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consiglio

celestino

Giardinauta Senior
Tulipa...x quel che mi riguarda, non sono la persona che possa darti un consiglio,x il semplice motivo che sono nato e vivo tuttora in piena campagna...ma, conosco bene una donna(la mia lei):D che ha lasciato non una citta...ma un grande paese x venire a vivere qui in campagna...ti dico la verità...per lei all'inizio è stato molto duro...vedevo che soffriva...e sinceramente non sapevo cosa fare...addirittura faceva fatica a dormire la notte x il troppo silenzio...lei che abitava in parte ad una pizzeria...:D una volta mi ha chiesto persino di vendere e comprare casa in paese...vendere???pittosto mi sarei suicidato...:D perche ero convinto che con il tempo si sarebbe abituata alla campagna...x fortuna cosi è stato...ed ora si è messa ad amare pure gli animali...cosa che una volta era impensabile...:D
di contro però c'è unaltra vicenda che ti voglio raccontare...ho 2 sorelle che sono nate in campagna,si sono sposate e sono andate ad abitare una in citta...l'altra in paese...ma hanno detto che preferiscono la citta...:cry:(credo x via dei centri commerciali):lol:
come vedi tutto può essere...però (non conoscendoti) di una cosa sono certo...se hai intenzione di formare una famiglia,credo che far crescere la tua famiglia in un posto + tranquillo e salutare,sia un bene anche per loro...:Saluto:
 

Fioredeldeserto

Giardinauta Senior
uhm... forse dovresti fare una lista di cose positive e cose negative... a partire dalla lontanza rispetto ai posti che frequenti abitualmente, riflettere sul tuo carattere del tipo ...preferisco stare qui che ho le comodità e gli "svaghi" a portata di mano o andare fuori e sapere che in pieno inverno forse mi annoierò...
oppure la tua prima necessità sono le dimensioni della casupola...

quoto alla grande dipende anche se sei una persona che si intristrisce facilmente o che si rilassa anche facendo una semplice passeggiata...
poi devi valutare se la tua peroferia è molto lontana dal centro e quindi ti costringe a prendere per ognoi minima cosa la macchina oppure si trova lontano dal centro ma non in un posto desolato
 

tulipa

Giardinauta Senior
lavoro in centrissimo a milano.....la distanza sarebbe di 20 km circa.!
le cose che mi avete scritto mi hanno commossa!! e sembra che abbiate letto dentro di me non ostante coem dite non mi conoscete... costateo tu hai veramente centrato!!! veramente.... siete troppo utili e grazie.
macia... anche a te grazie
 

Lele85

Apprendista Florello
Mettiamo subito in chiaro una cosa: andare a vivere fuori milano NON significa andare all'aria pura. In Sicilia o nelle Marche è diverso. Qui siamo in pianura padana, qui siamo in un immenso catino, qui se l'aria fa schifo a Milano fa schifo in tutta la provincia. Quindi l'idea di trovare aria pura non deve essere una discriminante, perchè non sussistono differenze.
Altro discorso è la quiete e la tranquillità. Ma anche qui dipende da dove si vuole andare. Sono indiscreto tulipa se ti chiedo esattamente dove avresti trovato?
Altro aspetto fondamentale: il pendolarismo. Se vai in un posto scomodo per raggiungere milano (sempre che tu ci lavori) perderai i benefici della quiete del paesello, perchè lo stress dello spostamento nei giorni lavorativi non è poca cosa, e poi hai meno tempo per seguire la casa e annessi e connessi con la conseguenza che poi devi recuperare il sab e la dom.
Infine ti posso dire, cara tulipa, che per quanto denigrata e derisa, Milano è Milano. E' una metropoli multiculturale e multitutto, con tutte le sue magagne certamente, ma lì non ti annoi mai. Qui invece... E poi la gente ha un'altra mentalità. Io sono nato a milano e dopo 37 anni mi sono trasferito a Lodi. Ho fatto un po' fatica ad adattarmi, ma non tornerei più indietro neanche a piangere. Milano l'ho amata e la amo tuttora, ma per me è arrivato un momento in cui la sentivo nemica, mi respingeva, non mi agevolava, avevo problemi con il bambino, asili senza posti, prezzi alle stelle ecc ecc. Così con un pizzico di amarezza me ne sono andato. Ho sofferto un po' perchè comunque sempre, in provincia, la mentalità è ristretta, è diversa, i milanesi non si incistano sulle stupidate, qui invece...... ma lasciamo andare.
Oggi sono contento. In 20 minuti di treno sono a Milano e in un'ora sono al lavoro, non sono stressato, mi godo il week end nella quiete della cittadina, vado in bici, ho un pezzettino di giardino dove curare i miei fiori....
Insomma sono tanti gli aspetti da valutare. Io comunque credo che questo sia un passo da fare solo se si è ben convinti, altrimenti la si paga cara.
:Saluto:

quoto in parte.

guarda, i miei lavora a milano (gioia e san babila) e ogni giorno ormai da piu di 25anni si fanno avanti e indietro.certo ci metti 1 ora per arrivare a lavoro se tutto va bene. diverso sarebbe abitare a milano e avere la metropolitana sotto casa. però dall'altro lato, c'è la tranquillità. ti dovrai fare un pò di sbattimenti per andare a lavoro, ma quando torni a casa ti rilassi. e poi visto che siamo su un forum di giardinaggio, penso che a te piacciano le piante....a milano dove le tieni? al massimo su un balcone a prendere lo smog. in provincia puoi anche permetterti di avere un pezzo di terra.
e poi sfatiamo sto mito della provincia tranquilla, noiosa. a meno che tu non debba andare ogni santo giorno allo stadio o all'ippodromo o alla Scala o davanti al duomo a pregare sotto la madunina, la provincia non è un deserto arido.
Ora, non so quanti anni tu abbia però in provincia ce ne sono di cose e per tutte le età (poi dipende dove vai logicamente, io parlo dalla parte di monza).
Pensaci. io ho amici che vivono a Milano e stanno bene cosi. io vivo fuori e sto bene cosi. dipende come sei fatta te. se il tuo buon vivere richiede casino, smog, un paio di milioni di persone, mezzi pubblici sotto casa, negozi, divertimenti,etcetc tutto a portata di mano, allora stai a Milano. Se invece puoi anche vivere bene con metà di tutto ciò, evadi dalla città.

p.s.: che poi,non per fare il rompi balle....ma la linea metropolitana è gia in espansione. grazie all'expo e a progetti precedenti, un esempio, arriverà la metropolitana a monza e nei paesi vicino dove vivo. :) quindi se è solo un problema di mezzi pubblici per andare a lavoro pensaci.se è per tutto il resto della vita quotidiana, tranquilla ma c'è anche una vita fuori Milano :)
 

belluccio

Maestro Giardinauta
io non posso consigliarti perche' ho sempre vissuto in campagna,non ho mai fatto code,non ho mai perso piu' di un minuto per parcheggiare,non ho mai respirato smog e non ho mai impiegato piu' di dieci minuti per andare al lavoro!!al solo pensiero di perdere tutto questo mi si rizzano i capelli:burningma ma capisco che le abitudini sono difficili da perdere sia quelle campagnole che quelle cittadine:ciglione:ti auguro comunque di fare la scelta giusta,in bocca al lupo:Saluto:

P.S. neanche io venderei mai la casa di Milano!:eek:k07:
 

gino fanelli

Aspirante Giardinauta
cari amici...
questo per me è un momento di intensa riflessione... abbiamo trovato un bella casetta in provincia e ora pur avendone una di proprietà in città, sono fortemente combattutta se vendere questa, che è più piccola e andare a vivere in provincia o abbandanora l'idea... milano è milano... da un lato in provincia credo la vita sia più tranquilla, dall'altro... ho paura di annoiarmi e allora mi sento tanto confusa....e pensierosa sul da fare... chemi consigliate?

La grande citta' e' come una droga. Piu' si va avanti e piu' uno pensa che non se ne puo' fare a meno. Quando poi riesce a liberarsene, superata la fase di astinenza, risorge ad una nuova vita, piu' luminosa.
Tantissimi auguri.

:Saluto::Saluto:
 
Ultima modifica:

tulipa

Giardinauta Senior
Pensaci. io ho amici che vivono a Milano e stanno bene cosi. io vivo fuori e sto bene cosi. dipende come sei fatta te. se il tuo buon vivere richiede casino, smog, un paio di milioni di persone, mezzi pubblici sotto casa, negozi, divertimenti,etcetc tutto a portata di mano, allora stai a Milano. Se invece puoi anche vivere bene con metà di tutto ciò, evadi dalla città.

p.s.: che poi,non per fare il rompi balle....ma la linea metropolitana è gia in espansione. grazie all'expo e a progetti precedenti, un esempio, arriverà la metropolitana a monza e nei paesi vicino dove vivo. :) quindi se è solo un problema di mezzi pubblici per andare a lavoro pensaci.se è per tutto il resto della vita quotidiana, tranquilla ma c'è anche una vita fuori Milano :)[/QUOTE]

grazie lele! sono giovane... ne abbiamo parlato già... ma sai sono talmente in crisi....
 

tulipa

Giardinauta Senior
io non posso consigliarti perche' ho sempre vissuto in campagna,non ho mai fatto code,non ho mai perso piu' di un minuto per parcheggiare,non ho mai respirato smog e non ho mai impiegato piu' di dieci minuti per andare al lavoro!!al solo pensiero di perdere tutto questo mi si rizzano i capelli:burningma ma capisco che le abitudini sono difficili da perdere sia quelle campagnole che quelle cittadine:ciglione:ti auguro comunque di fare la scelta giusta,in bocca al lupo:Saluto:

P.S. neanche io venderei mai la casa di Milano!:eek:k07:

grazie anche a te belluccio...
 

casper69

Guru Giardinauta
cara piera... quello che tu dici l'ho valutato anche io... anche io cmq sarei vicina alla città infatti... però non so come spiegarti... ho come quello strano timore che il paese mi possa stare stretto... poi magari non è così...è ovvio che in paese è completamente a misura di uomo in tuttii sensi...


Avete tutte ragione, per me Roma è a 60 Km (tutta autostrada), con il traffico, 30/40 minuti e sei al centro...Sono in questa città da 10 anni, prima ero molto più vicina a Roma, soltanto 15 km. Se fai parte della città in qualsiasi luogo vivi sarà sempre con te, nel senso che le tue spese, le tue abitudini le lasci li e non cambiano. 60 Km che sono per andare a fare Shopping! Nulla fidati. E' anche vero che la maggior parte del mio lavoro si svolge in auto.
E' anche vero che non sapendo quanti anni hai o se hai figli e quanti anni hanno, è difficile darti un consiglio. Nel senso che se i tuoi figli sono ancora piccoli sarà facile ambientarsi, la maggior parte delle conoscenze te le portano in casa i bimbi, all'inizio con l'asilo le feste di compleanno e così via. Se sono già grandi è solo più difficile.
Sono sensa dubbio convinta che se sei nata a Milano allora sarà molto difficile, non per la città, perchè io che criticavo la cittadina da dove vengo, ora farei carte false per tornarci. Poi dipende anche dal carattere. Oggi farei carte false per avere una casa in un paese più piccolo. Ma la città dove mi trovo è di Porto. Senza nulla togliere alle città di porto, ma pur essendo più grande della cittadina Natale, è un piccolo paese....
L'unica cosa che sento di dirmi è che se tu avessi le tasche piene di Milano, non avresti avuto dubbi. Molti si allontanano dalle metropoli perchè ne hanno le tasche piene della vita caotica, se per te non è così, pensaci bene.
In bocca a Casper....no al lupo...e mi raccomando
 

Pinkdevil

Giardinauta
Non conoscendoti bene non so cosa consigliarti. Io ho abitato in città per 5 anni e da 14 abito in campagna in una frazione marinara, non tornerei mai indietro. Qui le giornate hanno un colore e un rumore diverso e se voglio una grande città a 7 minuti di autostrada sto a Palermo. Anche il rapporto con le persone è diverso, c'è una specie di unione sottile, in un piccolo paese i figli sono i figli di tutti, c'è sempre una mamma che asciuga le lacrime di un bimbo, la gioia di una persona così come il dolore è un sentimento che accomuna un pò tutti.

Piera, so dove vivi tu, ma da noi in Sicilia é diverso. Io non ho subito un trauma da Palermo a Milano solo perché sono abituato alla grande città. Quando in estate o raramente nei week end vado a stare fuori Palermo, fra mare e campagna, mi viene una serenità interiore incredibile! Mi rilasso da morire! :rolleyes:
Da noi però é diverso, qua a Milano (per quello che ho visto finora) sei solo uno dei tanti, sei una goccia nel mare, un numero di tessera del tram, uno dei tanti a lavoro :(. E' questa la sensazione che ho provato finora, e considera che io sono un tipo molto espansivo, sono una persona a cui piace tantissimo la compagnia e l'uscita di gruppo, qua (almeno finora) ognuno é per i fatti suoi, sto in una piccola palazzina di neanche 5 case e molti giovani come me... ma anche i miei vicini di casa non vanno oltre il semplice "ciao" :fifone2:

Nella provincia di Milano sarà certamente diverso, ma non credo che "i figli sono i figli di tutti, c'è sempre una mamma che asciuga le lacrime di un bimbo" :confuso:

..Scusate l'OT, ma purtroppo percepisco questo al momento(spero di ricredermi al più presto)e la cosa non mi rende tanto felice per ora. Influisce molto anche il fatto di essere a piedi e quindi spostarsi dove c'é "vita" é difficile.. considera che tutte le zone semiperiferiche che ho visto finora la sera sono deserte!

Dal punto di vista economico comunque non venderei mai una casa a Milano, specialmente in vista dell'EXPO, i prezzi potranno solo lievitare.

Ciao a tutti!

:Saluto:
 

tulipa

Giardinauta Senior
per me in tutta onestà amici.... non è una questione di soldi e quindi di vendere o no la casa... ma cercare la serenità interiore. sono givanissima e non ho figli... però in prospettiva....
 

gino fanelli

Aspirante Giardinauta
tu hai fatto un passaggio simile?
Ciao Tulipa,
Si e ne sono felicissimo. Ho vissuto a Milano, esattamente in corso Italia, per circa 20 anni. Sono stato bene. Ho lavorato molto guadagnato molto e altrettanto speso. Mi sono divertito per cui, nessun rimpianto. Adoravo Milano fino al punto che, quando ero via o per lavoro o per vacanza non vedevo l'ora di tornare.Ne ero quasi stregato. Mi mancavano anche gli sballottamenti in metro, i rumori, le facce tristi delle persone, lo smog, i ritmi frenetici insomma tutti i lati negativi che offre una grande città.
Ad un certo punto pero' ho avvertito un certo malessere interiore. Qualcosa stava in me cambiando ma, non riuscivo ad individuare cosa. Il campanello d'allarme e' iniziato quando la sera uscendo da casa nel mettermi in macchina istintivamente avevo preso l'abitudine di mettevo le sicure agli sportelli dell'auto. A Milano non mi sentivo piu' a mio agio e cosi ho incominciato ad analizzarla con altri occhi. Quando si e' involucrati da una qualsiasi cosa, il più delle volte, non si riesce ad essere obbiettivi al 100x100. Per cui, la cosa migliore da fare e' allontanare l'oggetto che ci procura malessere. Un po' come guardare una cosa con il cannocchiale pero' mettendolo al contrario per cui vedi l'oggetto lontano.
Dopo un'approfondita analisi su me stesso sono arrivato alla conclusione che ero "impasticcato" fino al midollo di cose malsane che mi giravano intorno e che non facevano parte di me ma, comunque le avevo assorbite e che la cosa migliore da fare era allontanarmi sperando di ritrovare la mia innata serenità che in tutti quelli anni goccia a goccia, giorno dopo giorno Milano mi aveva tolto senza che io me ne rendessi conto. Quindi ho venduto l'attività commerciale, la casa e mi sono trasferito in un piccolo paese distante da Las Palmas 12 km. All'inizio avevo delle strane sensazioni. Mi sentivo fuoriposto. Mi mancava Milano ma, ho tenuto duro (periodo di astinenza) e se quando vivevo a Milano avrei cambiato Milano per New York oggi come oggi cambierei il paesino dove vivo per uno ancora più piccolo.
Adesso vedo le albe, i tramonti, le gemme sbocciare, vedo una ragnatela imperlata di gocce dopo la pioggia, mi piace quando le mie cagnette nel rientrare a casa festose mi vengono incontro, fare con i vicini 4 chiacchiere e scambiandoci piccoli favori, arrivare in piazza e trovare sempre un amico o un'amica e andare a prendere un caffè insieme e tante altre cose che solo un piccolo centro può dare. Milano rimane sempre una gran bellissima e importante città ma, per chi ci vuole vivere, c'e un prezzo da pagare. Io il mio prezzo l'ho pagato ma, non le ho permesso di portarmi al fallimento.
Sono guarito! Mi sento un'altra persona. Ora i miei pensieri hanno un'altro ritmo di vibrazioni.
Questa e' la mia storia. Consigli? E' un impresa ardua. Analizza con calma, serenità e obiettività un po' il tutto e sicuramente troverai la risposta giusta a questo tuo momento di grande incertezza.
Rileggendo quanto ti ho scritto mi sono accorto che ne e' uscito fuori un mezzo romanzo. Scusami se mi sono prolungato molto ma, l'argomento e' molto delicato e principalmente mi sono immedesimo in te.
Permettimi di mandarti un grande abbraccio.

La pappa e' cotta andiamo a mangiare.
Buon pranzo
 
Ultima modifica:

costateo

Maestro Giardinauta
Ciao Tulipa,
Si e ne sono felicissimo. Ho vissuto a Milano, esattamente in corso Italia, per circa 20 anni. Sono stato bene. Ho lavorato molto guadagnato molto e altrettanto speso. Mi sono divertito per cui, nessun rimpianto. Adoravo Milano fino al punto che, quando ero via o per lavoro o per vacanza non vedevo l'ora di tornare.Ne ero quasi stregato. Mi mancavano anche gli sballottamenti in metro, i rumori, le facce tristi delle persone, lo smog, i ritmi frenetici insomma tutti i lati negativi che offre una grande città.
Ad un certo punto pero' ho avvertito un certo malessere interiore. Qualcosa stava in me cambiando ma, non riuscivo ad individuare cosa. Il campanello d'allarme e' iniziato quando la sera uscendo da casa nel mettermi in macchina istintivamente avevo preso l'abitudine di mettevo le sicure agli sportelli dell'auto. A Milano non mi sentivo piu' a mio agio e cosi ho incominciato ad analizzarla con altri occhi. Quando si e' involucrati da una qualsiasi cosa, il più delle volte, non si riesce ad essere obbiettivi al 100x100. Per cui, la cosa migliore da fare e' allontanare l'oggetto che ci procura malessere. Un po' come guardare una cosa con il cannocchiale pero' mettendolo al contrario per cui vedi l'oggetto lontano.
Dopo un'approfondita analisi su me stesso sono arrivato alla conclusione che ero "impasticcato" fino al midollo di cose malsane che mi giravano intorno e che non facevano parte di me ma, comunque le avevo assorbite e che la cosa migliore da fare era allontanarmi sperando di ritrovare la mia innata serenità che in tutti quelli anni goccia a goccia, giorno dopo giorno Milano mi aveva tolto senza che io me ne rendessi conto. Quindi ho venduto l'attività commerciale, la casa e mi sono trasferito in un piccolo paese distante da Las Palmas 12 km. All'inizio avevo delle strane sensazioni. Mi sentivo fuoriposto. Mi mancava Milano ma, ho tenuto duro (periodo di astinenza) e se quando vivevo a Milano avrei cambiato Milano per New York oggi come oggi cambierei il paesino dove vivo per uno ancora più piccolo.
Adesso vedo le albe, i tramonti, le gemme sbocciare, vedo una ragnatela imperlata di gocce dopo la pioggia, mi piace quando le mie cagnette nel rientrare a casa festose mi vengono incontro, fare con i vicini 4 chiacchiere e scambiandoci piccoli favori, arrivare in piazza e trovare sempre un amico o un'amica e andare a prendere un caffè insieme e tante altre cose che solo un piccolo centro può dare. Milano rimane sempre una gran bellissima e importante città ma, per chi ci vuole vivere, c'e un prezzo da pagare. Io il mio prezzo l'ho pagato ma, non le ho permesso di portarmi al fallimento.
Sono guarito! Mi sento un'altra persona. Ora i miei pensieri hanno un'altro ritmo di vibrazioni.
Questa e' la mia storia.

Ti quoto, ma solo in parte. Secondo me non sempre si arriva a provare un malessere come il tuo, forse perchè le diverse realtà che abbiamo vissuto in città ci hanno portato su percorsi diversi, ma con lo stesso lieto fine.
Io lo ripeto, tuttora adoro Milano, ma nel 2000 sono arrivato ad un punto di saturazione per diversi problemi pratici. Smog a parte (l'aria fa schifo anche a lodi) ho cominciato a provare fastidio per un sacco di cose che prima neanche notavo. Se provi ad andare in giro con un passeggino impazzisci! Una volta sono quasi arrivato alle mani con uno, perchè questo, alle mie rimostranze fatte per il suo parcheggio sul marciapiede, mi ha detto che potevo benissimo scendere dal marciapiede e fare il giro intorno alla sua vettura. E io avevo il passeggino con bimbo annesso.... :burningma
Poi ho dovuto cercare l'asilo nido. Buonanotte ai suonatori!!! Una roba impensabile. O lista d'attesa di mesi e mesi, o asilo privato. Nel frattempo notavo che per ogni negozietto che chiudeva apriva una banca o un'assicurazione. Poi ho cominciato a vedere solo anziani con badanti, pochissimi giovani e solo in centro. Insomma mi sono ritrovato in una città che non era più la mia, dove solo il dio denaro ti aiutava, dove la maleducazione e il menefreghismo per il prossimo imperavano. La politica che tutto faceva fuorchè occuparsi dei cittadini (Albertini per me è stato un pessimo sindaco), i prezzi di qualsiasi cosa alle stelle ecc ecc.
Fosse stato per me avrei fatto una scelta ben più radicale, ma mia moglie ha minacciato di non seguirmi e così lodi è stato un buon compromesso. L'aria fa schifo anche qui, ma per il resto mi trovo molto meglio, si fa tutto in pochi minuti, il bambino può fare tante cose perchè in bici arrivi ovunque in pochissimo, quando mi sono trasferito qui nel 2000 avevea due anni ed è entrato SUBITO al nido..... Insomma, non è il paradiso, ma si vive bene.
Poi io dico una cosa: se si lascia Milano e non si va troppo lontano, in realtà per le relazioni sociali cambia poco. Se si vuole andare al cinema con gli amici, o andare in un ristorante particolare, o semplicemente fare shopping un sabato ci si arriva un un attimo. Io se prendo il treno e la metro in 30 minuti sono in piazza del duomo e sto a 35 km. In più io sono convinto che qui i figli crescano meglio, nel senso che fai meno fatica a far tutto.
:Saluto::Saluto:
 

tulipa

Giardinauta Senior
ciao Tulipa,
Si E Ne Sono Felicissimo. Ho Vissuto A Milano, Esattamente In Corso Italia, Per Circa 20 Anni. Sono Stato Bene. Ho Lavorato Molto Guadagnato Molto E Altrettanto Speso. Mi Sono Divertito Per Cui, Nessun Rimpianto. Adoravo Milano Fino Al Punto Che, Quando Ero Via O Per Lavoro O Per Vacanza Non Vedevo L'ora Di Tornare.ne Ero Quasi Stregato. Mi Mancavano Anche Gli Sballottamenti In Metro, I Rumori, Le Facce Tristi Delle Persone, Lo Smog, I Ritmi Frenetici Insomma Tutti I Lati Negativi Che Offre Una Grande Città.
Ad Un Certo Punto Pero' Ho Avvertito Un Certo Malessere Interiore. Qualcosa Stava In Me Cambiando Ma, Non Riuscivo Ad Individuare Cosa. Il Campanello D'allarme E' Iniziato Quando La Sera Uscendo Da Casa Nel Mettermi In Macchina Istintivamente Avevo Preso L'abitudine Di Mettevo Le Sicure Agli Sportelli Dell'auto. A Milano Non Mi Sentivo Piu' A Mio Agio E Cosi Ho Incominciato Ad Analizzarla Con Altri Occhi. Quando Si E' Involucrati Da Una Qualsiasi Cosa, Il Più Delle Volte, Non Si Riesce Ad Essere Obbiettivi Al 100x100. Per Cui, La Cosa Migliore Da Fare E' Allontanare L'oggetto Che Ci Procura Malessere. Un Po' Come Guardare Una Cosa Con Il Cannocchiale Pero' Mettendolo Al Contrario Per Cui Vedi L'oggetto Lontano.
Dopo Un'approfondita Analisi Su Me Stesso Sono Arrivato Alla Conclusione Che Ero "impasticcato" Fino Al Midollo Di Cose Malsane Che Mi Giravano Intorno E Che Non Facevano Parte Di Me Ma, Comunque Le Avevo Assorbite E Che La Cosa Migliore Da Fare Era Allontanarmi Sperando Di Ritrovare La Mia Innata Serenità Che In Tutti Quelli Anni Goccia A Goccia, Giorno Dopo Giorno Milano Mi Aveva Tolto Senza Che Io Me Ne Rendessi Conto. Quindi Ho Venduto L'attività Commerciale, La Casa E Mi Sono Trasferito In Un Piccolo Paese Distante Da Las Palmas 12 Km. All'inizio Avevo Delle Strane Sensazioni. Mi Sentivo Fuoriposto. Mi Mancava Milano Ma, Ho Tenuto Duro (periodo Di Astinenza) E Se Quando Vivevo A Milano Avrei Cambiato Milano Per New York Oggi Come Oggi Cambierei Il Paesino Dove Vivo Per Uno Ancora Più Piccolo.
Adesso Vedo Le Albe, I Tramonti, Le Gemme Sbocciare, Vedo Una Ragnatela Imperlata Di Gocce Dopo La Pioggia, Mi Piace Quando Le Mie Cagnette Nel Rientrare A Casa Festose Mi Vengono Incontro, Fare Con I Vicini 4 Chiacchiere E Scambiandoci Piccoli Favori, Arrivare In Piazza E Trovare Sempre Un Amico O Un'amica E Andare A Prendere Un Caffè Insieme E Tante Altre Cose Che Solo Un Piccolo Centro Può Dare. Milano Rimane Sempre Una Gran Bellissima E Importante Città Ma, Per Chi Ci Vuole Vivere, C'e Un Prezzo Da Pagare. Io Il Mio Prezzo L'ho Pagato Ma, Non Le Ho Permesso Di Portarmi Al Fallimento.
Sono Guarito! Mi Sento Un'altra Persona. Ora I Miei Pensieri Hanno Un'altro Ritmo Di Vibrazioni.
Questa E' La Mia Storia. Consigli? E' Un Impresa Ardua. Analizza Con Calma, Serenità E Obiettività Un Po' Il Tutto E Sicuramente Troverai La Risposta Giusta A Questo Tuo Momento Di Grande Incertezza.
Rileggendo Quanto Ti Ho Scritto Mi Sono Accorto Che Ne E' Uscito Fuori Un Mezzo Romanzo. Scusami Se Mi Sono Prolungato Molto Ma, L'argomento E' Molto Delicato E Principalmente Mi Sono Immedesimo In Te.
Permettimi Di Mandarti Un Grande Abbraccio.

La Pappa E' Cotta Andiamo A Mangiare.
Buon Pranzo
Gino.... Mi Hai Commosso.... Mi Ci Rivedo Tutta.... Adoro Il Fascino Anche Discreto Di Milano....
Spero Di Riuscire A Scegliere In Serenità.
Grazie Di Cuore Un Caloroso Abbraccio Anche A Te
 

tulipa

Giardinauta Senior
Ciao Silvia Ho Provato A Rispondere Al 3 Messaggio Privato Ma Non Mi Invia Il Messaggio . Quindi Lo Scrivo Qui. Grazie Di Cuore.
 

Datura rosa

Guru Master Florello
Non conoscendoti bene non so cosa consigliarti. Io ho abitato in città per 5 anni e da 14 abito in campagna in una frazione marinara, non tornerei mai indietro. Qui le giornate hanno un colore e un rumore diverso e se voglio una grande città a 7 minuti di autostrada sto a Palermo. Anche il rapporto con le persone è diverso, c'è una specie di unione sottile, in un piccolo paese i figli sono i figli di tutti, c'è sempre una mamma che asciuga le lacrime di un bimbo, la gioia di una persona così come il dolore è un sentimento che accomuna un pò tutti.

Otto anni fa ho abbandonato Roma per un paese della sua provincia e non me ne sono pentita, anzi il rimpianto è di non averlo potuto fare prima. Io, però, sin da piccola (seconda media, appunto trovato su un vecchio quaderno in soffitta) sognavo di vivere in campagna.
Tieni presente, però, che vivere in un piccolo centro e, sì, come dice Piera58, ma è anche mancanza assoluta di privacy (tutti sanno tutto e c'è sempre qualche vicino che fa servizio di "portierato"), aprire la finestra è, troppo spesso, dire "accomodatevi, il caffè è pronto" (anche se vi siete appena alzati e l'idea di conversare con qualcuno non vi passa neanche per l'anticamera del cervello).
Se ami la tua libertà pensa anche a questo.


Ciao, ciao
 

Piera58

Moderatrice Sez. Piccoli Amici
Membro dello Staff
Otto anni fa ho abbandonato Roma per un paese della sua provincia e non me ne sono pentita, anzi il rimpianto è di non averlo potuto fare prima. Io, però, sin da piccola (seconda media, appunto trovato su un vecchio quaderno in soffitta) sognavo di vivere in campagna.
Tieni presente, però, che vivere in un piccolo centro e, sì, come dice Piera58, ma è anche mancanza assoluta di privacy (tutti sanno tutto e c'è sempre qualche vicino che fa servizio di "portierato"), aprire la finestra è, troppo spesso, dire "accomodatevi, il caffè è pronto" (anche se vi siete appena alzati e l'idea di conversare con qualcuno non vi passa neanche per l'anticamera del cervello).
Se ami la tua libertà pensa anche a questo.


Ciao, ciao

E' vero ciò che dici Dat ma dipende dalla persona, io do poca confidenza nel senso che se si incontra per strada ci si saluta, si da un aiuto se occorre si scambiano quattro chiacchiere ma difficilmente vado in casa dei vicini o viceversa, difficilmente vado in paese ma quando scendo è piacevole scambiare qualche chiacchiera, non finisco mai di salutare le persone e chiedere taleuzze di piante.
 

tulipa

Giardinauta Senior
datura.... è vero... anche questo è da considerare, però è anche vero che se qui stai male nessuno ti considera!!!!!!
 
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