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La povertà in Italia

garofano

Maestro Giardinauta
In questi giorni di mooolta e forzata calma, ho avuto modo ancora di piu' di ascoltare e seguire le notizie in tv e nella'informazione alternativa.
Una notizia m'ha colpito e rattristato moltissimo:in Italia abbiamo cinque milioni di poveri ,ossia cinque milioni di persone tra uomini donne e bambini che non hanno i mezzi per vivere un'esistenza dignitosa, anzi un' esistenza.
Premesso che già la cifra di cinque milioni fa venire i brividi, ma io ho sempre pensato che fossero molto di più, e lo dico su esperienza personale.
Prima di essere operata, sono stata invitata da una mia carissima amica, che fa parte del gruppo Caritas della sua Parrocchia a visitare il Centro e a partecipare a qualche giornata di servizio, al fine di dare consigli e aiuti in vista dell'allestimento di un presidio sanitario e di un centro d'ascolto per queste famiglie in difficoltà.
Ho accettato e ho presenziato.Il Centro è molto organizzato, gestisce molto bene le risorse , ha creato uno schedario in cui sono registrate,previo consenso al trattamento dei dati, tutte le persone che si rivolgono lì per chiedere aiuto.
Consultando questi schedari, mi sono resa conto della vera dimensione del problema.
Solo in quella Parrocchia vengono seguite più di duecento persone, ed è una sola delle tantissime Parrocchie di Roma, che sono tutte impegnate in questo servizio, alcune fanno pure servizio di docce e pulizia.
Altra cosa che strazia è che i fruitori del servizio non sono soltanto zingari,barboni o immigrati, anzi, la maggioranza è composta da italiani che sono caduti in disgrazia ,in miseria, o perchè hanno perso il lavoro in quanto è fallita l'azienda per cui lavoravano, e non riescono più a trovarne uno malgrado ci si impegnino, oppure sono padri separati che hanno dovuto lasciare casa alla moglie affidataria dei figli e devono continuare a sobbarcarsi il mutuo e a dare gli alimenti, per cui vivono per strada o in residence di fortuna, oppure donne licenziate appena il datore di lavoro ha saputo che aspettavano un bambino, oppure persone licenziate perchè colpite da grave malattia, ed altre storie di ordinario quotidiano dolore.
Questi sono solo due esempi.Sono persone che non possono permettersi pasti adeguati, case adeguate, non possono nemmeno permettersi di curarsi, ne' di curare adeguatamente i propri figli.
Sono situazioni strazianti.Ci sono bambini che sono sottonutriti.
A volte ho pensato di non essere più in Italia ma da un'altra parte.
Devo dire che c'è molta generosità da parte delle persone, il cibo viene raccolto ogni domenica durante le messe, e non solo quello, anche altri generi di prima necessità, i parrocchiani portano chi la pasta, chi l'olio, chi i pannolini, ma perchè, mi chiedo pero' devono essere sempre i singoli a provvedere a colmare il vuoto di uno Stato che pretende solo e non da' mai? Dopotutto gli aiuto vengono da persone normali che a loro volta devono conciliari il desiderio di dare una mano con un bilancio familiare che è sempre più difficile da gestire.
Comunque, vedendo tutto questo e facendomi i miei debiti conti e le debite proporzioni, ho sempre pensato che la piaga della povertà nel nostro Paese fosse molto ampia e devastante di quanto la stampa e l'informazione di regime vogliano farci sapere, e comunque i numeri che hanno detto sono già belli pesanti.
Stamattina,manco a farlo apposta ho trovato questo articolo,scritto da un economista autorevole,che appunto mi conferma i miei,per così dire ,sospetti.Eccolo quihttp://www.libreidee.org/2018/07/cremaschi-sono-10-milioni-non-5-i-nuovi-poveri-in-italia/
Se vi va leggetelo e ,se viva ne parliamo.
P.S:si vede che sto guarendo?;):LOL:
 
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garofano

Maestro Giardinauta
Ultima notizia sul telegiornale:i poveri in Italia stanno arrivando,secondo le previsioni ISTAT a diciotto milioni,ma parlo di poverta assoluta,1 su 2 al Sud e 1 su 5 al Nord,non è che la cosa migliori di molto.E lo STato ,in tutto questo,che fa?Oltre a pretendere le tasse,che fa?
 
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