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Fotografare

valoe'71

Aspirante Giardinauta
Grazie dei consigli preziosi :hands13:

Purtroppo sò di non possedere una macchina buona!!!:storto:

...ma nella scelta ho optato per la comodità e la spesa e purtoppo mi devo accontentare x quanto riguarda la qualità delle foto.

Ho provato ad impostare la macchina in modalità manuale e ad asercitarmi facendo la stessa foto ( stesso soggetto e stessa posizione di scatto), e con le poche impostazioni manuali che ha la mia macchina, ho "giocato" variando il bilanciamento del bianco e l'esposizione e vi devo dire che (anche se ho appena iniziato) mi stò iniziando a divertire.:froggie_r

E' intererssante scoprire le varie sensazioni che ti può trasmettere un soggetto con i vari "giochi di luce".

Ciao Valentino:Saluto:

PS_ Naturalmente se mi dovessero servire delle dritte approffiterò di voi:lol: :lol: Ah quasi dimenticavo,...Cosa ne pensate della Nikon D100 reflex?( mi pare fosse questa la sigla)
 

scolarm

Aspirante Giardinauta
Ottima macchina, anche se sono canonista.
Non la comprerei per lavorarci, come non lavorerei con la Canon 350D e la 400D, ma per amatori sono macchine dignitosissime, spesso hanno funzioni molto vicine alle macchine professionali ed una affidabilità secondo me ottima.
Naturalmente trattandole come le tratterebbe un professionista potrebbero durare poco, ma non credo sia il tuo caso.
Per quanto riguarda la passione per la fotografia hai imboccato la strada giusta, scatta tanto, fai prove sullo stesso soggetto nelle stesse condizioni di luce e poi non avere paura di mostrarcele per avere consigli e migliorare.
Vedrai che così facendo otterrai dei buoni risultati.
Dimenticavo una cosa, allena l'occhio...
cioè guarda le foto dei grandi fotografi o di chiunque ti ispiri, osserva la composizione, l'inquadratura, il taglio, la prospettiva e cerca di capire come è stata fatta tecnicamente, esercita la tua visione e pian piano ti verrà automatico comporre l'immagine sempre meglio.
Ricordati! Tutta l'immagine è racchiusa nei quattro lati, non è solo il soggetto, impara a gurdare dal mirino (o dal display) tutta l'immagine, non solo il soggetto, e cerca di non inquadrare elementi di disturbo, a volte basta un passo indietro o in avanti oppure modificare leggermente l'angolazione di ripresa per cambiare totalmente l'effetto di una foto.

Ciao, Massimo.
 
Ultima modifica:

Gio72

Aspirante Giardinauta
...
In questo modo dovresti portare a casa foto guardabili, l'ideale sarebbe il cavalletto e lo scatto flessibile, ma dubito che la tua compact abbia l'attacco per lo scatto flessibile (non c'è più su molte reflex...).
Prova poi facci sapere.

Ciao a tutti.

In alternativa al cavetto sensibile, puoi impostare l'autoscatto... non è proprio la stessa cosa, ma se il soggetto è statico dovrebbe andare bene.

Per Scolarm: sai che non ho mai usato la scatola delle pellicole per regolare l'esposizione? Come facevi, come un "normale" cartoncino grigio?

Ciao a tutti
Giovanni
 

scolarm

Aspirante Giardinauta
No gio,
all'interno della scatola delle pellicole erano raffigurate delle scene, in genere neve/mare - sole pieno - mezza ombra - ombra con sotto scritta la coppia tempo diaframma da utilizzare in quelle situazioni.
Con la complicità della latitudine di posa della pellicola si riusciva sempre a tirare fuori foto bene esposte.
La regola è questa:
impostando come tempo il reciproco della sensibilità della pellicola (ad esempio: pellicola 100 iso tempo 1/125 - pellicola 200 iso tempo 1/250 e così via) si usavano i diaframmi di: f16 per neve e mare - f11 per sole pieno - f8 per mezza ombra - f5,6 per ombra e poi il resto era lasciato all'esperienza del fotografo.
Ho usato per anni l'HASSELBLAD usando questa regola ed ho sempre portato a casa il servizio fotografico.

Ciao a tutti.
 

scolarm

Aspirante Giardinauta
Mi hai rammentato anche un'altro sistema a cui non pensavo,
io come cartoncino grigio uo usato spesso l'asfalto della strada, ma quando hai in mente il grigio 18% trovi comunque intorno a te qualcosa che abbia quella densità.

Ciao, Massimo.
 

Bonsy

Aspirante Giardinauta
No gio,
all'interno della scatola delle pellicole erano raffigurate delle scene, in genere neve/mare - sole pieno - mezza ombra - ombra con sotto scritta la coppia tempo diaframma da utilizzare in quelle situazioni.
Con la complicità della latitudine di posa della pellicola si riusciva sempre a tirare fuori foto bene esposte.
La regola è questa:
impostando come tempo il reciproco della sensibilità della pellicola (ad esempio: pellicola 100 iso tempo 1/125 - pellicola 200 iso tempo 1/250 e così via) si usavano i diaframmi di: f16 per neve e mare - f11 per sole pieno - f8 per mezza ombra - f5,6 per ombra e poi il resto era lasciato all'esperienza del fotografo.
Ho usato per anni l'HASSELBLAD usando questa regola ed ho sempre portato a casa il servizio fotografico.

Ciao a tutti.

Vedi cosa intendevo quando dicevo che è più semplice fotografare in pellicola?
Forse avrei dovuto dire più sicuro.

Questi parametri sono molto orientativi, ma ti permetto di lavorare grazie alla flessibilità della pellicola che ti da la possibilità in fase di sviluppo di recuperare tre stop!

Purtroppo alcuni fotografi con esperienza trentennale che hanno semprelavorato con questa tecnica, una volta presa la digitale in mano si sono resi conto di non sapere fotografare, perchè non hanno afferrato il vero significato di tempi e diaframmi, limitandosi ad applicare le formulette.

Poco tempo fa mi sono trovato a fare un matrimonio con un illustre fotografo e mi sono reso conto che non sapeva gestire la profondità di campo, che non sapeva gestire le luci naturali con quelle artificiali e non sapeva far venire la luce di una candela accesa.

Quei paramentri possono aiutare, ma non deveno essere l'unica regola, altrimenti meglio lavorare in automatico.

Adesso scusatemi devo scappare.
 

Gio72

Aspirante Giardinauta
No gio,
all'interno della scatola delle pellicole erano raffigurate delle scene, in genere neve/mare - sole pieno - mezza ombra - ombra con sotto scritta la coppia tempo diaframma da utilizzare in quelle situazioni.
Con la complicità della latitudine di posa della pellicola si riusciva sempre a tirare fuori foto bene esposte.
La regola è questa:
impostando come tempo il reciproco della sensibilità della pellicola (ad esempio: pellicola 100 iso tempo 1/125 - pellicola 200 iso tempo 1/250 e così via) si usavano i diaframmi di: f16 per neve e mare - f11 per sole pieno - f8 per mezza ombra - f5,6 per ombra e poi il resto era lasciato all'esperienza del fotografo.
Ho usato per anni l'HASSELBLAD usando questa regola ed ho sempre portato a casa il servizio fotografico.

Ciao a tutti.

Poichè la mia memoria è come uno scolapasta, queste tue ultime tre righe me le stampo e le metto nel portafoglio. E poi lascio a casa l'esposimetro!
Ciao e grazie
Giovanni
 

scolarm

Aspirante Giardinauta
Vedi bonsy,
capisco e comprendo qundo tu dici che è più semplice fotografare in pellicola, però, come ho già detto, quando usi la pellicola riesci a vedere il risultato non prima di 2 ore (nella migliore ipotesi), in media almeno 24 ore dopo e 1 stop di tolleranza ti aiuta a non usare l'esposimetro e poi, un negativo bene esposto si riconosce dalla densità e quando si usa la pellicola, una delle prime cose da imparare è proprio la "lettura del negativo". Con l'esposimetro non si deve nemmeno ricorrere alla estesa latitudine di posa della pellicola altrimenti si rientra nella categoria di "fotografi" che tu hai portato ad esempio.
Hai lavorato con altri vecchi fotografi? Erano tutti come quello o quello è solo un presuntuoso che si atteggia ad essere ciò che non è?
Tornando a noi, il digitale ti permette di verificare subito il risultato e rifare la foto (quello che a me succedeva a distanza di almeno 24 ore, oggi si verifica in un minuto), oggi un fotografo se si impegna cresce ad una velocità 10 volte superiore.
E' questo che intendo quando dico che oggi è più facile.
Se sei bravo scatti bene con qualunque tecnologia un ogni situazione ed è solo in questo caso che ti puoi definire fotografo, non basta spendere migliaia di euro in attrezzatura.
Ripeto i grandi fotografi di 50 - 100 anni fa avevano pellicole a bassissima sensibilità, con grana grossa, "flash" deboli e macchine che avevano un pulsante e due ghiere.
Oggi siamo in troppi a definirci fotografi.
Quando io andavo in giro a fare matrimoni con 40 chili di attrezzatura (2 corpi Hasselblad, 3 ottiche, 3 flash e 1 35 mm con 2 ottiche) tornando a casa con 20 rulli esposti, c'era già chi lavorava in digitale e riponeva il suo risultato finale nelle potenzialità di photoshop.
Io quello che inquadravo e come lo esponevo, me lo ritrovavo su carta e credimi, ora voglio proprio esagerare e peccare di presunzione, ma alcuni, e dico alcuni (soltanto) che si definivano fotografi, la mia Hasselblad se la sono rigirata fra le mani senza sapere neanche regolare tempo e diaframma.
Ti prego di comprendermi, non ce l'ho con te, ma con tutti quelli che grazie al digitale si sono sentiti fotografi fatti.

Ciao a tutti.
 

Bonsy

Aspirante Giardinauta
Vedi bonsy,
capisco e comprendo qundo tu dici che è più semplice fotografare in pellicola, però, come ho già detto, quando usi la pellicola riesci a vedere il risultato non prima di 2 ore (nella migliore ipotesi), in media almeno 24 ore dopo e 1 stop di tolleranza ti aiuta a non usare l'esposimetro e poi, un negativo bene esposto si riconosce dalla densità e quando si usa la pellicola, una delle prime cose da imparare è proprio la "lettura del negativo". Con l'esposimetro non si deve nemmeno ricorrere alla estesa latitudine di posa della pellicola altrimenti si rientra nella categoria di "fotografi" che tu hai portato ad esempio.
Hai lavorato con altri vecchi fotografi? Erano tutti come quello o quello è solo un presuntuoso che si atteggia ad essere ciò che non è?
Tornando a noi, il digitale ti permette di verificare subito il risultato e rifare la foto (quello che a me succedeva a distanza di almeno 24 ore, oggi si verifica in un minuto), oggi un fotografo se si impegna cresce ad una velocità 10 volte superiore.
E' questo che intendo quando dico che oggi è più facile.
Se sei bravo scatti bene con qualunque tecnologia un ogni situazione ed è solo in questo caso che ti puoi definire fotografo, non basta spendere migliaia di euro in attrezzatura.
Ripeto i grandi fotografi di 50 - 100 anni fa avevano pellicole a bassissima sensibilità, con grana grossa, "flash" deboli e macchine che avevano un pulsante e due ghiere.
Oggi siamo in troppi a definirci fotografi.
Quando io andavo in giro a fare matrimoni con 40 chili di attrezzatura (2 corpi Hasselblad, 3 ottiche, 3 flash e 1 35 mm con 2 ottiche) tornando a casa con 20 rulli esposti, c'era già chi lavorava in digitale e riponeva il suo risultato finale nelle potenzialità di photoshop.
Io quello che inquadravo e come lo esponevo, me lo ritrovavo su carta e credimi, ora voglio proprio esagerare e peccare di presunzione, ma alcuni, e dico alcuni (soltanto) che si definivano fotografi, la mia Hasselblad se la sono rigirata fra le mani senza sapere neanche regolare tempo e diaframma.
Ti prego di comprendermi, non ce l'ho con te, ma con tutti quelli che grazie al digitale si sono sentiti fotografi fatti.

Ciao a tutti.

Guarda che sono pienamente d'accordo con te, e ammiro quelli con la tua esperienza e la tua conoscenza.

Purtroppo, almeno nelle mie zone, siete in pochi; si ne conosco diversi di quei fotografi "importanti", ma ti assicuro che anche oggi che lavorano in digitale non fanno di più.

Anchio sono contrario a spendere un patrimonio in attrezzatura professionale, credo che professionale debba essere chi la usa; figurati che io lavoro con le pentax, sia perchè mi piacciono, sia perchè mi danno la possibilità di lavorare con ottiche vecchie completamente manuali, anche l'esposizione, ma a costi bassissimi, spesso fisse, per via della nitidezza.

Credo che la cosa più importante nella fotografia sia la composizione, e per composizione intendo anche la luce.

Per una persona come te il digitale non fa altro che migliorarti la vita, scopo per cui è nato, ma per tanti professionisti è un vero ostacolo, devono ricominciare da capo.

Conosco un fotografo, non quello di cui ti dicevo, che si sta vendendo la sua 5D perchè dice che quando scatta dei ritratti con uno sfondo serale, gli fa venire il fondo scuro; naturalmente non gli ho detto nulla, ha più di 60 anni e 40 di esperienza!

Io ho solo 25 anni e faccio fotografia da 7, l'esperienza mi manca, non lo metto in dubbio, ma ho sempre avuto dei maestri e studiato sodo, ma molti si affidano solo ai cartoncini e questa non è fotografia.

Naturalmente non mi riferisco a te, si capisce che sai il fatto tuo, esprimo solo il mio punto di vista.

Grazie per la pazienza.
 

scolarm

Aspirante Giardinauta
I cartoncini sono un buon esercizio,
aiutano a pensare con la propria testa e non con l'esposimetro, così quando l'esposimetro sbaglia te ne rendi conto, ma come dici tu c'è chi senza cartoncino è perduto.
Io ho iniziato la mia via professionale insieme ad una cara amica che fotografava con gli appunti, lei ha ancora difficoltà....

E' naturale che cambiando sistema si debba comunque comprendere come "gira" il nuovo ed è indubbio che con il digitale si debba imparare qualcosa (che prima magari si conosceva sotto un'altro aspetto) ad esempio ci sono molti nuovi parametri da impostare come il bilanciamento del bianco (che è direttamente connesso alla temperatura colore e prima esistevano le pellicole per luce ambiente e quelle per luce artificiale) ma anche cambiando macchina analogica si deve conoscere la nuova ed imparare come "sbaglia" per prevenirla.
Riguardo al fotografo che ha venduto la 5D, in un certo senso ha ragione perchè il digitale non ha la morbidezza e le sfumature dell'immagine su pellicola ma quello è un limite che dobbiamo ingoiare cercando il più possibile di limitarne gli effetti, perchè tanto non c'è più nulla da fare, i dinosauri come me sono in via di estinzione e si dovrà passare tutti al digitale, volenti o nolenti.
E poi, le luci o le sai gestire o non le sai gestire si è fotografi con o senza digitale e con o senza pellicola, come si può anche non esserlo e atteggiarsi tali.

Ciao, Massimo.
 

valoe'71

Aspirante Giardinauta
Recuperare foto cancellate.

Spero di non chiedere troppo,:astonishe .....ma mi servirebbe un software che mi permetta di recuperare delle foto cancellate dalla stessa macchina:mad:

E' successo che la macchina ha riempito la memoria disponibile, e senza neanche "avvisare" ha cancellato da sola le foto .

Risultato,....:burningma :burningma

Grazie

Valentino:Saluto:
 

doolin

Aspirante Giardinauta
Accidenti ho scoperto solo ora questo ... come si dice... post? Blog? Tag? Insomma questa discussione! E' fantastica! Ringrazio chi ha avuto la gentilissima idea!
Da un po' mi interesso di fotografia, non che sia una passione, diciamo che mi ci sono trovato dentro senza volerlo... Come architetto lavoro molto con le immagini, e faccio rendering. Fare rendering significa passare anni ad imparare il software più complicato del mondo per poi scoprire che ciò che conta veramente sono solo due cose: un buon soggetto (nel mio caso è un buon progetto) e un buon fotografo...
Poi mi regalarono una reflex, e diciamo che un po' mi ci sono appassionato, ma mi mancano le basi. Provo a fare delle foto ma senza risultato... le uniche che forse potrebbero valere un vostro commento, per quanto negativo, riguardano la schiuma del mare, se riesco le metto sul forum così mi date qualche dritta..
a presto e complimenti ancora!
 

doolin

Aspirante Giardinauta
Ecco le foto.. Se valgono un commento poi ne ho altre 5 o 6... (queste non sono state toccate con photoshop)

IMG_0024.jpg



IMG_0085a.jpg


IMG_0090.jpg
 

Madre Natura

Giardinauta
trovo questa discussione MOLTO interessante :D
dato che mi piace molto fotografare, anche se sono abbastanza brava, ho letto lo stesso i consigli
non si smette mai di imparare! :lol:
comunque
@doolin: ti faccio i miei migliori complimenti per la foto n°2
è davvero fantastica. hai un'occhio particolare :hands13:
 

hilda

Aspirante Giardinauta
mi serve un consiglio !!!

Salve mi intrometto anche io nella discussione . Sono anche io appassionata di fotografie (appassionata ma non esperta) e amo molto fra le altre cose fotografare le mie amate piante e fiori.
Avrei bisogno se possibile di dirimere un dubbio . Possiedo una prosumer (canon sx 20is)sulla quale ho montato un adattatore con filettatura e posto quindi un filtro.
Vorrei prendere un convertitore grandangolo ma ho il dubbio che la spesa non valga i risultati che si otterebbero .
Grazie
 

muschio

Aspirante Giardinauta

hilda

Aspirante Giardinauta
Ciao hilda, io ho una compatta Canon G11 su cui posso montare una lente macro.
Certo che le foto non sono all'altezza di una reflex con super obbiettivo macro, ma... ti metto il link di una foto...
Sulla compattina precedente avevo un obbiettivo grandangolare da attaccare tramite calamita, ma faceva foto da compattina.

http://www.flickr.com/photos/31571273@N05/5105105574/in/photostream/lightbox/
http://www.flickr.com/photos/31571273@N05/5043322783/in/photostream/lightbox/

Ti ringrazio per la risposta. Per intenderci la lente di cui parli è una close up ? Le foto comunque non mi sembrano poi così male. Io ho comprato una close up ma ancora non sono riuscita a fare belle foto. Per quanto riguarda il convertitore grandangolo pensi che non valga la pena ?
 
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