Si può essere figlio di operaio, senza mai un soldo in tasca, e nessun Santo a cui votarsi, prendere una laurea in ingegneria con 110 e lode, entrare in una multinazionale italiana con stabilimenti al Sud, arrivare a farsi chiedere "vieni nella sede centrale che c'è un posto da dirigente per te", e dopo aver raggiunto i vertici aziendali, decidere di tornare nel proprio paesino di origine, ma non a fine carriera ma nel pieno dell'attività?
Si direte voi! Se sei un fortunato ragazzo del Nord, aggiungereste, mentre quei poverini del Sud discutono se abbandonare o no le loro radici (fuitevenne diceva anche allora Eduardo).
Ebbene io dico NO, perchè questa è la mia storia di ragazzo del Sud che non ha
lasciato e non ha scelto strade facili.
Poi fate voi, sono scelte personali, vanno maturate nell'intimo.