• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

Quali sono le vostre origini...

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
Ho già sentito o letto questa storia delle rose a capo filare, ma non ricordo se era un'usanza pagana o religiosa oppure avessero uno scopo reale per la protezione dell'intero filare.
stessa domanda posta durante un servizio televisivo, hanno risposto
rosa rossa vitigno a bacca rossa, rosa chiara vitigno a bacca bianca

poi nin zo se vero o, ma così l'ho sentita
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
chissà che servizio televisivo era per dare una notizia simile, una fake news...
mela verde o giù di lì intervista ad un viticoltore

io sono più perplessa sul preannunciare le malattie... una volta che la vedi sulla rosa c'è già anche di là.. quindi a che serve? però boh

oppure, come terminava il viticoltore... "più probabilmente sembrava esteticamente più carino vedere cespugli fioriti a inizio filari"

comunque siam andati fuori tema.. scusate
 

Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
una volta che la vedi sulla rosa c'è già anche di là.
Osservazione giusta ma, ti posso dire che la rosa è molto più sensibile della vite e fa da spia per trattare. Questo lo so da dei viticoltori di Barolo dove c'ero stato durante la cena di chiusura del matrimonio di mia sorella che si era sposata a Alba il 7-7-7. Fine OT.
 

massimogreen

Giardinauta
Mi raccontava sempre una favola, due famiglie rivali si contendevano un terreno i loro figli si innamorarono ma le rispettive famiglie non volevano . i Due amanti si incontravano spesso in quel terreno , un giorno le rispettive famiglie li trovarono amoreggianti , ci fu una lotta ed i due amanti morirono furono seppelliti non di fianco ma uno davanti l'altro dal corpo del ragazzo ne usci la vite robusta che dava vino da quello della ragazza rose rosse a sentinella dell'amato, quando la rosa si macchiava di bianco (oidio) anche la vite di li a poco lo avrebbe fatto cosi che le due famiglie curarono vicendevolmente le due piante una sentinella della salute dell'altra.
 

Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
Mi raccontava sempre una favola, due famiglie rivali si contendevano un terreno i loro figli si innamorarono ma le rispettive famiglie non volevano . i Due amanti si incontravano spesso in quel terreno , un giorno le rispettive famiglie li trovarono amoreggianti , ci fu una lotta ed i due amanti morirono furono seppelliti non di fianco ma uno davanti l'altro dal corpo del ragazzo ne usci la vite robusta che dava vino da quello della ragazza rose rosse a sentinella dell'amato, quando la rosa si macchiava di bianco (oidio) anche la vite di li a poco lo avrebbe fatto cosi che le due famiglie curarono vicendevolmente le due piante una sentinella della salute dell'altra.
Grande!!!!!! È proprio così.
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
Cacchio quanti inizi davvero "blasonati"...e lontani nei tempi ... ok ora vi tocca....
NO pur amando tanto la natura sopratutto nei suoi animali ... i miei sono, come dire più plebei... e cominciati in modi tanto "prosaici" quanto in realtà diversi.
A 11anni un tipino tutto pepe, ma taaanto tanto scapestrato che amava già allora "motori e velocità" ... sino al punto che la ricercava buttandosi giù dalle discese delle rampe delle scale con tutto quello trovava, dalle assi da stiro della mamma ai materassi inizialmente sinanche coi tricicli per poi capire che erano più i bernoccoli della velocità data da tali mezzi...
Allora decise, a 11 anni appunto, che per soddisfare la sua passione servivano ben altri mezzi, ad esempio un bel motorino, che però in una famiglia estremamente numerosa qual'era la sua era meglio non aspettarseli "in regalo" ...non aspettandosi nessun regalo era meglio darsi da fare per cominciare a raggranellare i soldi che sarebbero serviti a comprarselo ( pure senza il consenso del papà perché come dire "fregava di meno")
Così con i suoi 11 anni ed una riesumata bicicletta si presentò in un negozio di una fiorista (ciao Giuseppina R. ti penso ogni giorno) e le propose di fare consegne di piante a domicilio (anno 1970) e così ho cominciato a conoscere ed amare le piante, ed insieme a questo ... nel frattempo cominciai anche a riparare i motorini del circondario... e l'anno successivo di mettere in moto la vettura da lavoro del papà e decidere di girarci la provincia per qualche giorno...
Poi gli Scout..
Il lavoro di consegna coi negozi, nel giardinaggio e nella meccanica uniti al volermi sempre arrangiare e sopratutto alla bisogna per levarmi da solo dagli impicci (anche economici, successivamente, in età ben piu "matura")... credo, che un buon 45/50% degli allora impianti d'irrigazione automatica dei più bei terrazzi e balconi dei più famosi palazzi storici del centro storico della mia città li ho fatti io per conto di una importantissima realtà vivaistica (purtroppo poi fu chiusa)
Ma tali lavoretti mi hanno accompagnato sino ad oggi.
Ma dato che ho tediato abbastanza vi abbono il resto della mia voglia di fare e, del più o del meno, della mia vita rimasta intrecciata al verde.... quindi vi "congedo" con una chicca... credo abbiate visto tutti le foto del mio avatar e dei nostri spazi esterni... ecco si voleva sapere l'importanza del verde, delle piante nella mia vita?
Ebbene, allestendo tutto quel verde ho conosciuto la mia signora e dopodomani facciamo 32 anni che stiamo insieme ... quindi ... Piante care un grazie di cuore ❤️ a tutte voi.
 
Ultima modifica:

frapepe

Aspirante Giardinauta
La mia nonna paterna era una stronza da competizione mondiale, ma faceva crescere qualsiasi cosa. Vivo nella pampa bolognese da sempre, e lei coltivava di tutto: frutti, fiori, piante verdi. Aveva un orto di circa 250 mq ed io ricordo ancora il sapore dei finocchi del suo orto (aimè mai più ritrovato dopo la sua dipartita) con commozione: avete presente quei finocchi dolcissimi e croccanti che non sanno di anice e che non hanno nulla a che vedere con il cartone dei supermercati? Ecco.
Sin da piccola quindi io guardavo lei innestare i prugni, ma sono sempre stata impaziente: mangiavo (e mangio ancora) i frutti ancora verdi, così acerbi da farmi salivare e sorridere.
Quindi ci sono di fatto nata e cresciuta in mezzo al verde, e volontariamente ci sono rimasta: ho demolito e ricostruito un magazzino nel cortile di proprietà ed ora ci vivo con le mie 70 piante (popolazione non costante e con alto tasso di mortalità).. e pensate che l'unica condizione affinchè si potesse demolire e ricostruire fosse di preservare il fico gigantesco che c'era vicino al suddetto magazzino, che ha circa la mia età.
Oggi, dal mio soggiorno e dalla mia stanza, in estate mi godo il profumo di verde di fico che entra dalle finestre..
 

frapepe

Aspirante Giardinauta
Sono morto dal ridere. Quindi i veri pollici verdi sono stronzi incalliti.
Ahahahah, giuro!
ricordo un'estate ( i miei genitori se ne erano andati in vacanza ed io, essendo la primogenita, avevo "vinto" l'onore di stare a casa con la nonna) ed io piegata sui libri di boh.. analisi matematica II? Beh, insomma, luglio, caldo, io piegata sui libri, e mia nonna che rompe amabilmente le balle perchè dovevo proprio in quel momento esatto aiutarla a raccogliere le pesche..
e niente, non c'è stato verso eh.
 

tartina

Master Florello
a scuola fanno ancora portare da casa cotone idrofilo e vasetto per far nascere a ciascuno il proprio fagiolo?
già all'epoca delle scuole dei miei figli non ricordo proprio che l'abbiano fatto fare... figuriamoci adesso...

Ho già sentito o letto questa storia delle rose a capo filare, ma non ricordo se era un'usanza pagana o religiosa oppure avessero uno scopo reale per la protezione dell'intero filare.
gironzolando da queste parti mi è capiptato di vedere che qualcuno ancora lo fa
 
Alto