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rivoluzione: chi la sa fare, chi no

Finora l'Ilranda e' stata come un bambino condiscendente che accetta senza lamentarsi la pillola amara dell'austerita'. Sia per il modo con cui la sua gente ha accettato di buon grado i rimedi molto severi del governo imposti dall'alto e dalle autorita' internazionali per scongiurare un default del debito, sia per i segnali di ripresa economica vista ultimamente.

Ma le cose sono cambiate nettamente negli ultimi giorni: nel fine settimana migliaia di persone sono scese in strada per protestare contro le nuove misure di austerita' e rincari fiscali, mentre circa la meta' delle famiglie ha deciso che non paghera' una nuova tassa sulla casa.


http://www.wallstreetitalia.com/article/1354887/crisi-debito/irlanda-si-scatena-rivoluzione-fiscale.aspx
 

Olmo60

Guru Master Florello
ho paura che le proteste legittime delle classi "povere" possano essere strumentalizzate da forze eversive per riportare la situazione -sotto controllo- come è sempre successo nella storia..non sono mai stati i poveri a fare delle rivoluzioni e arrivati a questo punto (globalizzazione ecc) cosa mai potrebbe portare una rivoluzione? è una domanda alla quale non trovo risposte credibili. Di sicuro mi sembra certo che gli attuali equilibri mondiali non reggano: la finanza non può governare i destini del mondo. Ma si stanno cercando altre strade?
 

miciajulie

Fiorin Florello
capisco lo sfinimento delle classi paganti, costrette a tasse che non portano crescita e nemmeno bastano a coprire gli interessi sul debito. con le banche che ne hanno fatto e continuano a farne di cotte e di crude. autorizzate a farlo da quando, se si decide di aiutare un paese, quei soldi non finiscono alle persone ma alle banche stesse, che dovrebbero investirli per movimentare produzione ecc e invece abbiamo visto che li hanno investiti spesso in titoli spazzatura sperando di guadagnarci, ma senza fare arrivare nulla alle piccole imprese pulite con l'acqua alla gola, strozzandole, obbligando a licenziare, creando disoccupazione, altro che incrementare i consumi! però quand'anche si decida che basta nuove tasse, non le si paghi più!, vuoi che non trovino il modo di levare quei soldi dalle pensioni e dagli stipendi colpevolizzando ancora di più chi le tasse le paga già fino all'ultima goccia di sangue? non è una domanda retorica: si può fare ancora qualcosa di realistico per uscire da questo circolo vizioso in cui è l'economia a dettare le leggi, tutte le leggi?
 
credo che l'esempio di boicottaggio degli irlandesi sia un OTTIMO esempio di rivoluzione dal basso, non violenta, non strumentalizzabile e secondo me efficace. Peraltro i vari governi che si sono avvicendati in Irlanda hanno sempre prestato orecchio e attenzione alle esigenze della cittadinanza. Qua parliamo anche di una politica estremamente vicina al cosiddetto popolo.
 

miciajulie

Fiorin Florello
credo che l'esempio di boicottaggio degli irlandesi sia un OTTIMO esempio di rivoluzione dal basso, non violenta, non strumentalizzabile e secondo me efficace. Peraltro i vari governi che si sono avvicendati in Irlanda hanno sempre prestato orecchio e attenzione alle esigenze della cittadinanza. Qua parliamo anche di una politica estremamente vicina al cosiddetto popolo.

noi siamo 'altro'. purtroppo.
 

lalle

Florello
Beh si: lo sappiamo, siamo davvero molto valà e parecchio mesàmesà... nel senso che per attuare proteste all'Irlandese serve una coesione nazionale che per noi è fantascienza. Però qualche bombetta giù in centro non mi dispiacerebbe, devo confessarlo.

... anche se ci dovesse rimanere sotto qualcuno che ami. o anche no?
 
... anche se ci dovesse rimanere sotto qualcuno che ami. o anche no?

non parlo della strategia della tensione, del terrorismo neofascista-piduista-filoamericano degli anni 70, che metteva bombe su treni, nelle piazze, nelle banche accollando le responsabiltà a non ben precisati anarchici.
Nè mi piacerebbe la mattanza di giovani e ragazzetti ammazzati per falsi ideali da destra a sinistra. (Leggere Cuori Neri di Luca Telese mi ha aperto gli occhi).

Mi piacerebbe, ma parlo in senso totalmente astratto, che qualcuno finalmente mettesse un po' di pepe (e di piombo) al sedere a chi sta dissanguando una nazione e un popolo.
Ma in una nazioncina di buonisti chiesaioli, e con la stampa e l'informazione asservite come ben sappiamo, atti di forza e/o violenza verrebbero immediatamente stigmatizzati.
A meno che non li commettano i celerini.
 

elena_11293

Master Florello
Andrea, anche se diverso da me riuscivo a comprendere il tuo spirito di polemica verso determinati argomenti e modi di essere sul forum, sul fatto di usare una qualsiasi forma di violenza invece non ti seguo più.

Avevo trovato interessante leggere di quanto sta accadendo in Irlanda, mi ha ricordato quanto accaduto anche in non so più che Paese del Nord Europa, non molto fa, in cui la gente ha semplicemente deciso di andare in Parlamento e mandar fuori i propri governanti perché non si sentiva più rappresentata, hanno poi fatto delle elezioni in cui si sono candidati emeriti sconosciuti che però avevano idee chiare su cosa significhi effettivamente il bene del loro Paese e ora proseguono, con soddisfazione generale (stanno mettendo assieme un pacchetto di leggi sulla libertà di informazioni che sono all'avanguardia in tutto il mondo e grazie a questo hanno già prenotazioni da ovunque nel mondo per ampie aree del Paese, ex basi Nato e lande in cui non vi era nulla, in cui costruire server che gestiscano dati senza vincoli di censura)..

Perché capisco lo scontento diffuso e pure il desiderio di cambiare le cose, vivo il tutto esattamente come gli altri, ma strategie violente io personalmente non le auspico né sostengo in alcun modo. Io non ho mai visto un'arma o un'uccisione risvegliare la coscienza di nessuno, solo portare a ulteriore violenza, più o meno evidente.

Poi tu/voi (se altri la pensano come te) dite e fate come credete.


edit: il Paese di cui non ricordavo il nome è l'Islanda. Da Wiki (di certo altro di più preciso e soprattutto interessante si può trovare altrove):

La nuova Costituzione

Nel contesto della crisi economica del 2008 ha preso vita un movimento di cittadini per proporre la redazione di una nuova Costituzione che incorporasse le lezioni apprese dalla crisi e che sostituisse quella in vigore dal 1944 basata sul modello danese. Il 27 novembre 2010 furono indette delle elezioni da cui risultarono eletti i 25 cittadini che avrebbero formulato la bozza della nuova Costituzione. L'affluenza alle urne fu piuttosto bassa, meno del 36% degli aventi diritto si recarono a votare, e scelsero tra 522 candidati liberi da ogni affiliazione politica. Gli unici due vincoli per la candidatura, a parte quello di essere liberi dalla tessera di qualsiasi partito, erano quelli di essere maggiorenni e di disporre delle firme di almeno 30 sostenitori. La 'Consulta Costituzionale' (Stjórnlagaráð) eletta era composta da docenti universitari, avvocati, giornalisti ed anche da un sindacalista, un contadino, un pastore e un regista. Al termine dei propri lavori, il 29 luglio 2011 il movimento ha presentato al Parlamento islandese un progetto nel quale sono confluite la maggior parte delle linee guida prodotte in modo consensuale via internet e nel corso delle diverse assemblee del movimento che hanno avuto luogo in tutto il Paese. La proposta popolare di riforma costituzionale è attualmente sottoposta al vaglio di una commissione parlamentare e dovrà essere sottoposta ad approvazione tramite referendum popolare dopo le elezioni presidenziali che si terranno a giugno 2012


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elena_11293

Master Florello
Una domanda: cos'è che ognuno di noi effettivamente sente di volere per se stesso e per questo Paese? cos'è che vorremmo vedere nel prossimo futuro e più avanti ancora? che cambiamento? che novità?


Per quanto mi riguarda, un paio di cose base sono: vorrei che la gente potesse sentire che esistono possibilità (in qualsiasi sia il loro ambito di interesse), non che sono precluse a priori come accade ora. E vorrei che chi si occupa di interessi pubblici abbia effettivamente questo a cuore, non solo i propri. Mi piacerebbe anche vedere valorizzato tutto ciò che già abbiamo e che effettivamente ha valore e vedere poi come questo fiorirebbe e basterebbe di suo a soddisfare le esigenze generali, invece di sfruttarlo o inventare castelli di sabbia. Mi piacerebbe vedere che la gente trova il supportarsi vicendevole molto più entusiasmante e appagante perfino materialmente del farsi le scarpe a vicenda. Vorrei vedere la volontà generale dirigersi sempre più verso le fonti energetiche davvero pulite che già esistono e un altrettanto generale rispetto dell'ambiente naturale.
Vorrei vedere genitori, nonni, zii, fratelli e sorelle pensare che ciò che fanno non lo fanno solo per se stessi ma pure per i loro figli e nipoti e per quelli di qualcun altro e sentire in questo una spinta a creare qualcosa di finalmente diverso che non un cumulo di debiti e di spazzature.
Vorrei vedere indubbiamente molte cose, e ciascuna di queste io credo davvero sia già lì, in attesa solo di qualcuno che ci creda. A massa critica poi accade (non per miracolo, ma perché il fatto che è possibile e non solo un sogno diventa coscienza più diffusa e quindi poi la gente inizia anche a muoversi e a creare il cambiamento necessario).

Così, quali sono le cose che voi vorreste davvero vedere e in cui sperate? :)
 
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miciajulie

Fiorin Florello
per l'intervento più sopra di marcon.
ebbene sì, l'islanda è il mio mito. ma ti pare che qui da noi sia possibile un'emulazione? io, sinceramente, non la ritengo possibile.
 
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elena_11293

Master Florello
per l'intervento più sopra di marcon.
ebbene sì, l'islanda è il mio mito. ma ti pare che qui da noi sia possibile un'emulazione? io, sinceramente, no.

micia, non ho letto interventi di marco, l'Islanda l'ho citata io. e, personalmente, sì, io non vedo limiti per nulla, quindi trovo sia possibile fare qualcosa del genere anche qui. l'unico motivo per cui non è ancora accaduto è che la gente non si è ancora davvero stancata dell'esistente e/o non crede si possano cambiare le cose. da una posizione di questo tipo non si può effettivamente cambiare nulla, ma di base davvero non vedo motivi perché non sia possibile.
 

miciajulie

Fiorin Florello
micia, non ho letto interventi di marco, l'Islanda l'ho citata io. e, personalmente, sì, io non vedo limiti per nulla, quindi trovo sia possibile fare qualcosa del genere anche qui. l'unico motivo per cui non è ancora accaduto è che la gente non si è ancora davvero stancata dell'esistente e/o non crede si possano cambiare le cose. da una posizione di questo tipo non si può effettivamente cambiare nulla, ma di base davvero non vedo motivi perché non sia possibile.
scusa completamente rinko, confusi gli avatar. abbi pazienza. è che lì sono meno, molti meno che da noi (qui se siamo in due ci sono già 3 idee diverse). e credo siano anche molto meno abituati alla raccomandazione fissa, alla bustarella, ai nostri scandali. sì, perchè qui è normalità, nel resto del mondo, buona parte almeno, sono scandali.
 

elena_11293

Master Florello
certo, anch'io quando ho visto il loro parlamento ho riso, perché è più piccolo della sala del consiglio regionale qui... e sarà pure vero che sono meno abituati di noi a certi sistemi.

ma quello che faccio per me stessa è dirmi: voglio guardare a quello che era e che è oggi o a quello che voglio per il futuro? se mi baso solo su quello che è stato e che è al momento, certo che non riesco a vedere nemmeno un barlume di speranza, solo un proseguire di strategie che hanno già mostrato d'essere fallimentari mille e mille volte.
e anche, parlando appunto di speranza, che poi è parte del processo creativo che porta effettivamente a realizzare qualcosa di nuovo: me ne dà di più focalizzare su quello che non va o su quello che è possibile? vedo più aperture, cose da poter fare, possibilità appunto, guardando a quello che non funziona o pensando a cosa potrebbe funzionare bene?

io ci ho provato a portare in questo discorso un punto di vista diverso, che sarà anche solo mio ma in cui credo, e così mi sarebbe piaciuto leggere cos'altro anche voi immaginate per il vostro futuro o quello di questo Paese, partendo da: ":rolleyes: cosa proprio auspico, vorrei?", invece che dal solito: ":( (o :cry: o :burningma o :storto:) cosa mi aspetto purtroppo..."

micia, dato che sei qui, ad esempio tu, non c'è proprio nulla che sogni dentro di te, alla faccia di tutto quello che accade? :)
 

MARINA201080

Giardinauta
è qui che stà la differenza purtroppo .... ormai qui è la normalità, NON SIAMO UN PAESE CIVILE per niente. Qui la bustarella la raccomandazione l'evasione la violenza l'inciviltà sono cosa normale ed accettabile ... dalla massa perlomeno ... e poi a mio parere tutto questo ce lo siamo voluto, avremmo dovuto buttare fuori OGNI politico già dai tempi di tangentopoli e rinnovare al completo il nostro governo .. non era già sufficiente come scandalo??? e invece no da brave pecore abbiamo taciuto e seguito e da allora è stato sempre peggio ... continuiamo a dividerci in destra e sinistra alle elezioni senza capire che comunque in ogni caso lì dentro ognuno fà sempre e comunque i suoi interessi
 

miciajulie

Fiorin Florello
oh sì. sogno un ricambio totale della classe politica, non più legata ai modelli che da noi hanno spopolato. sogno politici che facciano l'interesse della nazione e non i propri, spacciandoli per ben altro. sogno il ritorno a una vita più semplice e sana e a misura d'uomo, dove sulle scatole di biscotti ci sia scritto: farina, zucchero, uova, burro, acqua e ci siano davvero solo questi ingredienti, sogno che chi lavora possa essere orgoglioso del lavoro che fa, che gli dia di che vivere con serenità. se poi ci sarà qualcuno ricco, ok, mica son qui a fare la robin hood, ma che gli altri ce la possano sempre fare, ad avere una casa, un lavoro, un futuro per i loro figli. sogno che quelli della mia generazione, ne conosco tanti così purtroppo, non dicano 'se tutto va a pu77ane, chi se ne frega, quando son morto io, morti tutti', e anche se non hanno figliato acquisiscano la sensibilità di guardare al futuro, adoprandosi di conseguenza nel loro piccolo ora, per chi questo mondo lo continuerà. sogno una rivalutazione della manualità, del 'saper fare le cose', almeno alcune, per poter scambiare le proprie conoscenze con quelle degli altri. sogno che il desiderio degli adolescenti non sia quello di diventare o tronista o valletta. detto così sembra un desiderio da vecchia racchia, e lo sarò pure. ma non mi interessa. vorrei che questi giovani, appunto, poi sappiano gestire la delusione di non aver potuto realizzare questi loro desideri (scellerati), perchè fanno tanto i gradassi, ma poi sono fragili, molto più fragili di quanto lo si era in passato. miiii e ho solo cominciato, eh
 

elena_11293

Master Florello
evvai! ecco, grazie alla tua decisione di parlarne ora io ad esempio ho già scoperto che la maggior parte di quel che sogni è perfettamente in linea con quel che sogno anch'io (eheh, a me la cosa di tronisti e vallette non è venuta in mente, e credo cambierebbe da sé una volta che il resto cambia). facciamo già due.

tanto per dire, in Islanda è partito tutto più o meno così...
 

daria

Master Florello
Be',micia ed elena, anch'io allineo i miei sogni con i vostri, se passa di qui un mafioso li allinea anche lui, perche' no?
Insomma, perdonate il cinismo, e poi da svegli?
 
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