Grande!!!!! magari una volta ti chiedo come si fa...!!!Buongiorno a tutti.
Io sto collaudando un sistema di mia invenzione che si autogestisce. Sta funzionando alla grande
In pratica mi accende il boiler per l'acqua calda quando i pannelli fotovoltaici raggiungono un livello di energia sufficiente ad alimentarlo e di spegnerlo quando scende sotto una certa soglia.
Così ho l'acqua calda gratis e sfrutto tutta la corrente prodotta, anche quella in eccesso che altrimenti andrebbe al gestore di energia, gratis ovviamente :LOL:
Grazie. Posso anche dirlo ora.Grande!!!!! magari una volta ti chiedo come si fa...!!!
Anche noi siamo riusciti a mettere i pannelli quest'anno, a primavera...Pensa che abbiamo costruito la tettoia da soli, un incubo!! Ci stanno 36 pannelli mi pare, avevamo bisogno di un po' di kW per intaccare sulle bollette...siamo in 5, consumiamo come degli scannati
però alla fine ce l'abbiamo fatta. Abbiamo dovuto comprare anche i caschetti e sollevare una trave da 5 metri :LOL:
Non ci ho capito niente ma complimenti!Grazie. Posso anche dirlo ora.
Anche se con 36 pannelli produci abbastanza corrente da venderla all'enel.
Io ho solo 3 pannelli da 285 watt al momento. Il quarto pannello da 340Watt mi arriverà in questi giorni. Non ho un grande consumo di energia, quindi mi bastano pochi pannelli cercando di sfruttarli al massimo.
Per questa cosa ho costruito una specie di trasformatore toroidale, in pratica ho fatto un avvolgimento di filo di rame smaltato attorno ad un nucleo in ferro. Ho usato un nastro metallico che si usa in edilizia, avvolgendo più strati fino a raggiungere lo spessore desiderato.
Poi ho fatto passare un solo cavo proveniente dall'inverter all'interno del tiroide (facendo solo alcune spire attorno) in modo che il passaggio di corrente crei un campo magnetico all'interno del toroide e di conseguenza viene catturato dall'alvolgimento fatto in precedenza trasformando il campo magnetico in corrente alternata ad una tensione molto bassa, (direttamente proporzionale al numero di spire) quindi questo toroide non fa altro che misurare gli apere prodotti dal fotovoltaico, di conseguenza, più corrente produce più volt avrò all'uscita del toroide, che a sua volta quando raggiunge la tensione desiderata fa accedere un relè che chiudendo i contatti accende il boiler.
Quando la tensione scende di nuovo, anche al passaggio di una nuvola, non producendo la corrente necessaria il relè torna a riposo e così anche il boiler.
In pratica cosuma solo se c'è corrente dal fotovoltaico.
Ma ho cmq messo un interruttore per accenderlo manualmente per quando le giornate saranno molto nuvolose.
Cmq complimenti per quello che avete fatto da soli
Sono comodi anche quelli piccoliio finora al max li sto utilizzando per far girare le ventole nella serra delle orchidee
..(cioè lo fa il mio lui, io faccio da assistente) ma abbiamo preso quei pannellini delle bambole, roba da 14V, le ventole sono quelle recuperate dagli alimentatori dei pc, che vanno a 12V
bel lavoro Angil
Grazie.Non ci ho capito niente ma complimenti!
Dovresti fare un videoSono comodi anche quelli piccoli
In ogni caso la cosa più importante sono i watt che riescono a sviluppare.
Ci sono pannelli fotovoltaici a 12 volt che riescono a produrre anche 200 watt.
Poi uno li sceglie in base a quello che vuole fare e in base all'inverter.
Che poi alla fine si possono accoppiare in serie o in parallelo in base alle proprie necessità.
Grazie cmq
Grazie.
Alla fine è semplicissimo.
Proverò a spiegarlo così:
Sai come funziona un trasformatore tradizionale?
Ad esempio un trasformatore che riduce la tensione da 220 volt a 12 volt è formato da due avvolgimenti su un nucleo di ferro: 1 primario dove il filo è più sottile e molto più lungo dove alle estremità si fa entrare la 220 volt. Il secondario è un altro avvolgimento fatto solo stesso nucleo, indifferentemente se posto sopra o sotto il primo. Quest'ultimo avvolgimento è molto più corto del primo e con un diametro maggiore (maggiore è il diametro del filo maggiori saranno gli ampere, più spire attorno al nucleo più volt usciranno.
Nel mio caso il nucleo di ferro che ho fatto io è a forma di ciambella, con il buco al centro. Ho fatto qualche spira attorno a questa ciambella con un filo proveniente dall'inverter che funge da avvolgimento primario. Dal secondario uscirà una tensione in base alla quantità di corrente che passerà attraverso la ciambella, che poi essendo un inverter on grid passerà tutta la corrente prodotta, che sia consumata o meno. Diversamente sarebbe se fosse un inverter off grid, cioè a isola, che non è direttamente collegato alla rete. In quest'ultimo caso le spese aumentano perché necessiterebbero gli accumulatori, altrimenti quando un elettrodomestico assorbe più energia di quanto ne produca automaticamente passerebbe direttamente alla rete, prelevando dal contatore, o dagli accumulatori se ci sono.
Poi questa cosa è anche programmabile in base all'inverter.
Va beh, mi sono dilungato oltre... È che un discorso è legato all'altro
Nu, troppo complesso fare un video del genere. Che poi non sarebbe tanto diverso da quello che ho spiegato, nel senso che se non si capisce così non si capirebbe neppure con un videoDovresti fare un video
Sei troppo modesto. Io lo farei, avresti molto successo.Nu, troppo complesso fare un video del genere. Che poi non sarebbe tanto diverso da quello che ho spiegato, nel senso che se non si capisce così non si capirebbe neppure con un video
Ma di nulla, figurati. È vero, sono soddisfazioni quando si fa qualcosa da sé.Angil apprezzo moltissimo la spiegazione ma di queste cose ci capisco poco... La fisica mi piaceva un sacco, poi arrivati a campi elettrici e magnetici è stato come sbattere di faccia su un muro. Non mi arriva. Comunque bravo che ti sei fatto tu una cosa di cui avevi bisogno, a me queste cose riempiono di gioia le poche volte che sono io a farcela, ma anche quando vedo gli altri ingegnarsi così mi piace!
Grazie, ma fare un video decente bisogna essere anche sciolti nel parlare, non essere timidi e via dicendo, oltre al fatto che non ho studiato queste cose, quindi mi mancano molti termini tecnici, specifici...Sei troppo modesto. Io lo farei, avresti molto successo.
Grazie Angil, grazie un sacco!!! Farò leggere ai miei che io non ci capisco niente di queste cose elettriche :LOL:Grazie. Posso anche dirlo ora.
Anche se con 36 pannelli produci abbastanza corrente da venderla all'enel.
Io ho solo 3 pannelli da 285 watt al momento. Il quarto pannello da 340Watt mi arriverà in questi giorni. Non ho un grande consumo di energia, quindi mi bastano pochi pannelli cercando di sfruttarli al massimo.
Per questa cosa ho costruito una specie di trasformatore toroidale, in pratica ho fatto un avvolgimento di filo di rame smaltato attorno ad un nucleo in ferro. Ho usato un nastro metallico che si usa in edilizia, avvolgendo più strati fino a raggiungere lo spessore desiderato.
Poi ho fatto passare un solo cavo proveniente dall'inverter all'interno del tiroide (facendo solo alcune spire attorno) in modo che il passaggio di corrente crei un campo magnetico all'interno del toroide e di conseguenza viene catturato dall'alvolgimento fatto in precedenza trasformando il campo magnetico in corrente alternata ad una tensione molto bassa, (direttamente proporzionale al numero di spire) quindi questo toroide non fa altro che misurare gli apere prodotti dal fotovoltaico, di conseguenza, più corrente produce più volt avrò all'uscita del toroide, che a sua volta quando raggiunge la tensione desiderata fa accedere un relè che chiudendo i contatti accende il boiler.
Quando la tensione scende di nuovo, anche al passaggio di una nuvola, non producendo la corrente necessaria il relè torna a riposo e così anche il boiler.
In pratica cosuma solo se c'è corrente dal fotovoltaico.
Ma ho cmq messo un interruttore per accenderlo manualmente per quando le giornate saranno molto nuvolose.
Cmq complimenti per quello che avete fatto da soli
Ma di che.Grazie Angil, grazie un sacco!!! Farò leggere ai miei che io non ci capisco niente di queste cose elettriche :LOL:
esattamente come mio marito, poi lui ha provato anche a fare l'istituto tecnico elettronico, peccato che ne sapeva già tanto di più, che a scuola si annoiava ed ha mollato in quarta... come lo rimpiange, ora che tutta la sua esperienza non la può provare con un pezzo di carta, che il più delle volte vale proprio solo come pezzo di carta...Quello che so è frutto di esperienza negli anni, specialmente da ragazzino, tutti gli insuccessi, gli esperimenti, le cose che succedevano per casualita ecc... Me li ritrovo tutti come bagaglio culturale, quindi al bisogno mi viene facile risolvere o creare qualcosa, entro le mie possibilità ovviamente.
ma la soddisfazione non sarebbe stata la stessaSe avessi scoperto questo prima, probabilmente non avrei fatto il mio.