Appunto,Rocco.co,èvero che in ognuno di noi alberga più o meno in fondo all'animo,o inconscio,non so bene,l'istinto ad uccidere..l'importante è saperlo riconoscere e controllare,modulare,o,meglio,sublimare...ma quanta gente lo fa?Quanta ci riesce?
Io non ho detto che è male di per se' avere l'istinto di uccidere, anche perchè prima di essere uomini come siamo ora ,siamo passati per gradini evolutivi successivi.Secondo il fisiologo Mac Lean,il nostro encefalo è composto da tre parti,che si sono formate successivamente.La più antica< è detta "parte rettile dell'encefalo" o cervello "rettiliano":essa sovraintende ai processi vegetativi basilari e alle reazioni più istintive,tipiche dei rettili,attacco,salvaguardia del territorio,corteggiamento,ecc. .Con questa parte di noi ci dobbiamo fare ogni giorno i conti.
Accettare il fatto di avere un'aggressività non è cosa così semplice,specie per chi ha una sua sensibilità,e proprio questa non accettazione di questa parte di se',porta all'inconsapevolezza e all'incapacità di controllarla e modularla.Porta di conseguenza all'insorgere di complessi e problemi.
Cio' pero' non autorizza la persona alla mancanza di controllo delle proprie pulsioni,non deve essere un alibi.
Certamente esiste una scala di priorità ,ci sono atti più gravi e atti che lo sono meno,non di meno credo che Grappino volesse comunque dire un concetto di base molto buono, da me condiviso, che la violenza è sempre violenza,anche se ha gradazioni diverse e che comunque non è mai giusta,e no è mai giusto esercitarla in modo gratuito,anche verso esseri che sono "meno importanti",come puo' essere un leone un po' avanti con l'età (cosa che non sapevo).
A volte ci puo' essere "necessità" di una violenza:se vogliamo,un atto di legittima difesa puo' essere violento,ma è finalizzato a difendere se' stessi o altri da un pericolo maggiore,e non si sta parlando di questo genere di violenza,ma degli altri casi in cui essa è inutile oltre che moralmente alquanto biasimevole.
Se la violenza fosse sempre giusta,non si sarebbero nemmeno concepite le leggi,che pur nella loro imperfezione garantiscono un minimo di controllo e di contenimento a queste pulsioni,o almeno ci provano.Se non esistessero,molto probabilmente la Terra in poco tempo diventerebbe un deserto:se l'essere umano non c'arriva con la ragione,ci arriva con la paura della punizione.Si puo' pure dire che anche la punizione stessa contiene a volte in se' un genere di violenza,per esempio la condanna a morte,e che la stessa condanna a morte spessissimo non non risolve il problema...insomma,il problema è complesso assai e ce n'è da discutere...