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Gardenie le belle

kiwoncello

Master Florello
In effetti si può taleizzare anche in assenza di boccioli: il fatto di impiegare i boccioli implica che si sia nel periodo ottimale.....
 

francoises

Giardinauta Senior
Ciao Kiwoncello, hai letto quello che ho scritto due o tre post sopra sulla gardenia? Tu che faresti? Escluso il fatto che adesso non si può assolutamente rinvasare. L'ingiallimento delle foglie, come diceva calzamatta, può essere dovuto anche ad un po' di sofferenza radicale?
 

kiwoncello

Master Florello
Bé, una pianta non rinvasata per 4 anni (come dici) deve certamente essere....rinvasata e le foglie ingiallite sono certamente risultato di terriccio ormai esaurito e fuori pH. In settembre e comunque terminata la fioritura potrai rinvasare nel più largo con nuovo terriccio, smuovendo un pò le radici certamente impaccate.
 

marif

Aspirante Giardinauta
Lo scorso anno a fine estate ho acquistato una piantina di gardenia visto il prezzo abbordabile già con i boccioli pronti che ha mantenuto fin'ora. Ricoverata quest'inverno in serra fredda, non ho mai rinvasato pensando di farlo dopo la fioritura e oggi la bella sorpresa...un fiore sbocciato bianchissimo e profumatissimo e altri pronti per i prossimi giorni. Soddisfazione immensa. Grazie a voi.
 

Azimuth

Aspirante Giardinauta
aiuto per gardenia e camelia !

camelia-1.jpg camelia-2.jpg camelia-5.jpg camelia-7.jpg
ciao a tutti!

sono nuovo di qua, ed abbastanza alle prime armi: primo anno di giardinaggio ... in balcone.

Ho comprato, fra le altre, una gardenia (credo una jasminoides, ma non ne posso esser sicuro perché la pianta è priva di etichetta) ed una camelia (japonica a fiori bianchi), più o meno a fine maggio.

Portate a casa sono state rinvasate entrambe, anche se non subito, perché i vasi del vivaio mi sembravano alquanto piccoli (anche se poi a posteriori devo dire che il pane di radici non era poi così sviluppato).

La gardenia, che all'acquisto era piena di fiori e di boccioli ed aveva delle foglie bellissime di un verde lucido e molto scuro, presentava un strano comportamento delle fronde, molto cariche di foglie, che non "stavano su", ed avevano un portamento "cascante"; lo definirei così.

Ho provveduto a travasarla dal vaso originario da circa 12cm in una fioriera da 50(l)*20(p)*25(h) cm, dove ho messo uno strato di fondo di lapillo vulcanico e poi tutto terriccio per acidofile. Inizialmente la pianta ha ripreso vigore e le fronde pendenti, si son riprese, ma poi ha cominciato a perdere tutti i boccioli dei fiori che si seccavano cadendo senza andare a maturazione.

A quel punto (fine giugno) ho chiesto aiuto al garden d'acquisto iniziale che mi disse che i terricci, benché nuovi, sono "scarichi" e che la pianta andava fertilizzata e mi ha dato questi tre prodotti:

- leonardite
- baycote per acidofile
- un prodotto a base di letame maturo

prodotti che ho provveduto ad aggiungere scavando solo la parte superficiale del terriccio (i primi 4-5cm della fioriera) in un dosaggio pari al 50% del consigliato sulle rispettive indicazioni per gli ultimi due (meno di 1L di letame e 30gr. di baycote, rispettivamente) , mentre la leonardite l'ho aggiunta solo in misura di un bicchiere da cucina. Ho rimescolato la terra sottratta ed riversato il tutto nella fioriera.

In quell'occasione notai che il terriccio per acidofile era molto "compatto" e che rimaneva bagnato (umido!) a lungo, malgrado il caldo milanese. Tant'è che da quella volta mi sono preoccupato di bagnarla meno del quotidiano, ed a spruzzarla con acqua sulle fronde un paio di volte a settimana e, in quelle occasioni, non le bagnavo il terreno.

Da quel momento la pianta ha prodotto parecchie foglioline nuove, di bel verde chiaro lucido, ed anche qualche bocciolo piccolino ma, assieme a questi, ha preso a perdere una MAREA di foglie che diventano gialle, poi fanno qualche zona marrone, e poi si staccano e cadono.

La pianta è esposta su un balcone a Nord-Est e prende sole solo fino alle 9 di mattina, poi è sempre in ombra (ma con tanta luce indiretta), ed è sempre stata bagnata e/o irrorata con acqua di osmosi (TDS=10 circa). Non ho sottovaso.

Chiedo aiuto agli esperti della sezione (Kiwo, bausettete) perché le foglie ed i boccioli nuovi non progrediscono mentre la spoliazione di foglie è inarrestabile ed io non so bene che fare!!!

Per contro la camelia, che ha subito +/- la stessa sequenza di trattamenti, sta decisamente meglio (vedasi foto) però ha delle strane macchie marroni sulle foglie ed in più le (pochissime, due o tre l massimo) foglieline nuove che ha emesso sono molto piccole, e non ne capisco il motivo!

Scusate la lungaggine del post ... ma chiedo aiuto!! Grazie a tutti quelli che vorranno aiutarmi e condividere la loro esperienza! :) Mi dispiacerebbe molto perderle ... ecco!

Grazie e buona giornata
 

Allegati

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Azimuth

Aspirante Giardinauta
scusate... credo di aver raggiunto il massimo numero di allegati ... le foto della gardenia le posto in questo messaggio!

gardenia-1.jpg gardenia-3.jpg gardenia-6.jpg gardenia-7.jpg gardenia-8.jpg
 

giulio51

Esperto di Gardenie
Ritengo che per la gardenia il problema sia composito: il passaggio da un vaso di 12 cm. ad una fioriera di 50 cm. è eccessivo, oltretutto il substrato composto da solo terriccio per acidofile, vale a dire torba acida o poco più, non è il più confacente. Il terriccio tende a compattarsi ed assorbire e trattenere troppa acqua, costipandosi diventa asfitico, cioè non consente alle radici di "respirare". Le radici si trovano immerse in un terriccio troppo inzuppato. Il terriccio per acidofile andrebbe mescolato a corteccia di pino, lapillo o pomice, agriperlite, ago di pino, sabbia silicea, ecc. (ognuno ha la sua formula), per migliorare il drenaggio e mantenere un substrato più permeabile all'aria. La fertilizzazione, leonardite a parte, non ha migliorato la situazione: la variazione di salinità del terriccio (concentrazione di fertilizzante) porta la gardenia a rinnovare il fogliame con consequente perdita delle foglie più vecchie. E' un errore concimare una pianta già sofferente, soprattutto se sofferente nell'apparato radicale.
La camelia: sei sicuro che la pianta non sia stata esposta ad i raggi solari con qualche goccia d'acqua sulle foglie macchiate? (= ustioni fogliari)
 
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kiwoncello

Master Florello
Nulla da aggiungere a quanto dice Giulio: io invece vorrei ribadire il concetto che le gardenie, a differenza delle camelie di cui il fiore indica la cultivar ed indirizza il personale apprezzamento, non andrebbero mai acquistate in piena fioritura soprattutto se questa è in atto fuori stagione, ma solo quando prive di fiori. Si eviterebbero problemi collegati con l'inevitabile stress dell'adattamento di piante pompate, nanizzate ed ipernutrite.
 

Azimuth

Aspirante Giardinauta
Ritengo che per la gardenia il problema sia composito: il passaggio da un vaso di 12 cm. ad una fioriera di 50 cm. è eccessivo, oltretutto il substrato composto da solo terriccio per acidofile, vale a dire torba acida o poco più, non è il più confacente. Il terriccio tende a compattarsi ed assorbire e trattenere troppa acqua, costipandosi diventa asfitico, cioè non consente alle radici di "respirare". Le radici si trovano immerse in un terriccio troppo inzuppato. Il terriccio per acidofile andrebbe mescolato a corteccia di pino, lapillo o pomice, agriperlite, ago di pino, sabbia silicea, ecc. (ognuno ha la sua formula), per migliorare il drenaggio e mantenere un substrato più permeabile all'aria. La fertilizzazione, leonardite a parte, non ha migliorato la situazione: la variazione di salinità del terriccio (concentrazione di fertilizzante) porta la gardenia a rinnovare il fogliame con consequente perdita delle foglie più vecchie. E' un errore concimare una pianta già sofferente, soprattutto se sofferente nell'apparato radicale.

va bene ragazzi ringrazio sia Giulio che Kiwo per le risposte.

Però vorrei tentare di salvarla ... ho comprato:

terriccio per orchidee (era la cosa più simile agli aghi di conifere disponibile)
perlite
lapillo lavico

come procedo? La rinvaso? ... e se sì la devo fertilizzare un minimo ? e come?

Ci possono esser delle malattie collegate al marciume delle radici (ammesso che sia quello)? se si che faccio?
 
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Azimuth

Aspirante Giardinauta
Nulla da aggiungere a quanto dice Giulio: io invece vorrei ribadire il concetto che le gardenie, a differenza delle camelie di cui il fiore indica la cultivar ed indirizza il personale apprezzamento, non andrebbero mai acquistate in piena fioritura soprattutto se questa è in atto fuori stagione, ma solo quando prive di fiori. Si eviterebbero problemi collegati con l'inevitabile stress dell'adattamento di piante pompate, nanizzate ed ipernutrite.

ringrazio per la risposta Kiwo. Purtroppo sono rimasto affascinato dalla bellezza della pianta e dei suoi fiori. Non potevo sapere le problematiche ci stanno dietro e le porcate commerciali che fanno. Sono un principiante, e tant'è!

Hai visto anche le foto della Camelia? che mi dici di quella? Non vorrei perderla ...
 
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Azimuth

Aspirante Giardinauta
Ritengo che per la gardenia il problema sia composito: il passaggio da un vaso di 12 cm. ad una fioriera di 50 cm. è eccessivo, [CUT]

La camelia: sei sicuro che la pianta non sia stata esposta ad i raggi solari con qualche goccia d'acqua sulle foglie macchiate? (= ustioni fogliari)

Scusami Giulio, 12cm è stato un errore tipografico ... in realtà sono 21cm.

Camelia: Si sono sicuro che non siano provocate dalle gocce d'acqua perché nebulizzo sono in tarda serata, notte a volte. Pensi che possa esser una malattia fungina?
 
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giulio51

Esperto di Gardenie
Per la gardenia, se la pianta fosse mia, eviterei qualsiasi intervento adesso, nel senso no nuovo rinvaso, no fertilizzante, questo per evitare di stressare ulteriormente la pianta. Sarei molto più accorto con le annaffiature, sempre monitorando la pianta. Il rinvaso, inteso nel senso sostituzione con miscela più idonea, lo rimanderei a primavera, prime della ripresa vegetativa. Secondo me la pianta perderà ancora le foglie più vecchie, diventerà un po "spelacchita", ma a primavera recupererà piano piano la sua bellezza.
Per la camelia, sicuro che al mattino le foglie siano asciutte quando sono colpite da i raggi solari? Se si, passo la palla a Kiwo, perché se pronuncio il nome dell'eventuale patologia, rischio di essere bacchettato sulle mani...
 
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Azimuth

Aspirante Giardinauta
Per la gardenia, se la pianta fosse mia, eviterei qualsiasi intervento adesso, nel senso no nuovo rinvaso, no fertilizzante, questo per evitare di stressare ulteriormente la pianta. Sarei molto più accorto con le annaffiature, sempre monitorando la pianta. Il rinvaso, inteso nel senso sostituzione con miscela più idonea, lo rimanderei a primavera, prime della ripresa vegetativa. Secondo me la pianta perderà ancora le foglie più vecchie, diventerà un po "spelacchita", ma a primavera recupererà piano piano la sua bellezza.

Grazie Giulio. Aspetterò e monitorerò la pianta in attesa di stagione più propizia, sperando che sopravviva ... sicuramente bagnerò di meno e spero che non si sviluppi marciume radicale o malattie ad esso collegate...

Ma ora che ho gli ingredienti, intanto che c'è tempo, dimmi come misceleresti il nuovo terriccio? E poi come va fertilizzata la gardenia? Ogni quanto? Organico o chimico? di che tipo? Così imparo un po' di cose ...
 

Azimuth

Aspirante Giardinauta
Per la camelia, sicuro che al mattino le foglie siano asciutte quando sono colpite da i raggi solari? Se si, passo la palla a Kiwo, perché se pronuncio il nome dell'eventuale patologia, rischio di essere bacchettato sulle mani...

Si, le foglie sono asciutte, ho verificato. Ed intanto la camelia ha perso un'altra foglia ... la puoi vedere in allegato... aspetto il parere di Kiwo su eventuali patologie ... e tengo le dita incrociate !!! camelia-1.jpg
 

giulio51

Esperto di Gardenie
La gardenia è molto sensibile alla fertilizzazione. Io utilizzo un concime a lenta cessione (Triabon della Compo), ma va bene anche il Nitrophoska Gold, Osmocote, oppure, essendo questi in confezioni grandi o forse non sempre facilmente reperibili, un semplice concime per acidofile ma a dosi inferiori del consigliato ed attenendosi, per la frequenza, a quanto indicato dal produttore, per ottenere una fertilizzazione costante nel tempo.
Miscela per il substrato: ognuno ha la sua formula, nel senso che gli ingredienti sono all'incirca quelli (torba acida o terriccio per acidofile, corteccia di pino, ago di pino tagliuzzato, lapillo o pomice, agriperlite, ecc.).
La percentuale fra la torba o terriccio ed il resto varia da un 70/30% ad un 50/50%, più alta è la percentuale della torba meno il terriccio drena, cioè conserva più a lungo l'umidità. Sta a noi, in base all'ubicazione della zona di coltivazione, esposizione della pianta, ecc. scegliere la formula più confacente ed annaffiare secondo le necessità.
 

annies

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti,
seguirò con molta attenzione questo thread visto che sono neofita ma ho già un debole per le acidofile ed in particolare le gardenie.
A presto.
Annalisa
 

Azimuth

Aspirante Giardinauta
La gardenia è molto sensibile alla fertilizzazione. Io utilizzo un concime a lenta cessione (Triabon della Compo), ma va bene anche il Nitrophoska Gold, Osmocote, oppure, essendo questi in confezioni grandi o forse non sempre facilmente reperibili, un semplice concime per acidofile ma a dosi inferiori del consigliato ed attenendosi, per la frequenza, a quanto indicato dal produttore, per ottenere una fertilizzazione costante nel tempo.

Grazie Giulio, mi guarderò in giro per prendere l'Osmocote, anche perché quello che usi tu o Nitrophoska mi sembra siano entrambi venduti in sacchi molto grossi che potrei finire tra 20 anni! Forse troppo! :hehe::hehe::hehe:

Ma per dosi basse tu che intendi? 70% del minimo consigliato? 50% ? :slow:

E - già che ci siamo - con le camelie come ti comporti? :fifone2:
 

giulio51

Esperto di Gardenie
Dipende dalle dimensioni/rapporto pianta/vaso, piccola può andare un 50-60%, grande un 70-80%. L'eccesso di fertilizzazione ad una gardenia provoca ustioni alle radici che può comportare anche la perdita della pianta. Con l'esperienza ti accorgerai come reagisce la pianta ed agirai di conseguenza.

Il substrato va bene anche per camelie, azalee, rhododendri, pieris. Per la loro fertilizzazione, sono piante meno sensibili, si può arrivare anche alle dosi consigliate. Comunque meglio una dose leggermente inferiore, perché vale sempre la regola che si fanno più danni con gli eccessi (possono esser non facilmente o difficilmente rimediabili) che non con l'esser parchi!

L'esperienza ti farà capire, guardando la grandezza delle foglie, il colore, la crescita della pianta, la distanza degli internodi fogliari, ecc. se la fertilizzazione è giusta, l'esposizione è ok o da variare, la necessità di un rinvaso, se stai annaffiando poco o troppo...
Sembra complicato: lo è se non osservi la pianta con la giusta attenzione, ma ti accorgerai che è più semplice di quanto possa sembrarti adesso.
 
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