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Bonsai Da Margotta

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
beh, il problema degli elementi passa in secondo piano rispetto al problema del drenaggio: un substrato 100%inerte è il max come drenaggio, anzi semmai il problema sarà fare in modo di non lasciarlo a secco, specie quando le radici spuntano e iniziano a bere... (quindi è giusto aggiungere un po' di torba se non si ha il tempo di controllare spesso), e da questo punto di vista lo sfagno è il top, perchè assorbe molta acqua pur senza causare ristagni.
I microelementi in fase di radicazione sono l'ultimo dei problemi: in una margotta soprattutto la pianta è ancora attaccata alla madre, dalla quale continua a ricevere acqua ed elementi, la parte delicata sono le nuove radici, che per potersi sviluppare bene devono andarsi a cercare acqua ed elementi, e nel farlo si allungano e ramificano, riempiendo ben presto lo spazio. Se trovassero subito facilmente tutta l'acqua e gli elementi necessari tenderebbero a rimanere vicini al tronco e si vilupperebbero di meno.
Questo discorso vale anche per le piante in attecchimento, che sfruttano le riserve accumulate per ricostruire l'apparato radicale, e solo dopo avranno bisogno di elementi per continuare a crescere, ma solo dopo che hanno attecchito.
 

patrizia

Maestro Giardinauta
Ok, mi avete convinta, presto proverò la mia prima margotta (mai fatta, finora solo talee), con un melograno che ho addocchiato.
 

Greenray

Esperto di Bonsai
L'aspetto pratico ha il suo peso nella margotta.
Naturalmente dipende anche dal tipo di "caramella" che si intende realizzare.
Io che non sono troppo impacciato con le mani, ho perdto un po' la calma lavorando in cima ad una scaletta e volendo margottare un ramo orizzontale!

Ripeto ancora una volta: i disegni e le spiegazioni sono in genere chiarissimi, ma la realizzazione comporta qualche piccola sorpresa a secondo dei casi, niente che però debba scoraggiarci dall'eseguire i nostri tentativi.

Ciao.
 
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francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
concordo con green
si possono dare indicazioni, spiegazioni, idee e trucchetti però ogni lavoro è a se stante.

e non sempre riesce!
io ho 2 mozziconi inferiori di margotte non riuscite.
 

AndreSimo85

Aspirante Giardinauta
Vorrei provare anche io una margotta, sul ficus carica che vive nel mio orticello: visto il periodo di piena vegetativa posso incidere o verrei irrimediabilmente sommerso ed affogato dal lattice più lattiginoso del mondo??? :D
 

Ermes

Aspirante Giardinauta
se voglio margottare un albero "particolare" che non ho a disposizione a casa ma magari in un bosco in montagna o collina, dite che ci siano possibilità di successo? senza ulteriore acqua...
 

aurex

Esperto di Bonsai
io direi anche che l'esperienza come sempre gioca il suo ruolo fondamentale...io per esempio come già detto in un precedente post ho ovviato ad alcuni problemi di realizzazione della margotta con un metodo tutto mio che a dir il vero ha funzionato....

x AndreSimo...secondo me è il periodo adatto per una margotta su di un ficus carica,,,,,,
x Ermes.....ovviamente la buona riuscita di una margotta dipende dall'essenza che vuoi margottare....a volte riesce...a volte no...a volte radica in un mese e mezzo a volte in un anno....dipende...per l'acqua non ho capito bene cosa intendi per senz'acqua....anche la margotta va inumidita di tanto in tanto....
 

AndreSimo85

Aspirante Giardinauta
Grazie aurex!! Ho già messo lo sfagno a bagno da stamattina... proverò in questi giorni mettendo in pratica i vostri consigli e staremo a vedere!
 

Ermes

Aspirante Giardinauta
mmmm immaginavo... ma non avendo modo di andarci visto la distanza incrocio le dita e sperare che l'acqua basti
 

GORLA

Florello Senior
io ho usato le perle d acqua ,per la mia margotta ,ma non so se ha funzionato ,ci vogliono due mesi ,io sono gia curiosa ora ,ma voi a staccate tutta in una vota ,ho segate in piu di una ,per toglierla dalla pianta madre ,leggevo che si deve tagliare un po al giorno ,cosa mi consigliate glicine ciao anna
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Con le perle d'acqua è possibile realizzare una caramella di polietilene trasparente, oscurata da un polietilene nero.
Volendo ispezionare il radicamento, è sufficiente scoprire il telo nero e la trasparenza delle perle permette di vedere lo sviluppo delle radici, poi si può nuovamente oscurare rimettendo il telo scuro.

So che la margotta serve a risparmiare tempo, ma in tutti i casi la premura non aiuta.
Io lo scorso autunno ho dovuto abbandonare una margotta che forse era già pronta. Due mesi fa ho tagliato senza ispezionare ed ho constatato che le radici le aveva messe, sebbene non le abbia più dato acqua da allora.

Oggi sta gettando numerose foglioline di Lagerstroemia Indica.

Ciao
 

AndreSimo85

Aspirante Giardinauta
Ok la prima è fatta!! Ho provato con il "metodo base".
Nello scortecciare la porzione di ramo nessun problema, applicato ormone in polvere ok, i problemi invece sono arrivati al fissaggio della "caramella".
A leggere il procedimento non mi sembrava così complicato... come spero sia capitato a tutti, nel "costruire" la caramella lo sfagno mi cadeva a tocchi non dico in testa ma quasi.. ehm ehm... e per bagnarla si faceva una fatica immane... quindi ho tolto tutto, mi sono seduto un attimo a tavolino e dopo un paio di respiri questo è quello che ne è uscito:

Ho utilizzato una calza collant (che ho prontamente sottratto dal cassetto di mia madre...) da legare agli estremi. Così facendo, sono riuscito ad allargarla con un taglio dall'alto, nel centro della futura caramella senza far scivolate il contenuto dalle estremità (come mi succedeva prima).
Dopo aver riempito la calza di sfagno, ho avvolto la stessa con un tubicino di silicone (quello per l'areazione degli acquari), con all'interno un filo di alluminio rivestito per tenerlo fermo, a mo di legatura ramo bonsai. Tubicino tappato ad una estremità e forellato con un'ago caldo lungo tutta la sua lunghezza. Il tubicino fuoriuscirà dalla caramella finale di circa un cm.
Ho coperto il tutto con materiale trasparente, in modo che sia il più sigillato possibile.
Infine ho ricoperto con un sacchetto nero di quelli che si usano per l'immondizia, lasciando appunto un cm di tubicino non coperto.
Per inumidire uso una siringa da 20 ml senza ago e senza beccucci vari, dato che il suo beccuccio di plastica entra già perfettamente nel tubicino di gomma.
Questo è quanto, accetto correzioni o critiche costruttive... ovviamente per la prossima margotta, perchè quella non la tocco più!!! :lingua:
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
Io se ho problemi con la caramella (es. rami troppo orizzontali o scomodi) preferisco unsare un vaso di plastica facendo 2 tagli verticali lungo le pareti, e li sagomo in modo che il ramo alla fine "attraversi" il vaso da parte a parte, quindi fisso il vaso in posizione attorno al ramo e lo richiudo con un paio di giri di filo di ferro sottile, in modo che rimanga fisso e verticale, poi riempio di terra e al limite se proprio ho voglia avvolgo il tutto con un telo, ma in teoria si potrebbe pasciarlo all'aria, perchè diventa come un normale vaso che posso annaffiare dall'alto...
 

GORLA

Florello Senior
andresimo...ti confesso che sto ridendo piegata con le lacrime e non smetto di ridere perche di riesco a vedere che lotti con collant e ormoni occio che fanno male .................e l idea di vederti seduto a riprendere la situazione in mano .....mi scompiscio dalle risate ..e dura il giardinaggio....scusa spero di non offenderti ,e sai perche rido di gusto ,per l anno scorso su un ciliegio non riuscito il progetto sono andata armata di tutto ,il ramo era alto io sono nana non ci arrivavo mi sono incaponita alla fine avevo tutto sulla faccia negli occhi ,e che pi sono dovuta uscire dal prato e passare davanti al mio bar ,e tuti volevano sapere ,ti capisco benissimo dal leggere sembra facile ..dai speriamo nella vittoria ciao anna
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Ragazzi io faccio il tifo per voi, soprattutto per chi ha difficoltà e nonostante questo, sporco di sfagno e ferito nell'onore ci riprova.

La margotta è un'operazione molto interessante, anche sotto il profilo meramente tecnico.
Recentemente, un po' come Boba, ho utilizzato un vasetto di yoghurt, tagliandolo solo da un lato e con un foro in centro al fondo.
Poi ho sovrapposto leggermente e "cucito" con un cavetto di rame molto fine, i due lembi tagliati, passanfoli in qualche forellino che avevo fatto.

Sarà il caso che ci sbirci dentro? Si tratta di un acero campestre e di un melo stark, avranno già radicato?
Interessante il ragionamento di Boba e le sue riflessioni sull'abbondanza d'acqua in una margotta, che ne limitano la "volontà" di spingere le radici in cerca d'acqua.
Interssanti anche gli esempi del Conte Verde nella discussione http://forum.giardinaggio.it/bonsai/116820-margotta-perle-d-acqua.html
Poi scavando nelle discussioni passate ho trovato delle invenzioncine diaboliche che non vi sarà difficile trovare per farvi un'idea di quanti accorgimenti siano stati adottati dai più esperti, che spiegano anche il perché e il percome li hanno appunto adottati.
Sono personalmente propenso a sfruttare tutte le possibilità tecniche che abbiamo a disposizione, dalla reticella dell'aglio alle perle d'acqua, ma ha per me un grande fascino chi continua a praticare il metodo più povero di mezzi.

Secondo me c'è tantissimo spazio per l'inventiva di ognuno e per l'improvvisazione, causata spesso (all'inizio) dalla poca esperienza ed in seguito da idee personali che affiorano alla mente rimurginando sulle difficoltà incontrate.

Un saluto a tutti ed un ulteriore incoraggiamento: ciao
 

AndreSimo85

Aspirante Giardinauta
Ahahahah anna ora ci rido su anche io, ma ho passato davvero dei brutti 10 minuti!!! Contando il caldo afoso di oggi, poi... quasi quasi lo sfagno umido mi piaceva!!! :D
Una cosa che mi sono accorto di non aver fatto, dopo aver rimosso l'anello di corteccia avrei dovuto raschiare per arrivare al cambio??? uff adesso mi fa il callo... :muro:
 
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