RosaeViola
Master Florello
Carissimi, prima di rispondere ai singoli post, vi aggiorno sulla situazione.
Quest'oggi ho avuto un lungo e sereno colloquio con la Preside e la Vice.
Come vi avevo anticipato sono due persone molto disponibili, sensibili e in grado di attivarsi fattivamente relativamente ai problemi dei ragazzi.
Mi hanno lungamente ascoltato (il colloquio è durato più di un'ora e mezza) e sono concordi con me, una volta vagliati i fatti, nel dire che il problema c'è e che, innanzitutto, interverranno subito presso l'insegnante che peraltro è un'ottima insegnante di italiano (e su questo non ho dubbi, considerato che vedo che tipo di lavoro svolge con i ragazzi) ma che va instradata sia nei confronti della dislessia sia nella relazione coi ragazzi.
La Preside, dopo avermi ascoltata e discusso con me su vari punti, è addirittura arrivata a dire che sembra grottesco che loro si ritrovino di fronte ad un genitore ben preparato che sa molto più di quello che dovrebbero sapere loro in materia e che questo stesso genitore, trovi la scuola quasi completamente impreparata alla collaborazione per il raggiungimento della stessa meta.
Entrambe mi hanno fortemente sconsigliato di spostare di classe Margherita.
Ci abbiamo ragionato insieme, valutando i pro e i contro, ma indubbiamente i contro sono tanti e tutti considerevolmente importanti.
Loro sono già pronte al confronto con l'insegnante di lettere con cui, appunto, sistemare la questione nodale ed io, dal canto mio, ho già preso accordi con loro, affinchè la logopedista riveda Margherita e stenda una nuova valutazione oltre che attivarsi anche presso il corpo docente per tutti i ragguagli in merito.
La Preside mi ha detto che la sconforta anche doverci mettere in condizione di affrontare un nuovo onere sia in termini economici sia a livello di energie e tempistica, perchè una sua insegnante non fa altro che esercitare la sua professione solo da un punto di vista che, per quanto apprezzabile, è privo del punto più importante dell'insegnamento: la sensibilità e la capacità di relazionarsi ai ragazzi.
Non vi nascondo che questo mi ha comunque fatto piacere perchè ha dimostrato di comprendere i disagi che tutto questo ha ingenerato.
Entrambe mi hanno ripetutamente chiesto come mai non avessi prodotto i documenti necessari a consentire loro, anche di avere più forza nella gestione del problema relativamente alle indicazioni da fornire agli insegnanti e nell'essere molto più fermi e pressanti nei loro confronti per arrivare a risolvere la situazione.
Come ovvio che sia, Margherita era accompagnata da varie relazioni stilate dalla logopedista che, purtroppo, non si trovano.
Ora dovrò attivarmi anche in questo senso e lo stesso faranno loro cercando di reperire i documenti all'interno della scuola, ma dubito che li troveranno.
Alla fine, in questa storia, c'è un po' di tutto: dall'incapacità di una giovane e brillante insegnante nel gestire i ragazzi, alla farraginosità della macchina delle scartoffie, alla burocrazia, all'insensibilità, ai pochi strumenti che la scuola fornisce al corpo docente per poter migliorare il proprio lavoro.
Comunque sia, a queste insegnanti così sensibili, così disponibili, così responsabili e così volonterose nello svolgere il proprio lavoro, tanto di cappello.
Quest'oggi ho avuto un lungo e sereno colloquio con la Preside e la Vice.
Come vi avevo anticipato sono due persone molto disponibili, sensibili e in grado di attivarsi fattivamente relativamente ai problemi dei ragazzi.
Mi hanno lungamente ascoltato (il colloquio è durato più di un'ora e mezza) e sono concordi con me, una volta vagliati i fatti, nel dire che il problema c'è e che, innanzitutto, interverranno subito presso l'insegnante che peraltro è un'ottima insegnante di italiano (e su questo non ho dubbi, considerato che vedo che tipo di lavoro svolge con i ragazzi) ma che va instradata sia nei confronti della dislessia sia nella relazione coi ragazzi.
La Preside, dopo avermi ascoltata e discusso con me su vari punti, è addirittura arrivata a dire che sembra grottesco che loro si ritrovino di fronte ad un genitore ben preparato che sa molto più di quello che dovrebbero sapere loro in materia e che questo stesso genitore, trovi la scuola quasi completamente impreparata alla collaborazione per il raggiungimento della stessa meta.
Entrambe mi hanno fortemente sconsigliato di spostare di classe Margherita.
Ci abbiamo ragionato insieme, valutando i pro e i contro, ma indubbiamente i contro sono tanti e tutti considerevolmente importanti.
Loro sono già pronte al confronto con l'insegnante di lettere con cui, appunto, sistemare la questione nodale ed io, dal canto mio, ho già preso accordi con loro, affinchè la logopedista riveda Margherita e stenda una nuova valutazione oltre che attivarsi anche presso il corpo docente per tutti i ragguagli in merito.
La Preside mi ha detto che la sconforta anche doverci mettere in condizione di affrontare un nuovo onere sia in termini economici sia a livello di energie e tempistica, perchè una sua insegnante non fa altro che esercitare la sua professione solo da un punto di vista che, per quanto apprezzabile, è privo del punto più importante dell'insegnamento: la sensibilità e la capacità di relazionarsi ai ragazzi.
Non vi nascondo che questo mi ha comunque fatto piacere perchè ha dimostrato di comprendere i disagi che tutto questo ha ingenerato.
Entrambe mi hanno ripetutamente chiesto come mai non avessi prodotto i documenti necessari a consentire loro, anche di avere più forza nella gestione del problema relativamente alle indicazioni da fornire agli insegnanti e nell'essere molto più fermi e pressanti nei loro confronti per arrivare a risolvere la situazione.
Come ovvio che sia, Margherita era accompagnata da varie relazioni stilate dalla logopedista che, purtroppo, non si trovano.
Ora dovrò attivarmi anche in questo senso e lo stesso faranno loro cercando di reperire i documenti all'interno della scuola, ma dubito che li troveranno.
Alla fine, in questa storia, c'è un po' di tutto: dall'incapacità di una giovane e brillante insegnante nel gestire i ragazzi, alla farraginosità della macchina delle scartoffie, alla burocrazia, all'insensibilità, ai pochi strumenti che la scuola fornisce al corpo docente per poter migliorare il proprio lavoro.
Comunque sia, a queste insegnanti così sensibili, così disponibili, così responsabili e così volonterose nello svolgere il proprio lavoro, tanto di cappello.