Lo sapevo che stavo per arieggiare col terreno più umido del necessario, però purtroppo il meteo non mi ha dato alternative, oltre al fatto che non posso stare a casa per farlo esattamente quando voglio. Qualcuno può confermare se l'umido rende più devastante l'arieggiatore? In realtà avevano detto il contrario in precedenza.
Comunque il prato era già in fase nettamente calante prima di oggi. Il primo diserbo a inizio agosto non gli aveva fatto niente. Due ravvicinati ovviamente sono più duri da sopportare, ma non posso dire con certezza che il prato ne abbia sofferto, di sicuro le infestanti abbiano lasciato vuoto e giallo.
In seguito, con ancora 30°, ho saltato un'irrigazione (per motivi su cui non i dilungo) e ho tagliato corto in previsione dell'arieggiatura. In aggiunta a questo, il cielo è stato speso nuvoloso e le parti in ombra hanno preso molto poco sole e immagino che abbiano gradito poco il taglio corto. Durante l'estate ho sempre tagliato a 5, il taglio a 6 era per scendere gradualmente dopo le vacanze, che me lo hanno restituito bello lungo.
Per quanto riguarda la manutenzione: ho un top non molto performante e delle zone che prendono poco sole, se non in piena estate. L'irrigazione è stata bilanciata al meglio che potevo, ma ho 9 irrigatori su 200 mq neanche molto rettangolari, quindi ci sono ancora delle zone che vengono bagnate più di altre, oltre al fatto che vengono asciugate più o meno di altre dal sole.
Di concimazione ne ho fatta solo una con antistress a lento rilascio in dose consigliata a fine giugno.
Avendo inanellato, volente o nolente, una serie di potenziali bad practice, mi resta difficile capire cosa sia successo esattamente. E questo mi manda fuori di testa.