che bella domanda...
forse me la sono posta anche io qualche volta. Perchè anche a me andava scomodo quel termine "collezione" riferito alle piante...
Di collezioni ne ho sempre fatte un sacco fin da piccola: candele, minerali, fossili, Topolino, perle, Focus, pupazzetti delle uova Kinder, penne colorate... non me le ricordo neanche più tutte, collezionavo tantissime cose. So però che quando trovavo una cosa che mi piaceva, qualunque fosse, poi mi veniva l'impulso di averne un'altra simile, perchè non stesse da sola (quand'ero piccola) oppure perchè, come c'è spazio per una cosa bella, c'è spazio anche per sua sorella (adesso).
E ogni pezzo di quella collezione mi appagava moltissimo... sarò malata psichica
Ora le mie smanie collezionistiche sono tenute sotto stretto autocontrollo :martello:
Con le piante è diverso: in parte mi sono rivolta alle piante per potermi dedicare a qualcosa di vivo, che però quando muore non mi strappasse il cuore come invece mi accade con gli animali... all'inizio non mi interessava sapere che la mia piantina grassa fosse una Euphorbia o una Mammillaria, la guardavo e se mi suscitava qualcosa (una specie di "tenerezza" forse?) la prendevo.
Ho fatto così con tutte le mie piante, grasse e non, e a tutte voglio una sorta di bene che risiede nel fatto che se le ho scelte le devo "amare"; sono affezionata a loro e benchè sia irrazionalissimo ritengo, per un qualche vincolo naturale che non conosco bene neanch'io, che le devo rispettare tutte altrimenti non sarei in pace con me stessa:
sto male per almeno un'oretta dopo aver buttato via dei polloni che avrebbero potuto diventare delle piante,
mi sento per certi versi in colpa se penso che una delle mie piante sia oggettivamente brutta e me ne voglio liberare,
mi sentirei cattiva e irrispettosa se decidessi di buttarne una...
eppure ho otto piante grasse che proprio non mi piacciono o che ho ottenuto da talea e sono di troppo e devo decidere cosa farmene... o le regalo, o le butto, e spero molto di trovare una terza soluzione se non riuscissi a regalarle!
In questo senso mi manca ancora un equilibrio, ma sono sicura che, almeno per quanto mi riguarda, il giorno in cui inizierò a vivere serenamente l'idea di buttarle, trattandole come oggetti o valutandole come oggetti di bellezza, non avrò più una "famiglia" di piante grasse e mi sarà rimasta solo una collezione.
Non so se sono stata spiegata...
che poi, come dice Verdy, è anche un piccolo vizio