorseggiarvi... creo, inizio, spesso non concludo... sto intraprendendo un progettino letterario.... chissà?
Il problema, comunque, è che i tempi cambiano in fretta. E ci cambiano.
 

Sevi

Fiorin Florello
Ci sono tanti modi per morire, e non è una novità di certo.
In più...senza farsene accorgere...perché almeno un po' bisogna far finta eh...mica si può morire sotto gli occhi di tutti.

Andrea, a volte i tempi non ci cambiano affatto...e questo è guaio forse peggiore.
Uno sorseggia sorseggia, son poche gocce, non è che ci si disseti poi tanto.
Alla fine...finiscono, com'è ovvio che sia.
 
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Master Florello
io dico che la mia coppa è sempre colma a metà, perchè via via che la riempio non riesco dal trattenermi dall sorseggiarvi... creo, inizio, spesso non concludo... sto intraprendendo un progettino letterario.... chissà?
Il problema, comunque, è che i tempi cambiano in fretta. E ci cambiano.


E meno male che ci cambiano, vuol dire che siamo sempre pronti a metterci in gioco.
Non ci fossilizziamo sulle stesse idee e sugli stessi comportamenti.
Finchè la coppa rimane a metà, vuol dire che abbiamo sete di conoscenza e di esperienze.
Poi se qualcosa non la finiamo vuol dire che non era proprio quella giusta, c'è un'idea nuova? bene buttiamoci su questa.
Chissà che non sia quella giusta.
 

pa0la

Florello
Ci cambiano eccome, ma la sete non è detto che ci renda più saggi.
Se una cosa non la finiamo non è affatto detto che fosse quella sbagliata, è solo che non l'abbiamo finita.
Le uniche cose che non lasciano rimpianti sono quelle che abbiamo finito, salvo poi scoprire o no se erano sbagliate.
Ma almeno lo sai.........
E anche con quelle con cui non sappiamo far pace bisogna fare i conti, te le levi dai piedi solo quando hai fatto pace.........
 
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Andrè

Guest
io ritorno alla mia letteratura "vampirica"... all'esempio fantastico di superuomo che ci vuole trasmettere. La vita è breve e va ben spesa. Questo intanto è un piccolo e banale principio che si dà per scontato senza applicarlo mai: io credo che tuto debba concorrere alla nostra felicità, e se non si può, allora dobbiamo metterci del nostro. Esser felici di ciò che sia ha per poco che sia, gioire dei nostri piccoli passi avanti, delle scoperte, della percezione dei cambiamenti (che non sempre sono positivi, certo, ma scuotono dall'immobilità) gioire delgli sprazzi di luce che percepiamo via via che si avanti per una strada che solo pochi riescono ad intravvedere... io per dire vedo molta nebbia, ma mi ci infilo dentro con l'avventatezza dei vent'anni che non mi ha mai abbandonato e che mi rende il quasi quarantenne scriteriato e immaturo che tanti hanno la sfortuna di incrociare per strada... nella nebbia, cerca cerca, qualcosa ho sempre trovato. In più ho Silvana e i miei cari che lasciano bricioline fosforesenti da seguire. A volte lo faccio a volte no, ma le incrocio sempre. Ciò mi dà molta spranza.
 

anna08

Giardinauta Senior
Ci cambiano eccome, ma la sete non è detto che ci renda più saggi.
Se una cosa non la finiamo non è affatto detto che fosse quella sbagliata, è solo che non l'abbiamo finita.
Le uniche cose che non lasciano rimpianti sono quelle che abbiamo finito, salvo poi scoprire o no se erano sbagliate.
Ma almeno lo sai.........
E anche con quelle con cui non sappiamo far pace bisogna fare i conti, te le levi dai piedi solo quando hai fatto pace.........

Ho dovuto leggere il tuo messaggio più di una volta, lentamente per comprenderlo pienamente. Riflettendo su quanto hai scritto posso dire che condivido quanto dici. Ho pensato a certe cose del mio passato e credo che quello che hai scritto sia proprio vero.
 

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Master Florello
Ho dovuto leggere il tuo messaggio più di una volta, lentamente per comprenderlo pienamente. Riflettendo su quanto hai scritto posso dire che condivido quanto dici. Ho pensato a certe cose del mio passato e credo che quello che hai scritto sia proprio vero.


Non sono completamente d'accordo.
Cammin facendo si intraprendono strade che non sono nostre, e l'intelligenza e la maturità sta nel riconoscerlo e piantarle li.
Senza rimpianti ma con la consapevolezza della scelta giusta.
 

anna08

Giardinauta Senior
Nel passato diverse volte mi sono trovata di fronte a delle decisioni che,benché non fossero del tutto ottimali, ho "dovuto" scegliere perché mi sembravano le meno peggio. Le ho portate avanti, finché non mi sono accorta che forse era meglio decidere per un'altra soluzione, anche se più difficile per me. Ovviamente me la sono presa con me stessa, ho trovato un po' di pace, se così si può dire, dopo parecchio tempo, quando ho accettato la mia incapacità ad affrontare certe situazioni, a perdonarmi insomma.
E' questo quello che volevo dire quando mi sono riferita al messaggio di Paola.
 

miciajulie

Fiorin Florello
già, avete consigli per 'trovare un po' di pace', 'non litigare con se stessi', 'volersi un po' di bene'? sto cercando di imparare a perdonarmi, ci provo almeno ultimamente. ma i sensi di colpa peggiorano...
 
A

Andrè

Guest
Non sono completamente d'accordo.
Cammin facendo si intraprendono strade che non sono nostre, e l'intelligenza e la maturità sta nel riconoscerlo e piantarle li.
Senza rimpianti ma con la consapevolezza della scelta giusta.

si senza rimpianti, infatti, il problema sono quelli...

già, avete consigli per 'trovare un po' di pace', 'non litigare con se stessi', 'volersi un po' di bene'? sto cercando di imparare a perdonarmi, ci provo almeno ultimamente. ma i sensi di colpa peggiorano...

i sensi di colpa per cosa? per essere una brava persona che si "accolla" fardelli che non le spettano?
 

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Master Florello
già, avete consigli per 'trovare un po' di pace', 'non litigare con se stessi', 'volersi un po' di bene'? sto cercando di imparare a perdonarmi, ci provo almeno ultimamente. ma i sensi di colpa peggiorano...


Guardati allo specchio e mandati un bacio.
E ricordati che non c'è persona più importante di te
 

anna08

Giardinauta Senior
già, avete consigli per 'trovare un po' di pace', 'non litigare con se stessi', 'volersi un po' di bene'? sto cercando di imparare a perdonarmi, ci provo almeno ultimamente. ma i sensi di colpa peggiorano...[/QUOT
Penso che non ci si debba aspettare da noi quello che non siamo in grado di fare. Altri ci riescono, noi no. Bisogna accettarlo. Non per questo siamo peggiori di loro. Anche noi siamo degni di essere amati. :love_4: :love_4:
 

quadricromia

Guru Giardinauta
vero anna08, però continuare a lavorare su sè stessi, per smussare o addolcire alcuni aspetti, trovo sia vitale... in alcuni periodi della mia vita i sensi di colpa mi immobilizzavano... piano piano, un giorno dopo l'altro ho imparato a "sentire" anche me stessa. Non ci si arriva mai completamente ma almeno riesci a respirare...
 

anna08

Giardinauta Senior
vero anna08, però continuare a lavorare su sè stessi, per smussare o addolcire alcuni aspetti, trovo sia vitale... in alcuni periodi della mia vita i sensi di colpa mi immobilizzavano... piano piano, un giorno dopo l'altro ho imparato a "sentire" anche me stessa. Non ci si arriva mai completamente ma almeno riesci a respirare...


Certo, penso che si importante continuare a interrogarsi, a mettersi in discussione, a cercare di vedersi come potrebbero vederci gli altri, ecc. ecc. Penso che occorra amare gli altri come noi stessi , non più di noi. I rimorsi e i rimpianti possono farci crescere, i sensi di colpa invece sono distruttivi.
 
A

Andrè

Guest
io dico una cosa che è banale. Ma rancore e sensi di colpa non nuocciono nè giovano a chi ne è oggetto e fanno solo male a chi li prova e li porta con sè...
 
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