Ring
Dopo una mia lunga insistenza si è convinto a tentare di salvare anche la palma malata. Durante la discussione gli ho proposto di rimuovere completamente le foglie, di spruzzare degli insetticidi e poi coprire il tutto. Questo tecnico mi ha confidato che una sua amica agronoma ha tentato questa strada che pare abbia avuto esiti incoraggianti.
Ciao,
il mio consiglio, per quel che può valere, è di evitare un accanimento terapeutico alla palma che anche da un esame diretto è risultata attaccata dal rincoforo, e per i seguenti motivi.
Come già detto da Alessandro e da altri, le palme, in quanto monocotiledoni, hanno caratteristiche differenti dalle piante (dicotiledoni) a cui siamo più abituati, per di più sono anche differenti da tutte le altre monocotiledoni, differenza che permette loro di raggiungere grandi altezze pur avendo un solo, unico, punto di crescita. Una di queste differenze già sottolineate è che non hanno 'cambio', cioè non hanno la possibilità di rigenerare i tessuti, pertanto gallerie e cavità prodotte dalle larve rimarranno tali e quali anche se la pianta riesce a sopravvivere, dopo gli interventi. Dalla foto si vede un parziale collassamento delle foglie centrali, che difficilmente è dovuto a semplici gallerie alla base delle foglie, ma presuppone una cavità già abbastanza grande nella parte centrale, dove si trova l'unico punto di crescita suddetto, è quindi molto probabile che non ci sia più nulla da fare. Pur ammettendo che tale punto sia stato risparmiato e che i successivi interventi riescano a distruggere larve ed adulti, quella cavità e quelle gallerie rimarranno concentrate in quel punto. Pur avendo le palme una struttura che permette loro di resistere alle sollecitazioni (peso proprio + acqua + vento) anche con una sezione ridotta del fusto, vi sono differenze tra specie e specie, in particolare le canariensis, per avere un fusto più tozzo e pesante, sono meno elastiche di altre palme. Inoltre hanno una delle chiome più folte (e quindi più pesanti) tra le palme e per il diametro offrono una maggiore resistenza al vento. Conclusione, non è improbabile che in un lontano futuro la palma si possa schiantare nel punto di minore resistenza; pur essendo un grande 'amico' delle palme, ritengo che una vita umana valga molto di più di una canariensis.
Riguardo al tipo di intervento proposto (taglio di tutte le foglie..), altrove interventi simili, ma non così drastici, sono stati sperimentati (usando prodotti velenosi gassosi), ma c'è da dire nello specifico che una palma adulta, in piena salute e senza rincofori, cui vengono tagliate tutte le foglie, ha discrete probabilità di morire (ed io ne ho viste morire anche con il 'ciuffo' centrale lasciato dai giardinieri dalla motosega facile), è il classico rimedio peggiore del male. Sono infatti le foglie che con la fotosintesi producono le sostanze utili alla crescita, sono le foglie che fanno circolare la linfa e sono le foglie esterne che proteggono le giovani e tenere foglie centrali emergenti. Ma anche ammesso che l'operazione disinfestazione riesca e che la palma non muoia per il taglio drastico, passeranno alcuni anni prima che la chioma ritorni ad avere un aspetto decente.
Spero di non averti scoraggiato
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