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"Super Luna: il 6 maggio la luna è più grande"
Il Sussidiario.net – mer 2 mag 2012
Il prossimo 6 maggio arriva la Super Luna. Quel giorno, infatti, il nostro satellite naturale si troverà al perigeo, il punto più vicino alla Terra dell’orbita geocentrica, che lo farà apparire più grande e luminoso. Al contrario, il 28 novembre di quest’anno, la Luna coinciderà con l’apogeo, che quindi produrrà l’effetto opposto. Questo particolare fenomeno accade perché l’orbita della Luna, non essendo perfettamente circolare, fa sì che la distanza dalla terra possa ogni tanto cambiare, come ci spiega anche Roberto Crippa, presidente della Fondazione Osservatorio Astronomico di Tradate: «L’orbita lunare intorno alla Terra non permette che la Luna si trovi sempre alla stessa distanza. Per questo motivo, se mediamente la distanza a cui si trova la Luna è 380.000 chilometri, questa può anche arrivare a 360.000 o a 420.000.
In questi casi, se per esempio si scatta una foto nei momenti in cui la Luna è più lontana e più vicina, si nota che le dimensioni sono effettivamente diverse». Il professor Crippa ci spiega che ai fini pratici questo fenomeno «non porta assolutamente a nulla, fatta eccezione per dei piccoli effetti nelle maree, ma praticamente impercettibili». Per quanto riguarda lo spettacolo visivo, invece, «è difficile stimare le differenze che potranno essere notate: per fare un esempio, il nostro occhio percepisce la Luna più grande quando è all’orizzonte perché si trova accanto a dei punti di riferimento, come case ed alberi, mentre quando si trova allo zenit, cioè esattamente sopra la nostra testa, sembra più piccola ma solamente a causa di un effetto ottico, perché in realtà la distanza è la stessa sia in piena notte che al tramonto».
C’è anche chi sostiene che fenomeni come quello della “superluna” possano provocare eventi catastrofici, ma il professor Crippa ci spiega che «l’unica interazione che abbiamo con la Luna è quella gravitazionale: le maree sono una delle conseguenze più evidenti, ma si tratta di un fenomeno che in realtà avviene anche sulla superficie solida del nostro pianeta: mentre per l’acqua si può parlare anche di metri di altezza di marea, per la superficie della Terra si parla di pochi millimetri. Qualcuno però ipotizza che questo fatto gravitazionale possa ad esempio sollecitare delle placche tettoniche che sono già sotto pressione e scatenare un terremoto, ma si tratta di un’ipotesi assolutamente mai provata».