njnye
Florello Senior
Ciao,
un tema che mi è molto caro è quello delle succulente che possono vivere tutto l'anno all'esterno al Nord. Ho cercato discussioni già aperte sul tema ma non ho trovato nulla, quindi pensavo di aprire questa per raccogliere un po' di contributi. Spero possa essere utile per tutti (se ce n'è già una, mi infilo in quella).
Perché apro questa discussione adesso?
a) perché ora è la stagione giusta per pianificare gli scambi e per fare talee in vista del prossimo inverno;
b) perché da me è di nuovo tornato il freddo :muro: e quindi mi viene spontaneo chiederlo
Aggiungo anche le foto così chi cerca spunti ha subito idea di cosa si parla.
Parto con quelle che ho testato personalmente.
PRECISAZIONE: Io vivo in condominio, sesto e ultimo piano con esposizione sud-est, non ho niente davanti che mi schermi il terrazzo dal sole, sono a Milano/prima provincia Nord-Est. Il tetto è "corto" e non copre quasi niente (quando piove tanto mi si bagnano i vetri della porta finestra).
graptopetalum: qualche fogliolina persa in inverno ma è stato sotto la neve senza battere ciglio; a inizio marzo ha iniziato a fare un'abbondante fioritura;
Sedum rubrotinctum: non è marcito neppure nella stagione dei monsoni nel terriccio universale. In inverno si colora e si compatta, diventa bellissimo:
Sempervivi: indistruttibili, te ne dimentichi e loro ti sorprendono sempre. Anche loro esposti alle intemperie e con terriccio universale hanno retto ai "monsoni" e alla neve. In inverno si trasformano, cambiano colore e la rosetta si chiude. Unico neo: alcune foglie muoiono e poi bisogna pulirle o il vaso si presenta un po' trasandato. Saranno stati irritati per il terriccio universale ma per il momento ancora non ho visto fiori. Quest'anno li ho rinvasati con una composta migliore, vediamo se mi premiano:
Sedum palmeri: più composto e a crescita più lenta del graptopetalum, è una delle piante che mi rallegrano di più in inverno perché si "abbronza" per il freddo. Resistentissimo e dalla fioritura facile in tardo inverno/primavera:
Sedum rupestre (per gli amici anche reflexum): la mia è una varietà spontanea che mi sono portata dai miei luoghi d'origine, nella zona del carso goriziano. Sarò di parte ma la trovo splendida perché al sole si colora d'argento. Ha portamento ricadente quando cresce, quindi sta bene in un vaso con altri sedum a sviluppo verticale. Fioritura banalotta, a spigozza gialla come tanti sedum. Di positivo ha che cresce ovunque, anche con un centimetro di terra, e sopravviverebbe in congelatore per un mese:
Sedum spurium ‘Tricolor’: in inverno si svuota un po' ed è meno bello che in estate ma regge freddo anche prolungato (e neve)
Delosperma cooperi: questo è il primo inverno che affrontava da me e non avevo talee di backup quindi l'ho tenuto riparato (nel senso che non ha preso acqua) e non ha avuto problemi. Ha cambiato colore, tutto qui.
Ne ho ancora una da segnalare ma prima devo capire come si chiama
un tema che mi è molto caro è quello delle succulente che possono vivere tutto l'anno all'esterno al Nord. Ho cercato discussioni già aperte sul tema ma non ho trovato nulla, quindi pensavo di aprire questa per raccogliere un po' di contributi. Spero possa essere utile per tutti (se ce n'è già una, mi infilo in quella).
Perché apro questa discussione adesso?
a) perché ora è la stagione giusta per pianificare gli scambi e per fare talee in vista del prossimo inverno;
b) perché da me è di nuovo tornato il freddo :muro: e quindi mi viene spontaneo chiederlo
Aggiungo anche le foto così chi cerca spunti ha subito idea di cosa si parla.
Parto con quelle che ho testato personalmente.
PRECISAZIONE: Io vivo in condominio, sesto e ultimo piano con esposizione sud-est, non ho niente davanti che mi schermi il terrazzo dal sole, sono a Milano/prima provincia Nord-Est. Il tetto è "corto" e non copre quasi niente (quando piove tanto mi si bagnano i vetri della porta finestra).
graptopetalum: qualche fogliolina persa in inverno ma è stato sotto la neve senza battere ciglio; a inizio marzo ha iniziato a fare un'abbondante fioritura;
Sedum rubrotinctum: non è marcito neppure nella stagione dei monsoni nel terriccio universale. In inverno si colora e si compatta, diventa bellissimo:
Sempervivi: indistruttibili, te ne dimentichi e loro ti sorprendono sempre. Anche loro esposti alle intemperie e con terriccio universale hanno retto ai "monsoni" e alla neve. In inverno si trasformano, cambiano colore e la rosetta si chiude. Unico neo: alcune foglie muoiono e poi bisogna pulirle o il vaso si presenta un po' trasandato. Saranno stati irritati per il terriccio universale ma per il momento ancora non ho visto fiori. Quest'anno li ho rinvasati con una composta migliore, vediamo se mi premiano:
Sedum palmeri: più composto e a crescita più lenta del graptopetalum, è una delle piante che mi rallegrano di più in inverno perché si "abbronza" per il freddo. Resistentissimo e dalla fioritura facile in tardo inverno/primavera:
Sedum rupestre (per gli amici anche reflexum): la mia è una varietà spontanea che mi sono portata dai miei luoghi d'origine, nella zona del carso goriziano. Sarò di parte ma la trovo splendida perché al sole si colora d'argento. Ha portamento ricadente quando cresce, quindi sta bene in un vaso con altri sedum a sviluppo verticale. Fioritura banalotta, a spigozza gialla come tanti sedum. Di positivo ha che cresce ovunque, anche con un centimetro di terra, e sopravviverebbe in congelatore per un mese:
Sedum spurium ‘Tricolor’: in inverno si svuota un po' ed è meno bello che in estate ma regge freddo anche prolungato (e neve)
Delosperma cooperi: questo è il primo inverno che affrontava da me e non avevo talee di backup quindi l'ho tenuto riparato (nel senso che non ha preso acqua) e non ha avuto problemi. Ha cambiato colore, tutto qui.
Ne ho ancora una da segnalare ma prima devo capire come si chiama
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