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s.o.s. SORRISO

taty

Giardinauta Senior
...

...
...è vero che le esperienze degli altri non vanno certo prese come oro colato...ma servono tanto anche per guardare con altre chiavi di letture il problema...magari con mezzi nuovi...

sono due giorni che non faccio altro che farmi risuonare in testa che tornare lassu sarebbe come darla vinta alla lacrime di sua mamma ...perchè devo fare questi pensieri che non sono da me...pero' giuro non riesco a pensare ad altro...

ieri mi ha lasciato un messaggio con poche parole ma significative..."quando ho pensato di perderti ho passato i momenti piu' brutti della mia vita...sono arrivato al limite devo cambiare le cose per farti vivere meglio ma mi sento che tornare su sia una sconfitta davanti a te non un miglioramento della nostra vita.Devi decidere tu per noi due.

io non decido proprio niente per tutti e due...e lui questo non lo capisce...siamo in due e si decide in due...anche se è difficile...

figuratevi che proprio ieri ho superato il colloquio per l'ammissione al corso di mediazione famigliare ...non so nemmeno dove ho trovato la faccia la serenità per 30 minuti di colloquio psicologico....!!!

...vorrei andare a nascondermi sotto le ali di un grande essere e stare li...a guardare il film che scorre e che arriva al lieto fine...!!!

grazie ancora a tutti!!!!!!!!!!

c'è di peggio al mondo lo so....c'è la fame di un bimbo c'è la morte c'è la guerra...ma la serenità la cerchiamo tutti vero?
 

lobelia

Florello Senior
Taty, la mia esperienza è stata veramente terribile appena trasferita a Roma.
Giù in Puglia lasciavo amiche che erano con me dall'asilo, il mio amore (che i miei genitori non condividevano ma per me era importante) e tutti i miei parenti (a Roma non avevamo assolutamente nessuno).
Mi sono sentita tradita, derubata delle cose care....
Il primo anno qui, io mia madre e mia sorella non facevamo che piangere. Ci sono voluti due anni e nuove amicizie e soprattutto un nuovo amore per capacitarmi del cambiamento e ancora oggi, quando torno giù e vedo i cugini riuniti o ritrovo qualche vecchia amica, al ripartire provo un magone grandissimo.
Adesso mi sento più inserita, so muovermi, parlare ma è stata dura e considera che ho un carattere molto aperto e ho facilità ai contatti con le persone. Mia madre che è mooolto più timida e introversa ancora di sera piange a volte, di nostalgia.
Non voglio essere una voce fuori dal coro, ma il tuo uomo sta soffrendo sul serio. E' un segno di maturità e amore averti aperto il cuore, Taty. La soluzione non è a portata di mano e non consiste nel chiudere gli occhi ma nel rimboccarsi le maniche e parlarne....
Forse riuscirete a raggiungere un compromesso. Non ti arrabbiare, cerca di essere attenta ai suoi sentimenti, vedrai che ti dirà più spesso quello che prova. Per molti uomini è difficile raccontare le proprie debolezze. E' andato tanto avanti a tenersi dentro il suo magone perché non voleva ferirti e ti ha fatto ancora più male.
Adesso metti il punto e riaffronta l'argomento quando sei più serena, dev'essere stata una bella batosta.
Dai, coraggio piccola, il peso emotivo del rapporto è quasi sempre sulle nostre spalle, ma in genere abbiamo anche la capacità di uscirne.
(Certo la stagione non aiuta, eh? Co' sto tempo grigio......):love_4: :love_4:
 

ciaseta

Florello Senior
tatyna meno male che era solo un nodulo... :storto: :love_4:

la decisione sul posto in cui vivere è difficile, anch'io e dani per molto tempo siamo stati indecisi se andare a vivere in montagna...alla fine no! perchè in cuor nostro sappiamo che le nostre radici sono qui, i nostri amici e genitori, il nostro modo di vivere. forse se fossimo stati più giovani...chissà! :rolleyes:
è una scelta coraggiosa e difficile andare via, ma se poi le cose non vanno non vuol dire che sia un fallimento...non la vedrei in quest'ottica. forse se bobo lo capisse sareste più sereni emtrambi nel prendere le vostre decisioni sul da farsi. le cose possono rivelarsi diverse da come ci eravamo aspettati e non è certo colpa di nessuno.
non mi pare consono che sia tu a decidere per entrambi: si tratta di voi e del vostro futuro, dovreste parlarne e riparlarne e pensarci bene, e cercare di trovare una soluzione...ma insieme!

emanuela ams ha scritto:
uno fa delle scelte e non è detto che le scelte fatte siano giuste, il bello sta proprio nel fatto che le scelte si possono cambiare, solo che bisogna pensarci bene e cercare di capire se si sta fuggendo e da cosa si fugge.

Il tuo non è pattume, è vita, grazie per aver condiviso con noi un pezzetto della tua vita.

Sei una grande donna e lui venendo da te ha dimostrato di essere un grande uomo, lascialo libero di fare le sue scelte, farà la scelta giusta sia per lui che per te.

Ti voglio bene :love_4:

emanuela ti condivido in pieno!

tatyna, coraggio!!! voi due insieme!!!! :love_4:
 

Emanuela Pit

Apprendista Florello
Ti ricordi Taty il giorno che ci siamo conosciute, a casa di Antonio, con Patrizia e c'era anche Bobo, che bella giornata, ogni tanto chiudo gli occhi e vi rivedo tutti, fin dal primo pomeriggio quando Antonio è venuto a prendermi alla stazione di Treviso, il buon prosecco, le orchidee e l'ospitalità di Guido e della sua famiglia, voi tutti, mi si è aperto il cuore, ho capito che facevo parte di una gran bella famiglia, e ne sono sempre più convinta, non manca giorno che non ci siano le riprove del mio sentire :love:

Tu conosci anche la mia storia, io che dopo 50 anni di vita a Venezia, io isolana, scappo dalla mia amata città e volo da Roberto, con gatte e cane, Roberto era a Praga e lì da sola in un paese sconosciuto con una lingua impossibile, nel giro di tre mesi sapevo parlare, quel poco per capire e farsi capire, ed avevamo fatto amicizia con tante persone, eppoi subito dopo via nuovamente per una nuova avventura, Amsterdam.
La vita vissuta in queste due splendide città, mi ha dato tantissimo, mi ha insegnato tantissimo, mi ha reso serena, socievole e mi ha aiutato a ritrovare la vera Emanuela, quella che si era persa nel lavoro e negli affanni di tutti i giorni.

Nostra figlia vive a Pescara, ma ci sentiamo spessissimo e parliamo molto, anche a distanza, nostro figlio è alle Maldive ed anche con lui ci si sente spesso, sono adulti, hanno la loro vita e sanno, che se mai ne avessero bisogno, i loro genitori sono qui, pronti per qualsiasi cosa, qui dove siamo, in qualunque posto noi siamo ci sono due cuori pieni d'amore per loro.

Vedi, io penso che Bobo, meraviglioso uomo, abbia un po' di nostalgia di sua madre, è normale e il fatto che tu lo senta questo, significa che qualcosa sotto sotto c'è, probabilmente lei avrà messo in moto dei meccanismi per attirarlo a lei, non lo fa con cattiveria, ma ripete quello che miglioni di donne hanno insegnato ad altre miglioni di donne, questi meccanismi sono qualcosa di terribile, perchè non vogliono far crescere un figlio/figlia libero/a, ma tenerlo sempre legato a sé.

Per Bobo questo è un momento difficile, è diviso tra sua madre e te (ha paura di perdere la faccia...) lui deve fare il passo, lui deve decidere, se tu sei la donna della sua vita, perchè sua madre, con tutto il rispetto e l'amore che le è dovuto, è e rimarrà sempre e solo sua madre.

A gennaio torniamo in Italia, vedrai che stavolta ci potremo incontrare nuovamente e sarà ancora molto bello ritrovarsi tutti assieme :)
 

nuvolaxxx

Giardinauta Senior
Emanuela ams ha scritto:
Tu conosci anche la mia storia, io che dopo 50 anni di vita a Venezia, io isolana, scappo dalla mia amata città e volo da Roberto, con gatte e cane, Roberto era a Praga e lì da sola in un paese sconosciuto con una lingua impossibile, nel giro di tre mesi sapevo parlare, quel poco per capire e farsi capire, ed avevamo fatto amicizia con tante persone, eppoi subito dopo via nuovamente per una nuova avventura, Amsterdam.
La vita vissuta in queste due splendide città, mi ha dato tantissimo, mi ha insegnato tantissimo, mi ha reso serena, socievole e mi ha aiutato a ritrovare la vera Emanuela, quella che si era persa nel lavoro e negli affanni di tutti i giorni.

Nostra figlia vive a Pescara, ma ci sentiamo spessissimo e parliamo molto, anche a distanza, nostro figlio è alle Maldive ed anche con lui ci si sente spesso, sono adulti, hanno la loro vita e sanno, che se mai ne avessero bisogno, i loro genitori sono qui, pronti per qualsiasi cosa, qui dove siamo, in qualunque posto noi siamo ci sono due cuori pieni d'amore per loro.


Condivido pienamente quanto dici...
Nonostante le distanze, che al giorno d'oggi sono relative, sai di poter contare sempre sugli affetti che hai lasciato a "casa". Bisogna avere il coraggio di staccare il "cordone ombelicale" e iniziare a camminare per la propria strada. Questo non vuol dire amare di meno.
Io sento mia mamma (e anche mia suocera :baf: ) tutte le settimane per telefono. A volte la chiamo qualche volta in più anche per stupidaggini tipo : "pronto mamma, come si cucinano le cozze? :food: :D "
Sento gli amici spesso, per compleanni, ricorrenze o anche solo per scambiare due chiacchere e tenersi aggiornati sulle novità...
Prima tornavamo in Sardegna due volte l'anno, a Natale e in estate...adesso solo a Natale. In estate vengono qua i miei suoceri, i miei genitori. Abbiamo ospitato anche qualche amico...
Considerando che oggi basta prendere un treno o un aereo, oppure farsi due tre orette di macchina....Una volta vengono loro...una volta si va noi.... sfruttando ponti festivi, semplici week end, ferie... Si trova sempre il modo di stare un pò insieme.
Certo si rinuncia alla quotidianità...nessuno dice sia semplice....anzi... A me si stringe il cuore quando devo ripartire e vedo mio padre che mi saluta con gli occhi lucidi....Ma le parole di mia mamma mi danno un'incoraggiamento quando dice: avete fatto bene a partire, adesso li state bene (vede che noi siamo tranquilli e sereni mentre tanti nostri coetanei giù in Sardegna sgomitano e lottano contro le difficoltà cercando di crearsi un futuro).
 
Ultima modifica:

Emanuela Pit

Apprendista Florello
Per me Nuvola, sarà anche un fatto di età, tu sei più giovane, più vicina a Tatiana, penso che proprio la tua storia possa esserle più indicativa ed utile :)
mi fa piacere chiacchierare con te :)
 

nuvolaxxx

Giardinauta Senior
Emanuela ams ha scritto:
Vedi, io penso che Bobo, meraviglioso uomo, abbia un po' di nostalgia di sua madre, è normale e il fatto che tu lo senta questo, significa che qualcosa sotto sotto c'è, probabilmente lei avrà messo in moto dei meccanismi per attirarlo a lei, non lo fa con cattiveria, ma ripete quello che miglioni di donne hanno insegnato ad altre miglioni di donne, questi meccanismi sono qualcosa di terribile, perchè non vogliono far crescere un figlio/figlia libero/a, ma tenerlo sempre legato a sé.

Per Bobo questo è un momento difficile, è diviso tra sua madre e te (ha paura di perdere la faccia...) lui deve fare il passo, lui deve decidere, se tu sei la donna della sua vita, perchè sua madre, con tutto il rispetto e l'amore che le è dovuto, è e rimarrà sempre e solo sua madre.


Molte mamme, spesso in buona fede, non riescono ad accettare di "perdere" i propri bambini....
Anche mia suocera... (il mio compagno è figlio unico) i primi anni, ogni telefonata un pianto....
Andava a casa di amici (nostri) e ..piangeva...
Non ha mai accettato l'idea che partissimo...assolutamente non voleva crederci, pensava ad uno scherzo (prima falsa speranza). Quando siamo partiti si è costruita una seconda falsa speranza: si troveranno male e torneranno a casa... "Subdolamente" (ma in assoluta buona fede) sfruttava anche malesseri e salute inferma come una sorta di ricatto psicologico per farci tornare a casa... Ogni telefonata giù a puntualizzare sulla sua malattia arrivando addirittura a dire :" e se muoio? Non mi vuoi nemmeno vedere prima che io muoia? (il senso era più o meno questo)". Poi per un pò si è tranquillizata e ha smesso di piangere.
La mazzata finale l'ha ricevuta quando, dopo tre anni, abbiamo comprato casa. E' crollata la sua seconda falsa speranza che prima o poi saremo tronati a casa... Comprar casa significa voler mettere radici abbastanza solidamente in un determinato luogo....E di nuovo giù pianti interminabili per diversi mesi.... Adesso è tornata nella sua fase tranquilla... ora è più serena.

Io umanamente la capisco, ognuno affronta le situazioni a proprio modo...Questione di carattere forse... Il figlio unico, maschio, che si allontana da casa deve essere un trauma....e si cerca, anche inconsciamente di fargli pesare il distacco nella speranza di "riattirarlo a se"...
Mentre mia madre, forse per la precedente esperienza di vita in Piemonte, ha potuto constatare con mano che magari qua si vive meglio (almeno dal punto di vista lavorativo e della "tranquillità" economica) per cui, nonostante senta nostalgia di noi riesce ad essere allo stesso tempo felice per noi e per quello che stiamo costruendo senza farcelo pesare....



Invece un'altra esperienza, di quella coppia che ha vissuto insieme a noi e poi è tornata a "casa". Lei è venuta in Lombardia controvoglia, per seguire il suo compagno. Era molto affezionata alla sua famiglia. I suoi genitori e sorella (in un anno e mezzo di permanenza qua) sono venuti a trovarci tre volte...Lei è tornata in Sardegna diverse volte...Si sentivano telefonicamnete tutti i giorni, anche più volte al giorno. Il problema, ad esempio,è che quando telefonava a "casa" magari c'erano tutti i parenti riuniti per festeggiare qualche ricorrenza... oppure i genitori la chiamavano dal ristorante " siamo qui con tizio, caio, sempronio, tutti insieme che ci divertiamo, etc..." Ogni volta le ricordavano (in buona fede) tutto quello che stava perdendo, tutto quello a cui stava rinunciando e a cui teneva molto.... Ogni telefonata, che da parte dei genitori voleva essere gioiosa e un renderla partecipe, si trasformava in una pugnalata, in una tortura e giù pianti..fin quando è crollata ed è tornata a casa...
 
Ultima modifica:

Emanuela Pit

Apprendista Florello
Nuvola sei troppo buona, sono solo forme diverse, ma in sostanza uguali di tenere i figli legati a sé, non renderli liberi.

Anche io ho dovuto fare molto lavoro su di me, prima di lasciar andare i nostri figli, infatti ora uso sempre il plurale, quando parlo di loro, perchè anche questo è un piccolo esercizio per non averne il possesso pieno, ora i nostri figli sono liberi, non li teniamo legati con il senso di colpa.
Lo stramaledetto senso di colpa causa di tanti malanni e di tante lacrime.

Cmq è bello quello che hai scritto ed è bello che voi siate stati forti e non siate caduti nell'inganno tessuto così abilmente.

Eppoi essere liberi, non significa non amare o amare meno, bensì Amare.
 

nuvolaxxx

Giardinauta Senior
Emanuela ams ha scritto:
Cmq è bello quello che hai scritto ed è bello che voi siate stati forti e non siate caduti nell'inganno tessuto così abilmente.


Probabilmente il segreto, nel mio caso, sta proprio nei mie genitori. Nel loro atteggiamento. Mio padre, quando comunicai in casa che volevo partire disse solo queste parole: "ma voi siete fissati con questo continente" (Per noi isolani il resto d'Italia è "il continente" :D ). Io gli ho spiegato le mie ragioni, le possibilità di lavoro, le maggiori opportunità e lui non ha replicato forse perchè ha capito la situazione o forse perchè sapeva che non c'era verso di farmi cambiare idea (più probabile la seconda ipotesi).
Mia mamma invece ha appreso la notizia con gioia perchè intravedeva le prospettive future.
Entrambi, nonostante la tristezza per il futuro distacco, non hanno mai cercato di impedire in alcun modo la partenza.
Anche mio papà (e si sà che i papà stravedono per la figlia femmina :love: ) nonostante il dolore che deve aver provato non me lo ha mai fatto pesare.
Il segreto è questo: partire è difficile, i cambiamenti spaventano e servono delle belle iniezioni di fiducia, ottimismo, serenità e chi te le può dare se non proprio quelli che ti amano di più?
Forse questa è la prova d'amore più grande che si possa dare: mettere in un angolino il proprio "egoismo" (non è il termine più corretto ma non me ne vieneun'altro) e dare la spinta incoraggiante per il distacco, dare la forza necessaria al figlio che vuole intraprendere il proprio cammino (anche se ad un genitore si spezza il cuore).

I miei genitori nella loro semplicità sono stati "grandi" e continuano ad esserlo.

:Saluto:
 

taty

Giardinauta Senior
grazie

...di cuore grazie....!

non mi stanchero mai di dirlo...

sono felice di aver scritto questo post...perchè mi state aiutando molto...

bacioni big!!!
 

Emanuela Pit

Apprendista Florello
nuvolaxxx ha scritto:
.........Forse questa è la prova d'amore più grande che si possa dare: mettere in un angolino il proprio "egoismo" (non è il termine più corretto ma non me ne vieneun'altro) e dare la spinta incoraggiante per il distacco, dare la forza necessaria al figlio che vuole intraprendere il proprio cammino (anche se ad un genitore si spezza il cuore).

I miei genitori nella loro semplicità sono stati "grandi" e continuano ad esserlo.

:Saluto:


Gran belle parole, con poche parole hai spiegato il vero problema :)

Tu sei una grande Donna
 

taty

Giardinauta Senior
...

...senza il FORSE...il problema piu grande è proprio quello...

non sono mamma ma ho imparato tanto dalla mia che 1 settimana fa mi ha detto: "amore mio se questo è il nostro destino non ci possiamo fare niente...io sono ancora in gamba spero che Dio mi dia ancora la forza di poterti essere vicino il piu possibile...anche se mi costa fatica anche se mi fa male ..l'amore piu grande è vederti felice!"

purtroppo dall'altra parte non ho una mente cosi aperta e intelligentemente elastica da aspettarmi un discorso cosi...tutt'altro l'unica cosa che ho sono lacrime ad ogni telefonata e lacrime ogni week end che andiamo su...e frasi da sensi di colpa ...

è sicuramente brutto essere genitori in questi casi...ma credetemi che essere figli a volte è ancora piu duro!!!!!!!

fortunamente in tutta questa storia ho 26 bimbi meravigliosi che mi fanno sorridere al lavoro....una addirittura viene a suonarmi al pomeriggio e sta con me a fare disegni mentre io sistemo casa...sono una gioia immensa....!!!Almeno quella.........

Bacioni
 

Emanuela Pit

Apprendista Florello
Taty dalle tue parole, sempre più capisco che il problema ce l'ha Bobo.
Deve decidere se vivere libero o se vivere succube di sua madre, è brutto da dire, ma è così, anche io sono stata una madre molto possessiva, ma con l'aiuto dei miei figli ho capito che sbagliavo.
Li vogliamo tenere vicini, per coccolarli, per aiutarli, per proteggerli, ma in questo modo impediamo a loro di crescere, insomma non abbiamo fiducia nei nostri figli, dunque non abbiamo fiducia delle nostre capacirtà di crescere dei figli.
Come vedi è un circolo vizioso che bisogna spezzare, proprio per essere liberi, liberi di amare finalmente :)
 

RosaeViola

Master Florello
taty, hai tutta la mia comprensione.
Ho vissuto un problema simile al tuo per 20 anni (quasi) e solo da 5 anni circa, ne sono fuori.
Il problema però, era rovesciato.
Noi abbiamo sempre vissuto a Milano, città che un anno dopo il matrimonio, i miei suoceri hanno lasciato per ritornare al loro paesello d'origine, cioè qui.
Malgrado io avessi detto loro che pensavo fosse una pazzia (considerato che mio marito è figlio unico) non c'è stato nulla da fare.
Sono partiti e si sono trasferiti qui...
Mia suocera aveva provato in ogni modo a convincerci a trasferirci con loro, ma noi non eravamo pronti.
Abbiamo subito cattiverie di ogni genere, sin da prima del nostro matrimonio.
Dopo il loro trasferimento, mia suocera andò in una depressione totale.
Aveva un rapporto con suo figlio quasi malato e lui, la rifuggiva in ogni modo.
Negli anni che sono trascorsi, uno dopo l'altro, lunghissimi e lentissimi, ci ha fatto di tutto, ma proprio di tutto...
Malgrado questo, nessuno le ha mai chiuso la porta in faccia e spesso io per prima, ho spinto mio marito a non troncare i rapporti coi suoi genitori.
Ma è stata dura e questo ha messo più volte a durissima prova il rapporto e, con la nascita delle nostre figlie, i rapporti sono stati ancora più ingestibili.
Ma malgrado questo, i miei suoceri venivano da noi e ci stavano il tempo che volevano e non ti dico con che conseguenze.
Mio marito ha passato anni e anni della sua vita, a combattere con i suoi genitori e a cercare di contenere i danni che questo causava alla nostra vita, con discussioni e lacerazioni, ma che per fortuna sono state anche un bene, considerato che ci siamo detti sempre tutto, anche le cose che meno ci piacevano. Ci siamo disperati e ritrovati, ci siamo arrabbiati e riappacificati, ci siamo svuotati e riempiti di nuovi principi, di nuovi punti di partenza...
Lui, ha passato un tempo interminabile in una crisi e un malessere interiori continui...e lo chiamano amore materno...
Poi è successo qualcosa...Mia suocera si è ammalata seriamente (cancro al seno) e malgrado tutto, è stata 3 mesi in casa nostra per poter essere operata a Milano e per fare la Radioterapia all'Ospedale di San Donato Milanese che è il centro più avanzato in questo ambito, sul territorio.
Dopo questo è cambiato tutto.
Lei non credeva di doversi rivolgere a me per il suo bisogno, non pensava cioè, di dovermi chiedere aiuto, questo almeno è quello che poi mi ha detto, e soprattutto, non credeva di trovarmi disponibile (forse era la sua cattiva coscienza a farglielo pensare, considerato che io mai le avevo chiuso la mia porta)...
Quando la situazione si ristabilì nel giusto ordine, loro tornarono a casa e un giorno, mio marito prese il treno e venne qui.
In una giornata, disse loro tutto quello che per anni aveva sopportato.
Si liberò l'anima e il cuore di ogni dolore, di ogni fardello e di ogni lacerazione.
Per loro fu un vero shock, ma servì a riequilibrare i rapporti.
Dopo un anno, decidemmo di trasferirci anche noi, considerato che loro non riuscivano più a seguire casa e giardino e noi, a vivere in quella giungla.

Dopo tutta questa storia, posso solo dirti, ma te lo dico con la massima apertura del mio intimo, di non lasciar solo il tuo compagno.
Sta passando un momento terribile. Non solo per la lontananza da una madre ricattatoria, ma da tutto un suo mondo.
Stagli vicino più che puoi e rassicuralo, dicendogli che la sua non è una sconfitta, ma solo un momento di estremo disorientamento e che può succedere a chiunque affronti un cambiamento così radicale.
rassicuralo anche per dargli una maggiore capacità di scelta e che questo renda la scelta più consapevole e responsabile.
Una soluzione (anche se non so quanto sia fattibile) potrebbe essere quella di proporgli di tornare lui solo, per un periodo a Casale.
Questo solo perchè possa rendersi conto appieno di come sta vivendo dentro di sè.
A volte succede, che una volta ritornati sui propri passi, si abbia meno ansia nella valutazione e maggior consapevolezza di quello che veramente si desidera.

Fra voi due, in questo momento, quello più fragile è sicuramente lui e guarda che il cambiamento, quand'è radicale, destabilizza un po' anche chi lo compie scientemente e al massimo della volontà...E allora quella che deve caricarsi il peso di entrambi, almeno in questo frangente, agendo anche contro sè stessa, per investire solidamente in un futuro, dovrai essere tu, anche se ti costerà fatica e dolore.
Sono dell'idea, che in una coppia, ci debba essere sempre la possibilità che reciprocamente uno si appoggi all'altro nel momento della fragilità...e questo, credo, sia il momento in cui tocchi a lui appoggiarsi alla tua solidità.

Ti abbraccio e ti sono vicinissima...:love_4:
 

taty

Giardinauta Senior
inutile dire

...un grazie abbastanza scontato...
sei una bella sorpresa...

se posso dirti una cosa 99 su 100 il tumore al seno di tua suocera si chiama con il nome di tuo marito...è un fattore psicologico notevole...a mia mamma è venuto dopo 14 anni dalla morte di mio papa'...e in quel periodo ho imparato molto soprattutto dei malesseri psicosomatici...è tutto legato a quello...

il punto è questo ...che io sono forte è vero...ma sto accumulando una quantità di stress notevole al punto che una mattina mi svegliero' con la bocca bloccata...ho fatto un byte a marzo da tenere in bocca di notte e lunedi il dentista mi ha detto che sono tornata al punto di marzo...tutto uguale...!!!MI sto autodistruggendo...

io sono mesi che dico a Bobo di tornare su...di vedere cosa prova...figurati che gliel'ho detto ancora stamattina alle 8 prima che andasse a lavorare..."torna a Casale per un po'...fosse anche solo per 1 settimana"...puo' sembrare poca ma forse non lo è se è lontano da me...almeno puo' capire puo' pensare...puo' riflettere.." ma lui non vuole.....

non so piu che cosa fare...

so solo che cosi avanti non ci vado piu....

:cry:

Bye bye
 

RosaeViola

Master Florello
Taty, il tumore al seno è qualcosa che affonda le sue radici negli strappi del tessuto affettivo fra madre e figlio/a o tra figlia e madre, specie se è localizzato nel seno sinistro.

Non mollare Taty, se credi in questo amore, non mollare.
Investi su di voi, sul vostro sentimento, perchè è tutto quello che hai ed è la sola cosa che conti nella vita.

Non è retorica, è fede in quel che muove la tua vita e la vita di ognuno di noi.
So che sei stanca e la tensione che vive la tua bocca, lo dimostra, ma prova a pensare che questa prova, vi aiuterà a conoscervi anche di più.
Non è detto che quello che sta succedendo vi allontani.
Tutti, ma proprio tutti, in coppia, vivono dei profondi momenti di tensioni o problemi.
E poi, fai un'ulteriore profonda valutazione...Ha senso dove si vive e come si vive o è primario con chi si vive?
Rifletti, fai tutte le considerazioni necessarie prima di tutto su dite, ma non mancare mai di stargli vicino, il più serenamente possibile, anche se non è facile.

Coraggio taty, ce la farai, ne sono convinta.
Noi ti saremo vicini e cercheremo di infonderti il coraggio che ti serve per continuare.
 

Emanuela Pit

Apprendista Florello
Certo Taty i denti, e non scordare la schiena, altro punto debole :)

prenditi dei momenti per te, abbracciati tutti i bambini dell'asilo fatti sommergere di coccole da loro, loro sapranno darti la carica e ti aiuteranno

cura le piante, fai altre cose, pensa un pochino anche a te

Bobo ce la farà, come tutti ha i suoi tempi, che sono solo suoi, magari lunghi per te, ma alla fine lui prenderà la decisione e sarà quella giusta, perchè ti ama.

Non mollare, Rosa e Viola ti ha detto della cose bellissime e condivisibili, anche lei ti ha raccontato un pezzo della sua vita.

Dai coccola, un abbraccio

:lingua: :lol: :Saluto: :love_4:
 

taty

Giardinauta Senior
io non mollo no no

...pero' sono davvero a terra...

oggi ha fatto delle gaffe al lavoro...e non c'è nulla di nuovo...ne fa spessissimo...cosi si è fermato a parlare con il suo vice-capo (nel senso che sopra di lui ce n'è ancora uno)...e si è scusato per il comportamento giustificato dalla situazione che stiamo vivendo io e lui e che non gli permette di essere concentrato...e l'altro ovviamente cosa gli ha risposto?
"certo che se fossi in te non ci penserei 1 secondo, con una ditta in proprio guadagnavi di piu potevi fare quello che volevi io me ne tornerei a casa".......

il commento di Bobo è stato che cmque questa persona non sa cosa gli gira in testa...e non sa quali sono i sentimenti di Bobo...

e cmque il discorso resta sempre quello... : a lui manca tutto...amici, calcio famiglia...che a dir suo ha una rilevanza minore (non ci credo) ...e che non ci puo fare niente se io non basto a riempire la sua vita...

alla fine di tutto mi dice che mi ama...

a me sembra un grande egoista...ma adesso sono arrabbiata e delusa.....e vorrei sparire dalla faccia della terra.........!!!!!!!!!!!

cmque grazie.....siete il mio unico sfogo.....!!!!!
 

RosaeViola

Master Florello
Sembra una persona spaccata in due.
Sono sempre più dell'idea che se non lo convinci a ritornare a casa per un po', non ne vieni fuori.

Gli hai detto che ti fa arrabbiare e che ti fa sentire di non essere importante per lui e che forse preferiresti averlo distante logisticamente, ma più sereno e quindi più appassionato di come è oggi?
 

taty

Giardinauta Senior
si

...gliel'ho detto...mi ha risposto che tanto non servirebbe a nient'altro che a fargli sentire la mia mancanza...non vuole andare nemmeno per il week end...lo sa gia che gli manco...e che senza di me non vive...

troppo comodo pensare che l'unica soluzione è avere tutto a portata di mano.....come del resto ha sempre avuto...ecco vedi..sono tornata cattiva...ma è la verità...ha sempre avuto tutto pronto....tutto servito e riverito...

e di fronte alla prima vera difficoltà...addio...crolla!
Se i genitori capissero che servire i figli fa piu male che altro forse non si creerebbero situazioni cosi......!!!!!!!!

vado...sono esausta...e sono indietro con le buste dei semi...Rita mi ammazza!!!!!!!

BACI
 
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