Non è la discussione che fà schifo,ma quello che scrivono certe persone,i loro pensieri e il loro rapporto coi cani!!!!
Vale la stessa cosa per me
soprattutto dai contenuti di fredda razionalità che usa Cheguevilla
Io invece sono atterrito dalla totale irrazionalità con cui vengono affrontati certi discorsi, e dall'ostinazione a negare l'evidenza.
l'indagine sulle cause reali di certi obbrobri non sono non solo tenute in considerazione, ma dati per -scontati- (è logico che sia così) ed è questo il punto.
Se le indagini sulle cause reali di certi obbrobri fossero state davvero investigate, non ci sarebbe stata tanta ipocrisia e tanto clamore per la questione dei randagi in Ucraina. Ma come al solito, è facile parlare dei problemi degli altri quando non ci toccano.
Si sa che la gente dà buoni consigli sentendosi come Gesù nel tempio,
si sa che la gente dà buoni consigli se non può dare cattivo esempio.
La presunzione che l'uomo possa fare qualsiasi cosa, che debba fare qualsiasi cosa per la propria sussistenza o sopravvivenza è messa in seria discussione da tutta una serie di pensatori e scienziati e economisti degli ultimi 50 anni se proprio vogliamo parlare anche di "cultura", ma se anche questo non fosse così com'è, affrontare questo problema con le sue argomentazioni logico-scientifiche è ciò che mi ha impedito di partecipare fino ad ora: adesso mi sembrava giusto.
Ogni problema va affrontato scientificamente.
Altrimenti non si affronta il problema, si fanno chiacchiere, e con le chiacchiere non ho mai visto risolvere alcun problema.
Se proprio vogliamo parlare di "cultura", ci sono tante teorie ovviamente.
La mia è questa:
Gli animali, tutti, incluso l'uomo, si devono preoccupare di trovare, gestire e amministrare le risorse di cui hanno bisogno per vivere in salute, sicurezza e tranquillità.
Tra questi, c'è anche il bisogno di tutelare l'ambiente e gli animali. Entro una certa misura.
Come non tollero chi fa stragi insensate per divertimento, non tollero chi non si rende conto che in certi casi è la nostra salute a dover essere tutelata.
E poichè non siamo divinità e non abbiamo soluzioni di ottimo assoluto, dobbiamo optare per la più conveniente, pur continuando a studiare per trovare soluzioni migliori.
Inoltre, bisogna affrontare i problemi su scale prioritarie. Al problema dei randagi in Ucraina do poca importanza, a confronto dei problemi che affliggono più di metà della popolazione mondiale. A partire dalla fame, per arrivare allo stato di salute di buona parte di individui la cui vita non raggiunge la vita media di un cane e vivono in condizioni per cui se ci vivesse un cane in Italia, il padrone farebbe anni di galera e sarebbe sotto la gogna mediatica degli ambientalisti.