scusa, ma che c'è da sapere se non quello che da sempre si legge nei post?
L'ironia ha un suo senso anche se non sempre è lecita.
Ci sono momenti e argomenti, in cui ironizzare sa di poca sensibilità nei confronti degli altri.
Non sono lontana da chi ironizza, ma c'è una misura in tutto...secondo me.
Sono d'accordo, per certi argomenti l'ironia è fuori luogo, anzi la considero un insulto all'intelligenza.
Parlando di debiti e crediti, mi viene da ricollegare la questione alla frase, detta o sentita "perchè proprio a me, cosa ho fatto di male per meritarmi tutto questo!"
Non è forse un riconoscersi un credito nei confronti della vita?
Una cosa su cui dissento è l'incapacità di affrontare le situazioni quando "ci viene presentato il conto"
L'attaccamento alla vita ci da' delle risorse che non sappiamo di avere.
Per affrontare i grandi dolori riusciamo a tirare fuori cose che un secondo prima eravamo certe di non avere.
Si, lasciano profondi segni in noi, a volte poi dobbiamo imparare a convivere con queste cicatrici.
A volte sono talmente incisive e continue che non ci permettono di riconoscere o di apprezzare la gioia delle cose positive.
Quando le esperienze negative, i nostri crediti, cominciano ad accumularsi i nostri debiti diventano rabbia.
Ma la nostra fragilità di essere umano, continuamente sotto esame, sotto sforzo, sotto pressione ci fa diventare dei giganti quando le avversità
le affrontiamo e non permettiamo che ci schiaccino.
Credo che tutti noi facciamo spesso dei bilanci, e forse ipocritamente ci sentiamo sempre in credito.
E credo che ci siano persone che veramente sono in credito nei confronti e della vita e delle persone