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raccontino....

Federica

Master Florello
non mi fanno dare la rep...:mazza: Ari...ti do il MI PIACE....:lingua: peccato solo il Mi piace.....:storto::storto::love_4::love_4:
GRAZIE!!!!
 

Federica

Master Florello
Livigno, 21 agosto 2009, si parte con l'autobus delle 8.30 destinazione valle Alpisella.

Lunga valle che si imbocca dal lago di Livigno, salendo più o meno dolcemente tra i pini su un sentiero ampio e ben battuto, all'inizio a strapiombo sul torrente sottostante, molto amato dai ciclisti di MTB,
che porta fino alle sorgenti dell'Adda, ai laghi di Cancano, vicino a Bormio.
Proprio lì, dopo lo stretto ponte di legno un po' sconnesso, fatto con tronchi di legno non levigati in assi,
salendo tra i pini, all'ombra arrancando la salita con i miei bastoncini, a quattro metri di distanza dietro Robi,
c'era lei: la volpe rossa. Incredibile, lui le era passato accanto senza notarla.
Bellissima... acquattata sul bordo del sentiero con due occhioni sgranati nello studiare le mie intenzioni.
Ho fatto appena in tempo a dire: "Roby, la volpe, guarda dietro di te!"

E lei lesta si è tuffata giù dal sentiero, nel dirupo, scomparendo immediatamente al nostro sguardo
senza lasciare minima traccia del suo passaggio.
Apparsa dal nulla e scomparsa nel nulla come non fosse mai passata di là!

Ogni incontro è un dono inatteso e speciale.

Camminata lunga, ma non difficile, per famiglie con bambini, si incontrano tre laghetti e un nevaio,
poi comincia la discesa alle sorgenti dell'Adda: dai sassi, tra i pini mughi, in due punti esce un rivolo d'acqua gelata,
provato con i mie piedi.

mail
mail
mail

sono sparite le foto :eek: ma in mod avanzata ci sono....boh!!! :eek:
non era questa la volpe, quella che ho visto io era proprio fulva..stupenda...

Come in quel 3D dove si diceva di quelle cose che non ti aspetti e che ti danno molto di più di quelle che desideri...e rimani piacevolmente stupita e meravigliata e ti senti così fortunata per tale "sorpresa"
 
Ultima modifica:

elena_11293

Master Florello
Livigno, 21 agosto 2009, si parte con l'autobus delle 8.30 destinazione valle Alpisella.

Lunga valle che si imbocca dal lago di Livigno, salendo più o meno dolcemente tra i pini su un sentiero ampio e ben battuto, all'inizio a strapiombo sul torrente sottostante, molto amato dai ciclisti di MTB,
che porta fino alle sorgenti dell'Adda, ai laghi di Cancano, vicino a Bormio.
Proprio lì, dopo lo stretto ponte di legno un po' sconnesso, fatto con tronchi di legno non levigati in assi,
salendo tra i pini, all'ombra arrancando la salita con i miei bastoncini, a quattro metri di distanza dietro Robi,
c'era lei: la volpe rossa. Incredibile, lui le era passato accanto senza notarla.
Bellissima... acquattata sul bordo del sentiero con due occhioni sgranati nello studiare le mie intenzioni.
Ho fatto appena in tempo a dire: "Roby, la volpe, guarda dietro di te!"

E lei lesta si è tuffata giù dal sentiero, nel dirupo, scomparendo immediatamente al nostro sguardo
senza lasciare minima traccia del suo passaggio.
Apparsa dal nulla e scomparsa nel nulla come non fosse mai passata di là!

Ogni incontro è un dono inatteso e speciale.

Camminata lunga, ma non difficile, per famiglie con bambini, si incontrano tre laghetti e un nevaio,
poi comincia la discesa alle sorgenti dell'Adda: dai sassi, tra i pini mughi, in due punti esce un rivolo d'acqua gelata,
provato con i mie piedi.

mail
mail
mail


non era questa la volpe, quella che ho visto io era proprio fulva..stupenda...

Come in quel 3D dove si diceva di quelle cose che non ti aspetti e che ti danno molto di più di quelle che desideri...e rimani piacevolmente stupita e meravigliata e ti senti così fortunata per tale "sorpresa"


gran bell'"animale di potere"!! (li chiamano così nelle culture tradizionali, quando si trata di incontri particolari come questo tuo..) anch'io trovo sia sempre un regalo della vita quando ho di questi incontri... grazie per aver raccontato il tuo :)
 

Ari68

Florello
IL CERCHIO DELLA GIOIA

Un giorno, non molto tempo fa, un contadino si presentò alla porta di un convento e bussò energicamente. Quando il frate portinaio aprì la pesante porta di quercia, il contadino gli mostrò, sorridendo, un magnifico grappolo d'uva.
“Frate portinaio” disse il contadino “sai a chi voglio regalare questo grappolo d'uva che è il più bello della mia vigna?”.
“Forse all'Abate o a qualche frate del convento”.
“No, a te!”.
“A me?” Il frate portinaio arrossì tutto per la gioia. “Lo vuoi dare proprio a me?”
“Certo, perché mi hai sempre trattato con amicizia e mi hai aiutato quando te lo chiedevo. Voglio che questo grappolo d'uva ti dia un po' di gioia!”.
La gioia semplice e schietta che vedeva sul volto del frate portinaio illuminava anche lui.
Il frate portinaio mise il grappolo d'uva bene in vista e lo rimirò per tutta la mattina. Era veramente un grappolo stupendo. Ad un certo punto gli venne un'idea: “Perché non porto questo grappolo all'Abate per dare un po' di gioia anche a lui?”.
Prese il grappolo e lo portò all'Abate.
L'Abate ne fu sinceramente felice. Ma si ricordò che c'era nel convento un vecchio frate ammalato e pensò: “Porterò a lui il grappolo, così si solleverà un poco”. Così il grappolo d'uva emigrò di nuovo. Ma non rimase a lungo nella cella del frate ammalato. Costui pensò infatti che il grappolo avrebbe fatto la gioia del frate cuoco, che passava le giornate ai fornelli, e glielo mandò. Ma il frate cuoco lo diede al frate sacrestano (per dare un po' di gioia anche a lui), questi lo portò al frate più giovane del convento, che lo portò ad un altro, che pensò bene di darlo ad un altro.
Finché, di frate in frate il grappolo d'uva tornò dal frate portinaio (per portargli un po' di gioia).
Così fu chiuso il cerchio. Un cerchio di gioia.
(Bruno Ferrero)
***********************************************************

Non aspettare che inizi qualche altro. Tocca a te, oggi, cominciare un cerchio di gioia. Spesso basta una scintilla piccola piccola per far esplodere una carica enorme. Basta una scintilla di bontà e il mondo comincerà a cambiare.
L'amore è l'unico tesoro che si moltiplica per divisione: è l'unico dono che aumenta quanto più ne sottrai. E' l'unica impresa nella quale più si spende, più si guadagna; regalalo, buttalo via, spargilo ai quattro venti, vuotati le tasche, scuoti il cesto, capovolgi il bicchiere e domani ne avrai più di prima.


 

Federica

Master Florello
Grazie Ari...la conoscevo...ma sempre bella e vera!!!
l'amore più si divide più di moltiplica....
che cosa strana.......divide e moltiplica :eek: :love:
 

Ari68

Florello


IMPARA A GIUDICARE.....

Un uomo aveva 4 figli. Voleva imparassero a non giudicare le cose troppo velocemente. Così li mandò uno alla volta a osservare un albero molto distante da casa....

Il piu' grande andò in inverno, il secondo in primavera, il terzo in estate,il più giovane in autunno...

Quando tutti furono tornati chiese loro cosa avevano visto. Il grande disse che l'albero era brutto, spoglio e ricurvo.

Il secondo disse che era pieno di gemme e promesse di vita...

Il terzo non era d'accordo; l'albero era pieno di fiori...profumato e bellissimo...era la cosa più bella che avesse mai visto.

Il più piccolo aveva un'opionione ancora diversa...l'albero era carico di frutti e pieno di vita e realizzazione..

L'uomo spiegò ai suoi figli che tutti avevano ragione, infatti avevano osservato solo una stagione della vita dell'albero. Disse loro di non giudicare un albero o una persona solo in una stagione..e che l'essenza di ciò che una persona è.. la gioia, l'amore, la realizzazione che viene dalla vita possono essere misurate solo alla fine quando tutte le stagioni sono complete.

Se ti arrendi quando è inverno..perderai la speranza che regala la primavera..la bellezza della tua estate..la realizzazione del tuo autunno!!!

Morale: Non lasciare che il dolore di una stagione distrugga la gioia di ciò che verrà dopo. Non giudicare la tua vita in una stagione difficile. Persevera nelle difficoltà..il meglio deve ancora venire!!! ♥
 

Ari68

Florello
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"LA SCELTA"

Un uomo si sentiva perennemente oppresso dalle difficoltà della vita e se ne lamentò con un famoso maestro di spirito.
“Non ce la faccio più! Questa vita mi è insopportabile”.

Il maestro prese una manciata di cenere e la lasciò cadere in un bicchiere pieno di limpida acqua da bere che aveva sul tavolo, dicendo: “Queste sono le tue sofferenze”.
Tutta l’acqua del bicchiere si intorbidì e s’insudiciò.

Il maestro la buttò via.

Il maestro prese un’altra manciata di cenere, identica alla precedente, la fece vedere all’uomo, poi si affacciò alla finestra e la buttò nel mare.
La cenere si disperse in un attimo e il mare rimase esattamente come prima.

“Vedi?” spiegò il maestro “ogni giorno devi decidere se essere un bicchiere d’acqua o il mare”.

Troppi cuori piccoli, troppi animi esitanti, troppe menti ristrette e braccia rattrappite.

Una delle mancanze più serie del nostro tempo è il coraggio, il vero coraggio che di fronte ad ogni problema fa dire tranquillamente: “Da qualche parte certamente c’è una soluzione e io la troverò”.

[B. Ferrero]
 

tartantica

Aspirante Giardinauta
questo post e bellissimo e ricco di emozioni
e storie di vita che se messe in atto da ognuno di noi me compresa
il mondo si colorerebbe di gioia affetto
e semplicita
 

Sevi

Fiorin Florello
Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?

Un giorno, un pensatore indiano fece la seguente domanda ai suoi discepoli:

"Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?"

"Gridano perché perdono la calma" rispose uno di loro.

"Ma perché gridare se la persona sta al suo lato?" disse nuovamente il pensatore.

"Bene, gridiamo perché desideriamo che l'altra persona ci ascolti" replicò un altro discepolo. E il maestro tornò a domandare: "Allora non è possibile parlargli a voce bassa?" Varie altre risposte furono date ma nessuna convinse il pensatore.

Allora egli esclamò: "Voi sapete perché si grida contro un'altra persona quando si è arrabbiati? Il fatto è che quando due persone sono arrabbiate i loro cuori si allontanano molto. Per coprire questa distanza bisogna gridare per potersi ascoltare. Quanto più arrabbiati sono tanto più forte dovranno gridare per sentirsi l'uno con l'altro. D'altra parte, che succede quando due persone sono innamorate? Loro non gridano, parlano soavemente. E perché?

Perché i loro cuori sono molto vicini. La distanza tra loro è piccola. A volte sono talmente vicini i loro cuori che neanche parlano, solamente sussurrano. E quando l'amore è più intenso non è necessario nemmeno sussurrare, basta guardarsi. I loro cuori si intendono. E' questo che accade quando due persone che si amano si avvicinano."

Infine il pensatore concluse dicendo: "Quando voi discuterete non lasciate che i vostri cuori si allontanino, non dite parole che li possano distanziare di più, perché arriverà un giorno in cui la distanza sarà tanta che non incontreranno mai più la strada per tornare." Mahatma Gandhi


CuoriRossi.jpg


Che dire...se non "grazie" :flower: :love_4: :flower:
 

_ortensia_

Master Florello
A me piace questa:love:

I tre figli
Tre donne andarono alla fontana per attingere acqua. Presso la fontana, su una panca di pietra, sedeva un uomo anziano che le osservava in silenzio ed ascoltava i loro discorsi.
Le donne lodavano i rispettivi figli.
"Mio figlio", diceva la prima, "è così svelto ed agile che nessuno gli sta alla pari".
"Mio figlio", sosteneva la seconda, "canta come un usignolo. Non c'è nessuno al mondo che possa vantare una voce bella come la sua".
"E tu, che cosa dici di tuo figlio?", chiesero alla terza, che rimaneva in silenzio.
"Non so che cosa dire di mio figlio", rispose la donna. "È un bravo ragazzo, come ce ne sono tanti. Non sa fare niente di speciale...".
Quando le anfore furono piene, le tre donne ripresero la via di casa. Il vecchio le seguì per un pezzo di strada. Le anfore erano pesanti, le braccia delle donne stentavano a reggerle.
Ad un certo punto si fermarono per far riposare le povere schiene doloranti.
Vennero loro incontro tre giovani. Il primo improvvisò uno spettacolo: appoggiava le mani a terra e faceva la ruota con i piedi per aria, poi inanellava un salto mortale dopo l'altro.
Le donne lo guardavano estasiate: "Che giovane abile!".
Il secondo giovane intonò una canzone. Aveva una voce splendida che ricamava armonie nell'aria come un usignolo.
Le donne lo ascoltavano con le lacrime agli occhi: "È un angelo!".
Il terzo giovane si diresse verso sua madre, prese la pesante anfora e si mise a portarla, camminando accanto a lei.
Le donne si rivolsero al vecchio: "Allora che cosa dici dei nostri figli?".
"Figli?", esclamò meravigliato il vecchio. "Io ho visto un figlio solo!".
"Li riconoscerete dai loro frutti" (Matteo 7, 16).
 

Federica

Master Florello
Pubblicanuovo.jpg


oggi, giornata ricca di grandi e profonde amozioni,
un caro amico, marito di una mia carissima amica, è mancato ed ara un vigile del fuoco.
Il funerale è stato un susseguirsi di forti emozioni al QUORE♥
e alla fine un vigile ha letto la loro preghiera. :love:
 

_ortensia_

Master Florello
Che bella Fede:)
a me piace questa:love:
LA PREGHIERA DELL'ALPINO
(Traduzione di Pietro Menis di Buia)
Su le nude rocce, sui perenni ghiacciai
su ogni balza delle Alpi ove la provvidenza
ci ha posto a baluardo fedele delle nostre
contrade, noi, purificati dal dovere
pericolosamente compiuto,
eleviamo a Te, o Signore che proteggi
le nostre mamme, le nostre spose,
i nostri figli e fratelli lontani e,
ci aiuti ad essere degni delle glorie
dei nostri avi.
Dio onnipotente, che governi tutti gli elementi,
salva noi, armati come siamo di fede e di amore.
Salvaci dal gelo implacabile, dai vortici della
tormenta, dall'impeto della valanga,
fa che il nostro piede posi sicuro
sulle creste vertiginose, sulle ritte pareti,
oltre i crepacci insidiosi.
Rendi forti le nostre armi contro chiunque
minacci la nostra Patria, la nostra Bandiera.
E Tu, Madre di Dio, candida più della neve,
Tu che hai conosciuto e raccolto
ogni sofferenza e ogni sacrificio
di tutti gli Alpini caduti;
Tu che conosci e raccogli ogni anelito
e ogni speranza,
di tutti gli Alpini vivi ed in armi,
Tu benedici e sorridi ai nostri battaglioni
e ai nostri gruppi.
Così sia
 

Ari68

Florello
Un manager stava percorrendo con la sua nuova jaguar un pò troppo velocemente le vie della città. Mentre correva un mattone si schiantò sulla portiera!
Frenò bruscamente e tornò indietro per vedere chi l’avesse lanciato. Inferocito scese giù dalla macchina prese il ragazzo e lo spinse contro un’auto parcheggiata e disse: “cosa ti è saltato in mente? Questa macchina è nuova e quel mattone che hai tirato ti costerà caro! Perchè l’hai fatto?”.

Il ragazzo tentò di scusarsi e disse: “mi spiace ma non sapevo cos’altro fare” implorava. Ho tirato il mattone perchè non si fermava nessuno…”.

Le lacrime scendevano sul suo viso, mentre indicava un punto appena dietro un’auto. “E’ mio fratello” disse, “ha sbattuto contro un tombino ed è caduto dalla sua sedia a rotelle e non riesco ad alzarlo”. Ora il ragazzo chiese al manager: “per favore può aiutarmi? E’ ferito ed è troppo pesante per me!”.

Tanto toccato da rimaner senza parole il manager cercò di mandar giù il groppo in gola che si era formato, sollevò in fretta il ragazzo disabile e lo mise sulla sedia a rotelle, con un fazzoletto tamponò le ferite e se ne andò. “Grazie e che Dio la benedica!” disse il ragazzo.

L’uomo scosso tornò alla sua jaguar, immerso nei suoi pensieri. Il danno alla portiera era grave ma non si preoccupò mai di ripararlo. Si tenne la portiera danneggiata come costante ricordo di questo messaggio: “NON CORRERE ATTRAVERSO LA VITA COSì VELOCEMENTE CHE QUALCUNO DEBBA LANCIARTI UN MATTONE PER ATTIRARE LA TUA ATTENZIONE”.

Dio sussurra alla nostra anima e parla al nostro cuore. Qualche volta, quando non abbiamo il tempo di ascoltare, dovrebbe tirarci un mattone!!
Non aspettiamo che lo faccia, fermiamoci un attimo e ascoltiamo ciò che vuole dirci.
(Questo ovviamente vale anche per il nostro prossimo… siamo talmente presi dai nostri problemi – o presunti tali – che spesso non riusciamo a sentire il grido di aiuto di chi ci circonda)…

[Lella Grant]

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Commelina

Master Florello

Dio sussurra alla nostra anima e parla al nostro cuore. Qualche volta, quando non abbiamo il tempo di ascoltare, dovrebbe tirarci un mattone!!

non so se dio esista, ma spero che abbia una buona scusa (W.A.). Molte volte tante persone dovrebbero tirare un mattone a lui.....perchè forse è fermo immobile..... ma è voltato dall'altra parte.
 

elena_11293

Master Florello
Arrivata oggi...


Dedicata a chi ama gli animali e la vita:

Essendo un veterinario, ero stata chiamata per visitare un Wolfhound Irlandese di 10 anni di nome Belker. Il padrone di Belker, Ron, sua moglie Lisa e il loro bimbo Shane erano molto legati a Belker e... speravano in un miracolo.

Visitai Belker e scoprii che stava morendo di cancro. Dissi alla famiglia che non potevo fare nulla per Belker e mi offrii di praticare l’eutanasia al vecchio cane a casa loro.
Mentre ci stavamo organizzando, Ron e Lisa mi dissero che pensavano che sarebbe stato meglio se Shane avesse assistito: sentivano che il bambino avrebbe potuto imparare qualcosa dall’esperienza.

Il giorno successivo, sentii il solito nodo in gola mentre la famiglia circondava Belker. Shane sembrava calmissimo mentre coccolava l’anziano cane per l’ultima volta, tanto che mi chiesi se avesse realmente capito cosa stava per accadere. Dopo pochi minuti, Belker scivolò via serenamente.

Il bambino sembrava aver accettato il passaggio di Belker senza difficoltà o senso di confusione. Sedemmo assieme per qualche momento dopo la morte di Belker, parlando del triste fatto che le vite degli animali sono più brevi di quelle dell’uomo.
Shane, che stava ascoltando tranquillo, sussurrò: "Io so perchè."

Ci girammo verso di lui colpiti. Ciò che uscì poi dalla sua bocca mi colpì profondamente. Non ho mai ascoltato una spiegazione più confortante. Ha cambiato il modo in cui vivo.

Shane disse: "Le persone nascono per poter imparare a vivere una buona vita – come l'amare tutti sempre ed essere gentili, giusto?". Il piccolo di sei anni continuò:

"Bene, i cani sanno già farlo, quindi non hanno necessità di stare qui a lungo."


Vivi semplicemente.

Ama con generosità.

Tieni profondamente agli altri.

Parla con gentilezza.

Ricorda, se il cane fosse il maestro, impareresti cose come:

Quando chi ami torna a casa corri sempre a salutarli

Non perdere mai l’opportunità per una corsa gioiosa

Consenti all’esperienza dell’aria fresca e del vento sulla tua pelle di essere pura estasi

Fai dei sonnellini

Stiracchiati prima di alzarti

Corri, scatenati e gioca ogni giorno

Goditi le attenzioni e lascia che la gente ti tocchi

Evita di mordere quando un semplice ringhio è sufficiente

Nei giorni tiepidi, fermati per distenderti sull’erba

Nei giorni caldi, bevi un sacco d’acqua e distenditi sotto un albero ombroso

Quando sei felice, danza in giro e scodinzola con il tuo intero corpo

Goditi la semplice gioia di una lunga passeggiata

Sii leale

Non fingere mai di essere qualcosa che non sei

Se qualcosa che desideri è sepolta in profondità, scava finchè non la trovi

Quando qualcuno sta vivendo un brutto momento, stai in silenzio, siedigli accanto e strofina gentilmente il tuo naso su di loro


(di Karen McNeill)



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ps: a volte, e più spesso di quanto si creda, è possibile offrire ai propri animali che sono giunti al termine del proprio percorso terreno un'alternativa all'eutanasia. Per chi fosse interessato consiglio questi libri e di contattare veterinari come Stefano Cattinelli che si stanno impegnando per un approccio diverso verso i nostri compagni di vita a 4 (o più o meno!) zampe:

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http://stefanocattinelli.it/libri.html


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