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Una domanda alle donne del forum

scardan2

Maestro Giardinauta
Mia cugina non è la Nannini ma ha avuto un figlio a quasi 50 anni. Non ci sperava piu, è felicissima della cosa e suo marito anche. Quando lei è al lavoro, ci pensa sua sorella e sua madre, che è anziana ma è felicissima di essere diventata nonna quando ormai c'aveva messo una pietra sopra.
Secondo me non si puo fare di tutta l'erba un fascio.
 

lalle

Florello
Non me ne voglia e.leo, ma parlerò per esperienza personale in quanto, approfonditamente, è solo questa che conosco.
Ho avuto il privilegio di avere un figlio nel mezzo del cammin di mia vita, nel momento in cui le energie sono al top e ringrazio il Signore, o chi per lui, di avermi concesso questo dono. Quando, anni dopo, diciamo nella mia seconda vita, si è ripresentato, più che il "campanellino" un'intera orchestra che mi martellava in testa e non mi faceva pensare ad altro che a diventare nuovamente mamma, ho avuto il mio bel daffare a resistere a questo "canto delle sirene" ... Ci ho riflettuto molto, non è stato facile ma alla fine ho rinunciato: credo che la natura persegua l'unico fine della continuazione della specie, creando in noi quella tensione, quel desiderio di pancia così travolgente ma penso sia giusto, proprio per amore di quel figlio che potremmo avere, razionalizzare e pensare a quello che pensiamo potrebbe essere il suo futuro... E' vero che, come raccontato sopra, mamme o papà muoiono in giovane età ma è anche vero che le probabilità di morire aumentano con gli anni .. ed io non me la sono sentita ... certo la Nannini camperà cent'anni (e glielo auguro), la bimba non mancherà certo dei mezzi di sostentamento e di persone che si occuperanno di lei ... perciò mi astengo dal giudicare una situazione tanto diversa ...
Non sono, invece, d'accordo sul vivere la decisione di avere un figlio senza l'altra figura genitoriale come un proprio diritto: nei confronti di mio figlio non "sento" diritti, solo, per me, meravigliosi doveri ... e fra questi quello di avere il suo papino (come lo chiama lui) ... non mi piace questa visione "mammacentrica", questa onnipotenza che, a volte, sento nelle donne! Certo, abbiamo il privilegio di crescerli in noi (a volte dimenticando di che miracolo siamo il mezzo!) ma è egocentrismo pensare che bastiamo noi, pur con tutto il nostro amore ... il papà è importantissimo nella crescita di una persona ... Sì, d'accordo, ci sono, poi, figure paterne negative (come di sono d'altronde anche quelle materne ...) ma negare questa figura già in partenza, mi sembra un atto di egoismo puro...
 

pa0la

Florello
quanto è vero che non si può generalizzare
dalla lettera di Lia Celi

Non contenta di praticare ancora il rock’n’roll in un’epoca in cui le ventenni sono tornate a cinguettare melodico come Nilla Pizzi, di cantare sfacciatamente a un uomo «dammi il tuo profumo» e non «dammi la tua carta di credito», di non essersi ancora provvista di marito o fidanzato ufficiale, di mostrare con orgoglio la propria maturità quando deputate trentenni corrono a farsi la blefaroplastica.........

non si può essere donne se si è provviste di un marito o un compagno ufficiale?
pure io preferisco il profumo alla carta di credito, e mostro con orgoglio la mia maturità.....per farlo non c'è bisogno di fare un figlio a 54 anni, basta rimanere donne anche dopo essere diventate madri


E di sera la bimba vorrà andare a letto dopo i cartoni animati, mentre lei, signora Nannini, scalpiterà per uscire, vedere gli amici, andare ai concerti. Non poteva aspettare un altro ventennio, e cominciare a invecchiare un pochino, prima di diventare madre?

La bimba vorrà esercitare il suo sacrosanto diritto di andare a dormire dopo i cartoni animati, e se sua madre scalpita (come qualche sera abbiamo scalpitato tutte) o la lascerà a qualcuno o scalpiterà in casa tanto che sua figlia dorme



Si rende conto di quale esempio sta offrendo alle giovani generazioni? Lei è la prova vivente che essere donna non significa portare stampigliato sulla pancia «BEST BEFORE 30», né dover cercare per forza un compagno, né accontentarsi o rinunciare a nulla.

ho avuto la seconda a trent'anni precisi, non per questo avevo scritto sulla pancia "best before 30", non per questo mi sono accontentata e ho rinunciato a qualcosa
era un desiderio forte di entrambi, c'erano le condizioni economiche per farlo
e allora? che esempio offro alle giovani generazioni? quello di una donna d'altri tempi?


Anche la lettera di Lia Celi, per quanto gradevole da leggere, è la fiera della generalizzazione.......
 

laura.81

Giardinauta
Meno male che non siamo tutti uguali! Nel senso che io, oggi come oggi, non penso che farei un figlio a 50 anni, mi verrebbe da pensare "quando ne ho 60 lui/lei solo 10!!", però non si sa mai e poi io la penso così. Nel caso specifico della Nannini non la conosciamo, non sappiamo cosa ha passato nella su "vera" vita...penso che abbia ragione chi ha scritto (chiedo venia, non ricordo chi...perdonami se non ti quoto!) che gran parte del problema per la società sta nel fatto che alle spalle non ci sia un compagno/marito/padre ufficiale. ha sbagliato? ha fatto la cosa giusta? non lo so. penso che da ora in poi sia più importante che sia una buona madre per la bimbetta!
 

Anna1983

Giardinauta Senior
Io non sono madre e per ora il "campanello d' allarme" non l' ho ancora sentito (ad essere sincera ora come ora l' idea di diventare mamma mi mette un po' d' ansia), però non credo ci sia un' età giusta per fare i figli.
Forse sarà un ragionamento semplicistico, ma penso che l' importante sia essere una buona madre, e questo prescinde dall' età: una mia amica ha avuto un figlio a 16 anni (troppo giovane?) e trovo sia una mamma strepitosa.

Piccolo OT: personalmente trovo più discutibile la scelta di alcune famiglie (con mamme anche giovani) di fare più di 10 figli, salvo poi andare in giro per le trasmissioni televisive a chiedere un aiuto, economico e non, per far crescere la prole...

Ho avuto il privilegio di avere un figlio nel mezzo del cammin di mia vita, nel momento in cui le energie sono al top e ringrazio il Signore, o chi per lui, di avermi concesso questo dono. Quando, anni dopo, diciamo nella mia seconda vita, si è ripresentato, più che il "campanellino" un'intera orchestra che mi martellava in testa e non mi faceva pensare ad altro che a diventare nuovamente mamma, ho avuto il mio bel daffare a resistere a questo "canto delle sirene" ... Ci ho riflettuto molto, non è stato facile ma alla fine ho rinunciato

Quello che hai scritto mi ha fatto riflettere e mi sorge spontanea una domanda: se non avessi già avuto un figlio, saresti stata capace di restistere all' orchestra? Forse il fatto di essere già mamma ti ha aiutato a rinunciare ad avere un altro figlio...
 

lalle

Florello
Quello che hai scritto mi ha fatto riflettere e mi sorge spontanea una domanda: se non avessi già avuto un figlio, saresti stata capace di restistere all' orchestra? Forse il fatto di essere già mamma ti ha aiutato a rinunciare ad avere un altro figlio...

... se c'è una cosa di cui sono certa è che nella vita non si può essere certi di nulla ... ho voluto solo riportare la mia esperienza, quindi personalissima concludendo che "mi astengo dal giudicare una situazione tanto diversa".
Con molta più sicurezza posso essere (quasi) certa che non avrei mai fatto in modo di avere un figlio senza un padre ...
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
ben pochi decenni fa (ma proprio pochi pochi perchè li ho vissuti anch'io) l'aspettativa di vita media era di poco al di sopra dei 65 anni e questi vostri discorsi ci stavano .......ora non so
ora per le donne si parla di 85/90 anni ( alcuni dicono anche di più).........media appunto .......tutto il bene possibile alla figlia e con il miglior augurio espresso dal mio cuore ...... abbia la mamma sino all'età più avanzata possibile
che gianna nannini abbia avuto una figlia a 50anni è per me irrilevante , che l'abbia fortemente voluta farà di lei una mamma con una marcia in più e che la figlia possa godere della mamma per tanto tempo ancora ....
 

Pin

Master Florello
Difficile dire quello che si sarebbe fatto in altre condizioni.
La cosa che mi fastidia che a 54 anni possono avere figli solo quelle che hanno soldi.
Io il campanello lo ho avuto da sempre, volendo lo ho anche ora, aspettando di diventare nonna (campa cavallo che l'erba cresce).
Parecchi anni fa 40 per la precisione, abbiamo festeggiato li 25 anni di matrimonio dei miei suoceri, lei col pancione.
Età 44, non molti oggi, ma tanti allora. La così detta figlia della menopausa.
So per esperienza vissuta che mia cognata, si vergognava molto di una mamma anziana.
Altri tempi, alre mentalità. Mamma molto presente, troppo. Le metteva le mutande di lana anche in estate perchè seduta per terra prendeva freddo. Il succo di frutta col biberon lo ha preso sino ai quattro anni.
Esempi di una generazione o quasi due fa.
Ma non aveva certo la capacità e le forze che aveva avuto con i figli precedenti, considerando che dal primo all'ultima ci sono 22 anni.
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
ben pochi decenni fa (ma proprio pochi pochi perchè li ho vissuti anch'io) l'aspettativa di vita media era di poco al di sopra dei 65 anni e questi vostri discorsi ci stavano .......ora non so
ora per le donne si parla di 85/90 anni ( alcuni dicono anche di più).........media appunto .......tutto il bene possibile alla figlia e con il miglior augurio espresso dal mio cuore ...... abbia la mamma sino all'età più avanzata possibile
che gianna nannini abbia avuto una figlia a 50anni è per me irrilevante , che l'abbia fortemente voluta farà di lei una mamma con una marcia in più e che la figlia possa godere della mamma per tanto tempo ancora ....

Ma è davvero così importante fino a quando avrà una madre? L'età alla quale si può arrivare oggi?
E la cosa più importante sono i soldi, per un figlio?

Prescindendo dal discorso della Nannini, che vive in un ambiente molto particolare e quindi è probabile che abbia una mentalità e un approccio alla vita molto diverso da una qualsiasi altra 54enne.
Stessa cosa vale per personaggi come Vittorio Gassman o Charlie Chaplin (quindi non faccio un discorso di madre o padre).

Io parlo di situazioni normali, persone normali, dalla normale cultura e in un contesto normale.
Quando si fa un figlio non bisogna solo pensare a come si è in quel momento, ma come si sarà fisicamente e mentalmente dopo 10-15-20 anni, quando il figlio ha necessità di essere seguito non fisicamente, ma nel suo rapporto con l'ambiente circostante.

Capire l'ambiente e le necessità di un ragazzino è già difficile per genitori che hanno un gap di 30 anni. Un gap di 50 è spesso incolmabile, soprattutto in una società in corsa come la nostra.
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
Ma è davvero così importante fino a quando avrà una madre? L'età alla quale si può arrivare oggi?
E la cosa più importante sono i soldi, per un figlio?

Prescindendo dal discorso della Nannini, che vive in un ambiente molto particolare e quindi è probabile che abbia una mentalità e un approccio alla vita molto diverso da una qualsiasi altra 54enne.
Stessa cosa vale per personaggi come Vittorio Gassman o Charlie Chaplin (quindi non faccio un discorso di madre o padre).

Io parlo di situazioni normali, persone normali, dalla normale cultura e in un contesto normale.
Quando si fa un figlio non bisogna solo pensare a come si è in quel momento, ma come si sarà fisicamente e mentalmente dopo 10-15-20 anni, quando il figlio ha necessità di essere seguito non fisicamente, ma nel suo rapporto con l'ambiente circostante.

Capire l'ambiente e le necessità di un ragazzino è già difficile per genitori che hanno un gap di 30 anni. Un gap di 50 è spesso incolmabile, soprattutto in una società in corsa come la nostra.
e hai ragione infatti il mio post è appunto un far notare che età ,soldi e convinzioni.... trovano il tempo che .....trovano.......(letti i post precendenti )....
al di là di tutto conta solo la felicità il vivere e il crescere della bambina .....
questo vale a tutte le età in cui si diventa una mamma, perchè si può essere buone o cattive mamme sempre e a qualsiasi età .....mi fa strano che si pensi all'età come metro ...e non hai risultati conseguiti nell'accrescimento e nell'educazione....(che al momento non mi pare sussistano)
prima di poter giudicare vorrei riuscire a parlare o vedere qualcosa che adesso non c'è , cioé la prova per poter asserire che è una buona o una cattiva mamma
al momento .....giudico solo che un 'altra radiosa vita è nata e faccio a lei i miei complimenti senza intaccarla con pre-giudizi
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
e hai ragione infatti il mio post è appunto un far notare che età ,soldi e convinzioni.... trovano il tempo che .....trovano.......(letti i post precendenti )....
al di là di tutto conta solo la felicità il vivere e il crescere della bambina .....
questo vale a tutte le età in cui si diventa una mamma, perchè si può essere buone o cattive mamme sempre e a qualsiasi età
.....mi fa strano che si pensi all'età come metro ...e non hai risultati conseguiti nell'accrescimento e nell'educazione....(che al momento non mi pare sussistano)
prima di poter giudicare vorrei riuscire a parlare o vedere qualcosa che adesso non c'è , cioé la prova per poter asserire che è una buona o una cattiva mamma
al momento .....giudico solo che un 'altra radiosa vita è nata e faccio a lei i miei complimenti senza intaccarla con pre-giudizi

Non sono d'accordo.
Tutte le madri e i padri hanno pregi e difetti.

Se a questi pregi e difetti aggiungi un'età avanzata immetti problematiche che diversamente non ci sarebbero e si vanno ad accumulare a tutto il resto.
Il problema è che ci sono persone che pensano di essere Superman o Highlander, che domani saranno uguali a come sono oggi, che il tempo non passa, si è invincibili etc, etc.

E invece l'età poi c'è, la fatica anche, la non voglia/forza di stare dietro arriva e così di seguito. E la persona, quando capitano queste cose, poi non ci può più fare niente perchè non è lei che comanda, ma il suo corpo e la sua mente.


E, come ho già spiegato, questo non è un discorso sulla Nannini, alla quale faccio i migliori auguri, ma su un normale soggetto in un ambiente normale.
 

Piera58

Moderatrice Sez. Piccoli Amici
Membro dello Staff
Helene ha centrato il vero problema di un figlio che nasce da una madre anziana, occorre tanta forza psicologica non tanto fisica perchè la Nannini avrà uno stuolo di baby sitter. Io ho seguito i miei figli negli studi e non è stata una passeggiata, mia figlia ha voluto essere aiutata anche nel primo esame universitario il che voleva dire che prima dovevo studiarmi io la materia, ora non sarei più in grado di fare ciò che ho fatto per loro anni fa.
 

Anna1983

Giardinauta Senior
... se c'è una cosa di cui sono certa è che nella vita non si può essere certi di nulla ... ho voluto solo riportare la mia esperienza, quindi personalissima concludendo che "mi astengo dal giudicare una situazione tanto diversa".

Lalle non volevo giudicarti (spero si sia capito), riflettevo solo sul fatto che a volte chi non ha figli vive la ricerca della gravidanza (e maternità) quasi come un ossessione, invece chi ha già avuto la gioia di diventare madre riesce di più a razionalizzare la situazione (almeno credo).

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al di là di tutto conta solo la felicità il vivere e il crescere della bambina .....
questo vale a tutte le età in cui si diventa una mamma, perchè si può essere buone o cattive mamme sempre e a qualsiasi età .....mi fa strano che si pensi all'età come metro ...e non hai risultati conseguiti nell'accrescimento e nell'educazione....(che al momento non mi pare sussistano)
prima di poter giudicare vorrei riuscire a parlare o vedere qualcosa che adesso non c'è , cioé la prova per poter asserire che è una buona o una cattiva mamma

Quoto in tutto e per tutto, la cosa fondamentale è essere una buona madre.
Il divario di età conta fino ad un certo punto: mia madre mi ha avuta a 33 anni e su alcuni argomenti la differnza di idee è sempre stata abbastanza marcata, eppure non è mai mancata la possibilità di confronto (cosa fondamentale).
 

lalle

Florello
Lalle non volevo giudicarti (spero si sia capito), riflettevo solo sul fatto che a volte chi non ha figli vive la ricerca della gravidanza (e maternità) quasi come un ossessione, invece chi ha già avuto la gioia di diventare madre riesce di più a razionalizzare la situazione (almeno credo).

Si è capito benissimo e sono d'accordo con te sulla riflessione che hai fatto, per questo ti ho detto che non ne ho la certezza ... :)
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
non per giudicare le vostre ragioni che sono sicuramente dettate da esperienza , ma che rimangono soggettive e personali come, è chiaro, lo è anche la mia , perché non è che vi do torto, è che al momento non ho valide notizie su che mamma è o "potrà essere" ......come non le avrei per nessuna mamma "qualunque " che ancora, a parte partorire ,non ha "vissuto tale ruolo"
io, quindi,..:baf:.. rimando tale giudizio a quando mi limiterò a riesumare questo 3D tra qualche anno , se la vita me ne darà la possibilità ....:embarrass...perchè il futuro non ho ancora imparato come leggerlo ne come conoscerlo......
 
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Sevi

Fiorin Florello
In classe di mia figlia (neanche quattro anni) c'è un bambino la cui madre è morta il 2 di gennaio, per un tumore. Sicuramente era più giovane di me (quindi aveva meno di 40 anni), eppure suo figlio crescerà senza mamma.

Secondo me non si possono fare discorsi in generale, bisogna vedere caso per caso, donna per donna. Ho trovato veramente assurdo il caso di quella donna (non credo avesse molti più anni della Nannini) che si è rivolta ad Antinori per avere un figlio (e ci è riuscita) quando il suo unico figlio quasi trentenne è morto in un incidente.

Ma donne in piena salute, sane, molto attive come la Nannini o Madonna, tanto per citare un'altra ultracinquantenne del genere, non mi sembrano inadatte ad essere mamme "presenti" attivamente nella vita dei figli per almeno altri tre decenni, tanto da accompaganre i figli all'età adulta. Vabbè che i figli sono sempre "bambini" per le mamme, ma a trenta anni si è comunque adulti, non mi pare il caso di scandalizzarsi se un figlio rimane orfano a quell'età e prendere solo questo fatto in considerazione per definire "egoistica" la scelta che ha fatto. Inoltre, cosa niente affatto secondaria, ha molti "mezzi" che le consentiranno di avere tutto l'aiuto di cui può aver bisogno e di assicurare a sua figlia il meglio per tutta la vita.

Fra l'altro la Nannini di certo ci ha pensato tardi, ma era già da parecchio che stava provando ad avere un figlio e in passato ha avuto tre aborti spontanei. La bambina è sua figlia naturale, aveva fatto la stimolazione ormonale e raccolto i propri ovuli e questo deve averlo fatto per forza prima della menopausa!

Condivido pienamente, Elena :)
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
Quoto in tutto e per tutto, la cosa fondamentale è essere una buona madre.
Il divario di età conta fino ad un certo punto: mia madre mi ha avuta a 33 anni e su alcuni argomenti la differnza di idee è sempre stata abbastanza marcata, eppure non è mai mancata la possibilità di confronto (cosa fondamentale).

Guarda che la questione non è avere idee differenti, cosa che tra figli e genitori capita sempre, la questione è vivere in mondi totalmente differenti.
La differenza è poter comunque cercare di impostare un dialogo contro il neanche provarci.

Chiaro che non sempre capita così, dipende dalla persone. Però l'età incide tanto se non si è persone con una certa cultura e molto molto attive.
 

natabruja

Esperta Sezz. Rose
Guarda che la questione non è avere idee differenti, cosa che tra figli e genitori capita sempre, la questione è vivere in mondi totalmente differenti.
La differenza è poter comunque cercare di impostare un dialogo contro il neanche provarci.

Chiaro che non sempre capita così, dipende dalla persone. Però l'età incide tanto se non si è persone con una certa cultura e molto molto attive.

Sono d'accordo solo in parte. Chiaro che una differenza di età diciamo di una generazione aiuta a condividere i tempi tra figli e genitori, non fosse altro per la musica, le mode...:cool3:
Il nocciolo è: quale è il ruolo del genitore? Che si abbia 25 o 50 anni il ruolo è sempre educativo nei confronti dei figli. Dove educare non significa imporre la propria autorità ma trasmettere dei valori ed aiutarli a condividerli. Dove i valori non devono essere per forza quelli tradizionali, la religione che ti è stata impartita ....ma il rispetto degli altri, le regole della civile convivenza, la capacità di dire e fare le cose in cui credi, il senso della comune appartenenza ad una società, ad un Paese, ad una famiglia.... E questo si può fare a 25 come a 50 anni, grazie a Dio!
Certo la capacità fisica di seguire i loro moti perpetui a 50 anni può essere più scarsa, ma non credo sia fondamentale.:flower::flower::flower:
 

daria

Master Florello
Sono figlia di genitori che diventarono nonni qualche mese dopo la mia nascita, la loro disponibilità e attenzione mi permise di crescere in un ambiente sereno;tuttavia ci furono alcuni ostacoli oggettivi,fisici. Il più doloroso vederli invecchiare e poi mancare così in fretta, dal mio punto di vista è avvenuto troppo presto. La Nannini non fa testo, vive una situazione privilegiata,non pagherà scotti particolari dovuti a mancanza di energia, ci sarà chi agirà in sua vece, certo di campare per sempre non se ne parla :rolleyes:ma credo abbia avuto tempo in abbondanza per farsi due conti, trattandosi di "cosa" fortemente voluta e attesa.
Auguri :)
 
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Hélène

Esperta Sezz. Rose
Sono d'accordo solo in parte. Chiaro che una differenza di età diciamo di una generazione aiuta a condividere i tempi tra figli e genitori, non fosse altro per la musica, le mode...:cool3:
Il nocciolo è: quale è il ruolo del genitore? Che si abbia 25 o 50 anni il ruolo è sempre educativo nei confronti dei figli. Dove educare non significa imporre la propria autorità ma trasmettere dei valori ed aiutarli a condividerli. Dove i valori non devono essere per forza quelli tradizionali, la religione che ti è stata impartita ....ma il rispetto degli altri, le regole della civile convivenza, la capacità di dire e fare le cose in cui credi, il senso della comune appartenenza ad una società, ad un Paese, ad una famiglia.... E questo si può fare a 25 come a 50 anni, grazie a Dio!
Certo la capacità fisica di seguire i loro moti perpetui a 50 anni può essere più scarsa, ma non credo sia fondamentale.:flower::flower::flower:


Concentrare le differenze alle mode e alla musica francamente mi pare riduttivo. Quelle sono assolutamente questioni superficiali.

Più importanza ha proprio la questione dei valori e di come si intende la vita in generale. Ciò che per un ragazzino oggi è un bisogno primario, non è detto che lo sia per una persona di 65-70 anni. E non stiamo solo parlando di cose materiali, ma di bisogni personali, di aspirazioni.

Purtroppo arrivati a certe età inoltre, come ho detto, non sempre si ha voglia di seguire i propri figli nella crescita, soprattutto sotto l'aspetto dei valori. Questo perchè seguire psicologicamente un figlio è molto più impegnativo che seguirlo fisicamente.
Proprio perchè le regole non vanno imposte, ma vanno discusse, approfondite, chiarite, messe in pratica.
Un genitore di quell'età non sempre ha voglia di rispondere alle domande, capire le motivazioni dei comportamenti. Alle volte semplicemente non ne ha più i mezzi o non ha i mezzi per capire o anche solo entrare in contatto con l'ambiente in cui vive il figlio.

Alcuni (per fortuna) ce la fanno, ma c'è anche chi alla fine lascia che faccia il destino o la buona volontà del figlio (che si educa da solo).

Io personalmente conosco tanti ragazzini sui 15 anni e tante persone sui 65. Io non ce li vedo come padri o madri e figli.
 
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