kiwoncello
Master Florello
Leggo oggi su un quotidiano ligure il sguente titolo: "Beneficenza dei cacciatori a Legambiente". Mi dico, perbacco, Caino che è tanto buono con Abele? Premesse alla storia: la Liguria è ormai invasa da porcastri (altro che cinghiali veraci!) a suo tempo introdotti dalla lobby degli sparadoppiette a loro uso e sollazzo. Nella stagione ammazzatoria chi vuole farsi un giretto nei boschi anche vicino a casa propria o peggio, in boschi di sua proprietà non cintati rischia la pelle in quanto per due giorni alla settimana vi si svolgono le sedute autorizzate di caccia al cinghiale. Ci sono i manifesti che ti avvertono di fare attenzione ecc. ecc., un pò come i vecchi cartelli Anas indicanti "Caduta Massi". In altre parole, se vieni impallinato a mò di porcastro è colpa tua, te l'avevamo detto scemo che non sei altro di stare attento....
Orbene, "....giunti sul luogo prestabilito i cacciatori notano che POCO LONTANO dall'area interessata dalla battuta ci sono ALCUNE ABITAZIONI. E decidono di piazzare un cartello di avviso ("Attenzione, battuta di caccia al cinghiale in corso"). Ma all'improvviso uno dei cacciatori viene raggiunto da un cane oltre che dagli insulti di un uomo. Pochi istanti dopo il cacciatore viene raggiunto anche da due ragazze.....". Insomma, dopo le sacrosante (dico io) invettive degli abitanti delle case vicine ed abbaiare del cane, i cacciatori dinostrano che tutto era "regolare". Conclusione, il tribunale ha condannate le ragazze ad un risarcimento per minacce (ad omacci armati nota bene) ed ingiurie più danni (mancato ammazzamento di porcastri?) da liquidarsi in separata sede.
Lascio a voi i commenti sia sul fatto in se che sulla sentenza in questione. Oltre a trovare demenziale che si autorizzi una pratica di "guerra" a due passi da case d'abitazione, i miei mancati commenti sulla sentenza sarebbero certamente da oltraggio.
kiwo
Orbene, "....giunti sul luogo prestabilito i cacciatori notano che POCO LONTANO dall'area interessata dalla battuta ci sono ALCUNE ABITAZIONI. E decidono di piazzare un cartello di avviso ("Attenzione, battuta di caccia al cinghiale in corso"). Ma all'improvviso uno dei cacciatori viene raggiunto da un cane oltre che dagli insulti di un uomo. Pochi istanti dopo il cacciatore viene raggiunto anche da due ragazze.....". Insomma, dopo le sacrosante (dico io) invettive degli abitanti delle case vicine ed abbaiare del cane, i cacciatori dinostrano che tutto era "regolare". Conclusione, il tribunale ha condannate le ragazze ad un risarcimento per minacce (ad omacci armati nota bene) ed ingiurie più danni (mancato ammazzamento di porcastri?) da liquidarsi in separata sede.
Lascio a voi i commenti sia sul fatto in se che sulla sentenza in questione. Oltre a trovare demenziale che si autorizzi una pratica di "guerra" a due passi da case d'abitazione, i miei mancati commenti sulla sentenza sarebbero certamente da oltraggio.
kiwo