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proviamo a continuare insieme?

aspirantepolliceverde

Aspirante Giardinauta
Ormai sembrava chiaro: lei non mi amava. Avevo già avuto qualche sospetto scoprendo quelle tre ciabatte da uomo ai piedi del letto. Io non avevo mai usato pantofole, e lei non fu molto convincente quando le chiesi di spiegarmi la presenza della terza calzatura.
Il giorno della conferma l’avevo spiata, abbarbicato sul lucernario del magazzino dove lavorava. Pioveva a dirotto quel giorno.
Il tetto del magazzino era diventato scivoloso per la pioggia: me ne accorsi leggermente tardi, quando toccai terra cinque metri sotto.
Maledizione, qualcuno dovrà pagarmi anche questo: e portai subito il vestito buono di Armani in lavanderia.
Ma non riuscivo a togliermi il profumo di lei dalla testa, anche perchè avevo una rosa infilata fra i capelli..
Ormai avevo deciso: dovevo eliminarla dalla mia vita, così smisi di concimarla.
Mi concentrai sul lavoro; c'era un caso difficile che riguardava un uomo, felicemente sposato, scomparso nel nulla. Non avevo indizi, l'unica traccia su cui avrei dovuto lavorare si basava sulla frase sibillina che l'uomo aveva rivolto alla moglie prima di uscire: " amore, torno subito, vado a comprare le sigarette".
Sicuramente doveva trattarsi di una frase in codice, a beneficio di qualcuno che forse ascoltava con microspie. Dovevo scoprire se avevo ragione. Così, sistemato il kit del demolitore folle nel cofano dell’auto, mi avviai verso la casa dello scomparso. ..

:D :martello: :cool2:
a voi il seguito, se non mi picchiate prima..:martello2 :smok:

 

Datura rosa

Guru Master Florello
Aderisco!!!!!!!!!!!!!

Dove, guardandomi intorno capii subito che il tipo aveva mentito alla moglie perché sul tavolo avandivano faceva bella mostra di sé un pacchetto di sigarette appena iniziato. Perché aveva mentito? Si sentiva minacciato? Aveva una pupa che lo aspettava in una qualche garçonniere di periferia? Mi feci consegnare dalla moglie che, peraltro, non sembrava molto preoccupata o addolorata dalla scomparsa del coniuge, una foto recente dello scomparso e, rimuginando sui primi sospetti che mi ronzavano in testa, mi accinsi alla ricerca.
Cominciai andando alla ricerca del portinaio dello stabile. Sul vetro della guardiola campeggiava un avviso: Sono alla scala A. Portai il mio peso, peraltro non esiguo, su per le scale della scala indicata cercando un solerte portinaio intento a pulire le scale. Arrivai su in cima, sino al locale ascensore senza incontrare nessuno. Due alternative si agitavano nella mia mente: il portinaio era scomparso insieme al marito della signora o, meglio, era proprio il marito della signora????
Con questo dubbio amletico tornai nei pressi della guardiola dove un altro cartello indicava: sono alla scala B.
 
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