scardan2
Maestro Giardinauta
negli anni '50 la mia famiglia come altri italiani ha comprato qualche casetta coi soldi (tassatissimi) del proprio lavoro (sempre statali, quindi impossibile evadere).
Oggi valgono soldi perché le case costano oscenamente troppo ma negli anni 50 e 60 tutti potevano comprarsi una casa, anche operai, statali, postini etc non solo ricconi, infatti oggi l'80-90% degli italiani ha almeno una casa.
Ci vivono i miei genitori, io, e c'è la casa in campagna. Non abbiamo schiere di inquilini che pagano affitti, solo una coppia di vecchietti che paga forse meno per la luce che per l'affitto da tanto che fa ridere (è simbolico).
Non producono ricchezza le case, ma come fanno a produrre ricchezza se ci vivi? perché deve produrre ricchezza tutto quanto per forza?
Sento ventilare da piu parti l'idea di una tassa patrimoniale pari al 10% del valore della/e casa/e che hai.
Quindi se hai ereditato una bella casa ma non guadagni pacchi di soldi (perché sei uno statale) come caspita fai a pagare il 10-12% del valore della casa?
Vuol dire che lo Stato, incapace di gestirsi i conti, espropria a te la casa, per finanziare le sue spese folli. E domani siamo daccapo perché non le riduce.
Un monolocale in città oggi costa quasi 200mila euro, ne costa 100mila un garage coperto! già solo a dover pagare una patrimoniale su un garage avrei difficoltà. La dovrei pagare col mio stipendio, già ampiamente tassato.
Per chi è in pensione ancora peggio, tanti vecchi hanno pensioni basse ma hanno case che valgono parecchio coi prezzi di mercato di oggi.
E' pazzesco. Io non voglio vendere casa per pagare il debito dello stato.
E non voglio vendere la casa che la mia famiglia ha da sempre, per emigrare in un paese meno rapace. Vorrei vivere dove vivo, dove ho lavoro, dove mi piace.
Perché punire chi ha investito nel mattone (e non parlo certo di castelli e dozzine di appartamenti!) i risparmi tassati di un lavoro onesto e per lo Stato??
E' pazzesco, io sono preoccupato. Molto. E incavolato. E depresso.
Oggi valgono soldi perché le case costano oscenamente troppo ma negli anni 50 e 60 tutti potevano comprarsi una casa, anche operai, statali, postini etc non solo ricconi, infatti oggi l'80-90% degli italiani ha almeno una casa.
Ci vivono i miei genitori, io, e c'è la casa in campagna. Non abbiamo schiere di inquilini che pagano affitti, solo una coppia di vecchietti che paga forse meno per la luce che per l'affitto da tanto che fa ridere (è simbolico).
Non producono ricchezza le case, ma come fanno a produrre ricchezza se ci vivi? perché deve produrre ricchezza tutto quanto per forza?
Sento ventilare da piu parti l'idea di una tassa patrimoniale pari al 10% del valore della/e casa/e che hai.
Quindi se hai ereditato una bella casa ma non guadagni pacchi di soldi (perché sei uno statale) come caspita fai a pagare il 10-12% del valore della casa?
Vuol dire che lo Stato, incapace di gestirsi i conti, espropria a te la casa, per finanziare le sue spese folli. E domani siamo daccapo perché non le riduce.
Un monolocale in città oggi costa quasi 200mila euro, ne costa 100mila un garage coperto! già solo a dover pagare una patrimoniale su un garage avrei difficoltà. La dovrei pagare col mio stipendio, già ampiamente tassato.
Per chi è in pensione ancora peggio, tanti vecchi hanno pensioni basse ma hanno case che valgono parecchio coi prezzi di mercato di oggi.
E' pazzesco. Io non voglio vendere casa per pagare il debito dello stato.
E non voglio vendere la casa che la mia famiglia ha da sempre, per emigrare in un paese meno rapace. Vorrei vivere dove vivo, dove ho lavoro, dove mi piace.
Perché punire chi ha investito nel mattone (e non parlo certo di castelli e dozzine di appartamenti!) i risparmi tassati di un lavoro onesto e per lo Stato??
E' pazzesco, io sono preoccupato. Molto. E incavolato. E depresso.
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