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Il linguaggio dialettale.

H

Hobbit

Guest
Ho scritto che parlo il ligure, ma ho sbagliato....io parlo il loanese.... anzi io penso anche in loanese...........
Come qualcuno ha detto, anche da noi c'è differenza tra i dialetti anche di paesi limitrofi .....per non parlare poi del genovese ...... lo capisco ma è molto diverso dal dialetto del ponente .............. ogni zona ha una sua cadenza, un suo modo di parlare .... variano dei termini e dei modi di dire.....
Anche a me è capitato di parlare con persone (specialmente anziani), che non sapendo che capisco e parlo il dialetto si sono sforzate di fare un discorso in italiano........che tenerezza!
Ricordo sempre mia nonna, (la mamma di mia mamma), veneta di nascita, ligure per amore, parlava quasi esclusivamente dialetto......un suo dialetto, un misto tra il veneto e il ligure.......era fortissima ....... quando s'arrabbiava parlava anzi gridava in italiano (naturalmente a suo modo)
 

elleboro

Florello
ahimè, qui da noi il dialetto è quasi completamente scomparso. Mio papà parlava quasi esclusivamente in dialetto. Se parlava italiano era perchè voleva tenere distante qualche persona o perchè si era irritato con noi ragazzi. Io lo capisco bene, ma non sono in grado di parlarlo, se non per brevi frasi. E mi dispiace moltissimo. La mia famiglia è milanese da diverse generazioni e mi sembra di perdere un pezzetto delle mie radici. Al contrario di Voi io non ho orecchio e quindi non mi riesce facile recuperare il dialetto in una città che non lo parla.
Per Seya: hai scritto giorni fa una frase scherzosa dicendo che era milanese. Mi ero divertita a vedere come in una pur piccola frase, il milanese fosse diverso... Anzi volevo addirittura parlartene, ma poi il tema era assai diverso e non ne ho fatto nulla.
Se ti ricordi la frase e la ripeti, a mia volta ti darò la miniversione nel mio dialetto.
Io inserirei nelle scuole lezioni facoltative di dialetto, finchè c'è ancora qualcuno in grado di insegnarlo.
 

Asclepias

Giardinauta Senior
Grazie Scat per avviato questo splendido forum e ne condivido l'opportunità di tutela, conservazione e sviluppo.
Anch'io sono convinto che il dialetto sia un patrimonio imprenscindibile dalla nostra origine ed esistenza. Salvo rarissimi casi, sono state in dialetto le prime parole che abbiamo sentito e gli attimi più intimi con i nostri genitori sono stati in dialetto.
E' indubbio ormai che l'uso ideale del dialetto è limitato alla comunicazione privata familiare o fra amici, mentre la lingua italiana ci accomuna fra italiani. Secondo la mia esperienza nelle relazioni pubbliche, al sud Italia si tende a parlare di più in italiano, mentre dal centro al nord non si cura l'esigenza di comprensione.
Io personalmente (dichiarazione da megalomane, direbbe Elena) comprendo, parlo, scrivo e studio almeno tre dialetti: il messinese che mi ha originato, il trevigiano della destra Piave che mi ha accolto e il napoletano colto che ho acquisito. E' come parlare altre lingue dialettali ed ho detto "lingue" perchè tutte sono facili per chi le capisce e difficilissime per gli altri.
Ciao
 
S

Surfinio

Guest
Dalle mie parti il dialetto è diffusissimo, anche tra i giovani però dipende comunque dal giro di persone che frequenti: generalmente quelli che parlano dialetto vengono definiti volgari (cozzali) mentre i cosiddetti FIGHETTI parlano solo italiano puro ed elegante. Pregiudizi a parte (sono un Fighettino io, che credete!) il dialetto è davvero un'altra lingua, ma credo che non andrà persa, almeno per un altro pò, da noi. E' bello preservarlo imparando a parlarlo, è pur sempre cultura, ma è essenziale sapere principalmente italiano e inglese.... non credete?
Surfinio
 
K

Kikka

Guest
Non credo sia importante conoscere prima di tutto italiano e inglese ed eventualmente, dopo, il dialetto. Mi sembra un po' come voler sostenere che la geografia è più importante della storia o che la filosofia è più importante della matematica. L'italiano, l'inglese ed il proprio dialetto credo siano semplicemente lingue differenti ed in egual misura importanti ma per motivi diversi. Il dialetto ci lega al luogo in cui siamo nati ed è anche un pezzo di storia di quel luogo, ci sono molte parole che derivano dalle varie dominazioni che si sono susseguite nel passato. In Sicilia molti termini dialettali derivano ad esempio dall'arabo.
E' vero che in alcune zone del nord non ci si cura particolarmente di essere compresi. Ho dei parenti veneti, ormai tali da parecchie generazioni (il fratello del mio bisnonno si trsferì lì e sposò una signora del posto), che anche parlando con me fanno largo uso di termini dialettali, tanto che ormai li capisco tranquillamente.
 
E

elenina

Guest
io parlo spesso dialetto, soprattutto a casa e con chi conosco.
secondo me è una "lingua" che va salvaguardata! parliamolo! ma non facciamo però strafalcioni con l'italiano, però...
 

mercuzio

Maestro Giardinauta
Le forme dialettali sono importantissime, fanno parte del folclore e ci ricordano le nostre radici, non so se esista paese con altrettante forme dialettali quante ne ha l'italia, perderli sarebbe una tragedia.
Spero che non succeda mai.
Mi piacciono troppo a volte mi diverto a cercare di indovinare la provenienza di alcuni vocaboli usati nei dialetti, ad esempio nel napoletano molte parole deriveno dallo spagnolo il toscano invece è pieno di latino come anche il siciliano ecc ecc.
Personalmente quando mi trovo a passare più di una settimana in una regione che non sia la mia vengo subito contaminato e comincio a parlare con quella cadenza che mi rimane appiccicata per un po' anche quando torno :)
 

seya

Master Florello
per Elleboro

giusto Bruna!:)
hai ragionissimo, il mio non è milanese, io sono nata a Magenta, ma ho abitato a Corbetta per 33 anni e come saprai bene in provincia cambia molto il dialetto.
baci baci
Bruna, sun sincera, ta dìsi che ma rigordi no quel che tò scrivù la volta scursa.
dim ti quel ca ta vor savè e mi tal scrivi in dialet de Curbeta!
un basùn gros.
 

ciaseta

Florello Senior
sa vut c'at dega?


l'ho sicuramente scritto malissimo, io il dialetto non l'ho mai veramente badato, i miei non sono originari della mia regione e hanno sempre parlato l'italiano con me.
mio babbo di trieste, mia mamma di mirano.
in compenso capisco abbastanza il veneto anche se non lo parlo!

x quanto riguarda il romagnolo lo sto un pò risucchiando che è poco, a forza di sentirmelo nelle orecchie anche una zuccona come me lo sta imparando.
Devo dire che una cosa detta in dialetto è cmq sempre + simpatica e cordiale che non detta in italiano, almeno mi suona così, x non parlare delle barzellette in romagnolo: almeno quelle che riesco a capire.:D

Sicuramente la cosa diventa antipatica quando il dialetto viene usato apposta x non farsi capire davanti agli altri, o peggio x prendere in giro gli altri davanti al naso! ....e mi è successo!:burningma
Per fortuna io li capivo e loro non lo sapevano, x cui quando gli ho risposto x le rime li ho lasciati di stucco!:eek: :D
 

ciaseta

Florello Senior
a proposito, mi è venuto in mente il mio prof. di filosofia delle megistrali!

era fortissimo, lui avrebbe potuto tranquillamente insegnarlo il romagnolo!
conosceva la grammatica a menadito, sapeva anche coniugare i vari verbi!
:D :D :D
 

amethyst

Aspirante Giardinauta
Lingua Piemontese

Dal sito della Regione Piemonte:
"Il piemontese è una lingua neolatina occidentale assai vicina al francese ed all'occitano, e costituisce un punto di transizione tra le parlate gallo-italiche dell'Italia settentrionale e le lingue gallo-romanze. Si caratterizza per la ricchezza sia del consonantismo che del vocalismo, per le sue particolarità morfologiche, sintattiche e lessicali che lo allontanano decisamente dall'italiano. Come lingua scritta, il piemontese è usato sin dal secolo XII, ma una vera koinè si sviluppa soltanto nel Seicento, età che segna la nascita di una letteratura a carattere nazionale, la quale abbraccia poco alla volta tutti i generi, dalla lirica al romanzo, alla tragedia, all'epica, ecc. Nel Novecento si è sviluppata una prosa critica e scientifica di livello assai elevato. La grafia piemontese affonda le proprie radici nella tradizione settecentesca; nell'ultimo secolo ha potuto godere i frutti di una più precisa e completa standardizzazione, che ha dato un contributo notevole alla stabilità ed all'unità della lingua, che in ogni modo patisce l'influenza dell'italiano e rischia di sparire nel secolo XXI, a meno che non si intervenga con delle misure serie per garantirne la tutela."

Peccato che, almeno a Torino e dintorni, il piemontese non lo parli quasi più nessuno!
Cerea né! :)
:love_2: Ele
 

seya

Master Florello
per H2O e Ciaseta

Paola! siiii, adoro il giapponese, ma non lo parlo correntemente...l'ho studiato quand'ero giovvvane.
quando la mia amica jappo mi viene a trovare (tutti gli anni, ormai da 10 e più), invece di chiederle che ora è in inglese, mi viene più comodo in giapponese.
uso frasi stupide, intendo molto semplici.
sono stata una vera talpa ad abbandonare lo studio, avrei voluto diventare interprete, ma non ho avuto le palle.
magari in futuro riprenderò. è una bella lingua, molto musicale a mio parere.

Ciaseta! il fidanza è della provincia di Modena, e trovo la sua parlata attira-sorrisi, è molto simpatica!
Ravenna è vicina vero?
 

ciaseta

Florello Senior
seya ha scritto:
Ciaseta! il fidanza è della provincia di Modena, e trovo la sua parlata attira-sorrisi, è molto simpatica!
Ravenna è vicina vero?
credo che ci voglia circa 1,30h di auto, io ci sono stata 1 volta in città a fare la turista con mio marito , è molto carina. Poi sono stata + volte vicino a Pavullo in agriturismo, anche lì sono stata benissimo!
Di sicuro si mangia molto bene, in + ho trovato una bella accoglienza!:D

x quanto riguarda il dialetto non saprei, pensa che è già diverso il romagnolo ravennate dal romagnolo cesenate!:eek:
 
Ultima modifica:

seya

Master Florello
eh si, si mangia davvero bene!

il pane è qualcosa di meraviglioso!
è buonissimo!!!!
anche le tigelle mi piacciono!!!
 
I

Isabella1

Guest
a Brescia il dialetto si parla eccome, purtroppo lo sanno anche i comici che non esitano ad imitare i Bresciani ed i Bergamaschi; io il dialetto lo parlo poco, in genere quando lo faccio mi prendono in giro perchè non ho l'accento giusto. Certo che dovremmo postare una registrazione presa dall'ufficio della redazione di giardinaggio quando io e Mauro (di origine trentina) "giochiamo" a parlare in dialetto stretto.... spero che non ci senta nessuno...
Ciao
Isabella
 
H

H2O

Guest
per Seya: ragazza !!! quando eri giovane, tu ? perchè adesso ?
Comunque, ho faticato un pochino a leggere-tradurre la tua frase, questo perchè, pur essendo a pochi chilometri, il dialetto cambia parecchio.
Poi penso che tu - come tutti gli altri - sappia del "campanilismo" dei piccoli paesi: il mio dialetto è più bello e diverso da quello di Ossona (500 mt) distanza o (terribile) quello di Busto Garolfo (2 km) e così via.
In ogni caso, il nostro dialetto, voglio dire quello parlato, diciamo, dalla generazione dei miei genitori, è già più "italianizzato" rispetto a quello dei miei nonni.
saluti
 

seya

Master Florello
per H2O

è vero Paola! siamo così vicine io e te e mi sorprendo anch'io che cambi così tanto la pronuncia.
a 21 anni ero più giovvvane. e più magra.
ma soprattutto più magra.....
 
B

Baloo

Guest
Io qualche battuta in dialetto mi capita di farla e...mi piace!
Trovo che certe definizioni rendano bene in dialetto piu' dell'italiano.
anche se concordo con Piper che l'accento veneto...brrr che cantilena! non mi piace sentirlo e mi pare di non avere quella cadenza....mah!
Mentre mi piace tanto sentire gli emiliani, i toscani e i romani..anche i siciliani mi piacciono!!
ciao
 

Markino

Giardinauta Senior
Il Livornese

Qui dalle mi "ex" parti il dialetto si usa tantissimo. Anche se non e' un vero e proprio dialetto. Per chiunque decidesse di cimentarsi nella lettura in livornese vi consiglio di comprare in edicola "il Vernacoliere".
Il livornese e' simile al Toscano ma e' molto piu' "rozzo" e "volgare".
Concordo con chi dice che le radici vanno coltivate in modo da ricordarsi chi siamo e da dove veniamo in questo "villagio globale".
Comunque a tutto c'e' un limite. Non sopporto quando in televisione devo ascoltare delle persone che non sanno parlare in italiano (e qui non mi riferisco ai comici).
Insomma se si deve comunicare a livello nazionale si dovrebbe farlo in italiano!
Ciao a tutti.
 
K

krishna

Guest
Qui in Friuli-Venezia-Giulia si parla ancora molto il friulano ( che in realtà è anch'esso come il piemontese una lingua vera e propria con tanto di dizionario ) ed il triestino. E' vero che le nuove generazioni tendono a dimenticare un pò le tradizioni soprattutto nelle città, ma questa regione è ancora molto legata per certi versi al suo passato.
Io onestamente quando vivevo in città il friulano non lo parlavo, mentre ora che vivo in montagna lo parlo spesso, soprattutto al lavoro dove è la lingua usata da tutti ( bè fuorchè dai dirigenti che devono tirarsela un pò... ).
Mandi!!
 
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