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Una domanda alle donne del forum

celestino

Giardinauta Senior
A mio parere,gestire un figlio in tenera età,non lo vedo un grosso problema...semmai i problemi nascono quando i figli crescono...tanto per fare un esempio, un figlio quando vede arrivare a scuola il padre o la madre che sembrano nonni rispetto alle altre mamme o padri, credo che il figlio non sia certamente contento...poi, più si va avanti il peggio aumenta...essere un bravo genitore,comporta seguire i propri figli dappertutto...e per fare questo ci vuole molta energia...La Nannini,avrà 75 anni quando la figlia ne avrà 20....se questo è una cosa normale per alcuni...per me non lo è affatto...Io penso che molte persone, preferiscono divertisi e non avere problemi,salvo poi accorgersi che manca qualcosa nella loro vita...Poi ci sono persone con problemi di fertilità che hanno deciso di diventare genitori, a tutti i costi, quando ad una certa età la natura consiglia di fare i nonni...Francamente queste gravidanze tardive, le trovo molto egoistiche...Detto questo, io sono sempre per la libertà di scelta...quindi anche se non condivido queste scelte,sono felice per loro...:Saluto:
 

natabruja

Esperta Sezz. Rose
Concentrare le differenze alle mode e alla musica francamente mi pare riduttivo. Quelle sono assolutamente questioni superficiali.
E' chiaro che volevo fare solo degli esempi anche se banali....:D:D:D
Purtroppo arrivati a certe età inoltre, come ho detto, non sempre si ha voglia di seguire i propri figli nella crescita, soprattutto sotto l'aspetto dei valori. Questo perchè seguire psicologicamente un figlio è molto più impegnativo che seguirlo fisicamente.
Sono d'accordo sull'impegno psicologico, ma perché una persona di 65 anni dovrebbe sentirsi meno impegnata psicologicamente di una più giovane? I tempi sono cambiati e le signore di 65 anni non stanno più a casa a fare le calze di lana...:D:D:D
E poi i figli sono sempre figli ed i genitori sono sempre genitori a qualsiasi età, o sono vissuta su una nuvola in questi ultimi 25 anni della mia vita...:love_4:
 

antylopenera

Apprendista Florello
Io sono solo convinta che non si nasca mamme, lo si diventa e malgrado tutto, non tutte le donne sono in grado di esserlo. Qualcuna è "solo" in grado di donare la vita, ma non di essere madre .... e fidati che non sono sinonimi.

Verissimo; mamme SI DIVENTA, sia che si sia voluto che non....
e NON SEMPRE.

Hélène;1624101Quando si fa un figlio non bisogna solo pensare a come si è in quel momento ha scritto:
necessità di essere seguito non fisicamente, ma nel suo rapporto con l'ambiente circostante.
[/B]
Capire l'ambiente e le necessità di un ragazzino è già difficile per genitori che hanno un gap di 30 anni. Un gap di 50 è spesso incolmabile, soprattutto in una società in corsa come la nostra.

aggiungi un'età avanzata immetti problematiche che diversamente non ci sarebbero e si vanno ad accumulare a tutto il resto.
Il problema è che ci sono persone che pensano di essere Superman o Highlander, che domani saranno uguali a come sono oggi, che il tempo non passa, si è invincibili etc, etc.
E invece l'età poi c'è, la fatica anche, la non voglia/forza di stare dietro arriva e così di seguito. E la persona, quando capitano queste cose, poi non ci può più fare niente perchè non è lei che comanda, ma il suo corpo e la sua mente.

la questione è vivere in mondi totalmente differenti.
La differenza è poter comunque cercare di impostare un dialogo contro il neanche provarci.
Chiaro che non sempre capita così, dipende dalla persone. Però l'età incide tanto se non si è persone con una certa cultura e molto molto attive.

vederli invecchiare e poi mancare così in fretta, dal mio punto di vista è avvenuto troppo presto.

la questione dei valori e di come si intende la vita in generale. Ciò che per un ragazzino oggi è un bisogno primario, non è detto che lo sia per una persona di 65-70 anni. E non stiamo solo parlando di cose materiali, ma di bisogni personali, di aspirazioni.

Purtroppo arrivati a certe età inoltre, come ho detto, non sempre si ha voglia di seguire i propri figli nella crescita, soprattutto sotto l'aspetto dei valori. Questo perchè seguire psicologicamente un figlio è molto più impegnativo che seguirlo fisicamente.
Proprio perchè le regole non vanno imposte, ma vanno discusse, approfondite, chiarite, messe in pratica.
Un genitore di quell'età non sempre ha voglia di rispondere alle domande, capire le motivazioni dei comportamenti. Alle volte semplicemente non ne ha più i mezzi o non ha i mezzi per capire o anche solo entrare in contatto con l'ambiente in cui vive il figlio.

Alcuni (per fortuna) ce la fanno, ma c'è anche chi alla fine lascia che faccia il destino o la buona volontà del figlio (che si educa da solo).

Io personalmente conosco tanti ragazzini sui 15 anni e tante persone sui 65. Io non ce li vedo come padri o madri e figli.

D' accordissimo con Hélène e Daria.

A mio parere,gestire un figlio in tenera età,non lo vedo un grosso problema...semmai i problemi nascono quando i figli crescono...tanto per fare un esempio, un figlio quando vede arrivare a scuola il padre o la madre che sembrano nonni rispetto alle altre mamme o padri, credo che il figlio non sia certamente contento...poi, più si va avanti il peggio aumenta...essere un bravo genitore,comporta seguire i propri figli dappertutto...e per fare questo ci vuole molta energia...La Nannini,avrà 75 anni quando la figlia ne avrà 20....se questo è una cosa normale per alcuni...per me non lo è affatto...Io penso che molte persone, preferiscono divertisi e non avere problemi,salvo poi accorgersi che manca qualcosa nella loro vita...Poi ci sono persone con problemi di fertilità che hanno deciso di diventare genitori, a tutti i costi, quando ad una certa età la natura consiglia di fare i nonni...Francamente queste gravidanze tardive, le trovo molto egoistiche...Detto questo, io sono sempre per la libertà di scelta...quindi anche se non condivido queste scelte,sono felice per loro...:Saluto:

IDEM come sopra. :)


P.S.: si parla tanto di FATTI SUOI, ma sinceramente io discuto più il bene del figlio, che si troverà a litigare con una NONNA di quello che può fare e non può fare:
penso a me, che riuscivo a convincere mia madre del mondo che era CAMBIATO rispetto a quando LEI era giovane, mentre per mia nonna ero semplicemente PAZZA!
Va bene, la Nannini avrà vedute più larghe, ma, MALATTIE A PARTE, perchè deve COMUNQUE abbandonare il figlio prima del NATURALE?
Io ci avrei pensato MILLE volte, prima, e poi NON LO AVREI FATTO: non mi andrebbe mai di mettere al mondo un figlio così TARDI,
CON IL MASSIMO RISPETTO che posso avere per Natabruja che lo ha fatto col cuore a 39 e poi 43 anni
(ma non sono comunque 54.....)!
Certo, al mondo siamo tutti così diversi.... sarà che vedo la maternità in maniera MIA: penso che alcuni atteggiamenti potenzialmente deleteri verso il figlio andrebbero esclusi a priori.
 
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Hélène

Esperta Sezz. Rose
E' chiaro che volevo fare solo degli esempi anche se banali....:D:D:D

Sono d'accordo sull'impegno psicologico, ma perché una persona di 65 anni dovrebbe sentirsi meno impegnata psicologicamente di una più giovane? I tempi sono cambiati e le signore di 65 anni non stanno più a casa a fare le calze di lana...:D:D:D
E poi i figli sono sempre figli ed i genitori sono sempre genitori a qualsiasi età, o sono vissuta su una nuvola in questi ultimi 25 anni della mia vita...:love_4:

ma del NATURALE?
Io ci avrei pensato MILLE volte, prima, e poi NON LO AVREI FATTO: non mi andrebbe mai di mettere al mondo un figlio così TARDI,
CON IL MASSIMO RISPETTO che posso avere per Natabruja che lo ha fatto col cuore a 39 e poi 43 anni
(ma non sono comunque 54.....)!
Certo, al mondo siamo tutti così diversi.... sarà che vedo la maternità in maniera MIA: penso che alcuni atteggiamenti potenzialmente deleteri verso il figlio andrebbero esclusi a priori.

Appunto.
Le signore o i signori di 65 non staranno certamente a casa a fare la calzetta, però dire che hanno le stesse energie di uno/a di 45-50 mi sembra non realistico.
Ma d'altra parte il nostro è un paese che va verso l'invecchiamento.
Siamo anche abituati a vedere "normale" persone di 80-85 anni che gestiscono questioni importantissime...
E forse all'interno di questa mentalità si include il fatto che va bene diventare mamme anche molto tardi, saltare intere generazioni, al di là di tutto, costi quel che costi perchè non vale come ci vedono gli altri, in particolare i nostri figli, ma come ci vediamo noi (o ci vogliamo vedere).

Come molto tardi io non intendo i 40-45 anni. Intendo dai 45-50 in su.
Perchè se 40 anni cominciano ad essere molti, ogni anno in più che passa da quella soglia diventa davvero più pesante. Per noi è solo un anno, ma per un figlio è una frazione importante della sua vita (una vita di 10-15 anni).

Non nascondo il fatto che oggi si tenda a fare i figli in età avanzata per ragioni socio-economiche e da questo punto di vista non posso che essere solidale. Ma è un altro discorso rispetto a quello che stiamo affrontando qui.
 
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MariTilia

Aspirante Giardinauta
Grazie! Bella la lettera! :)
Nessuno può sapere in anticipo come andranno le cose, certo è che la figliola avrà da imparare e da amare la sua mamma straordinaria! :hands13:

Per quanto riguarda l’associazione, penso che siamo tutti iscritti o simpatizzanti :eek:k07:. Inutile negare, ognuno misura le situazioni insolite su se stesso. Tra dieci anni aver figli a 50 e passa anni non farà più discutere come oggi.
 
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