Art. 1
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art. 4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
SMACK,te lo meriti.
Tutto ciò non è "cosa nostra"ciao
vincenzo
parliamoci chiaro io non voglio polemiche e non voglio nemmeno essere preso per "il nemico del momento quindi cerchiamo di stare su una dialettica costruttiva e fattibile senza idee poliche o polemiche .......
detto questo un complimento a miki dato che ha riportato il discorso all'inizio .........
io non sono "costituzinialista " ma riesco a leggere ancora anche se con gli occhiali del vecchio
e tradotto in poverissime parole niente di diverso sotto il sole
art 1) possono lavorare tutti e l'italia e una nazione di lavoratori che può anche cambiare le leggi (e qui la vedo dura e succede molto poco )
art 2) l'italia riconosce e i diritti di tutti singoli o gruppi ANCHE DOVE SI SVOLGE LA SUA FORMAZIONE SOCIALE POLITICA ED ECONOMICA ( attenti all'art.3 e successivi) e sociale ........
art.3) TUTTI I CITTADINI hanno pari dignità .......(gli stranieri ,ecco dove ci dovremmo vergognare non tutti gli individui ma " i cittadini ") cioè quelli con "cittadinanza italiana" non gli "abitanti in italia"
art.4) la repubblica riconosce a TUTTI I CITTADINI ( cioè con cittadinanza italiana..:baf:...)....... quindi tutto ciò che non rientra nelle attività della Repubblica o della cittadinanza italiana E' REGOLATO DAL DIRITTO INTERNAZIONALE (cioè dalle leggi e dagli accordi delle leggi che regolamentano il rapporto tra le diverse nazioni es. le acque territoriali
o i pagamenti internazionali come appunto un risarcimento in valuta estera )
cambiate la costituzione in senso positivo e smettiamola di addossare a un giudice una sentenza SBAGLIATA
per me è solo un giudice attaccato troppo alla sua sedia non ha sbagliato secondo legge e diritto, ma sicuramente è stato "poco prepositivo " e timoroso
ma ha solo deciso con i paraocchi per motivi che solo lui/lei sa ........
cerchio chiuso secondo legge........bravo miki
io odio chi fa o pensa al "semplicistico" senza porsi il problema del "dietro le quinte " scoccia anche a me quel risarcimento iniquo e vergognoso, ma la legge è questa,..... punto .......tutto il resto dei post compreso i miei sono "chiacchere" frustranti .cambiamo la legge e la famiglia di quel poveretto avrà come si merita il giusto riconoscimento .e i giudici non faranno più queste figure di cacca