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Quando l'ignoranza fa' il paio con la stupidità e diventa arroganza...

ErikaErika

Maestro Giardinauta
Grazie per le tue parole. :love_4: Io lo sò che esistono uomini con la U maiuscola e il mio compagno è uno di questi (anche se tante sfumature purtroppo non le vede o non le vuole vedere ma mai e poi mai si comporta male) ma sono pochi, tanto pochi.
Da un pò stiamo pensando vagamente alla possibilità di un figlio... me ne vergogno ma alle volte penso: e se viene maschio? Te lo immagini a provare a non farlo diventare uno di questi che si vedono in giro!!! Un prevaricatore? Un prepotente? Un maschilista in sostanza? e se ci diventa nonostante i miei sforzi a causa dell'ambiente che è fortemente macista? Che faccio? Lo ammazzo? E riesco a farlo essere una persona di un certo tipo poi non si troverà male in questo ambiente troglodita? Non far parte del gruppo e delle sue logiche non lo farà star solo?

stefanomotta ha scritto:
Ho letto solo ora questo 3D.

Posso solo aggiungere che, come forse ho già detto, ci sono in giro molti pantaloni ma pochissimi Uomini dentro.

Non solo per le piante capitozzate ma anche, anzi soprattutto, per il trattamento sopra ben descritto che viene riservato alle mogli/compagne, a volte, mi vergogno di essere parte della "categoria uomini".

Ma, comunque qualcuno, che può a testa alta, mettere la lettera maiuscola davanti alla parola uomo, credetemi, esiste.

Un'abbraccio.

Stefano
 

stefanomotta

Giardinauta
Erika, si è soli quando non hai dentro nulla, sei aridamente vuoto. E, anche se sei in gruppo, un vasto, numericamente esteso gruppo, non basta per colmare l'abisso di sentimenti. Allora sei solo per davvero.

Tuo figlio non si sentirà mai solo. Non privarti di questa gioia solo perchè molti si comportano male. Sono molti, è vero, ma, lo ribadisco, non sono tutti.

Stefano
 
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ciaseta

Florello Senior
ErikaErika ha scritto:
i rispettivi compagni invece si dimostrano nella maggioranza dei casi l'anello di congiunzione tra il maiale e l'uomo.

erika concordo in tutto tranne che su questo... :rolleyes:

i maiali potrebbero sentirsi offesi! :lol: :lol: :lol:

rò: non comment! queste cose mi nauseano non poco, credi! :mad:
 

paolaas

Guru Giardinauta
Devo dire che sono fortunata, allora, per vivere in una città evuluta come Novara: qui c'è la stessa ipocrisia descritta da te, Viola, riguardo la domenica, chiesa e sfilata, ma per il resto oserei dire che qui sono le donne che portano i pantaloni. Sarà che risentiamo, con somma fortuna, della vicinanza a Milano?
Devo dire che comunque anche a Cuccaro, per il poco che ho potuto vedere, nessuno si è scandalizzato se tutti i contatti con operai, impresario, ingegnere, tecnico del Comune e Sindaco li ho presi tutti io.... anzi con le donne sono sempre tutti particolarmente gentili..... Ragazzi ma nel nord ovest siamo persone evolute!!!!:eek:k07:
 

sdra2

Giardinauta Senior
Rosa ti capisco... ah se ti capisco:(

Ma non ti far venire il sangue amaro
non ne vale la pena ti assicuro!

P.s. complimenti per il tuo vocabolario:lol: :lol:
 

Eltuena

Guru Giardinauta
Ieri sera, ho parlato in casa di quest'episodio. Non sapete la gioia quando mio figlio (che è ancora ragazzo), riferendosi al poco conto che si da' alle donne, ha esclamato: "queste sono cose che mi fanno inc... di brutto". L'ho educato bene, vero?
 

RosaeViola

Master Florello
ErikaErika ha scritto:
Mi dispiace molto perchè io sono una di quelle che pensa che ci si debba integrare in ogni modo nel tessuto sociale del posto dove si va a vivere altrimenti bene è tornarsene a casa propria ma il fatto è che mica posso mettermi i paraocchi e passare sopra a quelle che sono per me mancanze di rispetto?!? Mah. E' proprio un problema ti trovi in situazioni dove ti scoppiano le coronarie non tanto per le cose in sè ma per quello che significano. Sigh.
Ma, levami una curiosità il tuo compagno che ne pensa?!?

Cara Erika, vedi, anch'io penso che si debba cercare di battere tutte le strade possibili per integrarsi, ma c'è un limite a tutto.

Da quando viviamo qui, abbiamo cercato in ogni modo di "adeguarci" ma poi abbiamo capito che adeguarci qui, significava annullarsi e insultare la propria civiltà e la propria intelligenza.
So che quanto ho appena scritto sembrerà spocchioso, ma posso garantirvi che non lo è, in quanto riteniamo, alla fine, di non doverci svendere pur di avere dei rapporti più leganti all'ambiente.

Io vivo per lo più qui in casa e non vado mai in giro per le casa per farmi i fatti degli altri...Io e mio marito abbiamo capito di bastarci e abbiamo comunque (e sembra assurdo dirlo ma è così) i nostri amici di Milano che vengono spessissimo a trovarci. Difficilmente passiamo una domenica o un fine settimana da soli.
Questo per dire che non siamo due orsi che rifiutano il rapporto con le persone, anzi! Piuttosto abbiamo fatto la scelta della qualità alla quantità e ne siamo felici.
Ho capito negli anni, che per stare bene mi serve avere vicino persone di un certo spessore...non le ho? Non posso averle vicino quanto e come voglio? Pazienza, mi adatterò perchè dentro sono così nutrita, da non aver bisogno di accettare qualunque compromesso con il mondo circostante.

Ben diverso è il discorso delle mie ragazze.
Quando siamo venuti qui, soprattutto per la maggiore, è stato un trauma scoprire che anche i ragazzini sono lo specchio delle loro famiglie.
Chiusi, ghettizzanti, razzisti, hanno fatto di tutto per metterla a disagio e lei, che comunque ha una buona comunicativa, che non ha pai avuto problemi relazionali, qui è stata davvero male il primo anno.

Che dire allora di una società che rende i ragazzi in questo modo? E poi, gli stessi genitori, si stupiscono quando assistono a comportamenti davvero infami...e ce ne sono stati tanti purtroppo.
Per non parlare del grado di apertura mentale dei ventenni...Sono rari quelli che non sono superficiali...qui il punto focale della vita è il bar...:(
a cui segue la discoteca...fine.

Suula diversità di cui parlavi tu Erika, rispetto ai figli, io sto martellando le mie figlie per far capire loro, che la diversità è una ricchezza e non una sventura.
Dipenderà da quanto sarò capace io di credere in loro, nelle loro capacità, nel loro potenziale a fare la differenza e a farle sentire meno sole...posso dirti comunque, che amici/e ne hanno, quindi significa che la diversità, alla fine, può anche essere accettata...l'importante è che l'accettino prima i ragazzi come una cosa buona dentro di sè.

Per quel che riguarda cosa ne pensi il mio compagno...beh, Erika, di questi trogloditi pensa che...sono dei trogloditi...appunto. :)
 
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