RosaeViola
Master Florello
Va al nido quindi ho fatto tutte le vaccinazioni anche quelle facoltative e a pagamento (38 euro a dose).
Dani, anche le mie figlie sono andate al nido, ma senza vaccinazioni facoltative.
Anche in questo c'è una responsabilità dei pediatra che invece che ridimensionare le giuste preoccupazioni di una mamma, le alimentano.
Le ragioni sono le più diversificate fra loro, ma quel che è certo è che ormai i bambini sono vaccinati contro tutto.
Spesso tendiamo a dimenticare che i nostri genitori e i nostri nonni, avevano una salute molto più solida.
E' vero, non c'era l'inquinamento e non mangiavano cibi così adulterati come noi, ma è anche vero che il loro organismo si temprava ammalandosi.
Oggi avremmo così tanti strumenti per curare malattie che un tempo, uccidevano i bambini, eppure siamo qui a cercare inconsapevolmente di impedire che i loro organismi provino almeno a sostenere quelle prove che possano fortificarli.
Ma la responsabilità vera di chi è?
Io ricordo quando si trattò di fare l'antipertossica.
A quel tempo il vaccino era una vera porcheria e dava tantissimi problemi, fra cui l'esposizione a crisi convulsive in caso di iperpiressia, per non parlare delle allergie al vaccino stesso o della sensibilizzazione ad altre sostanze.
Andai dal pediatra per il controllo mensile e gliene parlai.
Mi spiegò che i problemi derivanti dal vaccino (anche da quello "buono" che avrei dovuto pagare di tasca mia) erano quasi peggiori della malattia stessa che, trattata tempestivamente con l'Eritrocina, avrebbe trovato non tanto la risoluzione ma una forte attenuazione del problema.
Mi disse che avrei dovuto scegliere io, decidere cosa fosse giusto, cosa fosse corretto fare, sapendo a cosa saremmo andati incontro.
Scelsi di non fargliela, assumendomi tutte le responsabilità del caso e sono soddisfatta della scelta che ho fatto.
La stessa cosa vale per l'antimorbillosa. C'è un battage incredibile su questa malattia e si proclama ai quattro venti che il morbillo è una malattia che può portare all'encefalite, ma nessuno dice che i rischi sono altrettanti con il vaccino, visto che agisce a livello neurologico.
Allora perchè rischiare il vaccino quando con la malattia la percentuale di rischio è la stessa?
Ma che dire dell'antirosolia?
Dobbiamo vaccinare contro la rosolia (malattia assolutamente innocua) i bambini in età precoce e perchè? Perchè così, quando saranno adulti, non rischieranno di avere problemi con la gravidanza, maschi o femmine che siano, considerato che un uomo adulto che prende la rosolia, potrebbe trasmetterla alla sua compagna non immune, in gravidanza.
Ma lo sapete che la vaccinazione contro la rosolia si può fare anche in età adulta?
Perchè devo inoculare ad un bambino, sostanze di cui non conosco bene la composizione e gli effetti?
E poi, vogliamo anche affrontare il problema dei vaccini ad alto contenuto di mercurio?
Ma abbiamo anche l'antiparotite. Già, perchè prendersi gli orecchioni comporta chissà quale problema.
Ah sì, certo, sempre in previsione che forse, un domani, un uomo si veda affetto da parotite con la moglie gravida.
In pratica vacciniamo i nostri figli, perchè forse, un domani, magari...
Perchè, allora non impedirgli anche di respirare o fargli mettere le maschere antigas, considerato che essendo esposti all'inquinamento, rischiano di sviluppare il cancro polmonare?
Vogliamo parlare dell'Haemophilus? Adesso c'è anche questa.
Tutti a creare allarmismo su un batterio che potrebbe dare broncopolmoniti e meningite.
Ma scusate, vogliamo guardare le tabelle dove sono riportate le infezioni da tale batterio e vedere quale sia la reale incidenza?
A me sembra che tutto questo atteggiamento di medici e affini, non servano altro che ad accrescere un'ansia che alla fine, giova solo alle aziende farmaceutiche che producono i vaccini stessi.
Trovo anche che sia un sistema ancor più bieco, quello di cavalcare l'onda dell'ansietà genitoriale per avere un maggior consumo di sostanze che tanto bene, alla fine, non fanno.
Dani, spero che tu abbia compreso che questo mio post non discute certamente te, che come tante altre mamme non ha trovato il giusto conforto su queste argomentazioni.